Quella è una gran bella furbacchiona. A me non è mai piaciuta. Tutte le sue menate sull'arte (ma che ha mai fatto? Oltre all'arte di aver ammalliato John?), tutte le sue menate su Peace & Love...ecco dove è arrivata. Arte (la pubblicità è pure lei un'arte), Peace (John, tu riposa in pace che lei ti usa) e Love (il love per i soldoni).

se dovessero ripristinare il rogo per le streghe..... sarebbe la prima da mandarci.

Jg

Ciao a tutti! E' tanto che non scrivo, ho avuto problemi di log in e mancanza di voglia.

Ritorno per difendere Yoko. Perchè sinceramente la stimo come artista.
E' inutile fare discorsi moralisti sulla "Giustizia" dell'impiego di filmati/canzoni per pubblicità. Lennon non era un artista underground, che non lucrava della sua musica/immagine e che regalava i suoi dischi agli angoli delle strade. Lennon come Yoko era interno al sistema: stava in una major, aveva fatto parte di un gruppo con chiari intenti commerciali, era ricchissimo, ecc ecc. Stesso discorso si può fare con il 99,9 percento dei miti dei 60. Le case discografiche indipendenti e un "altromercato" non capitalista (passatemi il concetto) nei 60-70 prima del punk è davvero minoritario. I soli gruppi che si ricordano sono glia americani Fugs e gli inglesi Deviants. Zappa e i Velvet come i Pink Floyd erano eroi dell'underground ma lavoravano per succursali di major (es Harvest/Emi). Tutto questo li ha resi straricchi, famosi, ecc ecc. Hanno tutti lucrato sulla propria immagine e sulla musica. Magari Zappa vendeva meno degli Stones ma a livello di scelta "morale" è la medesima. Non si può calcore il coefficiente di artisticità e quello di commercialità: i Beatles si "esprimevano" nei dischi ma dovevano "vendere". Le canzoni di tutti loro sono finite nelle pubblicità di banche, multinazionali, compagnie del telefono, ecc. Pensate a Dylan che fa pubblicità di reggiseni e SUV... Cosa significa? Che Blonde on Blonde è una ciofeca? Non penso. Questo è un atteggiamento moralistico che accomuna trasversalmente religiosi e laici, sinistrorsi e destrorsi.
Gli stessi Stones non è forse vero che da anni pensano più ai soldi che all'arte? E' vero sì ma questo vale non nella stessa misura e nella stessa proporzione per tutti gli artisti dentro "L'industria discografica". I puri come i Third World War (casa discografica indipendente, vita in una comune, disco che non lascia nulla alla radiofonicità) 1 non li conosce nessuno 2 non hanno influenzato nessuno. Quindi mi sembra che la Ono sia bersagliata più di altri solo perchè è antipatica. Se non piace la sua musica è un conto ma se no non facciamo le vergini nel tempio. Il rock non è un tempio e non ci sono vergini. Ora accendo il computer sentendo Start me up, sfoglio una rivista dove c'è la pubblicita di Luis Vitton di Keith Richards e mi leggo un'intervista di Jagger per apprendere l'etica nella modernità!

penso che il giudizio critico non sia tanto sull'artista Yoko, ma sulla vedova Lennon...
che Dylan, gli Stones, gli Who al Superbowl facciano arte e Business ci sta, meno che lo faccia Lennon per interposta persona...

Revolution dei Beatles è stata usata per una pubblicità delle banche qualche anno fa... o qualcosa del genere. When I'm sixty four per un'assicurazione. Le immagini di Woodstock rispetto a Hendrix? La sigla "Rolling Stones" rispetto a Brian? Quello che fanno i 3 doors rimasti dalla morte di Morrison in poi? Niente è puro nella società dello spettacolo. O si fa moralismo oppure si accetta il fatto che chi si pone all'interno del sistema "commerciale" ha certi mezzi in mano. Che non sono il demonio: il libero mercato, la pubblicità e il marketing. Contraddizioni a iosa rispetto ai testi impegnati.

In effetti, il catalogo "Norther Song" dei Beatles, quello posseduto da M. Jackson per capirci, è ora in mano alla Sony, che, contro le rimostranze dei superstiti Paul e Ringo, stà vendendo per spot televisivi.
In questo caso non sono gli artisti stessi o peggio i familiari che decidono di svendere un patrimonio come le loro canzoni, direi che l'esempio è errato.

In effetti nel primo caso (Revolution) i Beatles fecero causa.

"Così i dirigenti della Sony/Atv hanno sentito il dovere di rassicurare i fedeli beatlesiani che ogni decisione di dare in affitto le musiche sarà «considerata con attenzione» e dopo aver consultato Sir Paul McCartney, Yoko Ono vedova di John Lennon, Ringo Starr e la famiglia del defunto George Harrison. "

http://archiviostorico.corriere.it/2008 ... 4532.shtml

successivamente la causa non la fece più nessuno... perchè evidentemente d'accordo

grazie se consultano Yoko cosa vuoi, che dica di no

il problema vero sta nell' interpretare l' arbitrio di chi è passato all' altro mondo......e, non credo che John si sarebbe venduto per pubblicizzare automobili .....che sono alla base di guerre e del saccheggio del pianeta.

Jg

Jigi, sai, forse magari anche John si sarebbe inchinato alla pubblicità. Magari si sarebbe imborghesito pure lui. Mah!

cara, Giancarla .... non lui !!!! .....e, le avrebbe cantate, al sistema economico che si è sviluppato negli ultimi 25 anni.

Jg

Se si (s)svendono le proprie canzoni, poi giustamente non è lecito recriminare... chi ha i diritti li usa come crede.

Un artista può comunque decidere di non essere succubo.

Waits has steadfastly refused to allow the use of his songs in commercials and has joked about other artists who do. ("If Michael Jackson wants to work for Pepsi, why doesn't he just get himself a suit and an office in their headquarters and be done with it?") He has filed several lawsuits against advertisers who used his material without permission. He has been quoted as saying, "Apparently, the highest compliment our culture grants artists nowadays is to be in an ad — ideally, naked and purring on the hood of a new car," he said in a statement, referring to the Mercury Cougar. "I have adamantly and repeatedly refused this dubious honor."

Waits filed his first lawsuit in 1988 against Frito Lay. The 9th Circuit Court of Appeals affirmed an award of $2.375-million in his favor (Waits v. Frito Lay, 978 F. 2d 1093 (9th Cir. 1992)).[48] Frito Lay had approached Waits to use one of his songs in an advertisement. Waits declined the offer, and Frito Lay hired a Waits soundalike to sing a jingle similar to Small Change's "Step Right Up," which is, ironically, a song Waits has called "an indictment of advertising". Waits won the lawsuit, becoming one of the first artists to successfully sue a company for using an impersonator without permission.

In 1993, Levi's used Screamin' Jay Hawkins' version of Waits' "Heartattack and Vine" in a commercial. Waits sued, and Levi's agreed to cease all use of the song and offered a full page apology in Billboard.[49] Waits found himself in a situation similar to his earlier one with Frito Lay in 2000 when Audi approached him, asking to use "Innocent When You Dream" (from Franks Wild Years) for a commercial broadcast in Spain. Waits declined, but the commercial ultimately featured music very similar to that song. Waits undertook legal action, and a Spanish court recognized that there had been a violation of Waits's moral rights in addition to the infringement of copyright. The production company, Tandem Campany Guasch, was ordered to pay compensation to Waits through his Spanish publisher. Waits was later quoted as jokingly saying the company got the name of the song wrong, thinking it was called "Innocent When You Scheme".[citation needed]

In 2005, Waits sued Adam Opel AG, claiming that, after having failed to sign him to sing in their Scandinavian commercials, they had hired a sound-alike singer. In 2007, the suit was settled, and Waits gave the sum to charity.[50]

L'amministrazione comunale di Milano insieme a Red Ronnie stanno valuntando per l'Expo 2015, di creare un'area verde in centro dedicata a Lennon.
I lavori dovrebbero partire a settembre.

Ammesso che trovino l'area

Lo vogliono fare in piazza Beccaria!!!!!