Ciao a tutti, questa volta come tema della settimana abbiamo scelto la metropoli, la città, e la nostra scelta è caduta su New York, The Big Apple, la Grande Mela come è anche universalmente conosciuta.
Dalla metà degli anni 70 fino alla metà degli anni 80 è stata una tra le città dove gli Stones (Mick e Keith) hanno anche vissuto.
Noterete tra le righe dei testi, almeno così mi è sembrato, un "intimita" diversa nel modo di rapportarsi a questa città.
Negli anni 70 ancora vi è una visione da spettatore, turistica, mentre negli anni 80, il personaggio della canzone è a tutti gli effetti un cittadino vero e proprio, con tanto di amici e di segreti nascosti.
In queste due canzoni che vi proponiamo, non troverete logicamente una visione paradisiaca da musical americano, bensi, i nostri ne danno un ritratto inquietante, lugubre acido, crudo e disincantato nel classico stile stoniano.
Heartbreaker, uscì nel 1973 sull'album Goat's Head Soup, sembra che il testo sia stato ispirato da un episodio di cronaca vera, e non c'è nulla da stupirsi in questo, dal momento che la morte accidentale per mano di qualcuno (in questo caso un poliziotto), o il suicidio per morte di droga sono episodi, purtroppo ancora all'ordine del giorno.
Quello che mi ha colpito, è come al solito il modo in cui gli Stones affrontano il problema, e il tempo in cui lo fanno.
Gli anni 70 saranno anni violenti, le grandi metropoli, diventeranno la culla delle nevrosi sociali e il ricettacolo degli episodi piu' squallidi e tristi.
Odi razziali, tensioni politiche, e la droga, il fenomeno della droga, colpira' non solo tutte le classi sociali, ma anche si diffondera' tra le giovanissime generazioni.
Ho sempre pensato alla New York di Taxy Driver, ascoltando Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker) il bellissimo di Film di Scorsese con De Niro e Jody Foster.
Quella ragazzina che nella canzone, muore per overdose in un vicolo sudicio a soli 10 anni è da brividi.
Doo Doo Doo Doo Doo nel gergo urbano di quegli anni voleva dire infilarsi "roba di merda nelle vene" riferito proprio ad un bambino.
Shattered, è l'omaggio degli Stones allla musica punk, uscita' nel 1978 sull'album Some Girls, ha dei toni musicali completamente diversi è dura si, ma molto scanzonata, irriverente disincantata, cosi' come nel testo, che vede lo sguardo di un uomo disilluso a pezzi, a brandelli il ritratto di un uomo che si riflette nelle torbide acque della sua città.
Una città ambigua, piena di gioia di speranza, di sogni di promiscuità, avida sporca allo sfascio.
Mick passeggia per la strada indifferentemente rassegnato all'inevitabile declino che lo circonda.
Quando Jagger canta Shmatta, shmatta …I can't give it away on 7th avenue” fa riferimento al quartiere della moda. La parola Shmatta è uno slang per “vestiti vecchi, lisi".
Dopo l'uscita dell'album Some Girl gli Stones si esibirono al Saturday Night Live. Non erano esattamente sobri e non fu una gran performance. Ma fu memorabile lo
stesso perché Mick leccò Ron Wood sulle labbra per circa 5 secondi. All'epoca certe cose non si vedevano in TV.
Andrea Pagano
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