Sabato ero al Forum per la Dave Matthews Band
Li avevo già visti nel 2010 e penso che siano ulteriormente migliorati
Il loro meglio lo danno nelle code dei pezzi dove le loro lunghe jam sono uno spettacolo clamoroso di ritmica con intrecci, stacchi e sezione fiati dove i 7 musicisti sembrano amici che si divertono ad inventare sempre qualcosa di nuovo.
Capisco non possano entusiasmare nei loro album in studio ma dal vivo sono assolutamente tra i migliori in circolazione e basta vederli una volta per rendersene conto.
Per quanto riguarda RTL meglio lasciar perdere, gli hanno consegnato una setlist che riportava come prima canzone “Little red bird” e loro l’hanno commentata “canzone del 2010…….” peccato però che la band ha iniziato con “Loving wings”
Grande band !!!
recensione da
http://www.jamonline.it Dave Matthews Band, buona la prima
Primo live (dei quattro previsti in Italia) trionfale per il gruppo statunitense al Mediolanum Forum di Assago (Milano)
di Leonardo Follieri
18 ottobre 2015
Ci sono voluti cinque anni per rivederli in Italia, ma ieri sono tornati per la prima delle quattro date previste nel nostro Paese nell'ambito dell'International Tour 2015.
Dave Matthews e soci si sono infatti esibiti al Mediolanum Forum di Assago (Milano).
Circa tre ore di concerto. E se la Dave Matthews Band è famosa per le sue performance dal vivo, non doveva far altro che suonare, a partire dalle note di Loving Wings. La lunga serata inizia dunque così.
Carter Beauford alla batteria e Stefan Lessard al basso viaggiano già in perfetta simbiosi e anche il resto del gruppo non è da meno. Si prosegue con The Stone e nel finale Jeff Coffin regala un accenno al sax di Can't Help Falling In Love di Elvis.
Energiche Satellite e Funny The Way It Is, mentre struggente appare Death On The High Seas che è l'unico pezzo della serata suonato al piano da Dave.
Il suono dirompente del gruppo diventa sempre di più condivisione, generosità e sostanza. La band di Charlottesville, Virginia, non ha bisogno di chissà quali accorgimenti per creare uno show, perché ha dalla sua parte la musica e il modo stesso in cui "porta avanti" ogni singolo pezzo. Le lunghe code finali diventano spesso un perfetto momento di aggregazione. Sembra di ascoltare una band di amici che si diverte a suonare, ma che allo stesso tempo e mai come in questo caso cura le dinamiche, gli stacchi, le pause, i silenzi, le schitarrate, gli assoli...
È superfluo infatti il maxischermo dietro al palco con alcune immagini che si fondono con i primi piani dei vari elementi del gruppo.
Con il vigore di Don't Drink The Water non siamo neanche a metà concerto, ma Dave e soci hanno ancora tanto da regalare. Boyd Tinsley al violino, Tim Reynolds alla chitarra elettrica e Rashawn Ross alla tromba sono gli altri che sul palco non si risparmiano. Sette in tutto per uno show unico che si articola in un solo set elettrico senza pause. Non sono previsti quindi per questa data i due set, acustico ed elettrico, che pure caratterizzano spesso le ultime esibizioni della band.
Commovente il momento in cui Dave dice in italiano al microfono: «Vorrei dedicare questo brano alla memoria di Corsina». E parte If Only.
Corsina Andriano era presidentessa della community italiana DMB Con-Fusion e aveva scritto pure il libro dedicato al gruppo The DMB Book. Avrà senz'altro apprezzato la dedica, chissà da dove...
Si va avanti e ancora avanti con Crash Into Me, Crush, ma soprattutto con lunghe jam alla fine dei brani.
Cinque anni prima di rivederli in Italia sono stati sicuramente tanti, ma anche la lunga attesa ha contribuito a rendere ancor più interessante ed esclusivo l'evento.
Stasera tappa al Mandela Forum di Firenze, poi il 20 ottobre al Palalottomatica di Roma e il 21 ottobre al Palafabris di Padova. E accanto alla curiosità dei cambi in scaletta, primeggia comunque la voglia di ascoltare la Dave Matthews Band e il suo modo genuino di suonare.