1972 LADIES & GENTLEMEN

 

 

 

Anno: 1974
Durata: 75 Minuti
Etichetta: Image Entertainment
Diretto da: David Mallet e Rollin Binzar

Pubblicato ufficialmente nel 2010


Concerti registrati durante il tour americano del 1972, in particolare nei 4 shows tenuti a Fort Worth TX 24 Giugno e Houston TX 25 Giugno.


Tracklist:
Brown Sugar
Bitch
Gimme Shelter
Dead Flowers
Happy
Tumbling Dice
Love In Vain
Sweet Virginia
You Can't Always Get What You Want
All Down The Line
Midnight Rambler
Bye Bye Johnny
Rip This Joint
Jumping Jack Flash
Street Fighting Man





Se c’e’ qualcuno che non conoscesse questo film dovrebbe assolutamente procurarsene una copia, mostra Stones diversi a quelli cui siamo abituati oggi: innanzitutto il palco e’ piccolo con tutti i musicisti uno accanto all’altro, il piano e’ dietro ed i due fiati sulla sinistra.

Jagger non corre gli ottocento come ha cominciato a fare dal tour dell’81 ma resta a centro scena a cantare ed al piu’ mette in atto delle mosse sia col corpo che col volto che sottolineano momenti speciali di ogni canzone.
Richards e’ alla sua sinistra ed e’ concentrato sulla sua chitarra, ma accompagna anche col controcanto (in falsetto il piu’ delle volte).
I due si guardano e sorridono spesso, sembra quasi che cantino uno per l’altro, il pubblico e’ spettatore, molte poche volte interagisce con la scena che avviene sul palco.
Mick Taylor, pesantemente truccato, e’ immobile dietro Jagger, a volte alza lo sguardo ma per lo piu’ e’ concentrato sui suoi assolo da solista di razza (che sia slide o no sono sempre molto melodici ed in progressione, non le note strozzate ed alte che tira fuori Ron ultimamente).
Wyman e’ una sfinge, basso verticale che segue la batteria di Watts il quale a sua volta segue di qualche decimo di secondo Richards: e’ questa l’unicita’ del suono Stones dal vivo.

Ma l’intera band sembra in trance man mano che il concerto arriva ai due pezzi centrali, You Can’t Always Get What You Want e Midnight Rambler cavalli di battaglia di sempre ma soprattutto per il tour del 72.
Si vede che nonostante il sudore per le performance (siamo a fine Giugno) i musicisti godono sul palco, la musica dalle note torturate degli assolo di chitarra alla ritmica piu’ serrata procura soddisfazione, la stessa che si puo’ provare ascoltando in cuffia la colonna sonora finita comunque su decine di bootlegs.
Inoltre si puo’ notare come il gruppo sul palco sia come racchiuso su se stesso, i musicisti hanno relazioni intrapersonali che non sembrano scalfite da quello che succede al di fuori della loro cerchia, ma non e’ un atteggiamento snob e’ la grande intensita’ di quello che succede sul palco a distogliere qualsiasi altro pensiero.

Rollin Binzar che ha diretto questo film ha voluto cogliere gli Stones al centro della loro performance, senza elementi aggiuntivi che potessero distogliere l’attenzione da quello che succede la’ sopra, forse un modo un po’ datato di filmare un concerto, sicuramente oggi si cerca di deviare l’attenzione dello spettatore sul contorno, nel 1972 non c’era probabilmente spazio per il contorno, tanto il piatto principale era saporito.

Resta il rimpianto del perche’ questo film non sia mai uscito ufficialmente, Rock and Roll Circus ci ha messo 30 anni, qui siamo gia’ a 35.
Peccato, una bella versione con audio in 5.1, Dolby Surround e magari anche in 16:9 venderebbe valanghe di copie, ma promuoverebbe una versione degli Stones che non c’e’ piu’ e forse darebbe fastidio agli attuali interpreti.
Ci restano i bootlegs per rivivere quei momenti su cui molti hanno costruito un modo di essere.

Riccardo Dancona









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