Riprendiamo l'appuntamento settimanale con i testi della nostra band preferita, questa volta, ritorniamo ad esplorare il lato sociale delle loro liriche.
Rileggendo le traduzioni dei due brani scelti, mi sorprende negativamente come "cittadino del mondo" quanto purtroppo siano sempre nei loro contenuti attuali.
Se invece do voce alla mia anima stoniana, l'attualità del loro contenuto, mi inorgogliosisce, ed è come al solito un'ulteriore conferma di quanto, questa band vinca alla distanza su tutte, nel suo essere sempre avanti sui tempi, in molte delle cose che ancora ci propongono.
Ho le prove, e non è solo l'urlo di un umile fan.... ( se se se) lo credo, giuro sulla lingua.
Guardavo proprio ieri un film di un'altra storica band di cui non faccio nome, e dentro di me pensavo: "si sono dei grandi, anche loro senza ombra di dubbio, ma nel complesso, questo complesso è nel complesso datato, quello di cui cantano e non solo, appartiene ad un'altra epoca.
Veniamo al dunque, prendete il primo testo che abbiamo scelto: Hang Fire, uscita nel 1981 su Tattoo You, sono passati ormai quasi trent'anni, e, malgrado musicalmente non sia certo da annoverare tra le le perle degli Stones, il suo testo è maledettamente alla moda, siamo come tutti sapete in piena crisi economica, non ci vogliono dei grandi economisti per farcelo capire, e così questo brano punk rock'n'roll potrebbe essere scritto benissimo per i nostri giorni.
Mi piace, questo inno scanzonato ed ironico, di questo cittadino, che sembra uscito da un romanzo di Bukowsky che nello sfacelo totale, nella miseria piu' nera, consiglia alla sua amica, di puntare tutto sui cavalli, mal che vada intanto "abbiamo perso gia' tutto". Sicuramente, questo va detto, prima di perdere tutto per uno stone, ce ne vuole di tempo; per un operaio in cassa d'integrazione o per un lavoratore precario la realta' è molto piu' triste e dura, c'è poco da ridere, ma sempre nei loro brani vive uno spirito di rivalsa e di forza d'incitamento a non mollare mai. Non ho mai trovato del vittimismo fine a se stesso, ne uno stupido messaggio di speranza, nelle loro canzoni, ma una grande tenacia, e questo loro modo di approcciarsi alla vita disilluso e disincantato, in molte occasioni è un'ottima medicina. So che capirete quello che vi voglio dire, malgrado il mio scritto sia un po' contorto.
Hang Fire E' una canzone sull'Inghilterra del declino economico e dei problemi sociali degli anni 70, quando le tasse elevate impedivano la crescita. Vi ricordate la poll tax imposta dalla Thatcher e dei disordini che essa creò? Era una tassa che andava a colpire in ugual modo ogni ceto sociale, senza distinzione di reddito. La working class insorse e a Londra scoppiò l'inferno.
E se tra un pò, ne scoppiasse un altro? non ci stupirebbe tanto vedendo come stanno andando le cose nel mondo, e qui da noi in Italia!
Non voglio andare in politica state tranquilli, ma cosa può fare un povero ragazzo se non suonare in una banda di rock'n' roll .......
L'altro testo che abbiamo scelto Sweet Neocon è recente, tratta da Bigger Bang.
Parla di George Bush, petrolio, Dick Cheney e i conservatori. E' chiaramente contro l'amministrazione Bush. Gli Stones citano apertamente il nome della multinazionale Halliburton (e la sussidiaria Brown & Root), legate al vicepresidente Dick Cheney e che hanno tratto i maggiori benefici dalla guerra in Iraq.
Pochi anni fa fu bandita dalle radio americane, e gli Stones, non lo suonarano mai dal vivo. Peccato, anche se non è neanche questa un capolavoro di canzone, il suo testo è veramente tosto.
Diretto esplicito, duro, senza pietà, peccato dico perchè se avessero messo queste parole, sopra una musica diversa, più bella e dura, avremmo un'altra Street Fighting Man ( questa volta è al singolare).
Il testo gioca sulla "non tanto velata" assonanza con il nome della politica americana Condeleeza Rice, segretaria del governo Bush.
È il tipico ritratto di un politico al potere, e che brutto potere questo, che usando il classico proverbio: predica bene ma razzola male.
Si professa cristiano, ma poi appoggia la guerra, in Iran nel suo caso, per liberare una terra dai sui dittatori, o forse solo semplicemente per arricchire qualche multinazionale del petrolio o che vende armamenti raffinati ed iper-tecnologici?
Ipocrita e sempre stupidamente sorridente per tranquillizzare i suoi elettori.
Same old story same old song, la solita vecchia storia della solita vecchia canzone come cantava il grande B.B King.
Niente di nuovo sotto il sole la storia ci ha insegnato questo.
Oggi ho vestito i panni del cittadino indignato, galvanizzato dalle parole dei nostri eroi, ma nel contesto di questo sito era un modo per manifestare non solo il mio malessere sociale, ma anche per rimarcare il fatto che gli Stones non vivono isolati nel loro castello d'avorio, ma sanno sempre mettersi dalla parte dei perdenti, o senza mezzi termini colpire quando ci vuole "i vincenti" del momento travestiti da buoni profeti.
Un saluto a tutti, alla prossima puntata. e come al solito un grazie di cuore a Ruby Tuesday per i suo consigli e il suo lavoro.
Andrea Pagano
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