eh lo so, ma non so se hai notato com'è londra....girare per quella cttà da soli di notte non è propriamente il massimo...tra'altro l'arena era lontanissima dal mio hotel....



cmq spero di rifarmi dai 8)

http://www.lastampa.it/multimedia/multi ... tipo=#mpos

sotto ogni foto c'è una didascalia, alcune sconcertanti

bellissime

s.siro 2003 che spettacolo..avranno anche fatto degli errorini..ma ero troppo emozionato.......

anche perchè non voglio assolutamente che avvenga quando meno me l'aspetto, non vorrei che aspettandomela meno magari non ci possa andare per qualsiasi motivo...un concerto Stones è un rito a cui devi prepararti con meeeeeesi di anticipo!!!!!


Ma tanto non sai nulla neppure tu...lo so

scusate questo topic riguarda il nostro primo concerto degli stones, per quel che riguarda il prossimo ci sono altri topic
thanks

Non c'è più nessuno che vuole raccontare il suo primo concerto???

Non arrivo né alle vette quantitative di Rolling Lucia e neanche a quelle di Isy; ho visto gli Stones “solo” 19 (diciannove) volte, cioè 18 più 1, contando le 9 canzoni viste alle prove del meazza nell’estate del 2006.
Ho partecipato a show dei tour 82 (2), 90 (2), 95 (1), 99 (1), 03 (4), 06 (3), 07 (6); paradossalmente gli Stones che ho visto sono andati migliorando, con le punte del 93ì5 del 99 e del 2003.
Li vidi per la prima a volta a Lione, nel 82, nello stesso stadio dove li abbiamo rivisti, più o meno lo stesso giorno, 25 anni dopo; in entrambi i concerti hanno suonato Let it bleed.
Fu una grossa, enorme delusione; dopo gli ottimi concerti in apertura di Thorogood con Stewart al piano e la fantasmagorica J. Geils band, sulle note d’apertura di Take the A train ero sull’orlo dell’infarto; si innalzano i palloncini colorati e ha inizio lo show del secolo, almeno per me e per quello che si aspettava il sottoscritto; Keith che attacca 3 volte l’intro di Under my thumb, ma la canzone non decolla, il suono è scarno. Jagger lo guarda….iniziamo bene mi dissi.
Anzi mi feci questa domanda: io aspetto da 10 anni di vedere uno spettacolo del genere? Il resto dello show fu sicuramente migliore, ma non mi convinse.
Ero reduce da qualche concerto appena appena discreto come udite udite gli Who di quei tempi che seppur privi dell’appena scomparso Moon, erano devastanti come suono e come impatto musicale. Per non parlare dello show in sè stesso.
Insomma non mi piacquero un granchè; molto meglio il concerto di Torino della domenica (luglio 1982), ma ancora non li trovavo i “miei” Stones. Anche la scaletta non mi piaceva.
Poi migliorarono, o sono migliorato io; certo è che quel tour lo trovavo e lo trovo ancora scarno nei suoni. Di certo non amo moltissimo quel periodo Stones, eccezion fatta per Tatoo you.
Questo il mio primo, deludente concerto.

Stadio Flaminio Roma,25 Luglio '90 prima serata...Partimmo in tre da Salerno, ad un mio amico Floydiano pagai io il biglietto perche' persi una scommessa su Italia-Argentina semifinale mondiale,dovevo portarlo a mangiare fuori ma insistetti per portarlo al concerto dei Rolling a costo di spendere di piu'...Entrammo sul prato alle 6 del pomeriggio,c'era poca gente poi pian piano si riempi' quasi del tutto, c'erano sicuramente piu' di 25.000 spettatori...
Si spengono le luci,l'eccitazione sale,partono le note di "Continental drift",ossessive,penetranti,minacciose,getti di fiamme a bordo palco ed ecco i miei eroi,li,a non piu' di 20 metri da me...L'emozione e' grande,attaccano "Start me up",poi "Bitch","Harlem shuffle" e "Tumbling dice", le due coriste sophia Jones e Loreley McBrown sono da passerella Milanese tanto sono belle e statuarie,Mick non si risparmia,Ronnie scherza col pubblico e Keef disegna ghirigori con la sua chitarra suonando il suo concerto personale..."Miss you","Ruby Tuesday" una magistrale "paint it black",poi la sorpresa psichedelica di 2000 Light years from home,una scoppiettante "Midnight Rambler" e su "Honky Tonk Women" due enormi bambolone si materializzano ai lati del palco ondeggiando sensuali...Parte "Sympathy" e lo stage diventa rosso fuoco,poi "Street fighting man" e tre cani rabbiosi si materializzano lottando contro Mick armato di una grossa mazza,il quale finisce per essere inghiottito da uno delle tre belve..."Brown sugar","You can't" cantata all'unisono dai 25.000 del Flaminio...Mick ringrazia:"Siete grandi!" e ancora:"Sono felice di essere di nuovo a Roma!" Boato...Altre perle:"JJFlash" e poi "Satisfaction" con gli schermi ai lati del palco che trasmettono immagini amarcord in bianco e nero di Muddy Waters,loro papa' adottivo...Lo show finisce,i Rolling come vecchi commedianti si abbracciano e si inchinano al loro pubblico che gli riserva un lunghissimo applauso a coronamento di una stupenda serata di Grande Rock'n'Roll...
Andiamo a Tiburtina a prendere il treno che ci riportera' a casa,dove arriviamo poco prima delle 6 del mattino, 1 ora e mezza e vado al lavoro con ancora negli occhi quei cinque ragazzacci, i Rolling Stones,il mito vivente del Rock che hanno vinto ancora una volta, contro tutti quelli che aspettavano di vederli crepare sul palco,contro il tempo..."Time is on my side" cantavano piu' di 25 anni prima...Dopotutto ci avevano azzeccato e i 25.000 del Flaminio ne erano stati felici testimoni....

appena posso posto il mio.

Il mio primo concerto Torino 90 ricordo faceva un caldo tremendo cazzo chi poteva allora pensare che sarei riuscito a vedere gli Stones dal vivo. Erano anni che non facevano tour e quando abbiamo saputo che sarebbero passati in Italia mi sono ubriacato per un a settimana. Giorno del concerto partiamo io e un mio amico alle 7.00 da Lecco in treno arriviamo a Torino a 12.00 già in stazione gente che vende magliette,biglietti ecc. ci incamminiamo verso lo stadio saranno 3 km non finiva mai poi arriviamo conosciamo un bel pò di gente si incomincia a fumare ... verso le 15 se non ricordo male si sentivano mentre provavano alcune canzoni, più tardi tutti in fila aprono i cancelli solita corsa per essere li' davanti ero talmente <emozionato> che il gruppo di supporto manco mi accorgo che suona. In un attimo diventa buio si spengono i riflettori e incominciano a rombare i tamburi di Continental Drift la tensione è sempre più alta e io stò tremando non sento più niente una vampata di calore accompagnata da un botto assordante davanti a me si materializza Keef che attacca Start me up arrivano tutti gli altri e penso davanti a me c'è la storia del rock. Gran bel concerto vissuto in prima fila grande Mick Bill Charlie Keef e Ronnie che mi ha lanciato il plettro di Rock ard place. Un concerto che rimarra' nel mio cuore

Sapete cosa penso leggendo tutte queste cose sui primi concerti? Che magari ci si è trovati vicini a cantare, urlare, ballare e non ci si conosceva. Magia di internet, della globalizzazione e di questo FORUM. Ecco che ai concerti ora ci parliamo, ci abbracciamo, passiamo del tempo insieme. Bellissimo!

E' stato a Roma,
in una lontana quanto indimenticabile notte di fine estate, più precisamente, "il" 29 settembre 1970...

ricordo una campagna mediatica anti-Stones impressionante, prima del loro arrivo in Italia. Parlavano di veri o presunti gravi problemi di ordine pubblico durante gli ultimi concerti europei (forse in considerazione della recente tragica debacle di Altamont... o forse solo per l'evocatissima "simpatia", fatalmente incompatibile con la mentalità imperante - solo d'allora?)
questo sciagurato terrorismo lo ricordo bene perchè mia madre minacciò più volte di non acconsentire che io andassi (avevo quattordici anni)... io a dire il vero la guardavo con aria di sufficienza: stringevo ben stretto nelle mani il biglietto nelle tasche e sapevo benissimo che niente e nessuno al mondo avrebbe potuto trattenermi !
a porre fine a quel tira e molla fu finalmente la visone fiabesca delle pallide luci del Palasport emergente come ufo dalle umide oscurità dell'Eur...
innanzi tutto, riguardo al climax ed a parziale rivalutazione di quanto anticipato dai giornali, ricordo un'atmosfera effettivamente "incandescente" prima dell'inizio concerto, contraddistinta da diversi focolai di rissa, palpabile nervosismo, gente rincorsa su per le gradinate, qualche scazzottata... ero troppo giovane allora per capire ma mi sono spesso chiesto, negli anni a venire, se tutto questo nascesse già da contrasti politici od ancora solo all'appartenenza più o meno esteriore alle varie bande giovanili, ultimi baluardi dei Sessanta appena conclusi...
ad ogni modo l'attesa dei mitici fu quanto mai spasmodica ed incredibilmente lunga, amplificata "a mille" dalle deflagranti aspettative nate in me all'ombra sonora di un juke-box che tre estati prima aveva ripetuto, instancabilmente, "Let's spend the night toghether" e "Ruby Tuesday"...
anzi, ero quasi dispiaciuto di non vedere l'amato Brian alla sinistra di Mick (posizione solo desunta dalle varie 45 cover), ma un "ragazzino" biondastro e semi-butterato poco più grande di me...

e poi finalmente... eccoli salire, incredibile batticuore sussultorio randellante di martello forgiato... non tutti insieme, mi sembra prima Bill e Charlie... Bill, piccolo e fermo, quasi intimidito in posa dietro l'enorme ampli alle sue spalle, subissato dai flash dei fotografi, poi d'improvviso, s'accendono come fuoco le urla delle ragazzine... ed ecco Keith di rosso vestito... ed infine Mick, con la mitica omega disegnata su sfondo nero e classico mantello...
tutto in un minuto, my boys...

"I was born in a cross fire hurricane"...
ed ecco finalmente l'urlo dell'uragano... che abbiano inizio le danze, che esploda implacabile il riff dalla chitarra solo all'apparenza trasparente di Keith, che scivoli dolce la slide di Taylor, che imprima sfuggente cadenza il monolitico Charlie, che urli saltando come un'ossesso a torcerci l'anima di blues l'Alfiere Mick...
e poi... la piccola delusione di "Love in Vain", attendevo le stesse note del solo-slide di "Get Yer", ma niente da fare, il genio oggi comprensibilmente cangiante di Mick Tylor, il "ragazzino" di cui prima, aveva fatto sì che a distanza di qualche mese nessuna parte di chitarra potesse essere più la stessa...
ed ancora "Carol", "Honky Tonk Women"... impossibile citarle tutte, anche se tutte sono arrivate, sino al finale travolgente ed esondante di "Street Fighting Man" (ne ho ancora qui dietro di me, mentre scrivo, il 45 giri originale protetto da apposita busta trasparente)...

Beh, allora... chiedo agli astanti, potrò mai dimenticare?

Giorgio, dei Milestones

Bel racconto Giorgio, deve essere stata una grandissima esperienza vedere gli Stones all'apice della loro carriera e complimenti per il ricordo dei particolari.
Ho qualche amico che era a Milano 70 e si ricorda ben poco.
Sici