20 AGOSTO 2006
Eccoci di nuovo a Londra, e al Twickenham, per il primo
dei due concerti in programma in città. Sono in compagnia
di Lucia e Fabio.
I nostri posti, grazie ai buoni uffici di Matt Lee, sono
molto buoni: ottava fila, Ronnie side.
Lo stadio si riempie molto rapidamente, il colpo d'occhio
rispetto al 2003, quando ero seduta sugli spalti, è
decisamente suggestivo.
La serata è piovosa ma, per fortuna, la pioggia cesserà
prima dello show.
Il warmup è affidato ai Feeder (gli stessi di Milano) che,
come a Luglio, non mi sembrano memorabili.
Poi, improvvisamente: BANG! Grazie all'attacco micidiale
di JJF il gioco si fa subito duro!
Ci aspettiamo grandi sorprese dai concerti di Londra, e le
sorprese puntualmente arrivano: Sway ci regala un
momento di piacere intenso (peccato che, dopo i problemi
che ha avuto in Spagna, la voce di Mick non sia ancora al
massimo); Ruby Tuesday, con Keith ai cori, viene
accolta dal nostalgico pubblico londinese con un'autentica
ovazione; Get Off Of My Cloud,
sul B-stage, è un trionfo che coinvolge tutto lo stadio:
io me la gusto ballando in piedi sulla sedia!
Il resto della scaletta è costituita da cavalli di
battaglia più che garantiti, quelli che mandano
in tilt il pubblico di ogni parte del mondo.
Una menzione particolare va, secondo me, a Midnight
Rambler (perché ogni volta che il riff di Keith e
l'armonica di Mick si incrociano, capisci che li amerai
per sempre) e a Night Time Is The Right Time
(perché il duetto con Lisa è una lezione per qualsiasi
live band).
Infine, Streets Of Love: non amo questa canzone e,
caso più unico che raro, non mi piace cantarla, però, ogni
volta che la sento, sono assolutamente ipnotizzata dal
primo piano di Mick sullo schermo. In quell'immagine, in
quel muovere i capelli, stringere gli occhi, fare la
pausa,
c'è tutta l'esperienza, tutto il mestiere del più grande
frontman di tutti i tempi.
E' una canzone da vedere non da ascoltare.
Alla fine del concerto incontriamo Miguel, che stamattina
era con noi a comprare dischi al mercatino di Camden, ed
altri amici spagnoli, e facciamo tappa al merchandising
per gli acquisti di rito.
Non
vediamo l'ora di assistere al prossimo concerto e così,
per tenerci in allenamento, domani mattina si va alla
Rolling Stones Fans Convention, e domani sera al Ronnie
Scott's a sentire Tim Ries.
WOW! Una vera Rolling Stones full immersion!!!
22 AGOSTO 2006
Due giorni dopo, stesso stadio,
praticamente stesso posto (Ronnie side, nona fila) stessa
compagnia (con l'aggiunta di Miguel).
E, allora, si comincia. Dopo JJF
e IORR, largo a She's So Cold, per la gioia di
Miguel.
La voce di Mick è finalmente a posto,
Let's Spend The night Together e Live With Me sono
frizzantissime, e anche stasera si balla e si canta in maniera
sfrenata.
Sorpresa: Rain Fall Down. Morivo
dalla voglia di sentirla e avevo ragione. E' una canzone
superba, suonata in maniera straordinaria, con un intro di
chitarra e un assolo di basso che lasciano il segno.
A seguire, You Can't Always Get What
You Want, memorabile, con Ronnie in grandissima evidenza,
Bitch che, grazie alla splendida sezione fiati, più la
sento e più mi piace, e Tumbling Dice, così
coinvolgente, da sempre una delle mie preferite.
Ancora, voglio segnalare Start Me Up
nel B-stage e poi, quasi in chiusura, Paint It Black,
immancabile perché è una delle canzoni più amate dal pubblico
inglese. E si vede!!!
Tirando le somme: la due giorni
londinese è stata fantastica, perfettamente rispondente alle
aspettative. A Londra i Rolling sono veramente a casa, qui
davvero si divertono anche loro e l'impressione finale è
quella di aver partecipato ad una festa con gli amici più
cari.
Inoltre, e anche questo non deve essere
trascurato, l'organizzazione è sempre impeccabile: un numero
incredibile di bus gratuiti ha fatto la spola tra la stazione
di Richmond e il Twick e viceversa, i controlli (vi ricordo
quanto fossero "caldi" quei giorni a Londra) sono stati sempre
rigorosi ma veloci.
E il pubblico? Folcloristico, come solo
gli inglesi brilli sanno essere!!!
Insomma, cari amici: se volete vedere i
Rolling Stones più veri, autentici e genuini, nonché
unici e insostituibili, dovete
assolutamente andare a Londra.
Anche perché il divertimento non finisce
con i fuochi d'artificio dopo Satisfaction. Noi, per
esempio, domani sera andiamo allo Sticky Fingers ... Bye
bye!!!
Daniela Caddeo
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