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Olia
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Inviato: 10 dicembre 2008, 13:15 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Se si utilizzano brevi spezzoni di musiche non originali straniere,
la regola dice che bisognerebbe sempre chiedere l'autorizzazione all'Autore od al Distributore della musica utilizzata. Poichè normalmente questi non rispondono quasi mai... molti allora, per cercare di stare in qualche modo in regola, si mettono il cuore in pace con il pagamento alla SIAE.
Tale pagamento va effettuato sempre, anche se la musica è di autori o distributori stranieri, in quanto la SIAE acquisisce le quote versate e poi le ridistribuisce agli enti stranieri equivalenti alla nostra Siae.
Nessuno, nemmeno le scuole (pubbliche o private), gli ospedali, le associazioni culturali senza scopo di lucro, filmaker che fanno corti a costo zero,.... eccetera... possono utilizzare della musica di altri autori (iscritti o non iscritti alla SIAE) senza una autorizzazione scritta e firmata.
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Olia
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Inviato: 10 dicembre 2008, 13:21 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Jim ha scritto: mauro ha detto come ho potuto leggere anche io sul 2120....c'è un'iscritto amico del chitarrista di antonacci che gli ha spiegato stà cosa.....hanno pagato per poter suonare parte di quel riff....ma di usare il master originale non se ne parla....
Jim quel che dite è errato.
Trattasi della campionatura del brano stesso.
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zac
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Inviato: 10 dicembre 2008, 13:54 |
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Messaggi: 4403Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04 |
Olia ha scritto: Se si utilizzano brevi spezzoni di musiche non originali straniere, la regola dice che bisognerebbe sempre chiedere l'autorizzazione all'Autore od al Distributore della musica utilizzata.
Scusa se mi permetto, credo (sottolineo "credo") che l'autorizzazione vada chiesta all'editore, se esiste, altrimenti direttamente all'autore. C'è stato ad esempio il caso paradossale di Springsteen che per tre anni non poteva usare le proprie canzoni perché in rotta con l'editore, che ne aveva i diritti.
Ma posso anche sbagliare, che mi dici?
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Wild Slivovitz
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Inviato: 10 dicembre 2008, 14:27 |
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Messaggi: 319Località: NapoliIscritto il: 2 febbraio 2006, 4:27 |
Occorre sempre distinguere a seconda dell'utilizzo di cui stiamo parlando, nonché a seconda che si stia parlando dell'utilizzazione della composizione immaterialmente intesa ovvero della registrazione in cui è contenuta un'incisione di una intepretazione/esecuzione della composizione medesima.
Per quanto riguarda la composizione intesa come bene immateriale (e depositata in S.I.A.E. o società straniera collegata), per utilizzi come ad esempio pubbliche esecuzioni, fissazione e distribuzione la relativa licenza viene acquisita versando i diritti d'autore alla S.I.A.E. alle tariffe da questa già stabilite (gli inglesi parlano a tale riguardo di "compulsory license"). Esistono però utilizzi che esulano dal mandato conferito dagli autori/editori alla S.I.A.E., e che sono perciò rimessi a trattativa privata (ex. elaborazione, sincronizazione, utilizzazione cme sigla fissa di trasmissioni televisive).
Per quanto riguarda le registrazioni in cui sono incluse le incisioni del brano, alcune utilizzazioni sono gestite tramite società simili alla S.I.A.E. e rappresentative dei produttori fonografici (ex. SCF), ma nel caso di cui stiamo parlando è evidente che si tratta di un campionamento per il quale è stata richiesta autorizzazione alla casa discografica proprietaria del master di "Start Me Up".
Per l'esecuzione del brano immaterialmente inteso e quindi l'utilizzo della melodia in un disco non è necessaria alcuna altra autorizzazione che non sia quella della S.I.A.E. Ad esempio, anch'io domattina posso registrare un disco ed incidere una mia cover di "Start Me Up" senza dover far altro se non pagare il cd. "bollino S.I.A.E.". Ma se voglio campionare in un mio brano il riff di Keith, allora devo chiedere il permesso al proprietario del relativo master, proprio come ha fatto Antonacci! Nel caso dell'inserimento di un frammento della melodia in un altro brano, gli autori e/o editori potrebbero al più far valere una loro opposizione a titolo di "diritto morale d'autore" in quanto reputano l'utilizzo lesivo della loro onorabilità. Trattandosi di valutazioni abbastanza soggettive, è buona norma farsi concedere apposita liberatoria dagli autori e dagli editori, ed è probabile che un eventuale coinvolgimento degli editori degli Stones nell'operazione Antonacci sia dovuto proprio a questa esigenza.
Per quanto riguarda il caso di Springsteen, credo proprio che si trattasse di una leggenda metropolitana, perché anch'io col mio gruppo se volessi potrei, pagando la S.I.A.E., suonare i pezzi di Springsteen (che tra l'altro nemmeno mi piacciono), per cui non si vede perché non potrebbe fare altrettanto lo stesso Springsteen. Ovviamente parlo dei pezzi così come sono stati scritti e depositati, e non di eventuali elaborazioni o campionamenti.
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pietrarotolante
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Inviato: 10 dicembre 2008, 14:34 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
zac ha scritto: C'è stato ad esempio il caso paradossale di Springsteen che per tre anni non poteva usare le proprie canzoni perché in rotta con l'editore, che ne aveva i diritti.
Ciao Zac, un caso analogo è stato quello di John Fogerty, impossibilitato a suonare molti suoi pezzi per un lungo tempo per un contratto capestro firmato con Saul Zaenzdt della Fantasy.
di Sprinsteen sapevo dei problemi avuti con Mike Appel, ma non sapevo che è stato anch'egli bloccato a suonare alcuni pezzi.
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zac
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Inviato: 10 dicembre 2008, 14:44 |
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Messaggi: 4403Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04 |
Ciao Derek, grazie per la esauriente risposta. Però lasciando perdere l'esecuzione, in cui appunto si pagano i diritti dovuti tramite SIAE, per pubblicare le canzoni su un supporto la siae chiede la liberatoria, o autorizzazione dell'autore: ti faccio un esempio pratico, per stampare il mio cd e richiedere i bollini, la pratica siae comprendeva la dichiarazione di essere in possesso dei diritti d'autore oppure di avere ottenuto le debite autorizzazioni dai proprietari dei diritti medesimi.
Per quanto riguarda Springsteen, non mi riferivo alla possibilità di eseguire i brani, ma di poterne gestire la pubblicazione, compresi i testi, essendo stati i diritti (fino al 1978) di proprietà del vecchio manager, Mike Appel.
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zac
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Inviato: 10 dicembre 2008, 14:46 |
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Messaggi: 4403Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04 |
pietrarotolante ha scritto: zac ha scritto: C'è stato ad esempio il caso paradossale di Springsteen che per tre anni non poteva usare le proprie canzoni perché in rotta con l'editore, che ne aveva i diritti. Ciao Zac, un caso analogo è stato quello di John Fogerty, impossibilitato a suonare molti suoi pezzi per un lungo tempo per un contratto capestro firmato con Saul Zaenzdt della Fantasy. di Sprinsteen sapevo dei problemi avuti con Mike Appel, ma non sapevo che è stato anch'egli bloccato a suonare alcuni pezzi.
Ho visto adesso la tua risposta, nel frattempo stavo scrivendo, intendevo appunto non la possibilità di eseguire (non credo si possa materialmente impedire di eseguire live un'opera, da un punto di vista dei diritti) ma appunto di gestirne la pubblicazione.
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Olia
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Inviato: 10 dicembre 2008, 14:52 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Ciao Zac
Si,con distributore intendevo l'editore.
Il caso più eclatante rimane quello dei Beatles.
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Wild Slivovitz
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Inviato: 10 dicembre 2008, 14:58 |
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Messaggi: 319Località: NapoliIscritto il: 2 febbraio 2006, 4:27 |
Ciao Zac, immagino ti riferisci ai ben familiari modelli DRM 2/03 e alla "label copy". Su questo molte persone fanno un pizzico di confusione, in quanto con questi modelli non si inoltra da parte della S.I.A.E. richiesta agli autori/editori affinché concedano l'autorizzazione alla fissazione su supporti del branob (d'altronde un giro così contorto non avrebbe senso), bensì si inoltra - da parte dei produttori/distributori del supporto in cui sono fissate incisioni di brani depositati e/o gestiti dalla S.I.A.E. - richiesta alla stessa S.I.A.E. affinché rilasci a loro favore (e per conto degli autori/editori mandanti della S.I.A.E. stessa) l'autorizzazione a tali sfruttamenti. Essendo "compulsory license" una volta che paghi il "bollino" la S.I.A.E. non può non rilasciare tale autorizzazione.
Questo perché la S.I.A.E. è mandataria di questi soggetti, e con riferimento a questo tipo di sfruttamenti ha il potere/dovere di rilasciare le relative licenze per conto degli autori/editori ad essa iscritti.
Se però nel tuo cd c'erano brani di autori non iscritti alla S.I.A.E. allora il bollino deve comunque essere pagato a titolo di tassa (e non di corrispettivo dei diritti d'autore) e la S.I.A.E. potrà richiedere al richiedente dicharazione scritta in cui il richiedente attesta sotto la propria responsabilità di esseresi procurato tutte le autorizzazioni necessrie. Ma se si trattadi brani depositati in S.I.A.E. (od omologa società straniera legata alla S.I.A.E. da un rapporto di rappresentanza) il meccanismo è diverso, ed è quello che ho cercato di descriverti sopra.
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zac
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Inviato: 10 dicembre 2008, 15:05 |
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Messaggi: 4403Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04 |
Ho capito! grazie ancora per i chiarimenti, in effetti avevo le idee un po' confuse, ma la materia non è della più semplici
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Wild Slivovitz
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Inviato: 10 dicembre 2008, 15:07 |
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Messaggi: 319Località: NapoliIscritto il: 2 febbraio 2006, 4:27 |
No, infatti il mondo delle licenze nella musica è molto più complicato di quanto si pensi! Io mi occupo quotidianamente di questo per lavoro, per cui in un modo o nell'altro ho dovuto imparare a barcamenarmici...
...e comunque fossi stato ionegli Stones non avrei mai dato l'ok ad Antonacci ad usare il campionamento di "Start Me Up" in un suo pezzo!!!!
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zac
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Inviato: 10 dicembre 2008, 15:12 |
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Messaggi: 4403Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04 |
Wild Slivovitz ha scritto: No, infatti il mondo delle licenze nella musica è molto più complicato di quanto si pensi! Io mi occupo quotidianamente di questo per lavoro, per cui in un modo o nell'altro ho dovuto imparare a barcamenarmici...
Buono a sapersi, se avrò dei dubbi chiederò direttamente a te :wink:
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lars
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Inviato: 10 dicembre 2008, 21:01 |
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Messaggi: 1250Località: milanIscritto il: 26 luglio 2006, 11:09 |
....scusatemi ma c'ho i neuroni che giocano a nascodino...
..e se derek non ha accennato nulla deve essere per forza così...
cioè; dopo aver venduto i diritti di start me up a bill gates mi sembra che gli stones se li siano ricomprati..è corretto ?
siamo sicuri che li detengano ancora loro e non qualche holding giù nei caraibi, o qualche fondo del linchestein,dove anche quello che pensano gli stones,si scotra con quello che ogni anno devono portare a casa?
Da qui il massiccio uso negli ultimi anni di pezzi Stones in pubblicità e altro....
circa i campionamenti,venendo da una scuola rap,mi sembra di ricordare che esista la possibilità di non pagare nulla se utilizzati per un certo numero di secondi,da qui la nascita dei loop...ma forse questa è un'altra storia....
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Wild Slivovitz
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Inviato: 10 dicembre 2008, 22:54 |
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Messaggi: 319Località: NapoliIscritto il: 2 febbraio 2006, 4:27 |
Gli Stones (ed in questo caso per Stones intendo la casa discografica proprietaria del master di "Start Me Up" nonché delle relative edizioni, e controllata dagli Stones) hanno ceduto a Microsoft i diritti per l'utilizzo dell'opera "Start Me Up" e del relativo master di loro proprietà solo a tempo determinato e per la "sincronizzazione" (=sovrapposizione di suoni ad immagini) in spot pubblicitari. Non si tratta quindi di una cessione di diritti a titolo definitivo, bensì di una licenza, cioè del permesso di effettuare entro un determinato periodo di tempo un certo utilizzo del brano (e della registrazione). Per questa licenza i nostri si sono fatti pagare un bel pò, ma non hanno mai perso la titolarità dei diritti licenziati.
Peraltro, la sincronizzazione in spot pubblicitari (come in colonne sonore di film) non è gestita da società tipo S.I.A.E., ma è rimessa alla trattativa privata delle parti, ragion per cui sicuramente i nostri hanno estorto a Bill Gates bei soldi tanto per l'utilizzo dell melodia (la cui licenza è stata concessa dalla società che detiene le edizioni) tanto per l'utilizzo del master (concesso dalla società proprietaria del master dell'album "Tatoo You").
Per quanto riguarda la possibilità di utilizare gratis i campionamenti entro un certo numero di secondi, trattasi di una delle tante leggende metropolitane che circolano sull'argomento. D'altronde, se così fosse, certamente gli Stones non avrebbero vinto la causa contro i Verve per "Bittersweet Simphony"!
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Stonenelsangue
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Inviato: 10 dicembre 2008, 23:15 |
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Messaggi: 680Località: TorinoIscritto il: 14 febbraio 2008, 17:55 |
Ma sono perplessa, praticamente c'è l'inizio del riff che si ripete di continuo e un tizio( Biagio in questo caso) che ci blatera sopra una roba tipo amore non non lasciarmi, io te andiamo al maree non so che altro...bha
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