RollingStonesItalia intervista gli I.M.F.'s di Bernard Fowler
Milano, 09/02/2010 - Alla vigilia dell'inizio del tour italiano di 5 date gli I.M.F.'s tengono una conferenza stampa al Rock'n Roll di Milano, dove si terrà l'ultima tappa,
RollingStones
Italia e' presente e ne approfitta per una piacevole chiacchierata con 3 grandi musicisti, ci sono infatti oltre a Bernard Fowler il chitarrista Steve Salas e il batterista Dave Abruzzese.
L'ambiente e' perfetto, e una volta servita la colazione si inizia con le domande:
-Inanzitutto I.M.F.'s, cosa vuol dire?Bernard - Ok, I.M.F.'s viene da International Motherfucker's, che e' una specie di club che si e' formato quando ero "on the road" insieme ai Rolling Stones, Keith Richards, me stesso, Blondie Chaplin, Lisa Fisher, Darryl, conosci? Perche noi ci muovevamo da paese a paese, e avevamo un sacco di amici: gli IMF! Queste sono le origini del nostro nome. E quando abbiamo messo in piedi questo progetto Stevie ha detto "perche non lo chiamiamo IMF?" Sai, in tour si conosce un sacco di gente, hai un sacco di amici, suoni in tutto il mondo. queste sono le nostre basi!
Steve Salas - Si ricordo che stavamo registrando a New York nel 1995 o 96, e nacque l'idea di andare in tour insieme, e' una sorta di club privato di amici che si divertono a suonare insieme. Ci chiamiamo l'un l'altro, una volta c'e' uno una volta un altro, e si va in tour insieme, fai un sacco di musica, qualsiasi genere, con Bernard che canta io posso suonare heavy metal funk soul tutto, e musicalmente mi diverto un sacco, non suoniamo sempre le stesse cose, ovunque suoniamo proponiamo quello che vogliamo, alla fine e' solo un gruppo di amici.
Sapete come ho ritrovato Dave Abruzzese? E' una storia vera! Nel 1994, incidevamo a casa mia a LA, poi lui ha lasciato i Pearl Jam e mi voleva uccidere (si saltano addosso) Passava da "dai registriamo sto pezzo insieme" a "ti uccido!!" Poi e' sparito, fino al 1999, nessuno sapeva dove fosse, cosi ho preso una macchina e chiedevo a tutti dove trovarlo, e tutti mi rispondevano "chi sei? cosa vuoi da lui?" Finche in Arizona lasciai il numero a un tipo, e mentre tornavo a San Diego suonò il telefono "Hei sono Dave! torna indietro a prendermi!" (risate) Cosi siam tornati a suonare insieme...
-E delle registrazioni in studio?Abbiamo registrato molto negli anni 90, un buon progetto e' stato Nicklebag, siamo sempre gli stessi Darryl Jones, Steve, Abruzzese, etc e suoniamo i miei pezzi, i suoi pezzi dal suo album etc. Scriviamo anche un sacco insieme, cover qualche volta, riarrangiamo in modo funk alcuni pezzi famosi e non.
Ad aprile uscirà "The Best of The IMF's 2010", e' un misto delle nostre carriere, etichetta tedesca e italiana, perche e' solo per il mercato Europeo, il mio primo album usci solo per il Giappone, stavolta faro il contrario, lo importerò la dall'Europa.
-Bernard, e' stato facile per te passare dal collaborare con Herbie Hancock a John Lydon?E' facile quando ti piace, molto facile quando ti piace. E' diverso, io faccio un sacco di cose diverse perche le amo, quando e' cosi viene tutto piu semplice.
-Raccontaci come hai conosciuto Mick Jagger negli anni '80Eh eh questa e' una lunga storia (risate) te la diro in breve: cantavo con Harbie Hancock, ed eravamo in una pausa di 10 giorni dal tour ed ero a casa, mi suonò il telefono ed era Bill Laswell -"Come va, che fai?" -"Sono appena tornato a casa" -"Vai all'aeroporto ORA!" -"Non hai capito, sono appena arrivato a casa" -"Ok, vai all'areoporto!" Chiamo un taxi, vado con le valigie all'aeroporto, biglietto per Londra ...biglietto di prima classe era un buon segnale! (risate)
Cosi arrivo e c'era li Billy e gli chiedo cosa ci facessimo a Londra. Io non sapevo niente, mi fa fare un'intervista, mi parla di musica, mi chiede se mi piaciono gli Stones, io gli rispondo che il primo disco che mi regalò mio padre era proprio degli Stones 12x5, alla fine arriviamo in sta casa, e ancora non sapevo niente, entriamo in sala e c'era Mick che suonava la chitarra seduto per terra, e Billy disse "Ecco Mick la persona di cui ti parlavo" lui lasciò la stanza e rimasi solo con Mick, da li iniziò tutto perche poi da li a poco collaborai con lui per il suo album solista "She's The Boss".
-Quante cose sono cambiate negli ultimi 20 anni con i Rolling Stones?Ci sono stati tanti cambiamenti, soprattutto nel business, il modo in cui viene fatto, non e' piu lo stesso, il modo in cui si registra e si vende la musica.
-Qual'e' il personaggio piu affascinante con cui hai lavorato?Dave - John Frusciante, per me e' un chitarrista fantastico! Ricordo che mi impressionò ad un concerto al Cow Palace di San Francisco, io suonavo con i Pearl Jam e lui ovviamente con i Red Hot, c'erano anche gli Smashing Pumpkins. Quella sera ho rotto la gran cassa a furia di picchiare e ho dovuto suonarla 20 minuti con la mano!
Bernard - Questi 2 difianco a me! (risate)
-Cosa ti ricordi dei tuoi inizi con i Total Eclipse nel 1974?Oh man cazzo! Total Eclipse! E' stata la mia prima registrazione, avevo vent'anni, a Broadway, e' stato l'inizio del resto della mia fottuta vita! Ahah sai com'e', io suonavo la tromba!
Mi sono avvicinato alla musica a 14 anni, con Kool And The Gang, e un sacco di altre band famose di quel tipo.
Totale Eclipse, come hai saputo di questo?? Hai dei bravi informatori!
-Qual'e' il tour che ti e' piaciuto di piu con gli Stones?Sono tutti buoni, ma probabilmente il primo, "Steel Wheels", non ho mai visto niente di simile. Dicono che hanno suonato troppo perfetto? Non credo, gli Stones non hanno mai suonato troppo perfetto, credo che poi sia una questione di gusti, ma per me e' stata la prima volta con loro.
Steve - Ai tempi di "Steel Wheel" ero appena diventato famoso e riuscì ad ottenere il mio primo backstage pass per gli Stones WOAW ero gasatissimo! Avevo appena finito il tour con Rod Stewart ed ero nei camerini degli Stones, il mio nome sul pass!
-Steve, raccontaci qualcosa su Rod Stewart, un'altro frontman ai livelli di Mick Jagger, noi essendo fans degli Stones adoriamo anche i FacesAnch'io amo i Faces, quand'ero a scuola dicevo "nella mia vita vorrò suonare con Rod Stewart, Mick Jagger e David Bowie" e quando sono arrivato a Los Angeles la mia prima band e' stata proprio quella di Rod Stewart woaw jet privati e grandi stadi, con lui ho fatto tutto il tour del 1988, un ricordo bellissimo, mi diede la mia grande opportunità.
Poi mi chiamò Mick Jagger ...all right! e dopo aver collaborato con lui dissi mi manca solo Bowie per realizzare il mio sogno, alla fine ci sono riuscito e ho chiuso il cerchio, un ragazzino che vuole suonare con tre giganti e alla fine si ritrova sui grandi palchi con loro.
Proprio ieri ho sentito Katja Rieckermann, la sassofonista di Rod, e' in tour con lui, lei e' veramente brava!
-Bernard, c'e' un pezzo in cui hai collaborato alla stesura con gli Stones?Si, si chiama "How Can I Stop" e' l'ultimo pezzo di Bridges To Babylon, ho avuto una parte importante e ho aiutato molto Keith Richards a costruire la struttura dei cori, piu li che in altri dove invece potrebbe sembrare, tipo "Anybody Seen My Baby". Mi piace scrivere canzoni, ora ne ho appena fatta una per l'ultimo album di Alice Cooper, si chiama "Salvation".
-Bernard, non ti chiederemo se ci sara o meno un altro tour dei Rolling Stones, ma se un giorno questo accadesse, come pensi che sarà? Come un qualcosa di gia visto nei grandi stadi o pensi ci sarà qualcosa di diverso?Non lo so, io penso che sarebbe bello un altro tour con tutte e tre le location, stadi arene e teatri, come il Licks Tour, ognuno di questi e' una cosa diversa, lo show cambia molto,
poi credo che sarebbe bello piazzarsi alla O2 Arena, tipo 10 settimane. Questa e' solo la mia idea.
Ad esempio per le Olimpiadi di Londra nel 2012? Si potrebbe essere nel 2012, e' una data molto vicina, ma vicino abbastanza... Comunque non ho idea di quello che faranno, qualsiasi cosa con gli Stones e' possibile!
Grazie mille ragazzi, ci vediamo domenica allo show!-Grazie a voi men, a domenica!


Intervista e traduzione a cura di Jacopo, Isy, Olia e mailexile. Grazie al Rock'n Roll, Max e Alberto!