Autore Messaggio

Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Ladies and Gentlemen : THE CLASH

MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 0:13
Avatar utenteMessaggi: 171Località: MilanoIscritto il: 21 novembre 2007, 19:14
THE CLASH

I Clash , sono stati , per me , il gruppo più affascinante ed importante nel periodo che va dal 1978 al 1981.
Li vidi per caso la prima volta al Lyceum di Londra nel dicembre del 1978.
Per caso perché di nome li conoscevo ma non di fatto e l’emozione che mi diedero è tra le più straordinarie che ricordi nella mia vita.

All’ingresso facce da paura con creste , anelli e spille dappertutto , giubbotti lacerati , sguardi allucinati; ci fecero togliere le stringhe delle scarpe , le cinture dai pantaloni , chiavi di casa troppo grosse , tutto ciò che poteva provocare un rischio o una minaccia.
Poi l’apoteosi vedendo il pubblico impazzito spintonarsi , sputarsi , vomitare , venirsi addosso . un esperienza pazzesca.

Stroncavano di netto i grandi pezzi da novanta di allora che dovevano lasciare la scena a questi ragazzi di strada che si distingueranno , nel tempo , per la loro genialità e originalità.

Non si è ancora mai parlato di loro qui e lo faccio volentieri , per quei ragazzi che non li considerano o per quei vecchi che credono che non sia successo niente.


La loro storia la riassumo traendone spunto dai racconti di Mauro Fulvio e Daniele sul loro bel sito Radioclash.it

--------------------------------------------------------------------------------------


Immagine Immagine


1975 - London, il seme

La storia inizia con l'infatuazione per il rock presa da Mick Jones ; Predilezione per Rolling Stones, New York Dolls ,Moot the Hoople, Faces, MC5 .
Jones impara la tecnica chitarristica quanto basta per iniziare a suonare dal vivo insieme a bands che nascono e si sciolgono come neve al sole . Dopo una serie di tentativi naufragati si giunge alla costituzione dei London SS (niente a che vedere con il nazismo . E' la sigla della Social Security, il servizio di assistenza sociale inglese ), una porto-di-mare band dove transiteranno personaggi che saranno in prima fila nel punk inglese, quali : Brian James (Damned), Tony James (Generation X), Chrissie Hynde (Pretenders).

Il repertorio era pieno di covers (New York Dolls, Rolling Stones), il look sopra le righe e provocatorio, il sound grezzo e potente anche se ancora troppo carico di rock'n'roll classico .
Si percepiva comunque nell'aria della Londra di quel periodo una tendenza a stupire con provocazioni fuori dagli schemi. Erano i preparativi per la prossima scena punk inglese.

Immagine Immagine


1976 - Gli esordi

Durante i tentativi musicali dei London SS (nessuna performance live) Jones incontra Paul Simonon, un vero rude boy dotato di grande look ma di nessuna esperienza musicale. Paul era un giovane abituato alla guerriglia urbana, alla lotta fra gang ,ai lanci di pietre contro le finestre dei ricchi.
Vivendo a Brixton era entrato in contatto con i neri giamaicani e di conseguenza con reggae e ska. La possibilità di suonare stabilmente in un gruppo rappresentava per lui un vero e propri riscatto, una rivincita.
Dopo lo scioglimento dei London SS, Mick e Paul restano comunque in contatto. Mick consiglia a Paul di imparare a suonare il basso (dopo alcuni frustranti tentativi alla chitarra) , impartendogli anche molte lezioni. Nel frattempo ,in mezzo al prolifico caos di giovani musicisti e gruppi emergenti , emerge la figura di Bernie Rhodes (partner agli esordi di Malcom McLaren dei Pistols) , il quale , con ruolo di "manager - factotum", consiglia a Mick , Paul e Keith Levene l’altro chitarrista, di trovarsi un cantante grintoso, un front man in linea con i tempi.

Li invita quindi ad assistere al concerto di un gruppo , i 101'ers, nel quale milita un cantante-chitarrista di spessore, un certo Joe Strummer. Il concerto si tiene al "Windsor Castle Pub" di Londra. Mick e Paul rimangono particolarmente colpiti dalla grinta e dalla voce roca di Joe.

I nostri si incontrano e scoprono di avere parecchie cose in comune. Successivamente i 101'ers riescono ad ottenere una data al Roxy, con i giovanissimi Sex Pistols a fare da spalla . Joe Strummer , dopo aver visto in azione i Pistols rimane folgorato.
Capisce quale sia la svolta che si profila di fronte alla musica rock, quale sia la strada da percorrere. Rabbia , noia, violenza, e divertimento.

Bernie Rhodes pressa Joe per farlo entrare nel nuovo gruppo che sta costruendo, Alla band si aggrega il batterista Therry Chimes.

Immagine

Il gruppo è pronto, la line up si stabilizza con Joe Strummer (chitarra-voce), Mick Jones (chitarra solista - voce), Keith Levene (chitarra), Paul Simonon (basso) e Terry Chimes (batteria). La scena inglese è pronta a ricevere la nuova ondata punk che spazza via le regole precostituite. Per fare musica non sarà più necessario essere dei virtuosi dello strumento , tecnici monocordi del pentagramma. Velocità, furore, cuore, passione e lealtà espressiva sui temi trattati (siano essi politici, sociali o introspettivi) saranno la guida dei nuovi gruppi emergenti.

Durante le incessanti prove in Camden Road, svolte sotto l'occhio vigile di Bernie Rhodes, Paul Simonon comincia ad inserire un prezioso tassello nella storia del gruppo : il nome.
La scelta ricade su The Clash (scontro, conflitto, fragore).
Nessun nome poteva essere più azzeccato per il gruppo che stava nascendo.
I Clash debuttano al Black Swan di Sheffield il 4/6/1976, di spalla ai Sex Pistols.
Il concerto fu un mezzo insuccesso.
Ma Mick Jones e Joe Strummer non disperano, e cominciano a sfornare pezzi storici come Janie Jones, London's Burning, 1977 , che diventeranno veri e propri anthem .

Immagine

Continuano nel frattempo le esibizioni live con significativi cambiamenti del look (tute militari imbrattate di scritte a spray) ed alterne fortune. Ad esempio dopo il concerto - raduno punk del 29/8/1976 allo "Screen on the Green" di Islington insieme a Pistols, Buzzcocks e Slaughter and the Dogs- il New Musical Express scrive " I Clash sono il genere di garage band che dovrebbe essere rispedita immediatamente in garage".

Le cose , come sappiamo, avranno uno sviluppo completamente diverso. Da quel momento i Clash inanellarono una serie di gigs di impressionante furia ed intensità. A cominciare dal "Punk Rock Festival" tenutosi al 100 Club di Londra il 20/21 settembre 1976, affrontato senza il chitarrista Keith Levene , il quale, lasciati i Clash, formerà più avanti i Public Image Limited con Johnny Rotten.

I Clash legavano la loro identità alla condizione giovanile proletaria inglese, invocavano una presa di coscienza dei kids, pretendevano il riscatto delle nuove generazioni, denunciavano il vuoto e le sofferenze nelle quali erano costretti a vivere. Erano diretti ed in fondo anche positivi nella loro rabbia, a differenza del nichilismo senza via d'uscita espresso dai Pistols.

i Clash misero le radici nei cuori di molti con pezzi come White Riot (inno generazionale sul modello di My Generation degli Who), un brano ispirato dagli scontri avvenuti durante il carnevale giamaicano di Notthing Hill a Londra, incidenti ai quali parteciparono gli stessi Clash. Questi eventi lasceranno un segno profondo nella band, che prenderà posizione a favore della comunità giamaicana e che verrà influenzata, prima fra le punk band, dalla musica reggae . Proprio la forza culturale e musicale del reggae fa si che i Clash si differenzino dai gruppi punk di quel periodo.

I Clash avevano indubbiamente una marcia in più rispetto agli altri. Nell'ultimo trimestre del 1976 il gruppo prova in studio, si esibisce dal vivo sempre più spesso e sforna nuovi pezzi (Career Opportunities, Clash City Rockers) fino ad arrivare ad un set di 14 canzoni che vengono presentate per intero nei concerti.

Immagine

A causa degli scontri provocati da giovani punk il governo emette una ordinanza che proibisce le esibizioni live dei gruppi punk per un certo periodo. Dei Clash cominciano ad interessarsi anche le etichette discografiche. Il gruppo firma con la Polydor per la pubblicazione di un demo di cinque pezzi, registrato in due giorni . Ma il suono è compresso, il cantato troppo distorto ed il demo non incontra pareri favorevoli nella casa discografica. I Clash così ritardano la loro esplosione a differenza dei Pistols che decollano pianificando un tour nazionale. Una occasione di riscatto viene offerta dall'Anarchy Tour (dicembre 1976), anche se alla band viene riservato un ruolo di basso profilo. Durante i concerti del tour i Clash vengono filmati ed intervistati incrementando così la loro popolarità. Subito dopo questa positiva esperienza, un'altra defezione nella band. Questa volta è Terry Chimes (batteria) ad abbandonare il gruppo.
Non riusciva più a sopportare la violenza ed il clima furente che spesso accompagnavano le esibizioni live del gruppo.

I nostri sono quindi costretti a ricercare un nuovo batterista tramite una inserzione sul Melody Maker, anche se Terry accetterà di suonare per l'ultima volta il 1.1.1977 al Roxy di Covent Garden , un locale che in breve diventerà la mecca del punk con il Dj Don Letts che inondava di musica reggae i numerosi punk in visita.


1977 - Il debutto discografico

Oltre alla crescita tecnico-musicale , si deve rilevare il lavoro complessivo di Bernie Rhodes dal punto di vista del coordinamento dell'immagine e dei messaggi sociali lanciati durante gli infuocati gigs.

I frutti di questa intesa band-manager si concretizzano, a sorpresa, con la firma di un contratto con la Cbs per un valore di 100.000 sterline il 29 gennaio 1977. Il giornalista Mark Perry scriverà in quell'occasione " il punk è morto nel momento in cui i Clash hanno firmato per la Cbs". Secondo i punk oltranzisti il gruppo avrebbe dovuto scegliere la strada, impervia e velleitaria , dell'autogestione. In realtà i Clash cercheranno sempre di sventolare la loro bandiera eversiva, anche ritrovandosi nei meccanismi del business discografico, senza lasciarsi snaturare.

Firmato il contratto , la band entra in studio di registrazione : due settimane appena di lavoro e nell'aprile del 1977 viene sfornato il primo disco.
Il batterista provvisorio è ancora Terry Chimes.
"The Clash" è un album d'esordio folgorante, come se ne sono sentiti pochi, un disco-chiave per capire la svolta del 1977.

Complessivamente il disco ottiene ottime (in qualche caso entusiastiche ) critiche giornalistiche e conquista il dodicesimo posto nelle classifiche inglesi.
Al suo interno ci sono autentici capolavori del punk rock (White Riot, Garageland, What's my name, London's Burning…) e piccoli gioielli punk-reggae come la cover di Police and Thieves di Junior Marvin, dove Mick Jones costruisce con chitarra in levare le superbe cadenze della canzone.

Dopo una selezione di circa 200 batteristi viene scelto Nick "Topper" Headon. "Il giorno del provino mi hanno chiesto quali erano i miei batteristi preferiti , e io ho risposto : Buddy Rich e Billy Cobham. Era la risposta sbagliata e ho rischiato l'esclusione, ma alla fine hanno scelto me".

Immagine

Nel maggio del 1977 prende il via il White Riot Tour , con di supporto i Buzzcocks, Subway Sect, Slits e Jam di Paul Weller . La tournèe va molto bene e raggiunge l'apoteosi con un grande concerto al Rainbow (tempio rock della Londra di quel periodo) di straordinaria intensità. Il punk era stato così definitivamente "sdoganato" e sempre più grandi platee di giovani si accalcavano per vedere in azione "il gruppo che doveva essere rispedito in garage".

I ritmi ipnotici ed in levare del reggae appaiono sempre più spesso nel sound dei Clash e questa scelta coinvolge anche l'ambito politico del gruppo che appoggia ufficialmente la comunità giamaicana a Londra e si fa portavoce dell'impegno contro la discriminazione razziale.

1978: L'inizio del cambiamento

Il 1978 si apre con lo scioglimento dei Sex Pistols durante il tour americano. I Clash rimangono i depositari del punk storico, insieme a poche altre bands di valore. In realtà il movimento punk degli esordi stava lasciando campo alla new wave .

In America nascevano gruppi dal "nuovo sound" come Television e Talking Heads, in Inghilterra apparivano artisti "trasversali" come Elvis Costello e Joe Jackson, in attesa della folgorazione Joy Division dell'anno dopo. Il panorama musicale era in una nuova fase di cambiamento.

La Cbs vuole lanciare il gruppo sul mercato americano e desidera un suono più pulito e radiofonico adatto al pubblico statunitense. Cominciano così una serie di tensioni con la casa discografica e con il manager Bernie Rhodes circa il tipo di atteggiamento da tenere rispetto a queste pressioni esterne.

le registrazioni del secondo album iniziano ad aprile del 1978 ed hanno come produttore Sandy Pearlman (scelto dalla Cbs), il quale aveva in precedenza lavorato con gruppi come Van Halen e Blue Oyster Cult.
concluso il mixaggio a San Francisco , "Give 'em Enough Rope" esce , a novembre del 1978.

Vi sono brani di grandissimo impatto come Safe European Home, Tommy Gun e English Civil War (traditional rivisitato con la furia di un inno di rivolta) ed autentici capolavori come Stay Free (composta e cantata da Mick Jones) e All the Young Punks .
"Give 'em.." raggiunge, nonostante le critiche anche pretestuose della maggior parte della stampa britannica, il secondo posto delle classifiche.

I Clash proseguono nel consolidamento della loro immagine nella scena rock inglese attraverso un film, "Rude Boy", che li vede protagonisti sullo sfondo delle rivolte razziali dell'era Tatcher con le tensioni politiche dell'Inghilterra fine anni '70. In questo film risultano memorabili le immagini dal vivo del concerto tenutosi in Victoria Park con due grandi versioni di "London's Burning" e White Riot.

Immagine


1979: il mito

I primi mesi del 1979 segnano profondamente i Clash. Innanzitutto la morte di Sid Vicious (bassista dei Pistols cui dedicheranno uno storico concerto al Music Machine) , la consapevolezza della fine del punk storico come fenomeno musicale, lo sbarco negli States.

Le date americane vengono aperte con il "Pearl Harbour Tour" . La tournèe rappresenta il definitivo salto di qualità : i concerti sono spesso sold - out ed a vederli vanno musicisti ed attori come John Cale e Robert De Niro.
Una esperienza molto importante che porterà anche ad un cambiamento nel look : vengono abbandonate le vesti punk e si passa ad abiti neri alla gangster,con Mick che si taglia i capelli stile anni cinquanta.
La Cbs preme per avere il nuovo disco . I Clash affidano la produzione a Guy Stevens, contattato da Strummer.
La collaborazione porta alla riscoperta della musica americana ed alla registrazione di una cover come "Brand new Cadillac" (di Vince Taylor) che finirà sul nuovo disco. Il lavoro di Stevens risulta ottimo nonostante i suoi gravi problemi con la droga.

i Clash ripartono in settembre per uno tour negli States
Durante il tour , Pennie Smith, da qui in avanti fotografa ufficiale della band, scatta , in occasione del concerto al Palladium di New York, la stupenda foto di Paul Simonon che spacca il basso sul palco. Sarà l'immagine di copertina del nuovo lavoro.

Immagine

La band ritorna a Londra per finire il mixaggio e registra Armagideon Time, un reggae di Willie Williams. Nella lista delle canzoni viene aggiunta all'ultimo momento Train in Vain di Mick Jones , che , per questo motivo, non compare nella scaletta. London Calling esce come doppio album il 14/12/1979, al prezzo di un Lp singolo . Anche se registrato in casa, London Calling è certamente l'album "americano" dei Clash. Cominciando dalla copertina per finire alla musica.

London Calling è un disco che si può definire storico, uno di quelli, e non sono tanti, nei quali è racchiuso il senso di un epoca , la sua testimonianza, forse non soltanto musicale.

1980: Sandinista!

L'anno si apre con un nuovo tour denominato "16 Tons Tour “ .
La fama è talmente vasta che i nostri vengono contattati per molti progetti (si parla di un film con Scorsese) e decidono di trasferirsi a New york per registrare nuovi pezzi ed entrare anche in contatto con la musica rap .
Dall'incontro con questo nuovo stile musicale molto diffuso fra i neri dei sobborghi metropolitani di N.Y. , nascerà il pezzo Magnificent Seven . Molti altri brani vengono registrati agli Electric Ladyland studios di N.Y., in un periodo che, dal punto di vista creativo, non sembra avere eguali, con le canzoni che escono praticamente a getto continuo. Finalmente, nel maggio 1980, il gruppo torna in Inghilterra e trova un panorama molto modificato.

Tira l'hardcore, il punk tiratissimo dei Discharge e degli Exploited . Mentre i nostri hanno ben poco ormai a che fare con questo tipo di punk , durante i loro concerti i nuovi punk creano sempre disordini ed incidenti (ad Amburgo Joe fracasserà la chitarra in testa a uno skinhead).
A causa dei primi seri problemi di droga di Topper Headon, l'attività dal vivo cessa per un periodo nel quale esce "Black Market Clash" un 10 pollici che sulla prima facciata contiene vecchi brani del primo periodo, sulla seconda reggae di prima scelta.

Cominciano intanto le sessioni di rimixaggio dei brani registrati a N.Y.

A questo punto i Clash trattano con estrema disinvoltura reggae, punk, soul, rap, un caleidoscopio musicale che si condenserà in una della più imponenti opere rock degli ultimi vent'anni : il 12/12/1980 esce Sandinista! , triplo album venduto a poco più del prezzo di un Lp.

Immagine

Sandinista è un album "terzaforzista" e "terzomondista", un album "guerrigliero", nelle immagini come nei testi.
"è un album costituito da 36 pezzi difficilmente catalogabili, che sfugge alle logiche di mercato. E' un disco stupendamente variegato, suonato e cantato benissimo.

Ci sono pezzi rap come The Magnificent Seven, stupendi pezzi reggae come The Crooked Beat e One More Time, pezzi caraibici come Let's go Crazy, walzer come Rebel Waltz, musica dub in Junco Partner-Equaliser , Living in Fame, beat in Hitsville Uk, rock potente in Somebody Got Murdered. Di tutto, di più. Magnifico.

I Clash in questo momento sono probabilmente la più grande rock'n'roll band del mondo. Le vendite del disco sono abbastanza consistenti, in particolare negli Stati Uniti. Gli impegni sono frequenti , le pressioni sempre più forti.

Fra i componenti del gruppo, ed in particolare fra Mick e Joe, cominciano a trasparire i primi screzi, le prime incomprensioni. In particolare Joe soffre alcuni atteggiamenti da rockstar di Mick , la sua pignoleria al limite del maniacale nelle registrazioni in studio che venivano considerate di sua esclusiva competenza.

Immagine

1981 – Live

Un altro dissapore creatosi all'interno del gruppo riguarda il rientro , forzatamente richiesto da Joe Strummer, di Bernie Rhodes quale manager della band.
Con Bernie a suo fianco Joe vede aumentare il proprio potere nel gruppo , che si trova ad avere di nuovo una figura in grado di occuparsi del lato finanziario che in questo momento, nonostante i successi, risulta essere piuttosto delicato. L'incrinato equilibrio interno del gruppo non inficia però minimamente le esibizioni live. I concerti si mantengono sempre a livello di
eccellenza.
Il maxi tour che segue l'uscita di Sandinista si aggiunge ad un elenco già lungo di prodezze dal vivo.
Di una settimana di concerti al Bonds di New York (fine maggio-inizi giugno 1981) si parla addirittura in termini di leggenda.

Il tour della band in Italia approda con due date : il 21/5/81 a Milano al Vigorelli (presente !) ed il 23/5/81 a Firenze allo Stadio Comunale. Il concerto era preceduto da un intro musicale di Ennio Morricone (!) che sfumava lasciando spazio all'ingresso dei nostri che attaccavano superbamente con London Calling.

Immagine

Le idee però non sgorgano più fluide come nel recente passato. Qualcosa nel giocattolo si è rotto. I Clash trascorrono lunghi periodi di inattività in posti esclusivi, separandosi l'uno dall'altro.
Il solco fra Joe e Mick, diventa sempre più profondo.
Nel novembre 1981 esce il singolo Radio Clash, rap da classifica.

1982/83 - The End

Si deve attendere il maggio 1982 per trovare Combat Rock sugli scaffali di un negozio di dischi. "Il futuro non è scritto" è l'epigrafe scelta per la copertina, quasi a voler simboleggiare l'assai incerto momento della band.
L'album è ben suonato anche se discontinuo, ambiguo. Al suo interno si possono trovare tre filoni : quello rock (fortemente voluto da Joe) quello rap, quello indefinito fatto di sonorità calde e pastose.

Al tutto però manca, per la prima volta in modo così netto, e probabilmente a causa di tutte le vicissitudini passate, quella tensione unificante e quella concordanza di intenti netta e scandita che erano la chiave di volta dei successi precedenti. La bellezza di buona parte del disco risulta essere quasi fine a se stessa, non scalda come ai bei tempi.
Grazie ai successi commerciali di Rock the Casbah e Should I Stay .. ed agli introiti dei tour americani, la situazione finanziaria del gruppo si riassesta .
Bernie Rhodes propone un altro giro di due mesi in America per sfruttare il grande responso che il pubblico tributa alla band.
Rimane il grande problema della tossicodipendenza di Topper, che costringe il batterista a lasciare il gruppo proprio alla vigilia del tour.
E' una gravissima mancanza che rischia di far saltare tutto in modo fragoroso, ma Mick contatta di nuovo Terry Chimes che accetta, ed in solo qualche giorno prepara la scaletta di 40 pezzi che privilegiano il vecchio materiale.

Immagine

Arrivati oltreoceano, girano con Don Letts il video Rock the Casbah. Joe sfoggia il suo nuovo taglio mohicano. Il successo registrato nei concerti americani è clamoroso. I Clash si scordano dei loro problemi personali, e ,come sempre dal vivo, suonano con una forza ed uno spessore musicale impressionante.

La band suonerà per cinque date consecutive al Palladium davanti a 23.000 persone a sera.

al loro rientro dal tour suonano al Fairy Deal di Brixton confermando ancora una volta ai ragazzi inglesi il loro amore e la loro memoria storica . La band sembra posseduta da una forza misteriosa : tutti i concerti sono eventi indimenticabili. In questo periodo tutto è stupendamente frenetico.

Non c'è neppure più tempo per le liti. Joe scompare per qualche giorno e riappare alla vigilia di un nuovo tour americano, dove il gruppo deve suonare in luoghi con capienze superiori a 15-20.000 persone.
Serve quindi un luogo enorme,che viene identificato nello Shea Stadium di N.Y., lo stesso dove, nel 1965, si esibirono i Beatles. I Clash suoneranno nello stadio insieme agli Who per due sere consecutive, richiamando complessivamente 130.000 persone. Successivamente i Clash partecipano al festival della musica a Montego Bay - Jamaica , insieme ad Aretha Franklin, Jimmy Cliff, Joe Jackson…

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Dopo quasi un anno vissuto a ritmi forsennati, il gruppo si prende una lunga pausa, durante la quale i conflitti latenti fra i componenti della band riemergono prepotentemente. In particolare il rapporto fra Joe e Mick si guasta in modo insanabile, i due non si parlano quasi più .
La stanchezza, il peso di una vita frenetica in bilico fra compromessi, critiche, rinascite ha lasciato il segno, il germe della fine. Preso atto di questa situazione Terry Chimes lascia, di nuovo, il gruppo: "Credo che non ci fossero più le motivazioni per restare.”

L'ultimo concerto dei veri Clash si tiene nell'aprile 1983 allo US Festival. Per un certo periodo il silenzio stampa cala sui nostri . Silenzio rotto il 10/9/1983 da un comunicato nel N.M.E. :"Joe Strummer e Paul Simonon hanno deciso che Mick Jones deve lasciare il gruppo poiché si è allontanato dall'idea originale dei Clash. La band comunque, continuerà a lavorare ritornando al progetto originario".
La risposta di Mick non tarda ad arrivare "Quel che è riportato nel comunicato di Paul e Joe non corrisponde a verità. Volevo chiarire che non c'è stata mai nessuna discussione in merito alla mia cacciata dal gruppo.
Io non sento di aver tradito nessuna delle idee originali del gruppo, e continuerò a lavorare in quella direzione". Seguiranno altre dichiarazioni furiose di Joe, alle quali Mick replicherà raramente.

Così finisce l'epopea Clash, formidabile anello di congiunzione, non solo musicale in senso stretto , ma bensì anche socio-politico-culturale, tra il ciclone del punk 75-76 e la new wave dei primi anni Ottanta.

Immagine

Immagine

-----------------------------------------------------------------------------------

La cosa bella dei Clash è che una volta finito il feeling non sono più tornati insieme,
a differenza dei Pistols.
Hanno ricevuto offerte miliardarie ma non hanno mai concesso il bis. Giusto così .
Ora , dopo la morte di Joe Strummers , avvenuta nel dicembre 2002 , la storia è finita per sempre.
i Clash appartengono alla memoria di chi li ha visti allora, quando erano l'espressione stessa del punk o a , discrezione, del rock'n'roll.


Immagine


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 0:26
Avatar utenteMessaggi: 1658Località: TORINOIscritto il: 14 giugno 2007, 16:56
Bella storia di un grande gruppo, che, passati tanti anni, si puo' tranquilllamente definire il miglior gruppo punk di sempre...


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 0:59
Avatar utenteMessaggi: 4404Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
ALBIX73 ha scritto:
Bella storia di un grande gruppo, che, passati tanti anni, si puo' tranquilllamente definire il miglior gruppo punk di sempre...

definizione riduttiva però, secondo me... o forse no: è vero, il miglior gruppo punk, perché sempre stato indipendente da quello che era solo un'etichetta appiccicata per creare una moda gestibile dalle case discografiche. Gestibili non lo sono mai stati!
Sempre all'avanguardia, sempre contaminati, già nel primo disco c'era il reagge di Police and Thieves, per poi assorbire e rielaborare tutto quello che c'era intorno: dub, ska, calypso, rocksteady, disco, rap, rockabilly, jazz, R&B, ecc. ecc.
Joe Strummer: una delle poche persone vere nella storia del rock.
Oggettivamente uno dei migliori gruppi di sempre...
il mio gruppo preferito

Grazie Andrea


Profilo WWW
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 1:02
Messaggi: 3784Iscritto il: 7 luglio 2006, 14:44
E' il gruppo "punk" che preferisco, sempre se di punk si possa parlare... Secondo me erano molto di più.
Grandi Clash


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 1:29
Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39
Per quanto riguarda la musica non discuto. A me piace la musica del Clash.

Ma per quanto riguarda l'indipendenza, l'essere contro e lo stesso essere punk avrei dei dubbi (ovvero bisognerebbe intendersi su cosa è il punk)

Consiglio l'ascolto di White punks on hope dei Crass

http://www.youtube.com/watch?v=h19_8_5f38U

con il testo

"They said that we were trash,
Well the name is Crass, not Clash.
They can stuff their punk credentials
Cause it's them that take the cash."


e la visione di questo video sul boicottaggio a Bologna

http://www.youtube.com/watch?v=fP_aKU3YMgM


c'è sempre qualcuno più radicale, più coerente. più rivoluzionario e più puro di te... Però a volte riflettere se non sei tu ad essere troppo compromesso, invischiato e commerciale non sarebbe male


Ultima modifica di Briano il 9 settembre 2009, 2:26, modificato 1 volta in totale.

Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 2:24
Avatar utenteMessaggi: 3207Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44
Bellissimo completo ed esaustivo......vedo che sei tornato al lavoro....
Thanks


Profilo WWW
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 8:26
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Forse Punk lo era il primo album, ma i Clash erano molto di più, o meglio molto diversi senza nulla togliere al punk.
Damned, Generation X, Ramones, Sex Pistols, i Sham 69 erano il "Punk", al contario i Clash abbracciarono tutti gli stili musicali riusciendo a dare un prodotto ben definito e ben suonato.
Adoro album come "Sandiniscta" e il più marcato "Combat rock".
Grande band e grande Andrea.


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 9:50
Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39
Però bisgna intendersi se punk è

1 un altro modo di dire "garage"

2 un'etichetta propagandata dalle major

3 una musica sincera, spontanea e dura

4 uno stile di vita a cui possono essere associate musiche diverse


Insomma:

un conto sono i Ramones che vengono dagli Stooges ma anche dai Beach Boys, dalla musica bubblegum e fanno California sun

un conto sono i Clash con il loro eclettismo e le loro contraddizioni

un conto sono i Sex Pistols, per un certo senso eredi dei Monkeys e padri dei Take That, creati artificialmente con audizioni

un altro conto sono i Crass, duri e puri, che fanno musica indipendente e non commerciale


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 13:57
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
Grandi Clash!"Sandinista" e "London Calling" capolavori assoluti, caleidoscopi di colori,umori,sapori a 360°!I Clash sono stati sempre eclettici,versatili,non si sono mai fossilizzati su uno standard,hanno sempre sperimentato, dando il loro tocco,personalizzando questo o quel genere che andavano ad approcciare...E poi Joe Strummer...Che personaggio!I Clash hanno fatto la storia in meno di 10 anni, hanno dispensato perle da consegnare ai posteri e non sono piu' tornati neanche richiamati dalle Sirene del Business...Non e' da tutti, Chapeau!


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 14:59
Messaggi: 3369Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Topic molto interessante, finalmente si ricomincia a parlare di musica e storia. Grazie Andrea. I Clash io gli ho visti sempre come una solida e sporca rock band piu' che un gruppo punk, sicuramente piu' oltraggiosi nel modo di essere e suonare rispetto ai SPISTOLS. Rozzi e ben corazzati, hanno fatto scuola e sicuramente sono stati fra i grandi del passato e del presente. Propongo ad Andrea Ruozzi: perchè in futuro Rollingstonesitalia non progetta una serata ii cui titolo potrebbe essere "punk e Stones- musiche oltraggiose"?, sarebbe interessante sentire il contrasto e le eventuali affinità. E' una proposta, un'idea per far qualcosa di diverso.


ROSSO57


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 17:12
Avatar utenteMessaggi: 1250Località: milanIscritto il: 26 luglio 2006, 11:09
Grandissimi Clash !!!
a loro và il merito di aver portato al grande pubblico
(questa una delle differenze con i Crass,ed è vero che c'è sempre qualcuno che l'ha più duro di te,vedi Black flag..)
con i loro testi le misfatte di Margaret Thatcher e del partito conservatore
parlando di sussidi,disoccupazione,immigrazione,case e tasse ingiuste...
vendendo milioni di dischi,mica facile.
non c'è molto altro da aggiungere a quanto scritto da Andrea,se non il rammarico di non averli mai visti dal vivo e per come è finita la loro storia,in quanto musicalmente avrebbero potuto dare ancora qualcosa,
vedi Joe Strummer con i Mescaleros e Mick Jones e i big audio Dynamite...
Joe Strummer pur all'apice del successo,continuò a vivere nella stessa piccola casa con sua madre per molto tempo,
non aveva nulla della rockstar,nè le macchine con autisti, nè le ville con maggiordomi,penso sia sempre stato coerente con quello che diceva,e secondo me non era nemmeno punk...

"Scrivo canzoni di protesta, quindi sono un cantante folk. Un cantante folk con chitarra elettrica". (Joe Strummer)
da wikiepedia (ma già lo sapevo).

promettetemi di non piangere però....

http://www.youtube.com/watch?v=BGVSTsgcCvw


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 18:27
Avatar utenteMessaggi: 3012Località: TORINOIscritto il: 26 luglio 2006, 0:15
Molto interessante, grazie! Ho ascoltato i Clash per anni, il video Rock the Casbah è uno dei miei preferiti

http://www.youtube.com/watch?v=l_G9HhkBO8Q

(e mi piacciono molto anche i Joy Division, a parte il nome lugubre...)


Profilo
MessaggioInviato: 9 settembre 2009, 20:13
Avatar utenteMessaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17
grandissimi clash,uno dei miei gruppi preferiti, la colonna sonora della mia adolescenza insieme a dire straits e stones naturalmente.
Purtroppo mi ricordano un amico che un giorno ha deciso che questo viaggio non faceva piu' per lui,pero' quello che hai scritto gli sarebbe piaciuto molto grazie Andrea :wink: :wink: :wink:


Profilo WWW
MessaggioInviato: 10 settembre 2009, 16:43
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
Briano ha scritto:

un conto sono i Sex Pistols, per un certo senso eredi dei Monkeys e padri dei Take That, creati artificialmente con audizioni



:shock: questa non la sapevo...mi sento come quando ho scoperto che la cascata delle Marmore è artificiale...


Profilo
MessaggioInviato: 10 settembre 2009, 16:52
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Briano non fuorviare le persone con giri di ipotesi malamente descritte, così rischi anche di abbattere miti personali.
La storia dei Pistols è molto più complicata.


Profilo

Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per:

Tutti gli orari sono UTC +2 ore [ ora legale ]
Pagina 1 di 4
51 messaggi
Vai alla pagina 1, 2, 3, 4  Prossimo
Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti
Cerca per:
Apri un nuovo argomento  Rispondi all’argomento
Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi