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21 Giugno 2007 - Barcellona, Olimpic Stadium, Spagna
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Scaletta:
Start Me Up
Let's Spend The Night Together
Rough Justice
Rocks Off
Ain't Too Proud To Beg
Streets Of Love
Midnight Rambler
I'll Go Crazy
Tumbling Dice
You Got The Silver
Wanna Hold You
Miss You (to B-stage)
Respectable
It's Only Rock'n Roll
Honky Tonk Women (to main stage)
Sympathy For The Devil
Jumping Jack Flash
Brown Sugar
Satisfaction
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La compagnia si è ridotta notevolmente: sono rimasta con Lucia, Francois, che indossando la maglietta di rollingstonesitalia, ormai è italiano d’adozione, Fabio e Roberto. Sul treno da Lione viaggiano altri fans, olandesi e canadesi.
Attraversiamo la bella campagna francese e la splendida Camargue.
Appena arrivati in Spagna, il tempo cambia: finalmente il sole, finalmente il caldo.
Barcellona è come la ricordavo, vivacissima e solare.
Dopo esserci sistemati in albergo (sulla Rambla: dormirò con i tappi nelle orecchie tutte le notti) si esce a caccia di paella.
La città vive l’attesa del concerto: la chilometrica Avenida Diagonal è letteralmente tappezzata di manifesti, i negozi di dischi traboccano di memorabilia, su ogni giornale ci sono foto e articoli, sulla Rambla i pittori esibiscono caricature e disegni (io e Lucia acquistiamo un ritratto di ciascuno di loro), le magliette linguacciute abbondano. Magnifico!!!
Il mattino dopo ritiriamo i biglietti presso El Corte Ingles e ci dedichiamo per tutta la giornata al turismo, visitando le principali attrazioni della città.
Per cena ci rechiamo al punto di incontro con i fans, e qui veniamo raggiunti da Luciano (oggi è il suo compleanno) e Orniz.
La mattina del concerto inizia con la visita della Cattedrale, seguita da un giro per negozi di dischi. Per le 13 Lucia ed io siamo allo stadio, lato Ronnie. Dagli ingressi riusciamo a sbirciare il megaschermo, dove vengono proiettate immagini del fantastico concerto di Lione.
Dai pullman turistici la gente saluta e scatta fotografie alla folla che sta, via via, crescendo. Fortunatamente, un leggero vento garantisce la sopravvivenza.
Alle 19,15 i cancelli vengono aperti: solita corsa e ... eccoci ancora una volta là davanti: Roberto, Francois ed io nella stessa posizione di Lione, Lucia, Fabio, Luciano, Orniz, alla sua prima transenna (già non vede l’ora di bissare!!!) con Miguel, Alf ed altri amici spagnoli, più laterali.
Vicino a me, mischiati ai fans spagnoli, ci sono una giovane coppia dal Mississipi e molti argentini, con la lingua stampata sulla maglietta a righe bianco-celesti.
Cercando il bagno (giuro: non so come ho fatto) finisco nel back-stage, purtroppo senza conseguenze.
Il warm-up è assicurato da due band locali, evidentemente molto conosciute. La prima, il cui cantante gioca a fare la rockstar, è tutto sommato piacevole mentre la seconda, clone sfigato dei peggiori Nirvana, è tremenda.
Nel frattempo, e non l’avrei mai pensato, la security si dimostra più tedesca che spagnola:
diffida dal fare fotografie, non distribuisce l’acqua ed è un po’ troppo invadente.
Dalle 22 alle 22,15 è tutto un oe – oe che neanche alla corrida.
Alle 22,15 (finalmente in piena oscurità) si accende lo schermo: BANG!!!
L’inizio è, come sempre, travolgente: Start Me Up, Let’s Spend e Rough Justice sfilano in un tripudio crescente.
Mick si scusa in catalano per il ritardo con cui il BBTour è arrivato in Spagna. Dice che non vedevano l’ora di suonare qui. E ti credo: gli spettatori sono uno spettacolo nello spettacolo, sarà molto difficile per il pubblico italiano superare in calore e partecipazione quello spagnolo.
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E poi, Rocks Off (che piacere risentirla) la sorprendente Ain’t Too Proud To Beg (straordinaria) e la rinata Streets Of Love, in cui Mick sfodera tutto il suo coinvolgente repertorio da gran “puttana”: primissimi piani assassini lanciati sul megaschermo, strizzatine d’occhi, pause, ammiccamenti, sorrisini, e tutti siamo ai suoi piedi.
Midnight Rambler, con la straordinaria armonica unita all’ineguagliabile recitazione di Mick, è ogni volta più lunga e più bella, mentre I’ll Go Crazy evidenzia le superbe doti della bomba Lisa.
Con Tumbling Dice il pubblico è in delirio, e tributa tutti gli onori a Ronnie (che indossa la stessa maglietta gialla di Lione) e all’inossidabile Charlie.
Ma l’immagine del concerto di Barcellona per me rimarrà per sempre quella di Keith, commosso, incredulo, che cerca di parlare e il pubblico che lo interrompe con un’ovazione senza fine. You Got The Silver, se possibile, è ancora più bella che a Lione. E’ così strano vederlo solo cantare, senza la chitarra ma con il cuore tra le mani. E’ un attimo, ma in quell’attimo gli perdoni tutto: le cadute, le battute infelici, le dita deformate, il baffetto, persino la panza. Magico!!!
Il resto, dalla trascinante Wanna Hold You alla ballatissima Miss You, dalla scatenatissima Respectable sul B-stage alle immortali IORR, HTW, Sympathy, JJF, BS e Satisfaction, è divertimento allo stato puro, grandissima musica e grandissima band in forma galattica.
L’ultimo ringraziamento va al mio Angelo Custode, che mi ha seguito anche in questo viaggio. Volo Barcellona-Roma, aereo pieno come un uovo. Mi sistemo al mio posto, scelto a caso fra i tanti, e allaccio la cintura. Sollevo lo sguardo e Keith (con Johnny Depp) mi sorride dalla copertina della versione spagnola di Rolling Stone di giugno. Qualcuno, evidentemente, ha dimenticato la rivista proprio nella tasca del sedile davanti al mio, ma io sono sicura che il mio Angelo ci ha messo il suo zampino, pardon, la sua aluccia!!!
Daniela
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