dopo averlo ascoltato svariate volte penso sia una gran bella canzone con il sapore di exile ma allo stesso tempo un suono più moderno credo che alla fine sia stato fatto un buon lavoro e Mick sentite come canta ! fantastico, detto questo il brano come penso anche gli altri devono essere visti sotto un'ottica diversa dai brani di exile propio per come sono stati concepiti. E' molto interessante questa miscela exile-2010 a me non dispiace affatto.

per Mailexile: che ne penso? di cosa? del pezzo? più che lo ascolto e meno vale per me va in calando quindi mi sono fermato per non dare giudizi più negativi e così rimane una canzone carina per me niente di più....poi se devo guardare le classifiche per giudicare un pezzo mi sembra un po troppo riduttivo perchè sembrerebbe che tutte quelle che non sono apparse nelle classifiche ma parlo di musica in genere non valgono una mazza ma invece qualche volta è il contrario secondo il mio punto di vista........per il resto non condivido nulla quanto detto da te sui gruppi giovani ma io ci metto pure anche anni 80 in poi ma spiegartelo dovrei star quì due ore! sono più interessato ai nove pezzi rimasti anche se quì c'è qualche ritocco ma già 30 secondi mi hanno fatto una piccola e modesta buona impressione......

da quello che ho capito - ma potrei sbagliare - credo che il cantato dell'epoca proprio non esistesse

l'ho ascoltto diverse volte
certamente non mi emoziona come Loving Cup, ad esempio, ma mi piace, mi piace come canta Mick e mi piacciono i cori un po' sguaiati, "disordinati"...

Gli Stones sono una malattia, continuo ad ascoltare i 10 pezzi inediti e a guardare le immagini del 1972 dell'epoca di Exile e voglio il loro ritorno mondiale.

NON VOGLIO GUARIRE. GLI STONES SONO IL GERME DEL ROCK, IL VINO DA BERE AD OGNI SECONDO, IL DIAVOLO DA PORTARSI IN CASA


ROSSO57

I Rolling ti entrano nel cervello, nel cuore, sotto la pelle, ti scorrono nelle vene. Rosso, mi sa che siamo proprio fulminati

no,addicted to the rolling stones

NON SI UCCIDE IL PROPRIO PASSATO


Dopo Sticky Fingers, anche quello un capolavoro, una svolta storica per tantissime band rock e per la musica, un anno dopo ci piomba sul cuore EXILE. Un doppio album che raccoglie in se il germe di tutto cio' che sono i Rolling. Un album importante che tuttavia non segna la fine del gruppo ma anzi da una spinta a continuare on the road e forse il suo significato piu' intrinseco, sta proprio in questo: essere da propulsore alla band per svoltare ancora e continuare. Con Exile si chiude un'altra epoca della band e dopo di esso se ne apre una nuova e non potrebbe essere stato diversamente. I dieci pezzi nuovi li dobbiamo ancora ascoltare e metabolizzare nel nostro sangue e quindi ci vorrà tempo per assimilarli. Essi sono un pezzo di storia strappato dagli archivi Stones, dove sonnecchiavano, e dati in pasto al popolo famelico degli Stones in attesa da tre anni di vedere nuovamente brillare la stella del firmamento stoniano. Non la bollerei come una trovata commerciale ma senz'altro come una voglio di riotrno alle origine dei nostri soprattutto di Keith. Il ritorno indietro alle radici i Rolling lo fanno spesso nella loro lunga carriera dopo essersi sbronzati con esperimenti vari essendo musicisti a tutto tondo. A noi stoniani non piacciono i fuori pista dei Rolling, vorremmo che restassero sempre nel binario da dove è partito il loro sferragliante treno nel lontano 1962 ma, giustamente, dei musicisti vogliono anche provare a dimostrare a se stessi quello che valgono e il valore che hanno gli Stones lo sa ognuno di noi dentro di se, non è quantificabile in termini di merito o di medaglie. Mi hanno fatto incazzare non poco con dischi come abiggerbang,Emotional R., Undercover ma li ho assimilati comunque perchè fanno parte del loro patrimonio musicale e artistico. Il ritorno dunque alle radici per me segna il ritorno ai loro inizi e agli anni 70 come preludio per concludere, nel segno del rock piu' autenticamente Stones, la loro infinita folle corsa verso il mito e l'immortalità. Brian non c'è piu' ma vive nei solchi dei dischi che hanno fatto dopo di lui e altrimenti non potrebbe essere e vive anche in Exile, è una sfumatura, un bacio lieve, ma c'è e guida la grande vaporiera rock 'n roll chiamata Rolling Stones. L'uscita della riedizione di Exile non è casuale è importante perchè è stata una precisa volontà della band di ricordarci da dove provengono e che quella e, solo quella, è sempre stata la loro sporca strada. Non si puo' uccidere il proprio passato.

ROSSO57

non copiato e incollato da nessuna enciclopedia internet(perdovere di cronaca)

Complimenti per questa...recensione?commento?per le tue fantastiche parole,che condivido su tutta la linea,è un ritorno che ci riporta al suono sporco e graffiante di Exile,album on the road,come nel testo di Sweet Virginia.L'unica nota malinconica è che quando le tracce smettono di suonare,il mondo fuori è diverso da allora e purtroppo molta poesia si è persa.Comunque Rosso,non so che lavoro fai,ma avresti un futuro come giornalista musicale..non di certo per riviste patinate .Ci si vede il 22

Grazie Penny, sei sempre carina, non merito tanto. Ci si vede il 22 maggio e ROCK'N ROLL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ROSSO57

E detto in parole povere è una linea musicale che varia sul tema portante della canzone, che unisce due blocchi (tipo strofa con ritornello o strofa con assolo)

grazie ragazzi come siete forbiti

[quote="giancarla"


allora non sono la sola ad essere "fulminata" ma me ne vanto:-)

No, mia cara, non sei la sola, e qui sei in ottima compagnia.

factory girl, benvenuta! bellissimo il tuo avatar!