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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Fabrizio De Andrè 10 anni..

MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 11:39
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
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Genova, a dieci anni dalla scomparsa di Fabrizio De André rende omaggio alla sua figura e alla sua opera organizzando una grande mostra che ne racconti la vita, la musica, le esperienze, le passioni che lo hanno reso unico e universale, interprete e in alcuni casi anticipatore, dei mutamenti, delle pulsioni e delle trasformazioni della contemporaneità.


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NOTA: LE INFORMAZIONI QUI CONTENUTE SONO AL MEGLIO DELLE MIE POSSIBILITA - SONO SEMPRE POSSIBILI INESATTEZZE



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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 17:42
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
...Mamma mia, gia' 10 anni che Faber ci ha lasciati...Mi manca come artista, come poeta, ma sopratutto come persona...Umile, ironica, coraggiosa, semplice, "avanti"...Come lui ne son rimasti pochi...Ciao Faber...


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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 19:32
Messaggi: 3369Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
IMMORTALE COME GLI STONES, GRANDE FABRICIO, POETA, CONTROCORRENTE, POLEMICO, TAGLIENTE E GRANDISSIMO ARTISTA.

MAI CHE SE NE VADA QUALCHE STRONZO, SEMPRE I MIGLIORI.

ROSSO57


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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 20:47
Avatar utenteMessaggi: 1652Località: VeneziaIscritto il: 21 marzo 2007, 23:33
non m piace


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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 21:35
Avatar utenteMessaggi: 212Località: ROMAIscritto il: 20 giugno 2006, 1:56
Picyrock ha scritto:
non m piace


eheheheh....


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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 13:53
Avatar utenteMessaggi: 171Località: MilanoIscritto il: 21 novembre 2007, 19:14
PREGHIERA DI GENNAIO – FABRIZIO DE ANDRE’
(Genova 18-2-1940 ; Milano 11-1-1999)
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Fabrizio De Andrè è sicuramente uno dei sommi artisti che hanno caratterizzato la nostra formazione musicale e culturale ; e di lui ho un ricordo particolare :

Il 1975 è l’anno in cui Faber si convince ad affrontare regolarmente il palcoscenico ma prima di quel fatidico passo , è l’anno di un album importante, l’ottavo della serie discografica,
VOLUME 8 : un’opera diversa dalle precedenti, grazie alla collaborazione con il ventiquattrenne cantautore romano Francesco De Gregori.

Parla Francesco :”Passammo quasi un mese da soli nella sua bellissima casa in Gallura, davanti a una spiaggia meravigliosa dove peraltro credo che non mettemmo mai piede.
Fabrizio beveva e fumava tantissimo e io gli ero dietro con un certo successo.
Era uno strano modo di lavorare il nostro, integravamo e correggevamo l’uno gli appunti dell’altro, magari senza nemmeno incontrarci perché lui dormiva di giorno e lavorava di notte, e io viceversa”.
Nascono canzoni come :
La cattiva strada, Oceano, Dolce Luna, Canzone per l’estate, Le storie di ieri.

Alla fine si convince ad accettare la proposta di Sergio Bernardini, patron della Bussola di Viareggio, per una lunga serie di date in tutta Italia.
Da anni la figura di Fabrizio è avvolta da un’aura di mistero: rare interviste, poche notizie, nessun concerto e solo qualche minuto in televisione nel 1968 in uno special a lui dedicato dalla RAI.

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Per il gruppo De Andrè va a colpo sicuro chiamando i musicisti con cui aveva già lavorato anni prima ad un concept-album che aveva fatto epoca: SENZA ORARIO SENZA BANDIERA
dei New Trolls.

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Il tour inizia così il 15 marzo alla Bussola e passa dal Pincio di Roma il 12 maggio,
dal Covo di S.Margherita Ligure il 28 giugno con apripista Beppe Grillo, Torino, Rimini , Pescara, Marsala, Firenze all’ippodromo delle cascine il 9 settembre, poi Siena, Genova , Cantù
e finalmente Milano con spalla Eugenio Finardi e Lucio Fabbri.
Finardi aveva appena pubblicato il suo primo disco ed era gasatissimo, contento per l’ingaggio notevole che gli toccava e anche perché si faceva conoscere a un pubblico molto numeroso.

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Ero presente al Palalido di Milano ,
esattamente il 15 Novembre 1975 quando Faber suonò con i New Trolls o parte di essi.
Ho anche la registrazione di quella sera che resta , nel tempo ,
uno dei più rari gioielli della mia collezione.
La scaletta del ‘75 è stupenda in quanto suonò buona parte del “Volume 8” ,
tutta la “Storia di un Impiegato” , qualche classico e una versione politica di
“Via della Povertà” , dove citava e prendeva in giro i vari Malagodi , Leone , Almirante , Berlinguer – Fantastico!!!
Mi capita di risentirla abbastanza spesso e mi emoziona sempre.

L’ho rivisto successivamente quando è tornato al teatro Tenda di Lampugnano a Milano
nel tour dell’ “Indiano” nel febbraio 1982 , ma la prima volta resta la più significativa e memorabile , forse per quel clima strano e spartano che c’era nei concerti degli anni ’70.

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Dell’esperienza del 1975 vi trascrivo la testimonianza (parziale) di uno dei musicisti che lo accompagnò in quel primo tour della sua carriera, il tastierista Giorgio Usai :

"Tutti legano al nome della PFM la prima uscita in pubblico di De André:
in realtà le cose sono andate diversamente.
De André ha iniziato il suo primo tour con noi: Giorgio D'Adamo, io, Gianni Belleno e Ricky Belloni.
i New Trolls si erano sciolti nel 73: i musicisti erano quindi liberi da impegni vincolanti e finirono, così per ritrovarsi insieme , nel 1975, ad accompagnare Faber.
l'Antologia di Spoon River, da cui sarebbe venuto "Non all'amore, non al denare né al cielo" l'abbiamo suonata noi per primi con De André e questo lo sanno in pochi…

Il problema era che Faber non aveva mai, fino ad allora, suonato in pubblico: aveva una paura tremenda del palcoscenico e non fu affatto facile convincerlo a presentarsi davanti a gente che veniva ad ascoltarlo, a meno che non fossero suoi amici.
Sergio Bernardini, patron della Bussola di Viareggio, riuscì ad approfittare di questo appiglio, chiamiamolo così: organizzò una serata nel suo locale, dove invitò tutti gli amici di Faber: una specie di grande famiglia, puoi immaginarla così, per metterlo a suo agio ed evitare il…panico da palcoscenico che non aveva ragione di esistere davanti a gente che conosceva da sempre.
Ricordo che erano presenti Paolo Villaggio, Lino Toffolo,
il regista Marco Ferreri ………

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l'evento in cui Faber avrebbe presentato il "Volume ottavo", quello con "Cattiva strada", "Amico fragile"…tutti pezzi di notevole impegno sociale,
poi l'impiegato che prende coscienza di una certa situazione dei suoi tempi
e diventa "Bombarolo"…
E qui successero grossi problemi! I contestatori, numerosi negli anni di piombo,
si affacciavano frequentemente anche ai concerti pretendendo di entrare gratis,
dal momento che la musica apparteneva a tutti e non doveva essere riservata
ai "borghesi" che potevano permettersi il costo di un biglietto .
L'accusa più frequente che gli veniva rivolta era: "Ma come?! Tu che sei il cantore del sociale, del "Bombarolo"…esordisci in un locale "borghese", di lusso,
come la Bussola?!"
Vagli a spiegare che l'esordio in quel locale ed in una precisa situazione era stato solo un'escamotage per far esibire De André in pubblico per la prima volta in una situazione che lo tranquillizzasse!
Niente da fare: fuori ci fu una contestazione niente male e gli episodi si sarebbero ripetuti altre volte!

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Faber salì, finalmente, sul palco della Bussola e…non se ne voleva più andare! Suonava e si muoveva come se lo spettacolo fosse stato collaudato da anni, e pensare che ci domandavamo se riuscisse a" tenere" il concerto: non c'era più verso di farlo andar via da quel palco!
Visto il successo comunque di questa prima esperienza, iniziammo il tour che avrebbe previsto un centinaio di date (!) e che Faber aveva accettato, così da guadagnare abbastanza in previsione dell'acquisto di quella che sarebbe diventata la sua fattoria a Tempio Pausania, della quale si era innamorato al primo colpo.

Con Bernardini eravamo d'accordo per cento date, che poi diminuirono: Faber si era ammalato abbastanza seriamente di broncopolmonite e rimase fermo per un mese.

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L'impianto era il nostro, non esistevano service. Ricordo che ad uno dei tanti festival politici parecchio diffusi all'epoca, mi pare a Pisa, venne a piovere e saltò l'impianto. Beh, a Faber e noi non restò che sederci a terra, con le gambe fuori del palco, e cavarcela con chitarre e i bonghi di Gianni. Un concerto acustico in piena regola per non venir meno ai nostri impegni. Eseguivamo quasi alla lettera i pezzi di Faber.

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Una sera, a Siena, andammo sul palco: Faber, come sempre, era seduto su una sedia pieghevole, tipo mare, con il leggio davanti, la sigaretta appoggiata sul bordo del leggio, una bottiglia ai suoi piedi.
Finito un pezzo, Faber si chinò per prenderla e finì a terra, trascinandosi dietro leggio, sedia e quant'altro, tra le risate generali del pubblico!
Fu allora che, con grande prontezza di spirito, intervenne Giorgio D'Adamo in veste di arbitro: tirò fuori il cartellino rosso rivolto a Faber, che fece un inchino all'arbitro e lasciò il palco!
Insomma: siamo andati avanti per quasi cento date e la nostra situazione, come dicevo prima, era a dir poco pionieristica, ma ha dato il via ad un'avventura che, anche senza di noi, sarebbe durata per anni.


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dal marzo del 1975 a gennaio dell'anno dopo suonammo quasi ininterrottamente,
a parte la pausa dovuta alla malattia di Faber.

Pochi sanno della nostra collaborazione con lui perché non c'erano grandi possibilità di registrare. Non esisteva neanche l'idea di registrare concerti dal vivo, per dirla tutta, a meno che non fossero bootleg registrati dallo spettatore di turno con il suo registratorino a nastro portatile…” *1)

(*1 eh eh appunto…qui intervengo precisando che la registrazione al Palalido fu fatta proprio così).


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“Faber…era un generoso, fino a tirar fuori di tasca propria i soldi per i biglietti di chi pretendeva di entrare gratis ai concerti, pur di evitare problemi.
Simpatico, casinista, ma con i suoi momenti "particolari": a volte potevano esserci piccoli attriti con lui…ma poi ci si abbracciava e la cosa finiva lì, rendendoci conto che amici veri non possono litigare.”


Scaletta dal concerto del 15-11-1975 al Palalido di Milano :

La canzone dell'amore perduto
La cattiva strada
Via della povertà
Nancy
Un giudice
Oceano
La guerra di Piero
Canzone per l'estate
Amico fragile
Il pescatore

Introduzione - Canzone del maggio
La bomba in testa
Al ballo mascherato
Sogno numero 2
Canzone del padre
Il bombarolo
Verranno a chiederti del nostro amore
Nella mia ora di libertà

Il testamento di Tito

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Parla Mauro Pagani : “ Fabrizio era una persona molto affascinante e molto difficile, e a complicare le cose c’era il fatto che beveva molto. Quando alzava il gomito non gli veniva la sbornia triste o introspettiva, tendenzialmente la sua era una sbronza da rompicoglioni.
Intendo dire che diventava molto litigioso”.

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Parla Ellade Bandini : “Ricordo precisamente il giorno in cui il tour
fu interrotto.
Eravamo a Saint Vincent , il 24 agosto 1998, nel pomeriggio , durante le prove, suonando Amico Fragile s’interruppe, mollò tre o quattro bestemmie e gridò: “Non ce la faccio! Non è possibile! Mi fa male!”.
Aveva dei forti dolori alla schiena, Cristiano credendo di potergli alleviarvi il dolore gli aveva fatto un massaggio. Se la prese anche con lui ma ovviamente non era quello il problema.
Andò in ospedale e mentre lo portavano via il direttore del casinò arrivò a pregarlo perché facesse anche solo venti minuti di spettacolo : c’erano già migliaia di persone in attesa di entrare.
Dell’ultima volta in cui lo vidi, ricordo il saluto che ci rivolse e lo sguardo sofferente.
E la sua inconfondibile camminata mentre si allontanava”.

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Parla Mark Harris: “Nelle ultime date aveva qualche difficoltà, comunque se stava male non lo fece capire a nessuno e nessuno si preoccupò fino al pomeriggio delle prove a Saint Vincent, a fine agosto quando improvvisamente non riuscì ad eseguire un certo arpeggio di chitarra, tentò e ritentò mentre imprecava contro il dolore, noi sempre più attoniti, poi mormorò un semplice “basta….”
Il tour è finito in quell’istante:”


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spunti, ispirazione e foto prese da :”Fabrizio De Andrè in concerto –

Franco Zanetti con Claudio Sassi – Ed. Giunti –

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In questa settimana stiamo assistendo a varie celebrazioni di Faber, alcune molto belle e ben fatte, in tv , sulla stampa, alla radio ;
giustamente è stato ricordato.



Anche noi di “RollingStonesItalia” diamo il dovuto omaggio al cantore di tante storie,
giuste o sbagliate , ma comunque grandi storie!.

A.R.


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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 14:35
Avatar utenteMessaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17
grazie andrea,la parte finale con il racconto di mark harris e' veramente struggente,immaginarlo mentre prova a suonare e poi mormora basta... :(


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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 15:16
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Grazie Andrea, come al solito pieno di notizie e racconti di storie vissute in prima persona, ti ricordi ? te lo dissi a Milano, ero con Isy, ed ero stanco da morire, dissi “ma tu sai proprio tutto!” e lo confermo ancora: “Andrea, ma tu sai tutto!!”

Vorrei ricordare Fabrizio con poche sue parole che, come al solito, racchiudono un concetto difficilissimo e profondo.

Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l'inferno esiste solo
per chi ne ha paura.

Con poche parole e’ stato capace di entrare con eleganza ed in punta di piedi in un ambito di religiosita’ difficile e complesso; da laico, quale era, senza per questo offendere ne’ il credente ne’ l’ateo.

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De Andre' con Anna Magnani ed Ave Ninchi

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Con Marco Ferreri-1975

Grazie Andrea.
De Andre' per me, rimarra' sempre un punto di riferimento. di partenza e di arrivo.
Prodigalson


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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 16:01
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
bellissimo.
grazie.


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MessaggioInviato: 11 gennaio 2009, 3:08
Avatar utenteMessaggi: 3207Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44
L'ho visto solo adesso.......spettacolo.


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MessaggioInviato: 11 gennaio 2009, 11:48
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49

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MessaggioInviato: 11 gennaio 2009, 15:16
Avatar utenteMessaggi: 276Iscritto il: 16 febbraio 2006, 16:50
Un grande della musica Italiana, ma niente a che vedere con Mick :D


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MessaggioInviato: 11 gennaio 2009, 15:43
Avatar utenteMessaggi: 1465Località: PalermoIscritto il: 23 gennaio 2007, 22:03
Dario ha scritto:
Un grande della musica Italiana, ma niente a che vedere con Mick :D


Per fortuna.. :roll:


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MessaggioInviato: 11 gennaio 2009, 16:25
Avatar utenteMessaggi: 3207Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44
Dario ha scritto:
Un grande della musica Italiana, ma niente a che vedere con Mick :D


Secondo me il piu' grande assoluto della musica italiana.......ma spiegami che c'entra il paragone con Mick Jagger.......anche se hai messo la faccina.....


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MessaggioInviato: 11 gennaio 2009, 16:32
Messaggi: 1924Iscritto il: 13 luglio 2006, 11:59
se qualcuno fosse interessato alla mostra fatemi sapere vi accompagno volentieri...su De Andre' non penso sia possibile non riconoscere il genio che e' in lui...puo' sicuramente non piacere, o meglio, creare un'ansia non gestibile...pero' proprio in questo post niente polemiche dai... :wink:


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