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Isy
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Inviato: 20 ottobre 2008, 1:58 |
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Messaggi: 3210Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44 |
troppo bello grazie Andrea x lo sbattimento
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savon
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Inviato: 20 ottobre 2008, 2:19 |
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Messaggi: 416Località: napoli/romaIscritto il: 22 gennaio 2007, 17:38 |
massiccio, bella andrea sei un pazzo :wink:
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carla
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Inviato: 20 ottobre 2008, 10:29 |
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Messaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02 |
PRODIGALSON ha scritto: Pasolini non era dalla parte dei poliziotti, la sua era una provocazione, pesante ma incisiva…..
"Credo che occorra ricordare anzitutto ciò che accadde a Valle Giulia e le ragioni per cui in quella circostanza Pier Paolo Pasolini decise di stare «dalla parte dei poliziotti». La «battaglia» ebbe luogo il 1° marzo 1968 dopo altre giornate in cui studenti liceali e universitari si erano scontrati con polizia e carabinieri, soprattutto intorno al Palazzo di Giustizia. Da piazza di Spagna, dove si erano riuniti circa duemila studenti, il corteo raggiunse Valle Giulia, sede della Facoltà di architettura, presidiata da 200 «celerini» e carabinieri. La battaglia durò sino al pomeriggio e segnò, con l'occupazione dell'Università di Torino, l'inizio d'una rivoluzione che continuò in forme diverse sino all'inizio degli anni Ottanta. Alla fine della giornata si contarono 144 feriti tra le forze dell'ordine e 47 fra gli studenti, 228 fermi, 4 arresti e 8 automezzi bruciati. Qualche mese dopo la «battaglia di Valle Giulia », L'Espresso pubblicò una poesia intitolata «Il Pci ai giovani » che Pasolini aveva scritto per la rivista Nuovi Argomenti e in cui si poteva leggere, tra l'altro: «... Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte/ coi poliziotti,/io simpatizzavo coi poliziotti!/Perché i poliziotti sono figli di poveri./Vengono da periferie, contadine o urbane che siano./(...) Hanno vent'anni, la vostra età, cari e care./Siamo ovviamente d'accordo contro l'istituzione della polizia./Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!/ I ragazzi poliziotti/che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione/risorgimentale)/ di figli di papà, avete bastonato,/ appartengono all'altra classe sociale./ A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento/di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte/ della ragione) eravate i ricchi,/ mentre i poliziotti (che erano dalla parte/del torto) erano i poveri. ...».
In questi versi di Pasolini vi è una certa ambiguità. Il poeta non dà torto agli studenti, anzi. Si limita semplicemente a constatare una sorta di provocatorio paradosso: i rivoluzionari erano figli viziati della borghesia, forse sedotti dal fascino della violenza, e i nemici contro cui si erano battuti a Valle Giulia erano i figli del proletariato. Pasolini non diceva quali lezioni sarebbe stato utile trarre da questo paradosso. Si limitava a constatare una contraddizione e a sorriderne amaramente. Una poesia, d'altro canto, non è un trattato e non ha l'obbligo d'impartire lezioni." da Lettere al Corriere - novembre 2007
Ultima modifica di carla il 20 ottobre 2008, 10:40, modificato 1 volta in totale.
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carla
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Inviato: 20 ottobre 2008, 10:31 |
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Messaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02 |
ah gli hippy.....La prima volta che ne vidi uno ero bambina. Era il 1968, in treno, sulla linea Torino-Savona. Ero con mia madre e ricordo che le chiesi "Ma come mai quello lì è un uomo e ha i capelli lunghi?" Non ricordo più cosa mi rispose, ma ricordo che lo fissai a lungo, mi rimase impresso, aveva i capelli neri lunghi e gli occhialini rotondi. Ricordo anche di aver pensato che da grande volevo un fidanzato così.
Anni dopo ho frequentato per un po' un ragazzo americano che era stato uno dei tanti bambini di Woodstock, figlio di una ragazza hippy che lo aveva portato con lei. Mi disse di non ricordarsi molto del concerto. ma si ricordava ancora tutto il fumo di canna respirato a casa sua, e anche che quasi ogni mattina vedeva uscire un uomo diverso dalla camera da letto di sua madre. Vivevano in una comune. Però non mi è mai sembrato particolarmente traumatizzato da tutto ciò. Era vegetariano, femminista, non fumava neanche sigarette e non beveva alcolici.
Tutto sommato un tipo un po' noiosetto, infatti superato il fascino che lui esercitava su di me per essere stato a Woodstock, lo lasciai.
La mia esperienza diretta con il movimento hippy finisce qui.
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rosso57
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Inviato: 20 ottobre 2008, 11:05 |
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Messaggi: 3372Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18 |
Bellissime foto e bellissimo topic. Grazie per il tuo impegno anche se io resto del parere che i Rolling non c'entrano nulla col movimento hippy a parte Brian, ma questa è un'altra storia. Complimenti.
ROSSO57
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PRODIGALSON
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Inviato: 20 ottobre 2008, 13:32 |
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Messaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08 |
carla ha scritto: PRODIGALSON ha scritto: Pasolini non era dalla parte dei poliziotti, la sua era una provocazione, pesante ma incisiva…..
"Credo che occorra ricordare anzitutto ciò che accadde a Valle Giulia e le ragioni per cui in quella circostanza Pier Paolo Pasolini decise di stare «dalla parte dei poliziotti». La «battaglia» ebbe luogo il 1° marzo 1968 dopo altre giornate in cui studenti liceali e universitari si erano scontrati con polizia e carabinieri, soprattutto intorno al Palazzo di Giustizia. Da piazza di Spagna, dove si erano riuniti circa duemila studenti, il corteo raggiunse Valle Giulia, sede della Facoltà di architettura, presidiata da 200 «celerini» e carabinieri. La battaglia durò sino al pomeriggio e segnò, con l'occupazione dell'Università di Torino, l'inizio d'una rivoluzione che continuò in forme diverse sino all'inizio degli anni Ottanta. Alla fine della giornata si contarono 144 feriti tra le forze dell'ordine e 47 fra gli studenti, 228 fermi, 4 arresti e 8 automezzi bruciati. Qualche mese dopo la «battaglia di Valle Giulia », L'Espresso pubblicò una poesia intitolata «Il Pci ai giovani » che Pasolini aveva scritto per la rivista Nuovi Argomenti e in cui si poteva leggere, tra l'altro: «... Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte/ coi poliziotti,/io simpatizzavo coi poliziotti!/Perché i poliziotti sono figli di poveri./Vengono da periferie, contadine o urbane che siano./(...) Hanno vent'anni, la vostra età, cari e care./Siamo ovviamente d'accordo contro l'istituzione della polizia./Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!/ I ragazzi poliziotti/che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione/risorgimentale)/ di figli di papà, avete bastonato,/ appartengono all'altra classe sociale./ A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento/di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte/ della ragione) eravate i ricchi,/ mentre i poliziotti (che erano dalla parte/del torto) erano i poveri. ...». In questi versi di Pasolini vi è una certa ambiguità. Il poeta non dà torto agli studenti, anzi. Si limita semplicemente a constatare una sorta di provocatorio paradosso: i rivoluzionari erano figli viziati della borghesia, forse sedotti dal fascino della violenza, e i nemici contro cui si erano battuti a Valle Giulia erano i figli del proletariato. Pasolini non diceva quali lezioni sarebbe stato utile trarre da questo paradosso. Si limitava a constatare una contraddizione e a sorriderne amaramente. Una poesia, d'altro canto, non è un trattato e non ha l'obbligo d'impartire lezioni." da Lettere al Corriere - novembre 2007
Ma Carla, mi dai ragione oppure mi stai contraddicendo?
Ciao-Camillo
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carla
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Inviato: 20 ottobre 2008, 15:25 |
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Messaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02 |
Camillo, anch'io penso che Pasolini volesse mettere in rilievo un paradosso e non dare ragione ai poliziotti.
Bel topic. Grazie Andrea
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bigpaul72
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Inviato: 20 ottobre 2008, 20:24 |
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Messaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17 |
accidenti che belle foto
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Olia
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Inviato: 20 ottobre 2008, 21:38 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
Che bella gente che c'è!!!!!
Che bella passione in Voi.
Bravo Andrea.
Davvero.
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cris_mr_d
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Inviato: 21 ottobre 2008, 2:00 |
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Messaggi: 684Iscritto il: 22 marzo 2007, 16:52 |
scusate ma io non volevo fare un trattato su pasolini...ma accennare alla situazione sociale italiana...completamente diversa dal resto d'europa,piena di contraddizioni e anche assurda!!...
per il resto rimane il fatto che i rolling stones con gli hippie non c'entrano niente
il punto è vogliamo parlare degli hippie e di quel periodo....o vogliamo parlare degli stones come parte integrante del movimento...?
se vogliamo parlare del secondo punto...bhe il discorso è finito...gli stones con il movimento hippie non centrano niente....
per il resto tutti credo ringraziano andrea per il topic,bello interessante e con delle foto stupende ma se lo spunto della discussione deve essere il coinvolgimento degli stones al movimento.... scusate ma dove musicalmente parlando gli stones hanno affinità con gli hippie?
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stagewood
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Inviato: 21 ottobre 2008, 2:40 |
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Messaggi: 548Località: RomaIscritto il: 12 gennaio 2006, 18:50 |
Andrea, leggo solo adesso e sono a bocca aperta.
E le foto sono, per me, talmente belle da far star male.
Veramente grazie per le emozioni che mi fai ritornare.
E poi….. nel 68 avevo 13 anni e quindi come faccio a non essere d’accordo con Rosso57 che tra l’altro è quasi mio coetaneo?
Posso solo aggiungere qualcosa alla discussione dicendo che adesso è certamente più facile catalogare, razionalizzare, assegnare questo o quel concetto, o quel fatto, a taluno o a talaltro, ma allora…. c’era veramente nell’aria una spaventosa e meravigliosa vertigine di tendenze musicali e tendenze sociali che era quasi impossibile da gestire e gli Stones fecero abbondantemente la loro parte andando spesso controcorrente, è vero.
In Italia poi, la musica e i cambiamenti sociali in quegli anni non si sovrapposero mai completamente come in altre parti del mondo, secondo me.
Comunque, ancora grazie. A tutti.
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Daniela
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Inviato: 21 ottobre 2008, 13:47 |
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Messaggi: 851Località: CagliariIscritto il: 14 novembre 2006, 21:20 |
[quote="carla"][quote="PRODIGALSON"]
Siamo ovviamente d'accordo contro l'istituzione della polizia./Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
Alla luce di ciò che è successo nel decennio successivo, mi fa rabbrividire la leggerezza con cui si dicevano cose di questo tipo.
Baci Daniela
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PRODIGALSON
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Inviato: 21 ottobre 2008, 21:09 |
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Messaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08 |
Era inevitabile che si arrivasse a parlare di politica, non che mi dispiaccia, ma non c’entra niente, gli Hippy non vanno mischiati con la politica, sono qualcosa di diverso, un altro mondo…avevano superato “stai con me o contro di me” non gli fregava niente… erano pacifisti e quindi contro la guerra in Vietnam e pacifici, ci sono stati momenti di tensione ma il movimento era pacifista nel suo profondo, ma c’e’ una cosa che nel bell’excursus sulla cultura Hippy di Andrea manca : il viaggio, lo spostamento, la partenza…..il non mettere radici profonde, ecco questo e’ “l’Americano, “ il Pioniere”,” “l’Esploratore”, perche’ la cultura Americana e’ nata con i pionieri e l’Hippy era americano, certo c’erano le comuni agricole, ma il disegno che ci e’ stato proposto (anche dalle foto di Andrea) e’ quello di un personaggio in eterno movimento alla ricerca, ma di cosa’? Ebbene, del proprio futuro……….riappropriarsi del futuro.
Stiamo vivendo per paradosso un momento molto simile, stiamo lentamente riappropriandoci del nostro futuro, ci preoccupiamo del nostro futuro, vogliamo un futuro, abbiamo bisogno di un futuro, vogliamo sognare un futuro, vogliamo decidere del nostro futuro.
La gente vuole riappropriarsi del proprio futuro….ed anche in questo gli Hippy ci hanno preceduto, amare il futuro perche’ ci appartiene, poter scegliere il nostro futuro e non averne paura.
Le battaglie ecologiche sono una scelta sul nostro futuro, sulla nostra vita o sulla nostra morte.
E l’uomo contemporaneo vuole tornare padrone del proprio futuro.
In questo i Rolling Stones sono americani e hippy, quell'eterno spostarsi essere contemporaneamente in Europa e negli Usa,essere di casa in Francia ed Inghilterra, vivere nell'America ed andare in tournee' mondiali che durano anni....alla ricerca del proprio futuro e riprenderselo.
Grandi!!
Prodigalson
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the worst
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Inviato: 22 ottobre 2008, 23:14 |
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Messaggi: 376Località: RomaIscritto il: 29 maggio 2007, 12:15 |
Secondo me gli Stones hanno accarezzato il movimento hippy intorno al 66/67, poi Brian ne è rimasto affascinato ma Jagger/Richards si sono allontanati perchè preferivano essere comunque alternativi. In fondo non hanno mai partecipato nella loro lunga storia a nessun festival a parte qualche rara eccezione. Gli hippy invece hanno amato molto i Rolling (vedi Altamont) perchè potevano essere per loro la voce della protesta più efficace e diretta, vedi Altamont.
Gli Stones in quel periodo erano amanti del sex drogs and rr, troppo complicato discutere di guerra e pace, non perchè non avessero le capacità, ma perchè non gli andava di impegnarsi e di condurre uno stile di vita che in qualche maniera poteva condizionarli. Essere hippy non significava soltanto indossare un abito stravagante, è stato un cartello culturale che ha lasciato il segno e Richards, mi da l'impressione che si sentisse fuori posto a parlare di pace, nonostante fosse comunque d'accordo con le loro tematiche. Ho letto di questo sul libro di Tony Sanchez, il quale racconta che dopo un periodo di assidua frequentazione con i Beatles "all you need is love", Keith si era proprio stufato di quel periodo di pace e amore
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rosso57
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Inviato: 23 ottobre 2008, 9:26 |
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Messaggi: 3372Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18 |
Sono d'accordo con Prodigalson sul discorso metaforico degli Stones vagabondi dall'America all'Europa e in questo senso, a loro modo, hippy. Io vedo molto hippy gli Stones nel disco Their Sat.m. che è poi, il manifesto musicale di quel genio di Brian Jones, affascinato dal mondo e da tutti gli spiriti liberi come lui e appunto il movimento hippy. Un disco psichedelico di grande levatura artistica e musicale, a mio avviso ben superiore al Sgt.Pepper tanto decantato e sopravalutato. Gli Stones poi, per fortuna, rinsaviscono e diventano la piu' grande rock band del mondo perchè questo era il loro unico obbiettivo. La storia poi, la cosnosciamo tutti.
ROSSO57STONESSSSSSSSSSSSSSSSSS
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