|
Autore |
Messaggio |
Indice ~ Generale ~ Exile: vogliamo parlarne? |
Chris73
|
Inviato: 26 novembre 2008, 13:33 |
|
|
Messaggi: 25Iscritto il: 19 agosto 2006, 18:56 |
Qualcuno ha detto “Exile (forse) non è il miglior disco Stones e sicuramente ci sono molti altri artisti che hanno fatto meglio”. E' un album che nasce da un luogo dell'animo, ancor prima che da uno fisico. Da un viaggio prima interiore, poi reale. Voi direte: "tutti i trentatré sono il frutto di una cosa del genere". Errore. Molti album vengono fuori per circostanze fortuite, tanti altri per semplice obbligo contrattuale (suvvia, ogni tanto proviamo ad ammettere senza ipocrisie che, per una rockstar, comporre è come per noi muovere delle pratiche in ufficio)."Exile", no. E' l'album con cui gli Stones hanno chiuso i conti con l'adolescenza, intesa anche come ingenuità rispetto all'ondata di calore che può derivare dal vendere milioni di dischi (ad adorarti iniziano ad essere anche gli ispettori del fisco, non solo i fan...). Sono strane le cose che ti vengono fuori in circostanze del genere, nella vita. Raramente sono le migliori che riesci a fare (essere in fase vulnerabile implica il non essere al 100%), però sono quelle che hanno un gusto unico, difficilmente ripetibile, anche se gli anni porteranno esperienza e ulteriore bravura. Imboccando la Main Street gli Stones hanno abbandonato qualsiasi disciplina, qualsiasi schema precostituito sulla nascita di un disco rock, spalancando però le porte all'ordine e alle regole, specie nei loro affari e nella capacità di fare di loro stessi una macchina da soldi "bigger than us, bigger than money", per dirla con Keith Richards. E' un disco fatto da persone che, con l’Inghilterra che le avversava davanti agli occhi, nel cuore avevano gli spazi sconfinati dell'America dei tanti scontri-incontri vissuti sin dal '64, ma per renderle omaggio han scelto di chiudersi, di recludersi, come dannati di un girone infernale, tra le strette pareti di una cantina, affacciata su una baia altrettanto claustrofobica. Un inspiegabile, quanto inestricabile, gioco di scatole cinesi che ha calato il primo libro di Dante su tutto il circondario. Immaginate la tranquillità di un luogo semi-deserto d'autunno-inverno, trendy ma non troppo (poiché vicino ad altre "sorelle maggiori", turisticamente parlando) d'estate. Tutti ameremmo essere seppelliti in un posto come Villefranche-sur-Mer (anche perché, egoisitcamente, penseremmo che i nostri amici verrebbero più volentieri a trovarci, con l'alibi di una cena “pesce e fica” sulla via del ritorno). Ebbene, da un giorno all'altro il film muta repentinamente, da "Un'estate al mare" a "Twin Peaks". Nei dintorni della villa, là al filo della ferrovia, non lontano dalla stazione dei sapeurs-pompiers, cala un'orda di pusher, in attività 24/7. Gente per cui, oggi come oggi, nei quartieri delle metropoli, partono all'istante le ronde dei cittadini capitanati dal Borghezio di turno e arrivano metri cubi di firme in Comune. Come se non bastasse, ogni notte, era come se un F16 superasse la velocità del suono per qualche ora, senza mai allontanarsi. Ora, noi quel disco lo adoriamo, sono pronto a scommettere che qualcuno di noi ci abbia anche dormito assieme, però voi vivreste davvero volentieri una settimana in cui, a finestre chiuse e con trentotto gradi fuori, il riff di "Rocks Off" si sentisse come se fosse suonato su un'ideale terza piazza del vostro letto, magari per venticinque volte di fila, ad intervalli più o meno regolari e facendovi vibrare i vetri di casa? L'ottimismo sarà pure il sale della vita, ma qualche dubbio mi rimane. Eppure, proprio perché è "troppo" su tutta la linea, perché è stato fatto come se la band si apprestasse a ballare l'ultimo walzer, "Exile" è assurto al rango di manifesto, cosa che non vale per tutti i dischi delle Pietre (pure per quelli che hanno raccolto più successo). Non conta se qualcuno abbia fatto meglio, non conta se gli Stones (dopo) abbiano fatto di più. Importano solo due cose: che loro abbiano scelto di "esiliarsi" (è l'unica chance a disposizione di un essere umano per conoscersi meglio - e ve lo dice uno che, bene o male, cerca di camminare sui bicchieri in fila nella sua mente, senza romperli, da qualche settimana a questa parte) e che il primo "doppio" della carriera degli Stones sia lì, punto di non ritorno di un'epoca e specchio delle contraddizioni del rock. Ora eccitante come una puttana in minigonna in un bar di Linate, ora signorile come un'attrice in abito da sera ad un gala al Waldorf Astoria. Il resto è polvere.
Se Exile passa alla storia, una ragione ci sarà. Se è imprescindibile oggi più che alla sua genesi, quasi 40 anni fa, avviandosi a conquistare l'atemporalità della musica classica, una ragione ci sarà. Forse più d'una. La sua carica eversiva. L'atmosfera impareggiabilmente blues, perchè il blues, come è stato detto, non è un genere, è un luogo dell'anima, una categoria dello spirito. La capacità di condensare la sintesi di arte e vita che ha fatto dei Rolling Stones qualcosa di unico, non una rockband ma una categoria dello spirito, un modo di essere irraggiungibile per gli altri. Qui, ogni nota suonata è plausibile come un documento dell'anima. Qui non si scherza, non si bara. Più grande di tutto, appunto.
Se su Exile ci s'interroga ancora oggi, sulla sua natura sfuggente, sui suoi morbi e misteri, una ragione ci deve essere. Questo, non dimentichiamolo, è un disco che uscì in sordina, non venne capito, vendette poco, "affanculo, l'unico doppio in dieci anni, chi se ne frega", sintentizzò Mick Jagger. Adesso è il manifesto degli Stones. Un manifesto collettivo, più delle singole Satisfaction, Jumpin' Jack Flash, Brown Sugar o Start Me Up.
E non sono canzoni facili da concepire, da mettere insieme, da suonare. Qualsiasi musicista blues, meglio se di colore, potrà essere intollerabilmente snob verso ogni blues che non sia il suo, ma ripone un immediato rispetto nelle tracce di Exile: una ragione ci sarà, ed è la complessità, l'originalità del tutto, la tessitura delle chitarre, la ricchezza delle soluzioni al di là della bassa fedeltà, che poi, nel caso del blues, più è tale più è vertiginosa. Exile è Exile perchè ha catturato per sempre il blues nelle sue mille sfaccettature, e le sue canzoni sono terribilmente mature perfino per un branco di vecchi lupi, ormai, come i Rolling Stones claustrofobici del 1972.
Non è proprio vero che dopo quel disco cominciarono a morire, a divenire commerciali, è vero invece che quello fu un punto e a capo, un ponte fra il prima e il dopo, il canto di un cigno che non muore. È vero che ascoltare quei settanta minuti, ancora oggi, ti lascia con un senso di pienezza, di gravità, di soddisfazione sensuale come culturale, che non ha pari. No. Altri non seppero fare meglio di così. Nessuno ha saputo fare meglio di così.
Massimo Del Papa Christian Diemoz
|
Top
|
|
bluesmax
|
Inviato: 26 novembre 2008, 15:58 |
|
|
Messaggi: 455Località: Pomezia (RM)Iscritto il: 14 marzo 2006, 17:44 |
|
Top
|
|
carla
|
Inviato: 26 novembre 2008, 16:20 |
|
|
Messaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02 |
scusate, ma "pesce e fica" che razza di espressione è? è una citazione o è vostra?
quanto a Exile, mi piace proprio la frammentarietà che invece qualche critico ritiene un difetto... ma sentite cosa dice Giuseppe Rausa in "Dizionario della musica Rock" Ed. Bur: (tenetevi forte)
"...EXILE, INUTILE RACCOLTA DI ROCK'N'ROLL, RHYTHM'N'BLUES, COUNTRY E BLUES RICALCATI SU QUELLI AMERICANI DEGLI ANNI 50 E 60, NONCHE' SCARTI DELLA SESSIONE DI STICKY FONGERS E INFINE PERSINO PEZZI GOSPEL. SI TRATTA DI MUSICA SVOGLIATA E CONFORMISTA, GREZZA E INCISA SOMMARIAMENTE (IL CANTO DI JAGGER, SPESSO MALE INTONATO, E' QUASI OVUNQUE COPERTO DALL' IMPASTO STRUMENTALE) PROLISSA E BASATA SU TESTI RAFFAZZONATI. GLI STONES SONO A CORTO DI IDEE ORIGINALI. SE LA CARENZA TEMATICA ASSILLAVA IL PRECEDENTE DISCO, ORA SFRONTATI, DOZZINALI MOTIVETTI POPOLANO QUESTO LUNGO IMBARAZZANTE ALBUM"
|
Top
|
|
Jim
|
Inviato: 26 novembre 2008, 17:32 |
|
|
Messaggi: 2239Località: BeneventoIscritto il: 11 settembre 2006, 22:40 |
vabbè stò Giuseppe Rausa è rimasto nel '072 e fa parte delle persone che non avevano capito exile...
dopo aver letto i post sul 2120 ritrovo uno scritto di christian e socio anche quà...
beh io ho voluto mettere il vinile sul piatto e spararmi il lato a con una rocks off che m'ha fatto venire una cosa dentro inimmaginabile....
sentivo l'odore del mare...il caldo meraiglioso della costa con un bel sole mentre vedevo dei piccoli disordini vicino nellcote...si sentiva ancora riecheggiare nell'aria la registrazione notturna di una qualsiasi song che keith stava provando....insomma appena ho preso l'lp ho sognato e cazzo che sogni mi provoca exile...ogni volta ho un flash mentre l'ascolto mi viene un flash ed è come se stessi là....ora mentre ascolto loving cup è come se ho visto jagger solo in pantaloni aggirarsi nella villa ...vabbè mi fermo...a me stò disco dà molte sensazioni altro che....è diverso da tutti gli altri...e io penso che dopo exile ci fu un qualcosa di diverso nei loro album e a me piace altro che....
ora c'è happy e vabbè immagino keith nella cantina di notte.....che canta e suona solo lui e bobby...
buona giornata....
|
Top
|
|
totore
|
Inviato: 26 novembre 2008, 18:10 |
|
|
Messaggi: 1831Iscritto il: 11 febbraio 2007, 4:36 |
carla ha scritto: scusate, ma "pesce e fica" che razza di espressione è? è una citazione o è vostra? quanto a Exile, mi piace proprio la frammentarietà che invece qualche critico ritiene un difetto... ma sentite cosa dice Giuseppe Rausa in "Dizionario della musica Rock" Ed. Bur: (tenetevi forte)"...EXILE, INUTILE RACCOLTA DI ROCK'N'ROLL, RHYTHM'N'BLUES, COUNTRY E BLUES RICALCATI SU QUELLI AMERICANI DEGLI ANNI 50 E 60, NONCHE' SCARTI DELLA SESSIONE DI STICKY FONGERS E INFINE PERSINO PEZZI GOSPEL. SI TRATTA DI MUSICA SVOGLIATA E CONFORMISTA, GREZZA E INCISA SOMMARIAMENTE (IL CANTO DI JAGGER, SPESSO MALE INTONATO, E' QUASI OVUNQUE COPERTO DALL' IMPASTO STRUMENTALE) PROLISSA E BASATA SU TESTI RAFFAZZONATI. GLI STONES SONO A CORTO DI IDEE ORIGINALI. SE LA CARENZA TEMATICA ASSILLAVA IL PRECEDENTE DISCO, ORA SFRONTATI, DOZZINALI MOTIVETTI POPOLANO QUESTO LUNGO IMBARAZZANTE ALBUM" 
ma chi è stu fallito???
cmq poco da aggiungere a quello che è già stato scritto da chris;
ti quoto in tutto.
|
Top
|
|
Joey Ramone
|
Inviato: 26 novembre 2008, 19:50 |
|
|
Messaggi: 63Iscritto il: 31 agosto 2008, 17:27 |
Non solo qualche recensore totalmente incompetente ha espresso un giudizio negativo su questo Capolavoro.
Lo stesso Jagger pensa e dice questo:
«Exile on mail street non è uno dei miei album preferiti, anche se poi ha un feeling tutto particolare. Non sono sicuro che i pezzi siano così validi, nell’insieme però è un buon disco. Comunque, quando riascolto Exile mi accorgo che alcuni dei missaggi sono fra i peggiori che abbia mai ascoltato. Mi piacerebbe rimissarlo, non per la voce ma perché nell’insieme suona in modo pessimo. A quei tempi Jimmy Miller non stava lavorando come si deve. Fui costretto a finire il disco da solo, perché erano tutti ubriachi e drogati. Ero a Los Angeles per cercare di finirlo, avevo una scadenza ben precisa. Fu una barzelletta. Ovviamente sono io il responsabile principale, ma non credo sia venuto così bene e non c’è uno sforzo di tutti o un’intenzione comune dietro al disco. Non mi piace andare in studio senza sapere che cazzo succede. Sono un cantante. Può andare bene per certi gruppi stare lì a improvvisare tutto il giorno, ma in generale è solo una perdita di tempo. E’ noiosissimo, e poi è molto più difficile riuscire a mettere insieme delle canzoni. Posso farlo, ma non è il mio modo di procedere. Exile è in realtà una mescola di pezzi e scarti dell’album precedente registrati agli Olympic Studios, cose tipo Shine a light e Sweet virginia, che non volevamo lasciare ad Allen Klein una volta chiuso il contratto. Quelle canzoni furono mescolate a brani più grezzi incisi nel sud della Francia. La gente pensa che abbiamo registrato tutto l’album in Francia, ma non fu così. Fu un gran calderone dove gettammo di tutto. Se poi alla gente piace, tanto di guadagnato. Io però non penso che si tratti di un grande disco. La cosa strana è che Exile piace a tutti, e sinceramente non so perché. Non ci sono veri hits su quell’album, a parte Tumbling Dice. E anche se è ottimo da ascoltare, non è lo stesso quando suoni i pezzi dal vivo. […] Abbiamo provato un sacco di pezzi da Exile, ma non c’è molto che si possa suonare».
Richard è di diversa opinione...
«Su Exile On Main Street il nome di Jimmy Miller è scritto a lettere d’oro nel cielo del rock. Ha lavorato nelle condizioni più strane e, conoscendo con chi ha avuto a che fare, si può davvero dire che sia stato formidabile».
Il mio giudizio e che Exile è il miglior disco rock della storia. Di tutti i tempi.
Niente di migliore prima di allora e niente di migliore dopo allora è mai stato inciso.
Dentro quei due vinili, in realtà, per come la penso io, non c'è solo grande rock. C'è la letteratura. La poesia, lo stile, la bellezza, i colori e tutto il resto.
|
Top
|
|
mick87
|
Inviato: 26 novembre 2008, 20:29 |
|
|
Messaggi: 3784Iscritto il: 7 luglio 2006, 14:44 |
Exile non mi è piaciuto al primo ascolto, all'epoca non conoscevo bene gli Stones; mi è cresciuto col tempo e mi sono reso conto che è davvero grande. Forse è l'album che li rappresenta meglio, è tutto cuore e anima.
Mick è uno dei musicisti più critici nei confronti dei lavori passati, non mi stupisce quello che ha detto.
|
Top
|
|
Candy From Strangers
|
Inviato: 26 novembre 2008, 20:51 |
|
|
Messaggi: 135Località: NapoliIscritto il: 26 ottobre 2008, 11:46 |
Exile è stato il primo album degli stones che ho ascoltato.
E lo ho accontonato lì sulla libreria per parecchio tempo prima di riprenderlo in mano, ma poi non me ne sono più staccata.
Per me è meraviglioso, ci sono delle vere e proprio perle, per quel che conta il mio parere ....
|
Top
|
|
wicked67
|
Inviato: 26 novembre 2008, 21:03 |
|
|
Messaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25 |
un capolavoro questo disco! ma ci vuole poco per capirlo.....
|
Top
|
|
bigpaul72
|
Inviato: 26 novembre 2008, 21:09 |
|
|
Messaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17 |
stupendo,stupendo, stupendo un disco bellissimo
|
Top
|
|
giancarla
|
Inviato: 26 novembre 2008, 22:42 |
|
|
Messaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07 |
Exile l'ho trovato stupendo quando uscì e lo trovo stupendo ancora oggi.
Fece epoca, credetemi, tutti ne parlavano, amanti e no dei Rolling e conobbi molti loro denigratori che lo comperarono. Magari poi l'hanno buttato!
|
Top
|
|
mailexile
|
Inviato: 26 novembre 2008, 23:01 |
|
|
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29 |
...Exile, e' un viaggio in bianco e nero sulla Route 66 dell'anima, e' un omaggio all'America, a quell'America che otto anni prima li aveva accolti a braccia aperte e li aveva fatti diventare la piu' Grande Rock'n'Roll Band del Pianeta...Exile e' un disco primordiale, e' il disco di strada DEFINITIVO, Exile e' un punto e a capo per l'appunto...Di meglio non si poteva fare...
|
Top
|
|
marcospillo
|
Inviato: 27 novembre 2008, 12:04 |
|
|
Messaggi: 8Località: foligno perugiaIscritto il: 21 novembre 2008, 11:47 |
Ragazzi lasciatevelo dire da uno che, qundo uscì questo disco, aveva 15 anni suonava la chitarra e conosceva a memoria tutti i pezzi degli stones.....EXILE è il masimo del rock/blues ed insieme a STICKY FINGERS a mio parere è il meglio della produzione discografica dei nostri, forse perchè il buon Taylor ha dato il meglio della sua classe integrandosi perfettamente con i riff aperti di Keith.
sta di fatto che oggi con la SECONDAMANO R'N'R BAND dedichiamo interamente la scaletta dei nostri concerti ai R.S: e almeno il 60% dei pezzi sono tratti da questi due album.
|
Top
|
|
carla
|
Inviato: 27 novembre 2008, 16:33 |
|
|
Messaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02 |
mailexile ha scritto: ...Exile, e' un viaggio in bianco e nero sulla Route 66 dell'anima...
porca puzzola questa me la segno!!!!
|
Top
|
|
wicked67
|
Inviato: 27 novembre 2008, 22:07 |
|
|
Messaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25 |
più che d'accordo con marcospillo!!!!!
|
Top
|
|
|
Tutti gli orari sono UTC +2 ore [ ora legale ]
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi
|
|
|