Rolling Stones Italia - The Nature Of My Game - Le Traduzioni


THE NATURE OF MY GAME

Le traduzioni in italiano dei testi delle canzoni dei Rolling Stones
She Was Hot

 



LEI ERA CALDA

New York era fredda e umida
la TV è proprio vuota
Sembra un altra Domenica morta
che ne dici di andare a letto presto
Lunedi non ci si sente mai così luminosi
Ooh le lenzuola si sentono fredde e sole
Chi vuole sfidare la pioggia battente
Per un bicchiere di champagne francese?
Bene prendi un taxi, afferra il berretto e tesoro, vieni qui

E lei era calda - come ha baciato la mia bocca
Era calda - come si asciugò la fronte
Era calda - mi ha inchiodato a terra
Era veloce - sapeva come fare
Era calda - come si strappò i vestiti
Era calda - non aveva alcun posto dove andare
Era calda - in una notte fredda e piovosa

Detroit era grigio fumo
Nulla come i bei vecchi tempi
Si, avevo una febbre che sto combattendo
Non ho bisogno della tua compagnia
Lasciami nella mia miseria
posso farla rimbalzare, proprio come un fulmine

E lei era calda - in un abito anni 50
Era calda - le sue labbra erano rosse scintillanti
Mi sono perso - nella sua carne ardente
Avevo caldo - ero grondante sudore
Era calda - nella neve di Detroit
Era calda - non aveva alcun posto dove andare
Era calda - in una notte fredda e piovosa

E lei era calda - e io ero triste
Era calda - tesoro, dove sei?
Se tu fossi nei miei panni
Ti saresti scusata
Era calda - non avresti mai aspettato
Era calda - mai esitato
Era calda - in una notte fredda e piovosa

Mi sembra di deragliare
Viaggiando sulle rotaie del piacere
Stavo andando a prendere la passione dove la trovi
Tesoro quando eri giovane e bella
Ed hai bisogno di un tocco sul tuo corpo
Vai a prendere la passione dove la trovi

E lei era calda - nella neve sciolta
Era calda - nel bagliore confuso
Era calda - lei ce l'ha nel sangue
Era calda - come una diga che esplode
Era nera - era forte e sincera
Era nera - e con occhi azzurri
Era perduta - ed ha colto la sua possibilità
In una breve storia
Lungo lo sperduto viale dei Bayou
Tra gli alti bamboo, torna allo zoo umano
ti auguro tutto il meglio, spero di incontrarti ancora
In una notte fredda di Chicago

Era hot hot hot
Era hot hot hot
Era hot hot hot
Era hot hot hot
Era hot hot hot
Era hot hot hot
Era hot hot hot
Era hot hot hot



Il brano venne fuori durante tre "sessions", la prima tenutasi da metà ottobre al 07/11/82 in uno studio non meglio identificato a Parigi, con i soli Mick, Keith e Charlie a lavorare sui vari demos, ne venne fuori una prima versione più lenta e con un testo differente dall'originale finito poi su disco.
La seconda session fu tenuta ai Pathè Marconi Studios a Boulogne Billancourt, periferia di Parigi dall'11/11 al 17/12/82 con i Glimmer Twins e Chris Kimsey produttori e quest'ultimo accreditato anche come ingegnere del suono. Qui venne fuori una seconda versione più veloce con un testo ancora una volta differente.
La terza e definitiva session fu tenuta dalla fine di giugno al primo di agosto dell'83, con vari breaks, questa volta agli Hit Factory di New York, dove l'album "Undercover" verrà anche mixato. Qui verranno fuori due versioni del brano: una per il video promozionale, con un intro differente ed un verso in più, e infine quella definitiva che apparirà poi sull'album.

La line-up del brano:
Mick - voce e chitarra
Keith - chitarra
Ronnie - chitarra
Bill - basso
Charlie - batteria
Stu - piano
Chuck Leavell - tastiere

Il brano comparve sull'album "Undercover" uscito il 07/11/83 e uscì anche come secondo singolo dell'album il 23/01/84 con sul retro "I Think ìm Going Mad" piazzandosi al N° 42 nel Regno Unito con 4 settimane di permanenza e al N° 44 nelle classifiche di Billboard restandoci per 9 settimane.
Il brano uscì anche come 12" (Maxi-Singolo) e nel Regno Unito come 7" "sagomato" a forma di linguaccia!
Fu girato anche un videoclip promozionale del brano, che finì anche sulla raccolta di video "Video Rewind" uscita in VHS per la Vestron Video il 14/11/84. Il video e' molto esilarante, girato dal regista Julien Temple ai Churubusco Studios di Mexico City dal 18 al 21 e poi anche il 23/01/84, vede la prorompente ballerina "rossa" Anita Norris fare letteralmente "fuoco e fiamme": faceva fondere manici di chitarre e contrabbassi, esplodere le attrezzature, ridurre in cenere Mick, sprizzare fiammate dal didietro ed esplodere i bottoni dalla patta dei calzoni di Keith... Il che era davvero troppo per la bacchettona MTV Americana che manco a dirlo censurò il video e costrinse i Rolling a tagliare le scene incriminate.
Il video puo' essere visto come una parodia del celeberrimo film "The girl can't help it" di Jayne Mansfield e vi appare tra gli altri anche Jo Howard, futura moglie di Ronnie.

"She Was Hot" e' un rock vecchia maniera, così semplice eppure così scintillante, con Stu che da il meglio di se con un fantastico piano "boogie", la band e' compatta e sembra davvero divertirsi, sembrano ancora lontani i tempi in cui Mick e Keith dovranno avvalersi degli uffici di Ronnie o peggio ancora di una canzone per comunicare tra loro, cosa che avverrà da lì a poco, portando via un pezzo di quella unitarietà, di quella compattezza, di quella goliardia e di quella magia che pezzi come "she was hot" ne sono manifesto.

Canzone spensierata, She Was Hot non ottenne un successo immediato nel 1983, quando usci Undercover.
L’album aveva pezzi più d'impatto, come lo stesso Undercover of the Night e le sparatorie nelle chiese in Sud America o la sanguinosa Too Much Blood.
Però She was hot uscì con un video strepitoso, dove la fiammante “woman in red” Anita Morris fece impazzire i nostri e tutti quelli che la incrociavano sullo schermo.
Anita morì poi di cancro alle ovaie 10 anni dopo.
She Was Hot , che in una strofa richiama i Creedence, quando parla dello sperduto viale dei Bayou, o degli istinti primitivi dello Human Zoo.
She Was Hot, ricordo di una donna "caliente", spero d'incontrarti ancora, una frase già detta in Memory Motel, la era il ricordo di una dolce donna dagli occhi color nocciola ed il naso leggermente ricurvo, qui una splendida donna sexy.
Una donna calda e sexy al punto da sciogliere la neve di Detroit , scaldare la fredda notte di Chicago o la notte piovosa di New York.
She Was Hot, una canzone che dal vivo mi fa impazzire e che fanno molto bene anche le tribute band, poiché in crescendo continuo e incita a ballare... She was hot, hot, hot ...

Mailexile, Sici, Vicio


 


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