"Con il termine -bootleg- si intende generalmente un prodotto editoriale, un libro, un disco etc in violazione delle leggi sul copyright"
Niente di piu' vero ed invogliante per un collezionista o appassionato per cercare altre pubblicazioni e registrazioni inedite o incompiute.
Con le forme alternative e culturali dei primi anni sessanta si diffonde anche questo fenomeno dei dischi clandestini, realizzati, dapprima da qualche appassionato ma buon tecnico poi, con il business in aumento, la produzione si fa imponente ad alto livello, facendo traballare l'industria discografica tanto da imporre leggi severissime con arresto dei responsabili e distruzione, tramite fuoco, di tutti i nastri clandestini sequestrati.
Per molti grandi artisti è stata una fortuna potere colmare la produzione ufficiale con la storia dei loro tour, si pensi ai Rolling Stones ma anche a Dylan, Zappa, i Pink Floyd, Grateful Dead, Hendrix etc, che in concerto trasformavano i loro brani regalandoci sensazioni del tutto nuove e sorprendenti, reputo quindi quest'arte una fonte di cultura assai notevole e di contributo storico eccezionale.
In quanto appassionato, ahime' ormai quarantennale, dei Rolling Stones mi sono sempre interessato a tutta la loro musica. Ma con il passare del tempo tutto quello che esisteva l'avevo ascoltato e riascoltato e soprattutto non mi bastava piu'.
Desideravo conoscerli meglio, desideravo saperne il piu possibile!
Cosi mi sono avvicinato alle registrazioni pirata che a fine anni '60 hanno cominciato ad apparire prima negli Stati Uniti e poi in Europa.
Ben presto mi sono accorto dell'infinita' di registrazioni di concerti e di prove rubate dagli studios che esistevano. Le case discografiche illegali proliferavano e spesso editavano le stesse registrazioni sotto titoli diversi.
Abbiamo dei concerti live dei Rolling Stones pubblicati da almeno una quindicina di etichette.
Ci sono dei bootlegs che sono delle vere e proprie truffe sia per il materiale scadente inserito sia soprattutto per le vergognose qualita' di registrazione.
Ma in questo universo davvero intricato si trovano delle perle inestimabili per un appassionato viscerale.
Ho cercato quindi, attraverso le migliaia di bootleg pubblicati nel corso degli anni, di selezionarne 100: i migliori a mio parere.
La scelta di queste registrazioni si basa su vari criteri, dalla qualita' audio del disco, la rarita' dello stesso e l'importanza storica del concerto piuttosto che della session.
Come detto prima, molte di queste registrazioni sono state pubblicate svariate volte.
Nel scegliere quale edizione proporre ho cercato di privilegiare naturalmente quella con la qualita' audio migliore, quindi mancheranno alcuni oggetti da collezione che hanno fatto storia.
Non mi sono addentrato in considerazioni tecniche nelle mini recensioni fatte per mancanza di tempo, perche' forse non interessano a molti e anche perche' non sono sicuro di esserne all'altezza.
Mi scuso perche sicuramente mi saro' dimenticato qualcosa d'importante su questo argomento e per qualche inevitabile imprecisione..... la memoria e' quella che e' e non potevo riascoltarmi migliaia di dischi.
Concludo con una frase di Keith Richards relativa all'argomento: tutto quello che e' apparso negli anni sul mecato clandestino e' solo la punta dell'iceberg di quello che e' contenuto negli studi dei Rolling Stones. E se un giorno li aprissero ?
Isy Araf - Andrea Ruozzi |