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MessaggioInviato: 18 luglio 2008, 12:11
Avatar utenteMessaggi: 1658Località: TORINOIscritto il: 14 giugno 2007, 16:56
Senza patriottismo siamo fottuti! FINE OT


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MessaggioInviato: 18 luglio 2008, 12:32
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
Ho iniziato a leggere un altro libro di Jeffrey Deaver, però non mi prende granchè, non riesco a dimenticare "L'Eleganza del Riccio"....è come quando ad un grande amore finito ne segue uno così così.... :cry:


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MessaggioInviato: 18 luglio 2008, 13:34
Avatar utenteMessaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51
Jacopo ha scritto:
mick87 ha scritto:
per farci vedere quanto il cinema francese fosse migliore rispetto a quello italiano

le avrei RISO IN FACCIA!!!

con tutto il rispetto per Alain Delon e i suoi compatrioti, ma quando penso a Vittorio Gassman o a Mastroianni...
beh... :roll:


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MessaggioInviato: 18 luglio 2008, 13:38
Messaggi: 52Iscritto il: 25 gennaio 2007, 16:16
"La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano. Bellissimo


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MessaggioInviato: 18 luglio 2008, 13:42
Avatar utenteMessaggi: 4404Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
L'estate mi piace perché posso leggere a spiaggia, ho appena finito "graffi in paradiso" biografia di Janis Joplin e ho cominciato "kafka sulla spiaggia" (appunto :lol: ) di Murakami Haruki di cui tanto tempo fa avevo letto "norvegian wood" che mi piacque molto.

beh, ora vado a spiaggia...


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MessaggioInviato: 18 luglio 2008, 13:53
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
Sally e Zac mi avete dato delle idee su cosa leggere.....mollo Deaver e vado su La Solitudine dei Numeri Primi (di cui ho letto qualcosa non so dove e mi ero ripromessa di leggerlo) e poi sulla biografia di Janis Joplin
Beato Zac che va in spiaggia.... :twisted:


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MessaggioInviato: 18 luglio 2008, 13:54
Avatar utenteMessaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51
carla ha scritto:
Beato Zac che va in spiaggia.... :twisted:
mi sa che prendo esempio... tra un'oretta :twisted:


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 1:40
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
ho finito LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI...non male, ma certo che L'ELEGANZA DEL RICCIO è un'altra cosa
la differenza che c'è tra un bicchier d'acqua e uno di barolo del 97, tanto per intenderci


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 1:41
Avatar utenteMessaggi: 2239Località: BeneventoIscritto il: 11 settembre 2006, 22:40
carla ha scritto:
ho finito LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI...non male, ma certo che L'ELEGANZA DEL RICCIO è più....consistente


cavolo mi stai dicendo che devo comprarmelo???
vebbè provvederò dal modo in cui ne parli... :) :)


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 13:41
Avatar utenteMessaggi: 2825Località: SienaIscritto il: 25 agosto 2007, 15:22
Ho iniziato a leggere il libro di bent rey ke ormai ho da 1 anno...ma questi son dettagli.... :wink:
molto bello...MI PIACE TANTISSIMO PER ORA!....peccato solo ke in vacanza quel mattone non posso portarcelo e dovrò interrompere la lettura per 15 giorni...sniff.... :cry:


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 13:47
Messaggi: 52Iscritto il: 25 gennaio 2007, 16:16
carla ha scritto:
ho finito LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI...non male, ma certo che L'ELEGANZA DEL RICCIO è un'altra cosa
la differenza che c'è tra un bicchier d'acqua e uno di barolo del 97, tanto per intenderci


Carla, non sono molto d'accordo su questo paragone, La solitudine dei numeri primi secondo me è un romanzo molto denso. Ha un "non detto" enorme, lo senti lievitare pagina dopo pagina. Il tema trattato è delicato e importante. Esistenze segnate dall'infanzia da una ferita che non smettera' mai di sanguinare.Al punto da isolarsi e tenersi al riparo da qualunque emozione. Mi ha ricordato "Le particelle elementari". L'hai letto? Tosto, molto tosto, pero' te lo consiglio. Anche qui si tocca questo argomento.
Per me è stato un bicchiere di buon vino.
Io non ho amato L'eleganza del riccio. Lo sfoggio di cultura eccessivo e spesso superfluo dell'autrice e l'antipatia dei personaggi mi hanno tenuto a distanza. Renéè, se ci pensi è piu' snob di tutti i condomini messi assieme. E' presuntuosa e saccente. Personalmente conosco moltissime persone intelligentissime ed in grado di apprezzare il bello senza avere mai letto un libro di filosofia. E' comunque un romanzo interessante. Antipatico pero' e un po' irritante.
Io lo paragonerei a una coppa di champagne Cristal, molto raffinato, roba da snob ma a me lo champagne fa venire bruciore di stomaco.
Invece ho iniziato ieri e promette molto bene "Gli effetti secondari dei sogni" di Delphine de Vigan, ma non comprarlo, te lo porto io a Varazze. Fra pochi giorni!! :D


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 14:45
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
E' interessante quello che scrivi....
Mi viene in mente uno dei tanti aforismi di O. Wilde: "L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita"...Un'opera d'arte, libro o quadro che sia, viene percepito in modo diverso a seconda del vissuto dello spettatore. Io mi sono istintivamente identificata ed affezionata a Renèe, vai a sapere il perchè. La passione per la lettura e per la Bellezza l'ha salvata da una vita di abbrutimento, permettendole di innalzarsi spiritualmente molto al di sopra delle smorfiose signore borghesi per le quali lei è solo una serva.
Grazie per il libro che mi vuoi portare, ma poi quando te lo restituisco?
A presto


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 19:09
Avatar utenteMessaggi: 1658Località: TORINOIscritto il: 14 giugno 2007, 16:56
Riprendendo dall'altro topic spero che la riforma della scuola anche a piccoli passi si faccia, anche perche' la situazione attuale non è il massimo anche in prospettiva futura: se la scuola ridara' passione per la lettura ai ragazzi sara' bello pochi leggono e la lettura "forzata" senza entusiasmo non è molto di aiuto...


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 20:11
Messaggi: 52Iscritto il: 25 gennaio 2007, 16:16
carla ha scritto:
E' interessante quello che scrivi....
Mi viene in mente uno dei tanti aforismi di O. Wilde: "L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita"...Un'opera d'arte, libro o quadro che sia, viene percepito in modo diverso a seconda del vissuto dello spettatore. Io mi sono istintivamente identificata ed affezionata a Renèe, vai a sapere il perchè. La passione per la lettura e per la Bellezza l'ha salvata da una vita di abbrutimento, permettendole di innalzarsi spiritualmente molto al di sopra delle smorfiose signore borghesi per le quali lei è solo una serva.
Grazie per il libro che mi vuoi portare, ma poi quando te lo restituisco?
A presto


E' proprio cosi'. E' per questo che mi piace molto parlare con gli altri di quello che leggo. Quando incontri pareri diversi o addirittura opposti ai tuoi è sempre molto stimolante. Come è bello anche trovarsi a condividere la stessa emozione per le stesse parole.
Probabilmente Renéè ha avuto grazie alla passione per i libri e per la Bellezza una vita spirituale piu' elevata di quella che avrebbe avuto senza, ma della vita spirituale delle signore borghesi, si sa qualcosa? ho letto questo libro parecchio tempo fa, forse non ricordo,ma mi sembra che l'unica vita spirituale scandagliata sia quella di R.Le condomine sono solo figure abbozzate, stigmatizzate da R. Apparentemente si' ma...come Renée ci ha insegnato...le persone riservano sorprese. E anche le signore borghesi a volte! Carla, ti porto anche" Balzac e la piccola sarta cinese" se non l'hai letto,e sai quando me li rendi? A un qualsiasi Rolling Stones Party autunno -inverno 2008/09.


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MessaggioInviato: 21 luglio 2008, 21:31
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
Sally ha scritto:
....ma della vita spirituale delle signore borghesi, si sa qualcosa? ho letto questo libro parecchio tempo fa, forse non ricordo,ma mi sembra che l'unica vita spirituale scandagliata sia quella di R.... .


E' vero quello che dici, ma si tratta di un romanzo narrato in prima persona, una tecnica che un autore sceglie proprio per avvicinare il lettore ad un personaggio, per scandagliare meglio la sua personalità, sondare i suoi pensieri più intimi. Questa scelta stilistica quindi preclude l'approfondimento della personalità di qualsiasi altro personaggio, che viene ovviamente visto solo ed esclusivamente attraverso gli occhi del narratore, in questo caso quelli di Renée...
Grazie per i libri, li prenderò volentieri! Magari ti porto un po' di narratori contemporanei irlandesi. (Catherine Dunne, William Trevor, Roddy Doyle)
Ti piace Ian McEwan?
Ciao! :D


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