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Indice ~ Generale ~ 40 ANNI DA BEGGAR'S BANQUET |
giancarla
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Inviato: 10 dicembre 2008, 22:33 |
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Messaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07 |
rosso57 ha scritto: MI FA MOLTO PIACERE CHE TV, GIORNALI E RADIO SI SIANO AMMAZZATI PER RICORDARE E TRASMETTERE BEGGAR'S B. IN ONORE DEI SUOI 40ANNI. COMPLIMENTI, STO PAESE FA PROGRESSI.........IN STRONZATE.
ROSSO57
Ma veramente o è per scherzo?
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bigpaul72
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Inviato: 10 dicembre 2008, 23:19 |
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Messaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17 |
per scherzo
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giancarla
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Inviato: 11 dicembre 2008, 0:37 |
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Messaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07 |
bigpaul72 ha scritto: per scherzo
Mi pareva strano! ma la speranza è sempre l'ultima a morire.
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rosso57
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Inviato: 17 dicembre 2008, 10:42 |
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Messaggi: 3367Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18 |
Ok, ammetto di aver sbagliato a definire Parachute Woman un pezzo hard-rock. L'incedere della batteria e della chitarra mi avevano dato questa impressione fin dagli anni '70 le prime volte che lo ascoltavo. Parlando con un musicista, che gli Stones li suona da dio, mi ha spiegato, in termini tecnico-musicali, che quel pezzo non è hard-rock ma senza dubbio un blusaggione magistrale da capiscuola. Quando sbaglio, so riconoscerlo senza insultare come fanno altri qua dentro.
Per la serie allargare gli orizzonti, non capisco che bisogno ci sia dato che i Rolling sono già tutto e lo saranno per sempre del resto, francamente, non me ne frega un cazzo, a parte alcune eccezioni.
rosso57
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sici
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Inviato: 17 dicembre 2008, 11:39 |
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Messaggi: 2486Iscritto il: 23 giugno 2006, 1:46 |
rosso57 ha scritto: Ok, ammetto di aver sbagliato a definire Parachute Woman un pezzo hard-rock. L'incedere della batteria e della chitarra mi avevano dato questa impressione fin dagli anni '70 le prime volte che lo ascoltavo. Parlando con un musicista, che gli Stones li suona da dio, mi ha spiegato, in termini tecnico-musicali, che quel pezzo non è hard-rock ma senza dubbio un blusaggione magistrale da capiscuola. Quando sbaglio, so riconoscerlo senza insultare come fanno altri qua dentro.
Per la serie allargare gli orizzonti, non capisco che bisogno ci sia dato che i Rolling sono già tutto e lo saranno per sempre del resto, francamente, non me ne frega un cazzo, a parte alcune eccezioni.
rosso57
Beh, non è Hard Rock, ne il primo Hard Rock ma sicuramente un pezzo Rock e sicuramente un pezzo Hard(vedi testo).
Chiedo a Monkey man di analizzarlo in THE SINGER NOT THE SONG e poi ne riparliamo
Sici
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carla
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Inviato: 17 dicembre 2008, 15:27 |
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Messaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02 |
eccone un breve assaggio......"donna col paracadute....atterra su di me stasera......"
eheheheh
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rosso57
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Inviato: 17 dicembre 2008, 16:16 |
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Messaggi: 3367Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18 |
Primavera del 1968, le piazze delle grandi capitali europee pullulano di studenti arrabbiati, a Parigi ci sono le barricate e da Berlino riecheggia lo slogan "Vogliamo tutto e lo vogliamo adesso": i giorni della pace e dell'amore universale lasciano il posto a quelli della rabbia. I Rolling Stones, da grandi furbacchioni quali sono, capiscono che è arrivato il momento di lasciarsi alle spalle l'avventura psichedelica, gli acidi e l'utopia hippie, che decisamente non si addicono alle loro corde, e si buttano anima e corpo nel clima arroventato del sessantotto, tanto che Mick Jagger, sì proprio lui, arriverà addirittura a partecipare ad alcune manifestazioni contro la guerra in Vietnam.
Fin dalla suicida copertina, censurata negli Stati Uniti dove il disco uscirà con una virginale copertina bianca, gli Stones dimostrano di volersi riappropriare dell'immagine di brutti, sporchi e cattivi, visto che quella di hippies flippati non ha portato loro molta fortuna.
Da un punto di vista sonoro, con "Beggars Banquet", le pietre rotolanti ridanno la giusta direzione alla loro bussola musicale, improvvisamente impazzita nel maldestro tentativo di scimmiottare i Beatles, e lo fanno tornando al ruvido blues degli esordi; non c'è più alcuna traccia né del pop di "Between the buttons", né tantomeno della psichedelia di "Their satanic majestic request"; tutto torna a essere pura polpa blues, spesso acustico, sostenuta dalla robusta sezione ritmica, dall'immane lavoro pianistico di Nick Hopkins, vero fiore all'occhiello del disco, e dalla tagliente chitarra di Keith Richards. I testi, oltre ai soliti riferimenti al sesso e alla droga, danno voce al malcontento giovanile e grondano di empatia verso la classe operaia. Mai più i Rolling Stones saranno così rivoluzionari e pericolosi.
Il capolavoro del disco, non a caso posto in apertura tanto per mettere le cose in chiaro, è "Sympathy for the devil": un sabba demoniaco a ritmo di samba, un'ossessione percussiva guidata dal fraseggio pianistico di Hopkins (forse il più grande sessionman della storia del rock) e dalle stilettate della Telecaster di Keith Richards, tesa come non mai; Mick Jagger si cala alla perfezione nei panni di Lucifero, e da vero messia degli inferi riscrive la storia dell'umanità. Nell'acustica ed elegante "No expectations ", Brian Jones riemerge per un attimo dall'abisso di droga e spleen esistenziale in cui è caduto, giusto il tempo per donare al brano una magica parte di pedal steel. Il country di "Dear doctor", mette sul tavolo idee che verranno adeguatamente sviluppate nel successivo "Let it bleed". Il plastico basso di Wyman, le figure pianistiche dell'onnipresente Hopkins e la slide di Richards, raggiungono la coesione perfetta nelle visioni allucinate di "Jigsaw puzzle", l'altro capolavoro del disco.
La seconda facciata si apre con il roccioso inno di battaglia "Street fighting man", forte di un riff scolpito nel granito e della batteria "militare" di Watts; il testo, rappresenta l'anatema politico più forte mai scritto dalla premiata ditta Jagger/Richards, soprattutto il verso "Well then what can a poor boy do except to sing for a Rock'N'Roll Band", fotografa alla perfezione l'inquietudine dei giovani arrabbiati del '68 (il brano contiene l'ultimo contributo portato da Brian Jones, sua la parte al sitar, alla parabola dei Rolling Stones; poco tempo dopo verrà fatto fuori dalla band e nel 1969 troverà la morte sul fondo di una piscina). Il blues stradaiolo e pervertito di "Stary cat blues", il testo narra le "gesta" di un adescatore di minorenni, consacra Jagger & soci al rango di nemici pubblici n. 1. L'elegia bucolica di "Factory girl" e il gospel corale "Salt of the earth" chiudono degnamente un lavoro irripetibile per i Rolling Stones, che a 35 anni dalla sua uscita non ha perso nulla del suo fascino sinistro, e che ancora oggi manda a cuccia tutti i presunti "ribelli" del rock odierno.
EH SI, PROPRIO COSI', LI MANDA A CUCCIA TUTTI QUANTI.
webzine musicale a cura di
Claudio Fabretti
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rosso57
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mauro
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Inviato: 17 dicembre 2008, 18:13 |
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Messaggi: 1435Località: bergamoIscritto il: 14 giugno 2006, 17:39 |
Wild Slivovitz ha scritto: il primo vero pezzo di Hard Rock è stato "helter Skelter" dei Beatles, dal...White Album. Anch'io credo questo
ma siete sicuri? a me risulta che all'epoca vi fossero altri gruppi conosciuti e meno conosciuti che facevano rock più o meno duro... gli stooges si formarono nel 1967, i velvet underground molto prima, per fermarci solo ai più noti, e credo che alcuni loro brani non fossero certo più docili di helter skelter... ma forse sto andando ot
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mauro
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Inviato: 17 dicembre 2008, 18:16 |
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Messaggi: 1435Località: bergamoIscritto il: 14 giugno 2006, 17:39 |
lars ha scritto: ....ohh ragazzi, sopratutto i più grandi...
il primo pezzo Hard rock,della storia è ;
You Really Got Me dei Kinks.....
e non ci son cazzi !
non avevo letto gli ultimi interventi, sorry!
dimenticavo i kinks... (e my generation degli who.. e i sonics.. e i pretty things..)
e per beggars banquet, credo sia il primo disco veramente "sporco" degli stones... lessi una volta jagger che disse, a proposito delle sonorità, delle atmosfere e credo anche dei testi, che vennero influenzati dai velvet underground
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mailexile
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Inviato: 17 dicembre 2008, 22:49 |
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Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29 |
Il primo pezzo veramente "Hard Rock" e' stato "You Really got me"" dei Grandissimi Kinks, il primo dei Nostri a mio avviso e' stato "She Said Yeah" nel '65...
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vicio88
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Inviato: 17 dicembre 2008, 23:34 |
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Messaggi: 1465Località: PalermoIscritto il: 23 gennaio 2007, 22:03 |
mailexile ha scritto: Il primo pezzo veramente "Hard Rock" e' stato "You Really got me"" dei Grandissimi Kinks, il primo dei Nostri a mio avviso e' stato "She Said Yeah" nel '65...
You really got me mi è sempre sembrata la prima canzone simil-punk!! E low budget una delle prime con un testo davvero punk!
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melisenda
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Inviato: 18 dicembre 2008, 15:35 |
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Messaggi: 3012Località: TORINOIscritto il: 26 luglio 2006, 0:15 |
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