13 Settembre 2005 - Madison Square Garden, New York

 

 

Scaletta:

 

 Start Me Up

She's So Cold

You Got Me Rocking

Tumbling Dice

Rough Justice

Back Of My Hand

19th Nervous Breakdown

Bitch

All Down The Line

Get Up Stand Up

The Worst

Infamy

Miss You (to B-stage)

Oh No, Not You Again

Satisfaction

Honky Tonk Women (from B-stage)

Sympathy For The Devil

Paint It Black

It's Only Rock'n Roll

Jumping Jack Flash

 

You Can't Always Get What You Want

Brown Sugar

 

 

 

 

Partiamo da Milano non stando piu' nella pelle. Siamo io, Simona, Daniela, Roberto Fozzato e Ornella sua moglie. Sono solo 2 anni dall'ultimo concerto in quel di Zurigo dove abbiamo visto gli Stones, ma sembra un'eternita'.

Il nostro albergo, il Pennsylvania Hotel, si trova proprio di fronte al Madison Square Garden,

e appena arrivati gia' ci viene l'adrenalina solo a vedere il tempio del rock newyorkese.

L'indomani mattina ci facciamo un giro all'interno del Madison anche per ritirare i nostri biglietti, che erano stati prenotati, e subito come al solito incontriamo amici stoniani con cui ci si ritrova ad ogni tournee:

il primo che vedo e' Juan Julibert di Barcellona grande fans e collezionista, che poi ospitero' a casa mia il giorno del concerto di Milano.

E poi un sacco di gente del Forty Licks fan club olandese, fra cui l'ormai mitico Mr Sympathy ovviamente agghindato nella sua tenuta Voodoo, e Pauline che poi con Jacopo e Jad abbiamo reincontrato al paradiso ad Amsrterdam 10 mesi dopo.

Che dire del concerto: il solito grande spettacolo con qualche chicca inattesa come Get Up Stand Up di Marley ed una versione molto particolare di 19th Nervous Breakdown che al primo istante non mi ha entusiasmato ma che dopo aver ascoltato la registrazione ho apprezzato. E anche qualche sbaglio da parte dei nostri, a cui in questo tour ci hanno un po' abituato...ma chi se ne frega.

Il concerto del Giant Stadium di un paio di giorni dopo e' stato molto bello, altra atmosfera, quella da stadio che tutti conoscete. Ero un po' arrabbiato perche avrei voluto registrarlo personalmente ma ho perso la pila del minidisc prima di entrare nello stadio. Comunque e' stato divertente fare il viaggio verso East Rutheford in pullmann con gli amici del Forty Licks Fan Club.

 

Terza e ultima tappa americana da parte nostra, il concerto di Albany: la cittadina molto carina si trova a circa 3 ore da New York e la raggiungiamo con una macchina a noleggio...

Appena arrivati di fronte all'arena troviamo un negozio che vende magliette ufficiali a meta' prezzo e naturalmente ne approfittiamo alla grande.

Il concerto a parte una Live With Me disastrosa e' bellissimo.

Stanchi morti al termine ripartiamo verso New York e l'indomani mattina verso Milano.

Sappiamo cmq che li rivedremo in Europo dopo qualche mese.

Il resto e' storia

Isy Araf     

 


 

 

 

 

 

15 Settembre 2005 - Giants Stadium, New York

 

 

Scaletta:        

 

 

 

 

 

Start Me Up

You Got Me Rocking

Shattered Tumbling Dice

Rough Justice

Ruby Tuesday

Heartbreaker Night

Time Is The Right Time

The Worst

Infamy

Miss You (to B-stage)

Oh No, Not You Again

She's So Cold

Honky Tonk Women (from B-stage) Out Of Control

Sympathy For The Devil

Jumping Jack Flash

Brown Sugar

Satisfaction

 

You Can't Always Get What You Want

It's Only Rock'n Roll

 

 

 

Soltanto loro. Solo questi quattro maledetti strafighi potevano convincermi a superare la paura dei voli lunghi. Ma tant’è, siamo nella Grande Mela: Isy e Simona, Roberto e Ornella, Lucia e, naturalmente, la sottoscritta.

Due sere fa abbiamo visto il concerto al Madison Square Garden (!!!), oggi ci aspetta lo stadio.

Il viaggio, non più di una mezzoretta, è divertente: l’appuntamento è in Times Square,

poi tutti a bordo del pullman noleggiato dagli ottimi fans olandesi. Insieme a noi italiani ci sono anche spagnoli e tedeschi. Fuori dallo stadio gli americani fanno picnic, arrostiscono bistecche sui barbecue e giocano con i palloni da football. Pare di essere dentro un telefilm.

Noi facciamo le foto con la bandiera italiana ed una foto con l’amico tedesco vestito come Mick quando faceva Sympathy con il mantello, il cappello a cilindro e gli occhialini tondi. Praticamente un pazzo!

 

Lo stadio è veramente gigantesco. Qui negli States tutto è grande, ma questo stadio è davvero imponente. Il nuovo, bellissimo, stage ha trovato la sua collocazione ideale.

I nostri posti, sul prato, fila 33, dalla parte di Keith, sono molto, molto buoni.

La serata è perfetta, calda abbastanza da stare in maglietta.

Nell’attesa ci guardiamo in giro: la persona più eccentrica è sicuramente una donna che non avrà meno di sessant’anni, con minigonna davvero mini, calze a rete e giacchino corto con ricamata la lingua. Spettacolo!

Il bello dei concerti americani è che tutti i posti sono numerati, perciò, anche se sei sul prato, non devi fare ore ed ore di attesa come da noi, in Europa. Di lì a poco, infatti, appena fa buio, Alanis Morrisette apre le danze. E’ brava e scalda a dovere il pubblico.

 

Poi è di nuovo attesa, il momento si avvicina, eccolo, è arrivato: BANG!

Ed è subito Start Me Up e You Got Me Rocking, travolgenti. Mick è in grandissima forma, persino la voce mi sembra migliore che nel 40 Licks Tour. Shattered è la sorpresa (non si sentiva dal 1982) Tumbling Dice, con i suoi splendidi fiati, la conferma.

Subito spazio alle novità con Rough Justice che è potentissima, già un classico Stones.

Ruby Tuesday ci porta in un’atmosfera da sogno, mentre Heartbreaker è veramente un inaspettato colpo al cuore. Il pubblico è già al delirio. Con Night Time Is The Right Time (omaggio a Ray Charles) Mick trova in Lisa la spalla perfetta, il duetto è semplicemente divino. Alla presentazione della band seguono le solite parole smozzicate di Keith, accolto da un’ovazione, che per The Worst si fa accompagnare da Tim Ries e Bernard Fowler. E poi Infamy, che naturalmente adoro, molto divertente. Miss You (la preferivo con i fiati) ci porta letteralmente nel B-Stage. La nuovissima e strepitosa Oh No, Not You Again fa ballare tutto lo stadio, molti sulle sedie, ed il ritmo si mantiene altissimo con l’altra perla ripescata dagli anni ’80, She’s So Cold. Tornati sul palco con il gioiellino Honky-Tonk Women, che non si può non cantare a squarciagola, un altro bellissimo momento ce lo regala la raffinatissima Out Of Control, eseguita in maniera più sapiente che in passato. Sympathy For The Devil è in versione capolavoro, con Mick che ritorna a cantare in falsetto. Jumpin’ Jack Flash, Brown Sugar e Satisfaction, in rapida successione, ci ricordano, come se ce ne fosse bisogno, che i migliori sono ancora loro. Il primo encore è You Can’t Always Get What You Want, semplicemente favolosa, il secondo It’s Only Rock’n’Roll, che chiude il concerto in un crescendo da vertigine.

 

Che altro dire? La set list è un ben dosato insieme di classici, meno classici, novità assolute e finezze straordinarie. Tutta la band appare in forma smagliante, questa sera non ci sono stati errori. Lo stadio, ne sono sempre più convinta, è la loro dimensione ideale.

Insomma, è proprio come c’è scritto sulla mia maglietta:

IT’S NOT A CONCERT. IT’S THE ROLLING STONES ON STAGE.

 

Daniela Caddeo

 


 

 

 

 

 

17 Settembre 2005 - Albany, Pepsi Arena

 

 

Scaletta:     

 

 

 

 

Start Me Up
You Got Me Rocking
Live With Me
Shattered
Rough Justice
Back Of My Hand
You Can't Always Get What You Want
Midnight Rambler
Night Time Is The Right Time
The Worst
Infamy
Miss You (to B-stage)
Oh No, Not You Again
She's So Cold
Honky Tonk Women (from B-stage)
Sympathy For The Devil
Paint It Black
Jumping Jack Flash
It's Only Rock'n Roll
Satisfaction
 
Brown Sugar

Tutte le foto di Daniela Caddeo

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