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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 1:16
Avatar utenteMessaggi: 171Località: MilanoIscritto il: 21 novembre 2007, 19:14
GLI HIPPY E GLI STONES

1° – PARTE

Ho ricevuto in splendido regalo il libro di Barry Miles dal titolo “Hippy” - Edizioni Logos, che ripercorre in maniera pratica ed esaustiva la loro storia, gli aneddoti più curiosi e gli episodi salienti di questo movimento che ha rappresentato la controcultura degli anni ’60, trasformando il modo di vivere tradizionale dei paesi occidentali, introducendo uno spirito di libertà, speranza, felicità, cambiamento e rivoluzione.
Attingerò a piene mani da questo ottimo scritto e da altri in archivio, cercando di riportare alle nostre memorie quegli anni spettacolari
e irripetibili.

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I Rolling Stones centrano parzialmente con gli hippy , è vero , ma hanno contribuito molto alla nascita e allo sviluppo del movimento ,
emanazione della Beat Generation degli anni ’50,
il loro portamento e la loro musica lasciano lo stesso il segno ed
una grande influenza tra i teenager britannici che negli primi anni ’60
si liberano dalle antiche tradizioni conservatrici e fondano organizzazioni contro le armi nucleari, il successo del rock’n’roll nazionale presso le scuole d’arte e , ovviamente, l’uso delle droghe , che distinguevano i giovani dalla generazione dei loro genitori e dalle autorità.

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Negli USA la campagna contro le armi nucleari non fu mai un argomento
di primo piano, al contrario dell’opposizione alla guerra in Vietnam.
La Cia , l’FBI e altre istituzioni fecero di tutto per gettare discredito
sul movimento praticando arresti di massa e restrizioni particolari.
Per tutti gli anni ’60 e fino al 1975, quando l’ultimo elicottero americano
si alzò dal tetto dell’ambasciata a Saigon, il movimento contro la guerra
fu una presenza costante con varie forme di protesta, scioperi ,
sit-in e occupazioni.
Vennero coinvolti alcuni hippy, in particolare dopo la rivolta della polizia
a Chicago nel 1968, ma nel complesso gli attivisti del movimento guardavano gli hippy con disprezzo. Non capivano come queste persone potessero passare il proprio tempo assumendo droghe, facendo musica, meditando e contemplando il vuoto mentre altre venivano uccise
dal loro governo in una guerra non dichiarata.
Anche il movimento ecologista nasce all’interno della controcultura degli anni ’60.

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La controcultura metteva in discussione la morale sessuale e proponeva una pluralità di modelli: famiglie allargate, sesso di gruppo, terapie sessuali, omosessualità e , soprattutto una celebrazione positiva e gioiosa della sessualità, in contrasto con la rigorosa moralità della generazione precedente.
Dalla messa in discussione dei ruoli sessuali prese le mosse il movimento femminile.
Gli hippy erano noti per il modo di trattare le donne che consideravano delle “pollastrelle” a cui affidare tutti i compiti di una donna di casa dei sobborghi ma l’introduzione della pillola contraccettiva diede alle donne la libertà di scegliere i partner sessuali.
La libera moralità sessuale mise in discussione tutti i ruoli, visto che spettava alla donna occuparsi della casa, cucinare e lavare mentre
il suo compagno, fatto di droga, si beava ascoltando musica in cuffia.
E’ da questo che è nato il movimento femminista.

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Sempre dalla controcultura ha avuto origine il movimento per i diritti
dei gay, esploso in seguito alle sommosse del bar Stonewall a New York
nel 1969; non si trattò di una grande rivolta ma il giorno dopo i giornali proclamarono il Gay Power e niente fu come prima.

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La controcultura degli anni ’60 era incentrata in realtà sul sesso, la droga
e il rock’n’roll;
gli altri aspetti della rivoluzione si devono in gran parte ad altri membri della società e nonostante la vita sessuale del presidente Kennedy fosse più simile a quella di Mick Jagger i media preferirono stendere un velo
su tutto ciò che minacciava l’American Dream.
Gli hippy non si nascondevano: “sesso e droga e scopate in strada”
era il motto dei MC5 di Detroit, e anche Paul McCartney suggeriva :
”perché non lo facciamo per strada?”.

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L’abbigliamento degli hippy risultava oltraggioso per i conservatori.
In Gran Bretagna , dal dopoguerra, gli uomini , lasciata la scuola, dovevano indossare sempre la camicia e la cravatta. Le prime foto
dei Beatles e dei Rolling Stones li ritraggono con indosso completi eleganti e cravatte sottili.

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La rivoluzione hippy portò con se la massima libertà nel vestire,
si poteva virtualmente indossare qualsiasi cosa, abiti lunghi o mantelli.
I capelli erano portati lunghi e alla fine degli anni ’60, spesso accompagnati da barba e baffi.
Le ragazze cercavano nei negozi di articoli usati tessuti morbidi e
consunti come i pizzi e il velluto,
abiti spesso fatti a mano con tanti colori e arcobaleni psichedelici.

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Un aspetto duraturo della controcultura degli anni ’60, molto popolare ancora oggi, era il movimento della crescita personale, la terapia new age.
Le lezioni di yoga , vegetarianesimo, jogging, meditazione trascendentale, agopuntura , massaggi erano molto praticati e la maggior parte
delle forme di medicina preventiva risale agli anni ’60
o si è diffusa in quel periodo.

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- L’impatto del movimento hippy può essere valutato anche in termini politici sia negli USA che nel Regno Unito.
L’establishment non è più intoccabile e la società nel suo complesso richiede un grado di responsabilità e trasparenza maggiore da parte
dei politici e istruzioni pubbliche. -


Fine prima parte…










2 - PARTE – LA MUSICA


Poi fu la volta della musica. Negli anni ’60 passò da pop a rock ,
da forma di intrattenimento ad arte.
La differenza principale fra le due era che i gruppi rock, in linea generale, traevano ispirazione dal blues o dal rhythm and blues. Le prime opere
dei Rolling Stones, come i concerti dal vivo dei Beatles a Liverpool e Amburgo comprendevano versioni cover di molti classici R&B.
Ci volle la British Invasion per risvegliare l’interesse
dei musicisti nordamericani nei confronti degli originali neri.


E la cosa funzionò: pima di diventare Grateful Dead, la band era nota
come Warlocks ed era specializzata in jam session di blues.
Altre bands presero semplicemente nomi come Butterfieeld Blues Band o Blues Project.
I Canned Heat non erano altro che una band di blues e Janis Joplin una cantante blues.
A questo si aggiunga l’intensa consapevolezza del suono data dall’LSD
o dalla marijuana e si avrà la cosiddetta musica psichedelica.

I maggiori catalizzatori del cambiamento furono i Beatles,
in particolare Sgt Pepper, ma la strada era stata preparata
da incisioni quali “Tomorrow Never Knows”. Non era più pop
ma una nuova forma d’arte.

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Bob Dylan uscì dalla tradizione folk scandalizzando i suoi fans ben prima della svolta elettrica , attraverso liriche oltraggiose. Per capire che in realtà cantava rock’n’roll ci vollero i Byrds, che costruirono la loro carriera aggiungendo alla sua musica una base psichedelizzata..
Quando il disco uscì nel 1965, l’ipnotico suono stridulo del Rickenbacker a 12 corde di Roger McGuinn per “Mr Tambourine Man” era musica futuristica.

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I Byrds suonavano sullo strip a Los Angeles e tutta la città stava
ad ascoltare.
I Mothers of Invention non assomigliavano a nessuno, sia i testi che la musica rappresentavano un enorme passo avanti.
allo stesso modo i Doors univano testi seri e arrangiamenti musicali ambiziosi innalzando la musica pop ad un nuovo livello.

I gruppi di San Francisco si basavano molto di più sul blues
e il suono dei Grateful Dead, anche se influenzato dall’acido,
era comunque una jam session di blues.
Allo stesso modo i Jefferson Airplane erano orientati al pop e i loro testi impegnati li distinguevano da altre bands di successo.
Carlos Santana spaziava da qui i suoi assolo.

A Londra, dove non c’era alcun circuito R&B, Jimi Hendrix poteva unire l’esperienza di lavoro fatta con gli Isley Brothers e Little Richard
ai nuovi suoni originali delle bands londinesi psichedeliche per forgiare
una nuova forma d’arte.
Una band come gli Who poteva cimentarsi con un musical rock,
i Pink Floyd esplorarono aree del rock fino ad allora ignote.

A New York i Velvet Underground si avventurarono in un territorio totalmente nuovo, adulto, tracciando un netto confine tra la musica generica e le loro sperimentazioni.
I Velvet annoveravano nei loro ranghi John Cale, un musicista dalla formazione classica e che offriva prestazioni d’avanguardia,
al pari di Phil Lesh dei Grateful Dead o di Frank Zappa anch’egli compositore di musica classica.
Tutto questo dimostrava l’enorme differenza fra le offerte commerciali di Brill Building e Denmark Street e le meditazioni psichedeliche
di White Rabbit o Arnold Layne.

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Alla fine del tour del ‘65 in America i Rolling Stones non avevano
incluso San Francisco,
ma il 4 dicembre 1965 suonarono al Civic Auditorium di San Jose.
Erano presenti tutti i musicisti e i jazzisti locali; la gente arrivò vestita
nei modi più strani, gli uomini erano truccati, le donne portavano
gli abiti lunghi delle nonne. Alcuni spettatori accesero per la prima volta degli spinelli in pubblico.
Si respirava veramente un’aria di comunità e successivamente
gli spettatori si riunirono nel salone del 1090 Page dove si esibirono
ancora altri personaggi dell’area in una grande jam session.


Il primo Acid Test ebbe luogo il 27 novembre 1965 a casa di Ken Babbs vicino a Santa Cruz, un ranch noto come The Spread.
Jerry Garcia e Phil Lesh dei Warlocks avevano parlato di uno show multimediale.
Allen Ginsberg intonava dei mantra Hindu e buddisti e Neil Cassidy
batteva contro un microfono aperto, e i Warlocks suonavano.
Lo show durò fino all’alba e tutti si divertirono.
Il 4 dicembre si tenne il secondo Acid Test vicino alla San Jose University
e quella sera i Rolling Stones suonavano all’Auditorium di San Jose
e i Pranksters fecero girare la voce al concerto e tutti si ritrovarono lì.
Finchè non arrivarono i poliziotti che mandarono tutti a casa.

fine 2° parte


3° parte – I Personaggi della controcultura.
4° parte – Gli anni ’60 ci hanno regalato i grandi eventi e i festival rock, gioiose esperienze comunitarie che coinvolgevano migliaia di persone e inizialmente sembrò che il rock’n’roll fosse veramente la musica della gente e che dovesse cambiare il mondo.


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 9:30
Messaggi: 3367Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Molto interessante. Gli Stones le hanno passate proprio tutte. Anche in questo modo si fa cultura. Per capire gli Stones e cosa gli girava intorno non basta ascoltarli, bisogna leggere e partire dalle origini. Ottimo topic. Soprattutto per i giovani del forum.

ROSSO57STONESSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 9:44
Avatar utenteMessaggi: 3205Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44
Proprio bello ed interessante questo speciale, magnifiche le foto.
Beh spero ti vengano altre ideuzze del genere.


Profilo WWW
MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 9:53
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Che belle cose hai scritto Andrea, veramente mi hai aperto una scatola che tenevo chiusa da qualche parte, io ho spesso pensato a perche’ nei ’60, dal singolo si passo’ al collettivo, cioe’ dal cantante singolo al gruppo, dal matrimonio alla coppia aperta, dalla famiglia alla comune, le droga presa singolarmente non era amata si preferiva il passaggio dello spinello fumato in gruppo, i collettivi, i concerti erano diventati enormi riunioni di gruppo piu’ numerosi possibile, il cantante singolo era svanito (Dylan a parte), il singolo, inteso come essere unico era scomparso, questa fu la rivoluzione pacifica piu’ devastante degli anni ’60….fu devastante sul serio anche nell’economia…ma qui entriamo in altro campo.
Vorrei chiedere una cosa, a te che sei una persona curiosa e sensibile, perche’ la musica negli anni ’60 divenne importante nella vita degli occidentali da essere spesso portatrice di idee nuove e innovatrici, piu’ del teatro, della pittura, della letteratura, etc…come era stato fino ad allora….?

Ciao Andrea e grazie per quello che hai scritto...bellissimo

Prodigalson


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 14:28
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
gran belle foto.... <)


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 16:00
Avatar utenteMessaggi: 1703Iscritto il: 7 marzo 2008, 18:22
Bella testimonianza, Andrea !!!! :wink: Ho sempre sostenuto che nel DNA dei Rollings ci fosse, prima la Beat generation e poi il movimento Hippys.
Peccato, che poi la politica abbia sporcato tutto.

Un abbraccio,
Jigi <)


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 16:10
Avatar utenteMessaggi: 2239Località: BeneventoIscritto il: 11 settembre 2006, 22:40
ottimo topic....alcune cose le ho lette su articoli vecchi libri o sentiti dire da persone che hanno vissuto all'estero nei '60s.....

comunque sia mi piace perchè imparo cose che ancora non sò ....
continua così....
il forum riprende vita :wink: <) <) <)


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 16:23
Avatar utenteMessaggi: 684Iscritto il: 22 marzo 2007, 16:52
Un bell'argomento e delle splendide foto ma sono convinto che i Rolling Stones con il movimento Hippie centrano poco o niente.La loro radice affonda nel blues e nel rock&roll e la loro rabbia e la loro provocazione che nei primi anni 60 faceva terminare un concerto su 2 in una rissa non è facilmente accostabile agli Hippies.Nel 66 a Berlino il concerto si trasfermo in un inferno dopo che Jagger camminò su palco con il passo dell'oca......e scelsero gli Hell's Angels come servizio d'ordine per la tourne europea e americana del 68/69....con l'epilogo che tutti sappiamo.

Their Satanic Majesties Request e qualcosa in Between The Buttons puo aver avuto influenze dalle sonorita Hippie ma per fortuna se ne sono subito allontanati.Il meglio di quegli album infatti sono le canzoni in stile stones-rock le altre canzoni sono poca cosa

Gli Stones stessi non sono per niente l'esempio dell'amore e dell'uguaglianza.Il gruppo rappresenta ben bene l'idea a piramide della sociètà cosa per altro piu onesta di quella portata avanti dai Beatles.Tutti uguali bravi e carini :-)

complimenti comunque per il topic e per aver aperto questa discussione


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 21:18
Avatar utenteMessaggi: 680Località: TorinoIscritto il: 14 febbraio 2008, 17:55
Ah I Rolling Stones...ah gli hippies :cry:
Bel Topic davvero, belle foto, grazie
Ps: Vi segnalo anche "Le voci degli hippies" un bel libro sull'argomento :cry:


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 22:20
Avatar utenteMessaggi: 1250Località: milanIscritto il: 26 luglio 2006, 11:09
....direi che siamo tutti d'accordo che gli stones con gli hippies...poco...
hanno vissuto quel periodo ed era inevitabile che degli "open mind" come loro...e come molti artisti di quel periodo ,chi più chi meno ne furono,se non influenzati, perlomeno attratti...

andrea,bel topic,l'unica pecca..ti si vede troppo poco...
:twisted:


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2008, 23:07
Avatar utenteMessaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51
quello che sorprende è come questi ragazzi abbiano attraversato tutte queste fasi, e anche se non sono direttamente collegati ad alcuni fenomeni, riescono sempre a trovare un posto nella varie analisi e nelle varie cronache di questi avvenimenti.

Grazie Andrea <)


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MessaggioInviato: 16 ottobre 2008, 10:18
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Bel topic, ci sarebbe molto da discutere e da raccontare, ma c’e’ un altro aspetto che vorrei mettere in risalto e che viene spesso dimenticato: riprendendo un commento di un critico letterario sui testi delle canzoni degli anni ’60 si nota come il contenuto sia culturalmente elevato, con dei concetti intellettualmente ricercati, la scolarizzazione di massa del dopoguerra aveva creato un musicista colto che conosceva la letteratura e la filosofia, parlava di situazioni di vita che non erano piu’ CUORE e AMORE, ma magari pace e amore, i musicisti cantavano l’alienazione,la guerra e le sue tragedie, il razzismo,parlava insomma dell’uomo nel suo intimo.
Anche nei Rolling, con Satisfaction, raggiungono un altezza di significato cha va a congiungersi perfettamente con gli ideali Hippy,
I cant’t get no satisfaction…
Cause I try and I tray and I tray and I tray…
E’ un urlo di insoddisfazione che, sappiamo, nacque nel 1965, e per anni ed anni ed ancora ora rappresenta un periodo storico che coincide perfettamente con quello Hippy.
Analizzate anche i testi di tantissimi gruppi americani e troverete concetti quasi da trattato di filosofia. E gli Hippy stessi provenivano, in gran parte dai college americani o dalla buona borghesia di quel paese, colta ed alfabetizzata.

Ciao, Camillo.


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MessaggioInviato: 16 ottobre 2008, 15:15
Avatar utenteMessaggi: 171Località: MilanoIscritto il: 21 novembre 2007, 19:14
Premetto che anche io reputo estranei gli Stones col movimento hippy
per i motivi da voi riportati,
lo scritto chiaramente e anzi , approfondendo le date e gli avvenimenti , voglio dimostrare proprio il contrario; cioè che furono i giovani bianchi inglesi a favorire lo sviluppo della musica rock in America.
L’ho già scritto che furono i Beatles, gli Stones, John Mayall,
Eric Clapton ed altri ad interpretare i classici blues neri sdoganando
questa musica che in America era ancora relegata nei ghetti.
Lo dice Muddy Waters e lo dice per assurdo Ravi Shankar : la presenza
a fianco di questi ragazzi bianchi gli ha fatti diventare delle celebrità , addirittura delle rock star trattati con tanto di limousine groupie e ostriche al seguito. Mai sarebbero riusciti nell’intento senza la stima che nutrivano
i musicisti britannici nei loro confronti.

Stesso discorso faccio per gli scrittori poeti dell’epoca della Beat Generation : chi ha divulgato nel resto del mondo le opere di Kerouak,
di Ginsberg, di Gregory Corso , chi li conosceva prima di farsi fotografare con Bob Dylan o Jack Nicholson ?

Comunque ne riparleremo…
Appena pronto concludo il topic con qualche personaggio carismatico dell’epoca e poi , tracceremo una mini mappa degli eventi e dei festival
più significativi degli anni ’60.

Poi , per confermare quello che dite, vorrei aprire un altro discorso –
in un altro topic, però – sul periodo 69-78.
Era il periodo dove le canzonette pop da 3 minuti , venivano sostituite dalle grandi suite e i memorabili assolo, ricordate “Made in Japan” ,
“Dark Side of the Moon” o “Picture at the Exibithion” ?
Eppure anche in questa fase , i “nostri” riuscirono a sopravvivere,
anzi sfornarono i migliori capolavori della loro produzione.
Tra l’altro Keith era intossicato di eroina, droga non proprio creativa e costruttiva.
Non credo basti dire che gli Stones erano i migliori di tutti , che Jagger era il frontman per eccellenza, che Mick Taylor contribuì non poco a proposito
di assoli.
Vorrei capirne di più , perché Johnny Rotten e Joe Strummer seppellirono tutti ma non i Rolling Stones.

Ok , una cosa alla volta , il tempo è dalla nostra parte…


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MessaggioInviato: 16 ottobre 2008, 17:52
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
Grazie Andrea, sono periodi che ho vissuto, anzi che ho subito come una sbornia di Whisky; bevevo, bevevo..poi ho capito che non mi ero goduto il sapore appieno, dovevo centellinare….., ma ero gia’ nella fase del risveglio dopo una ubriacatura…ancora rintronato…
Di certi personaggi come Ravi Shankar ho ascoltato parecchio ma ho dimenticato molto….
Avrei molte cose da chiederti…..capitera’, nel futuro.
E’ una fase storica piena di personalita’ esorbitanti per la loro caratura, di peso in somma…concentrate in un ventennio, circa.
Ed io in quel periodo bevevo...bevevo molto alcool.....

Grazie ancora.

Ciao,Camillo


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MessaggioInviato: 17 ottobre 2008, 23:11
Messaggi: 3367Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
<) <)

Si, tutto bellissimo, cmq gli Stones erano un'altra cosa, erano controcorrente, non gliene fregava nulla del "pace e amore e volemose bene" infatti non hanno partecipato a Woodstock e ad altri festival hippy per il semplice motivo che loro erano i cattivi del rock, senza tante smancerie e cazzate varie. Loro sono stati il vero punto di rottura con i tutte quelle balle mielose degli anni cinquanta e, appunto, del periodo pace e amore.. Altamont insegna da questo punto di vista. Loro erano e sono il "contro" per eccellenza e il "provocatorio" per eccellenza. Loro hanno portato il sesso nel rock come elemento di spaccatura con la vecchia musica fatta fino allora, Beatles compresi. L'elemento di novita' sono stati loro, qui non si scappa. Sono unici e grandiosi per questo. Quando gli altri andavano da una parte, loro andavano dall'altra possibilmente "contro". Questo è il rock. Questo è "spaccare col passato". Questo fa di loro la piu' grande rock band del mondo. Loro volevano essere provocatori e eccessivi in tutto, perchè questo era il significato vero dell'essere un rock band, che poi è quello che tutte le altre bands hanno fatto dopo e fanno ancora oggi. Non gliena fregava un cazzo dei fiori e dell'amore, loro i fiori li vedevano morti, il mondo dipinto di nero, l'ipocrisia dei benpensanti la volevano sotterrare, il moralismo cazzuto dei mass media lo sbeffeggiavano. Questo era ed è il rock, su questo non ci sono dubbi. La sopravalutazione dei Beatles e' un'ipocrisia belle e buona, perchè erano quelli bravi, famosi e bla bla bla bla. I Beatles non erano una rock band, diciamola una volta per tutte, è un falso storico. Gli Stones sono stati la prima rock band della storia perchè essere "rock" significava provocare, infrangere, disobbedire, annoiarsi, sbeffeggiare, essere insoddisfatti (Satisfaction 1965 l'inno rock per eccellenza). I Beatles erano dei bravissimi musicisti ma non erano e non sono mai stati una rock band perchè non erano capaci, non l'avevano nel sangue, non avevano il blues nell'anima, non "provocavano". Centinaia e centinaia di bands sono nate basandosi sull'innovazione assoluta portata dai Rolling in questi termini. La provocazione e l'eccesso sono due elementi che fanno una rock band. Questi elementi sono stati introdotti dai Rolling Stones, non c'è dubbio alcuno in merito. Ieri era cosi' oggi è cosi'. Gli Stones insegnao ancora molto.

ROSSO57STONESSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS


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