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Indice  ~  Generale  ~  Andrew Loog Oldham

MessaggioInviato: 17 maggio 2009, 10:41
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Da tanto che volevo provare a scrivere qualcosa su questo uomo, ormai dimenticato.
Con l'aiuto della sua bio "Stoned" ci provo.


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Andrew Loog Oldham, detto ALO, parla di sé quasi in silenzio come in silenzio si è rifugiato in un paese dell’america latina lasciando tutto alle spalle!!!!
Si guarda intorno chiude gli occhi barcollando e ridendo…….
Si parla sempre di come tutto cambiò ma quasi mai ci si sofferma a pensare come sarebbe andata senza persone come lui o un Brian Epstein, Andrew il ragazzino tutto firmato nascosto dai sui neri occhiali ma con una vista lontana molto lontana.

La sua vena artistica lo porta ad inventare nuovi stili di abbigliamento e accoppiamenti cromatici che dapprima usa per sè poi, come nuovo Lord Brummel, viene imitato da amici e frequentatori dei locali alla moda. Sdogana le camicie con il bottone al colletto oppure i pantaloni affusolati usati poi da tutte le beat-band dell'epoca, inventa i colli di pelliccia sui cappotti di pelle, porta il suo stile nei bazaars di King's Road , il centro modaiolo di Londra; di lui dicono che sia dieci anni in anticipo sui tempi. “Era un modernista, un tipo gradevole che indossava vestiti moderni di Austin e del Bazaar ed era fantastico. Bello averlo intorno con il suo continuo movimento, parlava mentre pensava, pensava mentre parlava e per noi era una cosa nuova, un fenomeno nel comunicare con i media...faceva passare messaggi senza che la gente se ne accorgesse"


ALO nato a Londra nel 1944 figlio di una infermiera australiana profuga ebreo-russa , Celia Oldham Schatowski di stanza in Inghilterra durante la guerra, non conobbe il padre, tenente Loog aviatore americano, texano della Eight Air Force, poiché morì in combattimento sulla Manica pochi mesi prima della sua nascita. Il giovane Andy, uscito a forza dalla Grammar School dove era sempre in contrasto con le autorità scolastiche per le sue personali “variazioni" sulla divisa di flanella e per essere costantemente in cerca di guai, dimostra da subito un atteggiamento disincantato verso quanto lo circonda, un carattere libero e uno spirito curioso di novità e di vita tanto che a quindici anni già frequenta i locali fumosi e un po' ambigui di Soho, lì dove germoglia il seme del nuovo british style.

Si introfula al Flamingo, al 21s, al 100 Club, allo Studio 51, allo Scene facendo conoscenza e amicizia con Giorgio Gomelski, rinomato manager e produttore, con Tommy Steele, con Buddy Holly, con Joe Meek , inventore dello space-beat dell'hit Telstar, frequenta i mods-pop, John Stephen e John Ingram stilisti in Carnaby Street , disegna immaginifici poster per le sale cinematografiche, diventa fiduciario e assistente di Mary Quant, la creatrice della epocale minigonna e, purtroppo, per tenere dietro al ritmo frenetico delle notti londinesi, si impasticca già regolarmente di amfetamine e stimolanti come molti suoi coetanei. Tutto questo prima ancora di compiere i diciassette anni !!!

Insomma, un personaggio singolare, trasgressivo, artisticamente e influente stilisticamente capitato al momento giusto, gli anni “60, al posto giusto, la Londra che si sta ancora leccando le ferite da una rovinosa guerra mondiale e dove tutto è da ricostruire, da creare e reinventare, dove uno spirito eccentrico e ribelle, una reincarnazione di Oscar Wilde poteva sentirsi perfettamente a suo agio in questa turbinosa, turbolenta, eccessiva ma magica atmosfera rappresentata da tutto quello che gravita intorno al fashion world della capitale Vittoriana.

Presenza fissa nei locali più cool fa la conoscenza di un mellifluo Brian Epstein, già manager dei Beatles che intravedendo nel ragazzo doti da comunicatore e di creatore di eventi non indifferente gli affida l'ufficio stampa londinese della NEMS, la sua nascente etichetta e lavorando a fianco di Gerry and Pacemackers, Cilla Black, Billy J. Kramer si trova catapultato al top del pianeta glamour dell'epoca. (...Brian veniva dall'industria del mobile e non aveva nessuna esperienza o strategia di comunicazione. Era insistente, questo sì, e alla fine qualcosa lo otteneva ma niente di più...ALO). Prende sempre più confidenza con il mondo del blues e beat e frequentando per lavoro i locali alla moda fa la scoperta che gli cambierà la vita ma la cambierà anche a quel mucchio di straccioni incontrati per caso al Crawdaddy.

..."Una Domenica di Aprile del 1963, mi trovai con il mio amico Eric Easton, manager di discreti gruppi pop, in questo locale alla periferia di Londra per bere qualcosa fra un meeting e l'altro; fu un bagno turco!!! Era così pieno che non si riusciva a muoversi e respirare, l'atmosfera era eccitante e la band che suonava un diabolico rhythm'n'blues era fantastica, favolosa, con un feeling incredibile con il pubblico; ero incantato, sconvolto. Chiamai il cantante per fare conoscenza ed eventualmente presentargli il mio amico manager, al mio tavolo arrivarono Mick e Brian e ci mettemmo piacevolmente a chiacchierare come si fa tra coetanei e Brian si presentò come leader del gruppo, cosa che gli altri sembravano accettare. Mi proposi come manager e nonostante la mia giovane età e un' esperienza tutta da verificare, per loro non sembrò un problema. Era cosa fatta... Erano nati i Rolling Stones...probabilmente arrivai con 48 ore di anticipo rispetto al resto del mondo; così volle Dio “.

Per la verità Andrew confidò a Brian Jones, il leader, che la band gli piaceva ma dovevano assolutamente scaricare quell'assurdo cantante coi labbroni; Mick lo venne a sapere e se la legò al dito. In seguito fu poi il primo e più accanito sostenitore dell'allontanamento di Oldham quando anni dopo gli Stones presero direttamente in mano le sorti dei loro destini.

Ci fu anche una seconda sortita del neo-manager ai danni dei futuri Stones. Inizialmente e quando ALO li scoprì, la band era formata da 6 elementi, i cinque consacrati alla storia più Ian Stewart, pianista e fondatore, l'elemento più anziano, il più saggio, il più dotato musicalmente e l'unico in possesso di un pulmino, di patente di guida e di un lavoro vero. Secondo Andy, Stu non era adatto per quella parte per la sua faccia da ragazzo normale, anche un po' bruttino con quel mento prominente e poi “...sei facce su una foto erano troppe da ricordare...". Andrew dice a Brian che Ian non salga sul palco, può rimanere nel gruppo come road manager o partecipare alle registrazioni ma niente foto ufficiali. I ragazzi sarebbero disposti a tutto per il successo e passare sopra gli amici è un prezzo ragionevole. Stu da ragazzo sgraziato ma consapevole accetta la condizione e così resterà per sempre il 6° Stones anche se nell'ombra. Il tranquillo ragazzo morirà il 12 dicembre 1985 a 37 anni per un banale infarto (se rapportato agli abusi degli Stones). L'album Dirty Work (Lavoro Sporco) del 1986 è espressamente dedicato a lui.

... Andy non è il tipo di persona a cui piscerei addosso se stesse andando a fuoco... Ian [Stu] Stewart 1938-1985 .

Accade tutto molto in fretta e i ragazzi non si rendono perfettamente conto di quello che stà succedendo. Brian firma un contratto di tre anni con la Impact Sound neo società di ALO e Easton, il 5 maggio li porta agli IBC Studios del fonico Glyn Johns (...Andy non è capace di produrre nemmeno un succo d'arancia, come pensate farà con il vostro disco ?...) e con 110 sterline incidono Come On di Chuck Berry.

Il 7 maggio Andrew porta la lacca a Dick Rowe della Decca passato purtroppo alla storia per aver bocciato i Beatles e con la nuova band firma un accordo. Il 45 giri della durata di soli 2 minuti entra al 20° posto della hit inglese, le vendite di quel primo disco frutteranno agli Stones ben 25 sterline.



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Si susseguono tour e incisioni, presenze in classifica e apparizioni televisive “...desideravamo follemente andare a -Thank Your Lucky Stars-, il più importante show televisivo però lì non volevano i nostri assurdi vestiti e stivaletti col tacco così ci diedero una uniforme con giacche a scacchi ma quando le cose cambiarono e ci chiamarono a tutti i costi allora sì che andammo come volevamo noi. Non fu un bel momento per i produttori della serie !!!..."

Ormai si susseguono sistuazioni coordinate dallo scaltro Andrew che si guarda bene dal mettere esattamente al corrente gli Stones di quanto stia accadendo. A novembre entrano in classifica con I Wanna Be Your Man che McCartney aveva scritto per loro,

http://www.youtube.com/watch?v=t6myXYN5u80

nei mesi seguenti ben 5 apparizioni successive a Thank Your... in Tv , una lunga tournèe nel Regno Unito con gli Hollies di Graham Nash, (...secondo me Brian era il vero sex symbol. Gli sguardi di Mick non erano altrettanto popolari, Brian invece era angelico, le ragazzine lo mangiavano con gli occhi e non solo... G. Nash) registrazione e uscita di Not Fade Away di Buddy Holly, registrazione di The Last Time, in classifica con la prima vera composizione di Jagger-Richards.

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...Merito delle spericolate manovre di quel contapalle di Andrew, quello che la stampa scrive di noi è incredibile. Leggiamo che abitiamo tutti in una casa galleggiante sul Tamigi e nello stesso tempo anche in un attico di Chelsea covo di feste sfrenate. Incredibile se pensate che invece abitiamo tutti assieme a Edith Grove, mettiamo i pochi vestiti in comune per cui, a volte e specialmente nei giorni più freddi, non possiamo uscire tutti assieme ... Bill Wyman

Oltre che a creare storie inverosimili, ALO è abile a manipolare le finanze derivanti dal lavoro della band, Brian Jones sotto pressione è sempre più debole sia nelle condizioni di salute, salterà diversi concerti per la sua precaria situazione fisica, sia nella vita privata dove alla tenerà età di 21 anni ha già ben tre figli seminati per Londra, sia nel ruolo che riveste nella band dove sta perdendo la leadership; spalleggiato da Keith Richard e Mick Jagger, Andrew decreta l'inizio della fine dell'autorità di Brian la quale passerà di fatto in mano al solo ALO.

Sempre più sold out i concerti al Crawdaddy, allo Studio 51, al Ricky Tick, all'Eel Pie, un tour di 78 concerti in 76 giorni e la consacrazione in una serata di gala alla Royal Albert Hall spalla a spalla ai Beatles a cui farà seguito un tour di 30 tappe in UK a fianco dei loro miti Little Richard, Bo Diddley e gli Everly Bros ; il manager di quel tour fu Peter Grant che in seguito si “occupò" di scoprire i Led Zeppelin... Alla fine di quella baraonda gli Stones si trovarono in tasca quasi 200 sterline a testa, non un granchè.

Inarrestabile, procede per altri 22 giorni di tour, i cosidetti “tour associati", attraverso l'Inghilterra in uno show che annovera anche le Ronette's del terribile Phil Spector e Marty Wilde, durante il quale il loro nuovo Ep Poison Ivy entra nelle hit e resterà al primo posto per 14 settimane.

29 esibizioni in 29 giorni diventano un delirio se fatte se uno scassato furgone e gennaio non è un gran mese per viaggiare specialmente nel nord del paese ma ALO ha preso dei precisi impegni che intende far rispettare ed allora ecco gli Stones di nuovo in tour come “primo nome in cartellone" attorniati dai vari Jet Harris o John Leyton o I Paramounts o Mike Berry o Chris Farlowe. I tanti concerti in giro cominciano a dare i frutti sperati e la gente non può fare a meno di notare anche l'immagine di bad boys del pop (...vorresti che tua figlia sposasse un Rolling Stones ?...) che Andrew ha alimentato con cura e costanza.


La creatività di ALO raggiunge l'apice con il primo album del gruppo, la fiducia in se stesso e negli Stones lo induce a tentare l'intentato; una copertina senza nome e con solo una fotografia. Una cosa mai vista prima, se non glielo impedissero, probabilmente eliminerebbe anche il logo della casa discografica. Nove cover di r&b già nel repertorio dal vivo, un brano originale, Tell Me, e un costo irrisorio in registrazione; un anno di concerti non-stop è servito a definire esattamente l'affiatamento e l'amalgama della band. L'album con 150.000 copie vendute il solo giorno d'uscita debutta al primo posto della classifica inglese scalzando i Beatles da 6 settimane primi con With The Beatles.

L'America apre le porte inchiodando per 10 settimane il long-playng alla 10a posizione. La classifica dei 45 giri vedeva i Beatles nei primi 30 posti con ben 8 dischi, gli Stones con Tell Me sono alla 20a posizione. La seconda invasione inglese degli USA è pronta e nel giugno del 1964 gli Stones sbarcano all'aereoporto Kennedy attesi da un'orda famelica di fans trattenuti a stento da un cordone di polizia e relativi cani. Un passaggio negli studi della ABC per un programma presentato da Dean Martin che fece dello spirito di cattivo gusto sui ragazzi, sui loro capelli e sugli abiti, Keith fu trattenuto a stento da ALO nei camerini mentre cercava di raggiungere Dean e aggredirlo... Dieci concerti da costa a costa furono un buon biglietto da visita anche se il terribile servizio d'ordine americano non permetteva ai ragazzi di Londra un'occhiata, una parola, una mossa, una uscita fuori da quanto convenuto: una autentica clausura. Per fortuna alla fine del tour ebbero la possibilità di recarsi a Chicago per visitare i mitici Chess Studios marchio di fabbrica del vero R&b, quelli dal suono che aveva ispirato il lavoro degli Stones e per loro fu come recarsi in visita ad un santuario; Brian pianse.

... contro l'ostinato parere di Andrew andammo a registrare qualcosa ai Chess Studios e sotto la guida di Ron Malo ottenemmo subito un buon suono così continuammo per alcune ore. Passò di lì Buddy Guy e ci emozionammo molto ma niente in confronto a quando venne a trovarci Muddy Waters. Verso sera passò Willie Dixon e fece anche una scappata Chuck Berry; ma ci pensate ragazzi? Noi abbiamo cominciato suonando i classici di Chuck e lui adesso è qui !!!...Piansi... Brian Jones.

Nell' Agosto del 1964 li aspetta una nuova tournèe di oltre 30 concerti una decina dei quali fra Germania e Olanda, nel frattempo nasce il 4° figlio di Brian da una tale Linda, Bill Wyman viene arrestato e poi rilasciato per possesso illegale di armi, una pistola-giocattolo, una cricca di scozzesi ubriachi ad un concerto aggredisce Keith, lo riduce male e spacca una bottiglia in testa a Stu, Andrew continua a raccontare stronzate che la stampa beve con una ingenuità che rasenta il ridicolo e intanto produce e lancia Marianne Faithfull con il brano As Tears Go By di Jagger-Richards. Esce Five by Five, l'extended-play registrato negli Studios di Chicago, quelli osteggiati da Andrew che però si inventa la partecipazione straordinaria di Muddy Waters in alcuni brani con il risultato di far lievitare fortemente la vendita del disco. Il successivo tour di 2 mesi in Inghilterra nel solito caos organizzativo fa “incassare" ad ognuno degli Stones 500 sterline, ALO ne occulta 15.000 e intanto Charlie Watts, batterista, sposa Shirley mentre ALO sposa la diciassettenne Sheila Klein. A fine anno nasce il 5° figlio di Brian da tale Dawn Malloy.

Il 1965 comincia in Australia e Nuova Zelanda per un tour di un mese di grande successo con Roy Orbison e durante il tour Andrew festeggia il suo 21° compleanno, il più giovane ma il più influente componente dello staff degli Stones !!! In Australia esce una edizione di un Lp degli Stones con una nota di copertina dello stesso ALO che invitava ad andare a rubare pur di procurarsi questo disco; la stampa non la prese molto bene e neanche gli Stones, Mick lo manda affanculo pubblicamente...

Aprile, 8 date in Svezia e micidiale scarica elettrica per Bill e Mick quasi da lasciarci le penne. Andrew minaccia l'etichetta Decca di lasciarli senza gli Stones se non rivedranno il contratto al rialzo e rimedia una nuova valigia di sterline mentre stringe una amicizia con Allan Klein, avvocato newyorkese delle stars molto più abile e paraculo dell'imberbe Loog.

Il 1965 è l'anno della consacrazione definitiva, Glyn Johns registra dal vivo una parte del concerto dei 5 e nonostante la tecnica limitata quello che ne esce, Got Live If You Want It, è un ottima prova dell'atmosfera e della tensione ricreata sul palco. Altre 20 date per la quinta tournèe americano-canadese con 5 sold-out in California, Byrds e Beach Boys di supporto e gravi incidenti causati dalla folla dei fans in Florida. Ma il “65 è soprattutto l'anno di Satisfaction l'inno generazionale universalmente riconosciuto. Fu proprio in Florida durante l'April Tour che a Keith venne il riff su cui Jagger insinuò di getto il suo malefico testo. La canzone in realtà era una ballata da lato B ma quando ci mise mano Dave Hassinger, fonico della RCA di Los Angeles insistendo per il fuzzbox alla chitarra e per un tempo diverso di batteria, allora si capì che i Rolling avevano fatto centro. Il loro settimo singolo è il primo a dominare le classifiche sulle due sponde dell'Atlantico. E' senza dubbio l'intro più famosa della storia della musica, la quintessenza dei riff-rock di tutti i tempi.

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Intanto, in piena orgia di successo, Andrew, senza interpellare i diretti interessati anzi, a insaputa loro e del socio Easton, cementifica il rapporto con Allan Klein a cui affida tutte le questioni finanziare e legali in cambio del 20% lordo con l'obbligo di riferire al solo Loog Oldham. Per l'azzeccagarbugli americano è una manna. Parte a testa bassa a rinegoziare tutti i contratti in essere degli Stones con la casa discografica, con i distributori di merchandising, con i manager in America e Canada e con tutti coloro che in qualche modo abbiano a che fare con i Ragazzi e la loro musica. A cose fatte Andrew e Allan informano la band del nuovo assetto societario del gruppo e di fatto gli Stones si trovano impegnati per anni con i due senza aver avuto la possibilità di discutere o verificare nulla (lo stesso succederà tempo dopo ai Beatles per opera dello stesso Klein).Per esempio i Due prendono il 20% dalla Decca ma ne versano solo il 5% alla band, Brian disgustato se ne va in Marocco con la nuova fiamma. Seguono una serie di documenti e citazioni con firme e date false ad opera dei Due maneggioni, Easton viene escluso da tutto e addirittura Bill Wyman viene diffidato dal suonare con altri, cosa che stava facendo con gli End nel tempo libero.

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Intanto ALO continua la sua opera prevedendo per gli Stones una futuro nella mecca di Hollywood con già 5 film in cantiere. Crea inoltre la Immediate Records, società dedita alla scoperta di nuove stars della canzone e in effetti in 5 anni piazzerà più di 20 hits nelle classifiche inglesi, Chris Farlowe, Small Faces, PP Arnold, Humble Pie, Amen Corner fallendo poi miseramente nel 1970.

A fine settembre esce l'ellepi Out Of Head e mai titolo fu più premonitore, a ottobre il 45 giri Get Off Of My Cloud sostituisce Satisfaction nelle classifiche anglo-americane dei 45 giri. Nuova interminabile tournèe americana che fruttò al Gatto e la Volpe ben 500.000 dollari e a Keith una terribile scossa elettrica fino a farlo temere per la sua vita (durante la sua carriera ne collezionerà ben 3 di scariche). Nuova uscita discografica in USA, December's Children, una forzatura voluta da Andrew. Intanto Allan Klein fa magicamente vaporizzare 40.000 dollari dal conto di Bill Wyman per una presunta vendita di società intestate agli Stones.

Aprile 1966, esce Aftermath il capolavoro delle Pietre Rotolanti, il primo album con tutte composizioni originali fra cui Lady Jane, Under My Thumb e Goin' Home un brano di una lunghezza inusuale; oltre 11 minuti. Un mese dopo, venerdì 13, esce Paint It, Black, un'autentico pugno nello stomaco al rock. Con questo brano gli Stones lasciano decisamente alle spalle i primordiali steps nel blues per affrancarsi definitivamente al pop. Primo posto in UK e in USA. Segue un'altro tour tempestoso in America fra fans scatenati, risse, lacrimogeni e cariche di polizia. Durante questo tour Andrew introduce Brian e Keith all' LSD, sostanza che ALO conosce e frequenta da tempo.

Brian si defila sempre di più e appare troppo poco a fianco degli altri per non destare dei sospetti nella stampa. Si acuiscono in lui i problemi di salute, asma e attacchi di epilessia, il consumo di droga non allevia la sua situazione ed anche i suoi problemi con Allan Klein, mai sopportato, irrigidiscono il carattere di Jones. Andrew fa la parte sua spingendolo sempre più ai margini.

Il fisco inglese intima agli Stones la chiusura di un contenzioso di arretrati sulla stima di 20 milioni di introiti di cui nessuno sa l'esistenza. All'oscuro da tutti , Klein effettivamente dichiara questa cifra nelle tasche dei 5 Ragazzi frutto di tournèe, proventi di dischi e partecipazioni televisive ma in effetti i conti bancari dei Rolling sono in rosso stabile. Dove sono finiti i soldi ? Non solo, ma Klein si avventura anche in una causa contro il mensile Rolling Stones per il pagamento di diritti dovuti all'uso dello stesso nome. Vincerà la causa.

Gennaio 1967, tutti al matrimonio di Stu, lo stesso mese esce Let's Spend The Night Togheter/Ruby Tuesday che debutta al primo posto in USA nonostante la feroce censura. Esce anche l'album Between The Buttons ottimo successo con 6 mesi di permanenza nelle classifiche ma crea grande attrito fra i due quasi ex-soci, ALO e Allan: Il primo, manager, chiede al secondo, amministratore unico, ben 100.000 dollari di sua consulenza per aver prodotto il lavoro: netto rifiuto da parte di Klein. Pesanti problemi legali per Mick e Keith che vengono accusati di uso e possesso di amfetamine e hascish: 6 mesi di carcere al primo e un anno al secondo. Germania Est, Italia e Polonia sono le nuove tappe del tour di Aprile che creò gravi incomprensioni con i solerti funzionari doganali dell'est Europa; vedevano droga ovunque. I fatti precipitano per i rapporti con Andrew al minimo e il sopravvento di Allan su tutte le faccende degli Stones.

“... tutto quello che ci serviva era una valida gestione finanziaria ma le abilità creative di Andrew avevano fatto il loro corso e disperse in mille rivoli di cocaina e pasticche. Non ci servono più nemmeno le sue limitate capacità produttive, abbiamo imparato da tempo quello che vogliamo fare in studio e siamo molto più sicuri di noi; il nostro rapporto è arrivato al capolinea. E' un segno dei tempi che siano gli artisti a controllare le proprie produzioni, come capita a tutti anche noi abbiamo preso direzioni diverse e la rottura si è verificata quando ciascuno di noi ha fatto il bilancio della propria vita, non vogliamo essere più guidati o, peggio ancora, rimproverati. Siamo anche stanchi di inviare con monotona regolarità telegrammi a New York con continue richieste di denaro NOSTRO ad Allan. Questi ripetuti ritardi nel trasferimento di fondi causa enormi perdite di tempo, di soldi e reazioni non positive da parte dei creditori..."

Questo è quanto pensano i Rolling Stones della loro intricata situazione manageriale e finanziaria. Da oggi sono tutti contro tutti; Eric Easton cita Andrew e la Decca, ALO cita Klein all'Alta Corte, gli Stones citano entrambi e il tribunale congela i proventi finora maturati. I Rolling Stones sono completamente al verde, i creditori reclamano, il fisco li bracca per ottenere quanto gli spetta, le spese legali per i processi di Brian. Mick e Keith incombono e Klein è sempre più assente; una situazione altamente critica. Per colmare la misura Klein era subentrato anche nella gestione della Apple con sommo disgusto di Paul McCartney. L'unico a non perdere la testa è Stu che, tramite la sua banca aiuta gli Stones per quel poco che può fare. Poi arrivano Jumpin Jack Flash, Beggars Banquet, Il Rock & Roll Circus e le cose si sistemano un poco. La salute di Brian comincia a diventare un problema, i nodi stavano venendo al pettine e il nuovo tour incombe. Stu consiglia l'amico Mick Taylor come chitarrista provvisorio anche se di fatto Brian era già stato estromesso ai primi di giugno; il 2 luglio alle ore 23.oo a 27 anni Jones muore nella piscina di casa sua per un micidiale attacco di asma mentre faceva il bagno.

...non credo che la sua morte sia necessariamente una cosa brutta per Brian. Credo nella reincarnazione... Pete Townshend

...non è bello che sia morto prima di aver avuto la possibilità di crescere... Pat Andrews ex fidanzata

...era un gran rompiballe ma era favoloso... Paul McCartney

...è morto proprio quando aveva scoperto di essere felice... Alexis Korner


...era lo Stones più dotato, ammiravo il suo talento... Jimi Hendrix

Oldham perse la causa con Klein e con gli Stones, Klein perde gli Stones che si autogestiscono e il Principe Rupert Loewenstein manovra oculatamente le loro entrate (lo fa ormai da 30 anni...). Klein rimane proprietario del materiale e dei copyrights riguardante gli anni 63-67 (periodo ALO) con grande disappunto di Mick & Keith (“...per la prima volta ci rendiamo conto della nostra immensa ingenuità: Andrew ci ha comprati e venduti...") . La produzione viene affidata all'americano Jimmy Miller (“...non è animato da ego smisurato, fa quello che sentiamo noi, non quello che vuole lui...") che confezionerà Street Fighting Man, Jumpin' Jack Flash, Honky Tonk Women, Sympathy For The Devil, Gimme Shelter, Love In Vain, Angel, Wild Horses, Brown Sugar, Tumblin Dice etc......

Andrew Loog Oldham si trasferisce prima a New York poi a Bogotà in Colombia per un programma di disintossicazione guidato dalla Narconon di Scientology. Alla fine degli anni 70 per conto della RCA Italiana produce alcune immense cagate di Francesco De Gregori (Viva L'Italia), Lucio Dalla e Anna Oxa (Controllo Totale), personaggi di cui non ha mai sentito una sola nota prima di allora. A metà degli anni “80 sposa Esther Farfan, una modella sudamericana e produce band locali (Charly Garcia, Ratones Paranoicos). Alla fine degli anni “90 scrive l'autobiografia Stoned, il suo personale punto di vista nel rapporto con gli Stones e con gli anni “60. Tenta di ricucire i rapporti con i Roll's ma questi non vogliono nemmeno sentirne parlare. Intenta una nuova causa a Klein per il recupero di parte dei diritti, in questo caso per l'intro di Better Sweet Symphony composta da Richard Ashcroft che aveva campionato un arrangiamento di Last Time ma perde nuovamente mentre Klein la vince contro i Verve e si assicura in eterno i diritti dell'intero brano. Oggi sembra che, forse, ALO abbia lasciato definitivamente lo show-business.

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...Mi riposo un po' e già questa di per sé è una cosa che mi sfinisce. Mi alzo a mezzogiorno e faccio un isolato per arrivare al bar per la solita grappa e caffè seguita da sudata e da una coda al cesso. I gestori del bar sono gentili, io non sono mai scortese e loro non mi mettono in imbarazzo, ma è ovvio che sono io a mettermi in imbarazzo da solo... Stoned
...stò in un buco di due stanze nella 44esima strada....un'altra pista grigia, un'altra grappa o un sorso di qualsiasi alcohol può riportarti alla vita per qualche secondo...Le vene sono talmente sforacchiate che hai perdite di sangue continue...esci dal cesso e dieci minuti dopo il tuo uccello non ha ancora finito...Vedi animali nel corridoio, nella minestra, nella testa...Sono arrivato al punto che per metà della giornata non riesco nemmeno ad alzare il telefono...non mi sento più un uomo da lunghe distanze..."

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Ora sta lavorando come DJ negli States per un'emittente radiofonica di proprietà di Little Steven, ogni tanto si sente con Charlie Watts e Keith Richards, ma la sua ultima vera conversazione con Mick Jagger risale a quando uscì dall'entourage del gruppo. Cioè nel 1967.


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MessaggioInviato: 17 maggio 2009, 11:50
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
bella sta cosa...un uomo chiave per i Rolling in particolare per jagger/Richards che senza quest'uomo appunto non sarebbero i Jagger/Richards che noi tutti conosciamo.......leggendo l'ultimo pezzo fa capire che il signor Jagger( o michelino per gli amici ) dovrebbe scendere da quell'altare e riccordarsi di certe persone come Andrew....almeno alcuni della band non se ne sono dimenticati!


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MessaggioInviato: 17 maggio 2009, 15:52
Avatar utenteMessaggi: 2239Località: BeneventoIscritto il: 11 settembre 2006, 22:40
Bello il post....ci sò alcune piccole imprecisioni secondo me, tipo quando lui ALO non voleva il labbrone nel gruppo....se non sbaglio era la DECCA che non lo voleva no?comunque se è come hai scritto Jagger ha fatto bene a comportarsi così con ALO....però dopo 50 anni potrebbe anche perdonarnlo...non gli ha fatto ppoi così tanto male come lo squalo di Klein....


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MessaggioInviato: 17 maggio 2009, 16:40
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
molto interessante, grazie Olia


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MessaggioInviato: 17 maggio 2009, 17:20
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
più che perdonarlo si dovrebbe ricordare di lui dopo tanti anni....visto che i suoi colleghi lo fanno


Ultima modifica di wicked67 il 17 maggio 2009, 22:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 17 maggio 2009, 22:13
Avatar utenteMessaggi: 1250Località: milanIscritto il: 26 luglio 2006, 11:09
...leggendo "stoned", viene fuori un ritratto di ALO particolare,
tra le altre cose giuste o sbagliate che siano,quelle di relegare ai margini Ian Stewart perchè non aveva il look giusto per stare sul palco e poi 5 erano più che sufficenti...
leggendo "stoned" e leggendo altro, il ritratto che viene fuori di ALO e per dirla alla Ruggeri,era punk prima di noi...praticamente uno stronzo,uno con il pelo sullo stomaco,che sapeva quello che voleva lui,e quello che volevano gli altri,uno che non avrebbe mai chiesto scusa a nessuno,e che agli Stones ha insegnato molto...
anche a non chiedere scusa,io i miei Stones li vedo così...
Stronzi,Sfacciati,Drogati,Irriverenti, esattamente come lui,
quindi,niente scuse!

Grazie ALO!


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MessaggioInviato: 17 maggio 2009, 22:22
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
non servono le scuse...basta ricordarsi delle persone che in fondo hanno contato nel corso del tuo cammino...forse keith e charlie non sono stronzi abbastanza? o forse l'unico stronzo in tutto questo è solo michelino.....ma vabbè ognuno la pensi come vuole!


Ultima modifica di wicked67 il 17 maggio 2009, 22:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 17 maggio 2009, 22:23
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
...ALO,oltre a toglierlo dalla Band,hai tolto a STU 10 Anni di vita...STU e' morto a 47 anni e non a 37!!


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