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MessaggioInviato: 16 febbraio 2010, 19:51
Avatar utenteMessaggi: 171Località: MilanoIscritto il: 21 novembre 2007, 19:14
Their Satanic Majesties Request

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Side one
1. "Sing This All Together" – 3:46
2. "Citadel – 2:50
3. "In Another Land – 3:15
4. "2000 Man" – 3:07
5. "Sing This All Together (See What Happens)" – 7:58

Side two
1. "She's a Rainbow – 4:35
2. "The Lantern" – 4:24
3. "Gomper" – 5:08
4. "2000 Light Years from Home – 4:45
5. "On with the Show – 3:40

Formazione
· Mick Jagger - voce
· Keith Richards - chitarra
· Brian Jones – chitarra , sitar , altro
· Bill Wyman - basso
· Charlie Watts - batteria

Additional personnel
· Nicky Hopkins - Piano, harpsichord, organ, mellotron
· John Paul Jones — string arrangement on "She's a Rainbow"
· Eddie Kramer — percussion
· Ronnie Lane — vocals
· Steve Marriott — vocals and acoustic guitar
· John Lennon— vocals on "Sing This All Together"
· Paul McCartney — vocals on "Sing This All Together"
· Anita Pallenberg — vocals
· Ian Stewart — organ


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Pubblicato l’ 8 dicembre 1967 per l’etichetta ABKCO , Decca , fu registrato in un lungo periodo tra il febbraio e l’ottobre del ’67 presso gli Olympic Studios di Londra.
questo disco rappresenta senza dubbio l’esperimento più bizzarro nel repertorio dei Rolling Stones.

Their Satanic Majesties Request è trainato dalla moda psichedelica del momento: canzoni lisergiche, con molteplici sensi e chiavi di lettura. Vi sono sonorità particolari con l’ uso del sitar e strumenti orientali. Persino la copertina è quanto di più deviante si possa immaginare, in bilico tra lo scherzo irriverente e la magia nera.

gli Stones azzerano completamente la componente blues della loro musica, depotenziando notevolmente il loro impatto sonoro. Richards e Jones imbastiscono ritmi inusuali e il buon lavoro di Wyman e Watts rafforza la base del disco con un po’ di rudezza che da sostanza ai pezzi che sbandano nelle sperimentazioni dell’epoca.

c’è da dire che questo è il primo album autoprodotto, quindi alcune scelte appaiono poco ragionate e troppo istintive - tradite le origini , il risultato resta un escursione , curiosa , nel periodo lisergico.
Un singolo a 45 giri uscì con due canzoni di questo LP, 2000 Light Years From Home sul lato A, e She's a Rainbow sul lato B.

Le copie iniziali del disco avevano una copertina tridimensionale con una foto del gruppo opera del fotografo Michael Cooper.


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Sing this all together apre e chiude il lato a. Le sonorità sono notevoli e ricche di spunti, atmosfere caleidoscopiche e coloratissime, con reprise finale. Al piano Nicky Hopkins , al mellotron e Brass Brian Jones


Citadel. Aggressiva nell’intro, con un Richards a suo agio con un riff inconfodibilmente rock. La canzone suona nel giusto mix tra blues e psichedelia; Jones arricchisce con il mellotron, conferendo un aria magica e spensierata. Compaiono inoltre il clavicembalo e sassofono suonati sempre da Brian Jones..


In another land è il contributo di Wyman, che firma la canzone. Un po’ noiosa nei merletti sonori distorti, il tremolo della voce principale e i cori di Jagger non possono sostituire la carenza di un brano riuscito a metà (trascurando l’assurdo russare che chiude il brano). ...titolo originale Acid in the Grass.


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2000 Man è decisamente efficace, per alcuni versi più vicina ai lavori precedenti. Nel chorus gli Stones ritrovano la vena giusta; amalgamandolo nelle varie parti del brano ben riuscita la cover dei Kiss del 1979 interpretrata da Ace Frehley.


She’s a Rainbow. apre il lato b ; forse la miglior canzone dell’album: un bel intro suonato dal piano di Nicky Hopkins, la contrapposizione tra il motivo iniziale e l’aggressiva chitarra di Richards è eccezionale; inoltre nel bridge del brano cori di bimbi o giovani fanciulle danno al pezzo un aura quasi satanica. Il testo non è particolarmente impegnativo ma mostra comunque una discreta fantasia e qualche allusione mai casuale. Gli archi sono arrangiati da John Paul Jones.


The Lantern, miscela un corposo blues alla parte acustica e orientaleggiante.
con Nicky Hopkins al piano.

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Gomper inizialmente titolata “The Lady, The Lillies and The Lake” è un brano difficile da catalogare nel repertorio degli Stones - è un tentativo colorato di oriente con tamburi e danze tribali.

2000 Light Years from Home
al piano Nicky Hopkins, al mellotron e strings Brian Jones, lato b del 45 giri She’s a Rainbow, ma a dire il vero trattasi di due lati A. Brano bellissimo ripreso a sorpresa live durante lo Steel wheels tour del 1989/1990. Caposaldo del periodo psichedelico dei rolling stones

On with the show l’esperimento burlesco a chiudere l’album.

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Their Satanic Majesties Request vendette dapprima bene sia in Europa che negli States, per poi cadere nell’anonimato. Gli Stones sono apprezzabili per tutt’altro genere; un esperimento dunque, forse obbligato, ma utile. Infatti la coppia Jagger/Richards , tolto lo sfizio , decide di tornare al vecchio e affidabile rythim-blues di cui sono assoluti maestri, e i risultati pagheranno, i 3 dischi successivi saranno pietre miliari. Cio’ non toglie che contiene delle vere e proprie gemme non apprezzate da tutta la critica sia giornalistica che dai fans veri e propri. Nell’ immaginario di molti di noi, e’ sempre stato considerato l’album di Brian Jones forse per la sua immagine del periodo, il suo modo di essere e di porsi , ma ascoltate attentamente le tantissime tracce contenute in un bootleg di 8 cd intitolato ‘’The Satanic Sessions’’ ci rendiamo conto che in effetti e’ stato l’album di Keith Richards. In effetti la vera grande passione di Brian e’ sempre stato il blues che nulla aveva a che vedere con questo album. Ricordo una dichiarazione entusiastica di Brian stesso al momento della pubblicazione di Jumping Jack Flash…..’’finalmente siamo tornati a fare la nostra musica con un pezzo fantastico’’.


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MessaggioInviato: 16 febbraio 2010, 22:42
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
Ho LP con la copertina tridimensionale. E' un LP strano, visto col senno del poi. Ma all'epoca era molto attuale, molto appetibile. 2000 Man e She's a Rainbow sono gemme.


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MessaggioInviato: 17 febbraio 2010, 21:24
Avatar utenteMessaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17
a me piace,ultimamente non sono in grado di sentirlo,pero' mi piace


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MessaggioInviato: 17 febbraio 2010, 23:50
Avatar utenteMessaggi: 4314Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
<) Non sono un fanatico di questo album, ma ci sono alcuni brani come 2000 man - She's a rainbow - 2000 light years from home e On with the show che meritano. <)


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MessaggioInviato: 18 febbraio 2010, 0:49
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
..."She's a rainbow" Capolavoro assoluto, un Brian monumentale in tutto l'album, un disco che come "Between the Buttons" cattura tutti i colori e gli aromi di una stagione irripetibile e magica...


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MessaggioInviato: 18 febbraio 2010, 0:57
Avatar utenteMessaggi: 2486Iscritto il: 23 giugno 2006, 1:46
Bel lavoro,Andrea.
Non hai analizzato la copertina, un qualcosa di straordinario.
Sul fronte ci sono gli Stones vestiti da maghi, nella versione 3D Jagger muove una bacchetta magica e spuntano le facce dei Beatles dai cespugli(La risposta al SG.Peppers, quando in copertina c'era un bambino stravaccato con la scritta welcome Rolling Stones).
Ricordo anche la discussione con Prodigal riguardo al Labirinto, da sempre simbolo magico,identico a quello della cattedrale di Reims, contornato da figure bibliche e fiori dell'estate californiana .
Notare che il labirinto non ha sbocco e ha una scritta centrale, It's Here, esso è qui. Lessi da qualche parte che c'era il riferimento alla mente di Brian, imprigionata appunto in un labirinto senza sbocco.
E poi ben due riferimenti a Saturno, in copertina e nel terzo disegno, Saturno è citato nella magia bianca.
E poi gli elementi che incorporano le canzoni,il vento,l'acqua, la terra e il fuoco.
Una copertina favolosa, ci sarebbe da scrivere pagine e pagine per cercare di capirne i significati.
Sici


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MessaggioInviato: 18 febbraio 2010, 1:19
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
...Piace talmente tanto anche a me da averne ben 7 copie in vinile (di cui 3 in 3D...Mi manca la mono Americana...E 2 bellissimi Picture) e 2 in cd (di cui 1 in 3D)Sono d'accordo con te Sici, semplicemente Favolosa!!!


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MessaggioInviato: 18 febbraio 2010, 9:54
Avatar utenteMessaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
a me piace tantissimo "the lantern"


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MessaggioInviato: 19 febbraio 2010, 3:15
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Sono sincero, e’ un disco che non amo particolarmente, non mi piace totalmente.
lo reputo un esperimento sonoro, forse sbaglio, ma non lo colloco tra i grandi dischi.
Lo comprai mono e l’ascolto era pessimo, tutti gli effetti erano appiattiti, insomma non si sentiva un granche’.
Da allora ho un riflesso condizionato di rifiuto nel considerarlo un bel disco, ora rimasterizzato ho capito e sentito un altro suono, peccato, mi sarebbe piaciuto ascoltarlo cosi’ alla sua uscita.
Anche la copertina e’ strana, insomma sembra fatta a caso (ma avra’ una logica?)
Il labirinto senza uscita, la condizione di Brian? Non sono molto d’accordo, ma se questa e’ la versione ,mi adeguo. La foto tridimenzionale' ? Neppure quella e' nei miei
gradimenti.
Insomma non mi schiero tra quelli che lo stimano un gran disco.
Prodigalson


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MessaggioInviato: 19 febbraio 2010, 14:26
Messaggi: 851Località: CagliariIscritto il: 14 novembre 2006, 21:20
E' sicuramente il disco che ascolto di meno, troppo lontano dai miei gusti e da quello che voglio sentire dai RS, meno male che dopo è arrivato JJF. E' sicuramente figlio del suo tempo, ma tolto da quel contesto, salvo She's A Rainbow, 2000 Man e 2000 LYFH, mi annoia. La copertina mi sembra azzeccatissima, mi ha sempre fatto pensare alla confusione, anche cretiva, del momento.
Baci Daniela <)


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MessaggioInviato: 19 febbraio 2010, 15:56
Messaggi: 3367Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
UN CAPOLAVORO DIMENTICATO, COME SI E' DIMENTICATO BRIAN

E' un disco che ha sempre diviso fans e cultori degli Stones perchè non si pensava che Mick e soci fossero capaci di fare anche psichedelia (e questo gli fa onore e li colloca nell'olimpo dei musicisti completi). E' un disco che spiazza e ti fa volare in cieli lontani, ti sballa e lo scolteresti volentieri fumando un bel joint. Io sono tra quelli che ha sempre difeso questo disco dalle sparate becere dei critici e dei fans di allora perchè, comunque la si rigiri, questo disco è un capolavoro e non ci sono santi che tengano. Ci sono ricerche strumentali audaci per l'epoca e soprattutto è stato fatto da una band nata per rivoluzionare il blues e il rock' n roll (e lo hanno fatto, cazzo se lo hanno fatto), cosa assolutamente impensabile allora. Lo preferisco sicuramente a Sgt Pepper e non perchè si degli Stones ma perchè stg pepper mi annoia ed è stato esageratamente glorificato. E' un disco talmente strano proprio perchè concepito da chi si pensava non avrebbe mai potuto fare una musica simile e pochi purtroppo l'hanno capito. Gli Stones escono sicuramente a testa alta da questo grande disco dimenticato e incompreso, che bisogna ascoltare e riascoltare per capire la sua intrinseca bellezza e innovazione musicale sulla quale non c'è alcun dubbio. Detto cio', gli Stones fecero bene a tornare gli Stones e lasciare andare questa nave dei pazzi su correnti di mari lontani. Cosi' doveva essere perchè gli Stones esplorano e poi tornano a canossa dimostrando al mondo che loro "possono farlo" senza snaturarsi da quello che sono e cioè "LA PIU' GRANDE ROCK BAND DELLA STORIA" . Loro, possono farlo, non altri.

ROSSO57


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2010, 12:34
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Ho letto da qualche parte, non ricordo piu’ dove, che il disco fu magari influenzato da "The Piper at the Gates of Dawn" dei Pink floyd e mi pare che la congettura non sia sbagliata.
Ma perche’ parlare di influenze? Il periodo era quello psichedelico ed era naturale il disco fosse fatto in quella maniera.
Ecco forse questa chiave di lettura e’ migliore di quella della eterna diatriba tra Rolling e Beatles che tra parentesi non avrebbe una logica.


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2010, 14:34
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Meglio non parlare di tutti gli anedoti e verità tra questo disco (che a me piace tanto) e il capolavoro universale di Sgt Peppers...


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2010, 15:02
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Dai Olia, racconta...racconta, naturalmente quelle piu' verosimili.
Prodigalson


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2010, 16:08
Messaggi: 3367Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Meglio non parlare di tutti i capolavori universali(non riconosciuti purtroppo come tali ma con i quali tutti hanno dovuto fare i conti, Beatles compresi) che gli Stones hanno fatto e i "dischi" che gli altri hanno fatto. E cmq la mia non voleva essere la solita menata Rolling-Beatles, era semplicemente la mia opinione da fanatico che non conosce la vera musica, si sa.

ROSSO57


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