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MessaggioInviato: 2 novembre 2009, 13:38
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
MILANO — Mtv sfida Inter­net. Chi ha più voglia di metter­si davanti al televisore nell’atte­sa che trasmettano il video del­la sua canzone preferita? Col computer oggi tutto è più velo­ce, al massimo un paio di clic di distanza. You­Tube, ad esempio, è uno sterminato archi­vio online dove si trova­no clip del momento, video vintage, chicche da collezionista. Dopo un tentativo andato a male con la piattafor­ma di contenuti on demand O verdrive (era troppo lenta e mac­chinosa) lanciata nel 2006, la ri­sposta del canale musicale arri­verà il 16 novembre con mtvmu­sic. com, un sito che renderà pubblica parte dell’archivio del­la rete: 16 mila video, che diven­teranno 25 mila entro fine an­no. Tutto gratis e tutto a richie­sta.

«YouTube oggi è qualcosa di enorme, che contiene tutto. Noi crediamo che nel tempo si tra­sformerà nel riferimento assolu­to per la comunicazione tra per­sone e che in altri settori a fare da guida ci saranno piattafor­me, come la nostra per la musi­ca, specifiche e dedicate», dice Antonio Campo Dall’Orto, vice­presidente di Mtv inter­national.

Il confronto è an­che sul terreno della legalità. Milioni di vi­deo su YouTube sono piratati, nel caso di Mtv tutto è in regola, con contratti firmati da tutte le case discografiche. «A noi interessa creare un mo­dello che sia sostenibile. Hulu (videoteca online di film e pro­grammi tv, ndr) ha circa 300 mi­lioni di utenti unici in un mese, YouTube ne fa miliardi. Però Hulu fa più ricavi», semplifica Campo Dall’Orto.

Cosa ci sarà dentro mtvmu­sic. com? Oltre ai videoclip, sia novità che brani d’archivio, ci sa­ranno anche centinaia di estrat­ti dai live prodotti da Mtv: «Co­me As You Are», presa dal miti­co «Unplugged» dei Nirvana del 1993; la prima esibizione italia­na dei Coldplay nel 2000 che suonarono per le telecamere di Mtv; un concerto di Ligabue del 2003; Elisa live al Colosseo per gli Ema del 2004; i Negramaro al­l’Mtv Day del 2005.

Nel 1981 Mtv fece partire i suoi programmi con la clip di «Video Killed the Radio Star», ovvero la tv ha ucciso le star del­la radio, dei Buggles. La canzone manifesto di oggi? «I Buggles eb­bero un significato simbolico forte perché raccontavano un cambiamento. Oggi non c’è un altro video che possa avere lo stesso ruolo. Mi immagino dieci persone che scelgono dieci vi­deo diversi». Fosse uno dei die­ci, lui che si godrebbe? «Il ricor­do di Michael Jackson fatto da Madonna e dalla sorella Janet agli ultimi Video Music Awards oppure, ma devo aspettare anco­ra qualche giorno, gli U2 alla Por­ta di Brandeburgo di Berlino».

Eh sì, il 5 novembre Bono e soci suoneranno davanti al mo­numento simbolo della capitale tedesca, lo stesso punto in cui ci fu la prima edizione dei premi nel 1994 (e quest’anno si celebra­no i 20 anni dalla caduta del mu­ro). In contemporanea, alla O2 Arena andrà in onda lo spettaco­lo condotto da Katy Perry. Kings of Leon e Lady Gaga sono i favo­riti con 5 candidature a testa, ci saranno performance di Green Day, Foo Fighters, Jay Z, Shakira e Tokio Hotel e fra i premiatori Monica Bellucci, Asia Argento, la top model Bar Refaeli, i Jonas Brothers e tanti altri. «Mi piace pensare che in un momento di crisi del business discografico gli artisti si siano stretti attorno a chi, come noi, investe ancora sulla musica. L’organizzazione dell’evento è stata all’insegna del meno bizze da star e più mu­sica. Bono ha detto di averne sentito il valore simbolico», ag­giunge Campo Dall’Orto.

Internet ucciderà le star dei video? Conclude il manager: «Per un paio d’anni le esclusive video sono andate tutte a my­space o altri siti. Pensavo che la partita per noi fosse persa. Ora torniamo noi ad averle. Negli ul­timi 5 anni, contrariamente a quanto si possa pensare, il con­sumo di tv dei ragazzi america­ni fra i 12 e i 24 anni è cresciuto. La tv ha un ruolo forte che va pe­rò reinterpretato. Le radio sono sopravvissute alla tv ripensan­dosi, lo stesso capiterà questa volta. E noi dovremo massimiz­zare sia un mezzo che l’altro, non si può più fare soltanto una cosa».


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MessaggioInviato: 17 novembre 2009, 14:54
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
“Un programma di emissioni piuttosto debole”, spiegano i portavoce di Universal Music, ha inciso negativamente sull’ultimo bilancio della casa discografica controllata da Vivendi: a dispetto dei buoni risultati di vendita conseguiti con U2, Eminem, Black Eyed Peas, Taylor Swift e Lady GaGa, il terzo trimestre 2009 della major leader di mercato si è chiuso con un fatturato di 969 milioni di euro, il 12 % in meno dello stesso periodo dell’anno scorso (- 14 % a moneta costante). Il risultato cumulativo dei primi nove mesi dell’anno, 2,98 miliardi di euro, equivale a una flessione del 5,2 % rispetto all’anno precedente e dell’ 8,8 % rispetto al 2007. Ancora più forte la riduzione del margine operativo lordo (EBITDA): -34 % sul 2008, - 47 % sul 2007; l’incremento dei diritti editoriali, delle vendite di musica digitale (+ 21 %) e del merchandising non è riuscito a controbilanciare il crollo del fatturato dei cd e degli introiti generati dalle licenze.


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MessaggioInviato: 25 novembre 2009, 12:11
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Live Nation, multinazionale dell'organizzazione di concerti e proprietaria negli Stati Uniti di oltre 80 locali live, ha annunciato una partnership con Apple, sulla cui base sull'iTunes Store saranno disponibili i video di concerti esclusivi a cura di Live Nation Studios; i concerti potranno essere acquistati con la consueta formula 'pay per download".
L'operazione scatta proprio questa settimana: su iTunes debutta una nuova sezione dedicata alle registrazioni dal vivo con concerti di Duffy, OK Go, Jesse McCartney e Ziggy Marley tra gli altri.


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MessaggioInviato: 26 novembre 2009, 20:58
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Rumoroso il silenzio che avvolge la causa che vede Claudio Trotta, patron di Barley Arts, rischiare 3 mesi di galera, oltre ad ammende e potenziali ingenti richieste di risarcimento danni. La vicenda riguarda l’ormai famigerato sforamento di 22 minuti rispetto al tempo limite per la conclusione dello show di Bruce Springsteen allo Stadio Meazza il 25 giugno 2008. Lo sconcerto, allora come oggi, non era certo suscitato da una sacrosanta sanzione da comminare a chi viola le regole (e se il Boss non scende dal palco per tempo per suonare “Twist and shout” e “American land”, la responsabilità oggettiva è del promoter, ahilui). Lo sconcerto, oggi come allora, deriva dalla constatazione che per la normativa italiana il disturbo alla quiete pubblica – che si configura anche quando Bruce Springsteen ‘va lungo’ di fronte a 70.000 spettatori paganti e festanti - è un reato penale. A suo tempo ci fu un'iniziativa , anche attraverso un gruppo di supporto su Facebook ("22 minuti, Bruce e Claudio") , di una qualche forma di divulgazione, sensibilizzazione e pressione, affinché si prendesse in considerazione di trasformare il reato da penale ad amministrativo. E in pochi giorni circa 3000 individui aderirono semplicemente con il passaparola, e animarono molte discussioni in rete. Certo, che il tema riguardasse un idolo popolare come Springsteen non guastava e, per parte nostra, non abbiamo alcun pudore nell’ammettere che il senso di solidarietà avvertito nei confronti di un nostro pari addetto ai lavori rappresentava una forte spinta all’azione (siamo tra chi crede che discografici, promoter, artisti e media specializzati condividano le sorti di un’industria che produce spettacolo, personaggi e cultura ma che soffre come non mai e ottiene scarso rispetto dalle istituzioni e dal sistema Paese). Per la cronaca, il caso dei ’22 minuti’ non è isolato: ricordiamo, a mo’ di esempio, quello di Vittorio Quattrone che, per analoghi motivi (concerti all’Arena Civica di Milano di Lenny Kravitz e Subsonica), affronta una causa analoga. Però: come mai solo i blogger mostrano, oggi come allora, interesse e preoccupazione per la vicenda? Come dovremmo interpretare e gestire lo stridore tra un assessore che propone Trotta per l’Ambrogino d’Oro e un comitato di una cinquantina di persone che mette a rischio l’attività live della città che, patetiche etichette morali a parte, si accinge ad allestire l’Expò 2015? Come sopportiamo, in ultima analisi, che (anche) questo sia il trattamento riservato alla musica? E soprattutto: perché non si sente nessuno fiatare, a parte Giovanni Terzi? Fatto sta che a fine febbraio, quando avrà luogo la seconda udienza, sapremo in che direzione vira una vicenda che lo scorso 6 novembre, in prima udienza, si è arricchita di un nuovo stupefacente particolare: il pubblico ministero Giulio Benedetti ha chiesto a carico di Trotta anche le aggravanti (e così, all’art 650 cp si è aggiunto anche l’art. 61 cp, il motivo tecnico per cui alla difesa del promoter è stato concesso altro tempo per lavorare sulle nuove accuse). Non siamo giuristi, ma sappiamo leggere. Mettendo insieme una scarna rassegna stampa in merito, abbiamo anche letto tra le altre cose una vecchia copia di D News, in cui Silvana Gabusi (che rappresenta il comitato dei residenti di San Siro che si ritengono lesi) lascia intendere che la causa penale è in sostanza un viatico, un presupposto per procedere anche con la richiesta di risarcimento danni. Quali danni? Difficile definirli per bene. Quanti danni? La sua stima si aggira sui 100.000 euro, sulla base di precedenti risarcimenti ottenuti da sei persone molti anni fa dopo un concerto di Ligabue.....


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MessaggioInviato: 29 novembre 2009, 11:42
Avatar utenteMessaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17

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MessaggioInviato: 29 novembre 2009, 13:09
Avatar utenteMessaggi: 4314Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
<) mammamia allucinante! <)


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MessaggioInviato: 21 dicembre 2009, 14:21
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49

Gli storici Jungle Sound Studio di Milano cesseranno nei prossimi giorni le attività: "Ho venduto e chi ha comprato non continuerà l'attività del Jungle Sound", ha fatto sapere Fabrizio Rioda, già chitarrista dei Ritmo Tribale e storico proprietario delle sale frequentate - tra gli altri - anche da superstar internazionali come Metallica, Oasis e Iggy Pop, "In questo progetto ho investito fino all'ultimo centesimo ma non ce la facevo più con le mie forze. Il mercato musicale è cambiato radicalmente: il disco, i cd non esistono più uccisi dalla tecnologia. Oggi chiunque con un computer può produrre musica. Gli anni Novanta sono finiti da un pezzo". (Fonte: Corriere della Sera)


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MessaggioInviato: 22 dicembre 2009, 17:29
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
2009-12-22 - La commissione britannica per la concorrenza ha dato l’ok alla fusione di Ticketmaster e Live Nation, capovolgendo il parere espresso due mesi fa che definiva dannoso per i consumatori (perché potrebbe portare a un aumento del costo dei biglietti e rendere la concorrenza praticamente impossibile) l’accordo tra i due giganti dell’industria dell’intrattenimento dal vivo. Il futuro della fusione è però ancora incerto perché in America c’è opposizione. Oltre al Ministero di Giustizia, c’è anche una campagna denominata Ticketdisaster.org.
Live Nation è il maggiore promoter di concerti del mondo (il suo roster di stelle comprende Madonna, U2, Pink, Rihanna), mentre Ticketmaster è il maggior rivenditore di biglietti (140 milioni di tagliandi venduto l’anno scorso). Secondo i loro progetti, la fusione dovrebbe avvenire a febbraio.


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MessaggioInviato: 1 febbraio 2010, 11:42
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
La FIMI, associazione di categoria delle maggiori etichette italiane, ha accusato la RAI di aver ridotto i rimborsi spese per i giovani per il prossimo festival di Sanremo: stando a quanto comunicato dalla federazione di discografici, il totale dei tagli ammonterebbe a 30.000 euro, che sarebbero andati a coprire le spese di soggiorno di staff e entourage nella cittadina ligure durante la manifestazione canora. "Siamo sconcertati", ha commentato il presidente della FIMI, Enzo Mazza, all'agenzia ANSA, "soprattutto perché Rai aveva confermato che per la prossima edizione si sarebbero applicate le stesse condizioni del 2009: tagliare 30mila euro, ovvero 3 mila euro per partecipante alla categoria giovani, non sposta le economie della Rai ma mette in difficoltà le aziende che hanno già pianificato le spese per i giovani a Sanremo. In ogni caso Fimi ha informato Rai che in virtù di questa contrazione dei rimborsi le etichette non prenderanno parte alla prove di settimane prossima a Sanremo e saranno valutate eventuali altre azioni".


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MessaggioInviato: 11 febbraio 2010, 19:27
Avatar utenteSite AdminMessaggi: 3976Località: MilanoIscritto il: 6 gennaio 2006, 23:20
Musica: iniziato processo a Milano contro concerto Springsteen

MILANO - Si e' aperto a Milano il processo contro il promoter italiano Claudio Trotta, per il superamento dei limiti di rumore causati dal concerto da lui organizzato di Bruce Spingsteen. A citarlo il comitato cittadini SanSiroVivibile. Oggi a Milano sono sfilati i testimoni: alcuni anziani che hanno raccontato di attacchi di panico in occasione di quel 17 maggio 2008, quando il cantante statunitense termino' il concerto una ventina di minuti dopo rispetto all'orario, le 23.30, fissato nel regolamento sui concerti a San Siro. Per questo processo il Boss ha deciso che non tornera' mai piu' a suonare a S. Siro. (RCD)


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MessaggioInviato: 11 febbraio 2010, 19:32
Avatar utenteMessaggi: 4405Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
"attacchi di panico"? :shock:


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MessaggioInviato: 11 febbraio 2010, 20:34
Avatar utenteMessaggi: 1658Località: TORINOIscritto il: 14 giugno 2007, 16:56
Zac, la mia vicina di sotto, ottantenne, una volta si e' lamentata perche' sentivo D'Andre' (!)... e notoriamente si lamenta per rumori notturni che non faccio! Fidati, a una certa eta' e' meglio se sono un po' sordi (a patto di non avere Keith Richards come vicino!)...


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MessaggioInviato: 12 febbraio 2010, 2:33
Avatar utenteMessaggi: 4314Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
<) Non è un problema di età cè gente che non ha un cazzo da fare tutto il giorno e quindi impegniano il loro tempo a rompere il caz... agli altri e trovano mille pretesti. Io ho un vicino di casa che a me rompe il caz... per la musica alta al mio vicino perchè dà da manngiare ai piccioni un pretesto lo trova sempre, e non è anziano ! <)


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MessaggioInviato: 16 febbraio 2010, 15:57
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Dal Regno Unito rimbalza una notizia clamorosa: la EMI avrebbe messo in vendita i leggendari studi di registrazione di Abbey Road nel tentativo di ripianare una parte dei suoi debiti: lo scrive il Financial Times citando cinque persone "bene informate dei fatti", mentre i portavoce della casa discografica non commentano per ora l’indiscrezione. Inaugurati nel 1931 dalla Gramophone Company Ltd (progenitrice della EMI) con un’incisione della London Symphony Orchestra diretta da sir Edward Elgar, gli studi di Abbey Road hanno ospitato moltissimi artisti diventando celebri nel mondo grazie soprattutto ai Beatles, che vi hanno registrato quasi tutto il loro repertorio intitolando loro, nel 1969, uno dei loro album più famosi.
(16 Feb 2010)


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MessaggioInviato: 18 febbraio 2010, 10:25
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Sarà perché "Abbey Road" è tra i migliori dischi dei Beatles, sarà perché i "mitici" Abbey Road Studios sono stati legati a doppio filo all'epopea dei Fab Four, ma ovviamente Paul McCartney non poteva non farsi sentire dopo la notizia che la EMI, in difficoltà economiche, vorrebbe vendere le celeberrime sale di registrazione. La major acquistò l'area, nella zona londinese di St. John's Wood, nel 1929. I Beatles registrarono buona parte dei loro dischi agli Abbey Road. Tra i numerosissimi altri artisti che si sono serviti della struttura nella zona settentrinale di Londra sono da annoverare Pink Floyd, Radiohead e Blur. "E' sempre un ottimo studio", ha detto Sir Paul. "Ho tanti bei ricordi di quel posto con i Beatles. Sarebbe molto bello se un po' di persone potessero mettersi insieme per fare qualcosa; mi è stato detto che c'è qualcuno del 'giro' di Abbey Road che vuole darsi da fare. Hanno tutto il mio appoggio. Spero che possano mettersi in azione, sarebbe un'ottima cosa".


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