Rolling Stones Italia • Leggi argomento - divagazioni in attesa del loro ritorno

DIVAGAZIONI STONESIANE IN ATTESA DEL LORO RITORNO..........

DIVAGAZIONE 1 - partiamo da cosa erano ieri gli Stones e da cosa sono oggi............possiamo discutere lungamente, dissertare e annientarci sul fatto che gli Stones e, non altri, sono l'espressione inconfutabile di cosa sia il rock, l'espressione vivente di quel movimento carnale e ribelle strappato fuori dalle viscere della terra e scagliato in un cielo rosso sangue............e, allo stesso modo, il rock sarà morto quando gli Stones non ci saranno piu'..............e poi, qual'è il senso di morire ancora oggi per loro, di soffrire se non si hanno loro notizie, se non si ascolta almeno una volta al giorno (ed è pochissimo, quasi indecoroso verso l'arte di far musica) la loro musica, il loro rock che è poi il rock.................che è poi un sogno catapultato dentro altri sogni, appesi fuori dalla finestra delle nostre coscienze di ragazzi ribelli............che scoppi pure la rivolta stradaiola di un maggio ancora vivo e si spalanchino porte e angusti angoli per far passare il folle e violento respiro del rock'n roll!!!!!!!!!!!.......dicevo: qual'è il senso? partendo da un disco come Aftermath e camminando per i suoi viottoli oscuri e bluseggianti, è facile imbattersi in personaggi che ti dicono di non ricordarsi che vi sia stato un capolavoro del genere nel 1966 e, le ginocchia, ti si piegano e vuoi uscire dal disco, scalvacare i suoi solchi e berti un Jack Daniels per attutire il colpo di una simile sassata al cuore......................ritorno sul senso: potrei continuare ad illudermi che sia esistita un'altra band simile a questa e mi accorgo che la pianura è deserta, arida, senza acqua per le bocche di chi grida it's only rock'n roll e si sfascia contro un mucchio di parole vuote di chi asserisce che esistono altre bands come gli Stones...........trovare il senso annienta l'anima e mi trascina nel labirinto delle mie speranze di vederli ancora on the road col mondo che parla di una nuova era del rock'n roll...............chitarre brucianti, brani inediti e non trovare l'uscita dal labirinto e morire dentro il suo senso intrinseco.................fuori. al di la, del muro le voci sono contratte e si è già piu' avanti mendicando come barboni di strada.............il senso della musica stonesiana va contro il senso della perfezione giacchè loro sono l'antitesi della perfezione, la strada piena di buche, il dissesto mentale cronico, la voglia di soffocare il sole per la notte, il vuoto dopo l'amore.........................vederli ancora sulle pagine dei giornali e sulle riviste patinate che si gloriano di parlare di musica, partendo dal 1965, ancora prima dal 1963, ancora prima dal 1962, rende l'idea di come siano quasi irreali, qualcosa che non esiste, frutto della nostra malata fantasia rollingstoniana.........................le loro Maestà Sataniche sfiorano appena lo psichedelico e affondano la lama nel fianco di chi li considera musicisti di terza categoria, da bettola di provincia dove si fa all'amore per pochi soldi e Jagger sorride da una finestra mentre una ghigliottina taglia di netto il profondo significato di Simpaty for The Devil e ci scaraventa in un altro letto già sfatto, circondato da candele appena accese e poco dopo già consumate tra sorrisi dietro vetri rotti..............il 1972 sfonda ogni indugio e ci porta sulla strada del blues con violenza, quasi costrigendoci ad amarlo perchè non puoi non amarlo dopo aver ascoltato una creatura come Exile On Main St. ........................chitarre lasciate per terra e amplificatori ancora accesi e odore di alcool, coronano ogni mattina la devastante esistenza di chi fa rock'n roll senza rispetto di niente e si beffa della tua coscienza che vuole una giustificazione a tutta la tua voglia di amare un suono grezzo, trasgressivo, privo di segnali di pace e di armonia mielosamente costruite...................ma mi dimentico sempre del senso di tutto cio' e vado avanti a tastoni nel buio della mia stanza e sono già a domani e sto appoggiando Sticky Fingers sul piatto del giradischi prestato da un tizio incontrato alla fiera delle anime stoniane, fan malati, sconvolti dal sapere che forse gli Stones........Sister Morphine da il senso alla storia della band e scivola su gocce di rugiada ottobrina ed è Sway a rivelarmi il segreto nascosto tra solchi rivoluzionari di questo concentrato di storia.........................il 1969 sanguina e poi ritorno indietro al 1968 e al maggio di rose e spine, amori e schiaffi, contestazione e Street Fighitng Man sta sulla porta e mi cede il passo per introdurmi al banchetto allestito in nome del rock'n roll dove tutti bevono da bottiglie rubate dopo avere ucciso.............Dov'è il confine tra i miei occhi e un solco nel cielo tracciato dall'incedere cupo di Ventilator Blues? Dove sono i capelli lunghi e i fiori di una stagione passata e il biondo Stone che lascio' il suo sorriso in un vuoto di parole e di accuse e scuse e ancora accuse?

DIVAGAZIONE 2

è il riff di Keith nella notte che mi sveglia, lo sento aggirarsi per la stanza, insinuarsi tra le pieghe dei sogni e sgusciare fuori per andare a sfracellarsi contro la storia.......................senza Stones non è.................è un volto solcato da corde di chitarra, un sapore di acciaio in bocca e una spina conficcata nella gola di una tigre... .............meccanica-mente senza illusioni naufragata sulla spiaggia deserta del mio ultimo rock'n roll, intrisa di rugginoso blues e la mano suona e Loro sono sul palcoscenico, il rock ha nuovamente la sua dignità, c'è bisogno di pietre che facciano male, di una linguaccia beffarda che insulti la storia.

ROSSO57 rock in movimento ...................supercarabase@tiscali.it
03/09/2010

Mi piacerebbe che ognuno di voi aggiungesse le sue "divagazioni" raccolte in un momento passato, come una barca sfasciata, sul grande fiume dei nostri sogni stoniani.

ROSSO57

Indice ~ Generale ~ divagazioni in attesa del loro ritorno