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Indice  ~  Generale  ~  ciao Brian

MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 18:28
Avatar utenteMessaggi: 465Iscritto il: 23 giugno 2006, 12:00
BRIAN JONES



“Ci sono persone che sai non arriveranno mai a diventare vecchie.
Brian Jones ed io concordavamo sul fatto che lui non avrebbe vissuto a lungo.
Gli dicevo: “ Non arriverai a trent’anni ,ragazzo, e lui rispondeva: “ Lo so, Keith, lo so”.
(Keith Richards)

Brian Jones, cronologicamente, fu il primo Rolling Stone. L’idea di mettere su una band con quelle caratteristiche fu sua, e sua fu l’idea originale del nome,ispirato a un brano del grande bluesman Muddy Waters. Nei primi anni di vita degli Stones , lui fu il leader e il sex-symbol incontrastato.
Giovanissimo, era gia padre di diversi figli illegittimi, sparsi qua e la’ tra il Regno Unito e la Scandinavia.
Figlio di una buona famiglia borghese di Cheltenham, suono’ con il gruppo per sette anni dal 1962 al 1969, ma i suoi interventi musicali come chitarrista, e soprattutto come polistrumentista caratterizzeranno il suono degli Stones, portandono il gruppo ad ampliare le sonorità e la ricerca musicale. Visse sregolatamente, come una vera rockstars d’altri tempi, abusando di tutto e di piu’; la sua immagine , con il suo inconfondibile caschetto biondo cenere, fu imitata da tutti i gruppi beat dell’epoca, paranoico e malato d’asma, fragile, ed insicuro non scrisse mai una canzone vera e propria, e con l’andare degli anni, Mick e Keith presero il comando della band, anche perche’, fu lo stesso Brian a mettersi in disparte vittima di se se stesso. Fu il primo musicista rock che s’interesso alla musica etnica, quando, un anno prima della sua morte, registro’ in Marocco un disco, di suonatori di flauto i Pipes of Pan of Joujouka . venne arrestato diverse volte, fu la prima vittima del rock’nroll mori’ il 3 luglio del 1969 a ventisei anni.


Lewis Brian Jones era nato in una casa di musicisti il 28 febbraio 1942. Sua madre, Louise, insegnava pianoforte, suo padre, Lewis un gallese, ingegnere d’ell’aereonautica cantava in un coro e si alternava al piano e all’organo. Sua sorella Barbara, di tre anni piu’ giovane era una pianista e una violinista di talento. Da piccolo, Brian imparo’ dalla madre teoria per piano e solfeggio.
Quando era studente onorario alla Dean Close Grammar School, Brian eccelleva in musica e inglese. Amava scrivere storie di fantascienza a puntate.
Alla scuola secondaria, Brian capeggio’ una rivolta contro il preside e questo gli procurò una sospensione
Dopo il diploma, Brian continuo’ a frequentare la Grammar School,per un po’ di tempo finche’ una delle sue ragazze rimase incinta, e lui si ritirò dalla scuola nonostante fosse un bravo studente.
Il padre resto’ molto dispiaciuto della scelta del figlio, per lui aveva programmato un’istruzione universitaria e una carriera da professionista.
Fu in quel periodo, che inizio a dedicarsi con assiduità alla musica ascoltando dischi e radio. Gli piaceva improvvisare seguendo le prime melodie jazz, come When the Saints Go Marchino In e Muskrat Ramble
Come tutti i bambini vogliono sentirsi amati ed accettati dai loro genitori, cosi’ Brian Jones non era diverso , e per tutta la vita cerco’ la dimostrazione di affetto e di approvazione;anche quando gli Stones diventarono famosi, passava le notti a scrivere lettere ai genitori per cercare la riconciliazione. Come reazione alla mancanza di gratificazioni nel corso della sua infanzia, Brian sviluppo’ un’intensa volontà di riuscire, un suo amico ricorda che voleva disperatamente avere un riconoscimento di successo come musicista per dimostrare qualcosa al padre. Nel 1961, dopo uno spettacolo nel quale gli Stones avevano suonato gratis, Brian si addormentò sulla sua chitarra. Suonava la chitarra con caparbietà e talento per l’epoca. Voleva a tutti i costi essere il migliore
Nel 1960, quando Brian non frequentava piu’ la scuola passava molte ore vagando per i locali frequentati dai “beatniks, uno di questi il piu’famoso a Cheltenam , era El Flamenco, dove conobbe un certo John Appleby , di dieci anni piu’ vecchio di lui che divento’ fino alla morte il sostituo del padre.
Fu questo signore, che procuro’ a Brian il primo lavoro come controllore sui bus a due piani, lavoro che ben presto perse per il suo assenteismo.
Per spirito di rivalsa nei confronti della sua famiglia borghese , inizio’ pochi mesi dopi a lavorare per una compagnia di trasporto di carbone, sapendo bene, che i suoi genitori non avrebbero considerato idoneo l’impiego per un ex brillante alunno della Grammar School.
Fu in quel periodo che si comprò la prima chitarra per tre sterline, un modello spagnolo, ma si accorse ben presto che era impossibile tirar fuori qualcosa di decente da quella chitarra ; senti’ di preferire il rhythm’n’ blues con i suoi vari tempi e i testi pieni di significato al jazz tradizionale.
Il rock’n’ roll era il sentiero verso la ricchezza e la libertà “bohèmienne”.
Brian cercava gente con cui condividere il suo amore per il blues, ma cio’ era molto difficile all’epoca perchè la maggior parte della gente ascoltava e suonava del jazz tradizionale.
Ma Quando a Chelthenam, suono’ la band Di Kenny Ball, Jones incontro’ Richard Hattrel che aveva studiato il basso con Jack Bruce, il quale mise a disposizione il suo catalogo di dischi blues, e aiuto’ il futuro Stone , a trovare dei dischi di Muddy Waters.
I due affittarono un appartamento fuori citta’, e mentre Brian lavorava come architetto per il comune di Chelthenam, inizio’ ad ascoltare assiduamente centinaia di dischi blues, studiando per ore ed ore tutti i fraseggi , affinando la sua tecniche come chitarrista ed armonicista; fu il primo suonatore di slide guitar del Regno Unito.
Sonny Boy Williamson, Muddy Waters, Howlin’ Wolf, Elmor James e il musicista country Jonny Cash , furono i suoi idoli.
Ma fu Alexis Korner che influenzò piu’ di ogni altro Brian, Alexis, il quale suonava lo stile di Muddy Waters perfettamente.
Alla fine del 1961,promotrice del rhythm’n’blues era la Chris Barber’s Jazz Band che portò alla Town Hall Cheltenham il gruppo di Alexis Korner, Brian ne rimese estasiato e alla fine del concerto ando’ dietro le quinte per conoscere uno dei suoi idoli.
Alexis parlo’ con Brian annunciandogli l’intenzione che a breve termine avrebbe messo su una nuova band.
Per un breve periodo Brian Jones, in preda ad uno dei suoi attacchi d’angoscia, si trasferi’ in Scandinavia e in Germania dove ebbe modo di diventere padre ancora una volta, mentre vagabondando qua e la’ non smise mai di suonare nei clubs locali la sua musica preferita: il blues.
Nel frattempo, Alexis Korner e Cyril Davies i fondarono l’Ealing Jazz Club, primo club di musica rhythm’n’ blues non solo in Inghilterra ma in tutta Europa. Questo club divenne il centro di raccolto di tutte le future rockstars del Regno Unito.
Brian di ritorno dal suo viaggio si mise’ a vivere con Pat Andrews, madre di uno dei suoi figli e con lei si trasferi’ definitivamente a Londra con l’intento di fondare una band tutta sua, trovò un impiego momentaneo presso una catena di grandi magazzini londinesi.
Jones, mise un annuncio sula rivista Jazz News, invitando musicisti a formare un gruppo di rhythm’n’blues.
Ian Stewart, che suonava il piano ,rispose all’annuncio, “Stew”, che piu’ di tutti è stato con gli Stones prima come membro del gruppo, e poi come road manager ,descrisse l’appartamento di Brian in un intervista anni dopo: “viveva in uno stato tremendo , arrivando a bere spaghetti da una tazza; pensavo fosse una bravata, ma non avevamo veramente soldi!”.
Alexix Korner ogni sera, incoraggiava i musicisti ad unirsi con lui sul palco, cosi’ che una sera Mick Jagger e Keith Richards, già da tempo amici , e assidui frequentatori del locale assistettero all’esibizione di Brian Jones, che li sconvolse per la sua capacità di stare sul palco e per la sua straordinaria tecnica alla slide guitar.
Finita l’esibizione del chitarrista di Chelthenam Mick e Keith lo raggiunsero sul palco e Brian, accenno’ che aveva intenzione di mettere su una band tutta sua.
Dopo pochi mesi , Brian Mick, e Keith, affittarono uno squallido appartamento sulla Edith Grove, a Chelsea, , e mentre Jagger, aveva una borsa di studio e frequentava l’università, Brian faceva lavori saltuari,e Keith viveva con una piccola somma che gli passava la sua famiglia, nel loro tempo libero cibandosi di uova e pancetta e lavandosi con acqua fredda misero le basi per i futuri Rolling Stones.
Questa convivenza creo’ comunque per l’instabile Brian una sorta di arma a doppia taglio, a volte amico di Keith , a volte di Mick, senti’, nonostante il gruppo fosse stato da lui ideato, il prevaricare di queste due personalità che con l’andare del tempo presero il soppravento sulle direttive della band, creando nella mente di Jones, sempre piu’ stati paranoidali e di confusione. Brian inizio ‘ anche a diventare crudele e un po’ sadico combinando scherzi pesanti agli amici che si introducevano nella sua casa, e non solo maltrattando a volte la sua compagna.Voleva sempre che succedesse qualcosa di nuovo,così quando non c’era niente di eccitante, lui lo creava
Kathy Etchingham, una donna che viveva con Jimi Hendrix da due anni aveva una relazione platonica con Brian,ricorda come egli trattava le donne con cui gli capitò di flirtare dal 1967 al 1969: “ Mi fece delle cose cattivissime: Andammo insieme a una festa e mi disse che le bottiglie erano nel garage.Così vi andai. Quello che non mi disse, era che c’era un grosso buco nel pavimento e io ci fini’ proprio dentro.Lui trovo’ la cosa molto divertente! Quando capitava che ci fosse una sbarba, si metteva a parlare della nostra vita sessuale insieme,anche se non ce l’avevamo davvero. E’ così si liberava di loro. Spesso Brian si divertiva con piu’ donne insieme: stava delle ore con me a parlare poi scendeva e diceva: “E’ ora che ve ne andiate, non credete? “ Erano solo tipe da portare a letto.
Brian inizio’ precocemente a bere ed a sconvolgersi di pasticche e anfetamine, ma erano solo gli inizi, e il suo talento geniale, ancora era vivo e stava per esplodere.
Keith e Brian pensavano che il futuro degli Stones non sarebbe stato molto colorato e che forse avrebbero dovuto formare un duo, cosi’ i due prima si esercitarono su alcune canzoni degli Everly Brothers, , poi decisero di comporre alcune canzoni , ma che alla fine suonavano piu’ o meno come un musical di Broadway del 1920. Keith ricorda che era impossibile scrivere qualcosa
con Brian, per la sua ansia di dominare , sembrava concludere un ‘idea nella sua testa prima che si fosse impegnato a realizzarla .
Gli Stones ebbero la loro prima grande occasione il 12 luglio del 1962,quando si associarono alla band di Alexis al Marquee Club di Londra. Gli Stones ed Alexis avevano un grande seguito nella West End di Londra.IL concerto al Marquee, fu un successo. Brian comincio’ a far pubblicità al gruppo .Divenne amico di giornalisti e di gestori di clubs. Era entusiasta ricordano i suoi amici in quel periodo , furono forse i momenti piu’ belli della sua vita, sapeva che stava realizzando qualcosa di grande.
All’inizio, a sentire gli Stones,c’erano solo una ventina di persone,ma dopo poche mesi la voce circolo’ e gli ascoltatori diventarono centinaia. Il passo successivo fu una session di registrazione agli I.B.C. con Glyn Johns, come tecnico del suono che lavoro’ con la band fino a metà degli anni settanta. Gli Stones registarono cinque pezzi: alcune cover di Berry, Jimmy Reed e Bo Diddley.
Nel 1963 fu il proprietario di un club a Richmond, Giorgio Gomelesky che invito allo Station Hotel un importante giornalista musicale un certo Peter Jones, ad ascoltare gli Stones il quale il giorno dopo sul quotidiano locale osanno’ senza mezzi termini la band: furono i mesi che precedetero al decollo.
Lo stesso giornalista contatto’ Andrew Loog Oldham , un diciannovenne pubblicitario che lavorava per Brian Epstein, gia’ con i Beatles, Oldham,svincolo’ la band dal contratto con lo studio I.B.C. per novantatre’ sterline , e la prima cosa che fece fu di togliere dalla scena il pianista Ian Stewart, non adatto per la sua immagine, che da quel momento in poi suono’ sempre con gli Stones nei dischi e nei concerti ma non apparve mai come membro ufficiale della band.
Con l’ingresso di Oldham nelgli Stones come produttore, le cose cambiarono in fretta Mick e Keith divvenero autori delle canzoni , Oldham ,dal canto suo, fu l’ eminenza grigia che elaborava raffinate strategie di marketing, creando giorno dopo giorno l’immagine degli Stones, gia’ adatti per loro natura ad interpretarla alla perfezione.
I Rolling Stones cominciarono a lavorare sul loro primo album per la Decca; il disco era una compilation di covers dei loro idoli dove Brian spiccava per i suo lavori alla slide guitar in I Am A King Bee e all’armonica come in Not Fade Away. Nei primi dischi degli Stones, Brian, si cimento’ come chitarrista ritmica con la sua inconfondibile Vox Phantom, lasciando a Keith il ruolo di solista.
Lo spingere di Oldham, a scrivere canzoni a Mick e Keith, contributi molto allo spostamento di Brian dalla sua posizione primaria, malgrado i fans vedevano sempre in lui uno dei leader incontrastati; ma si sa le luci dei riflettori cadono per la maggior parte dello spettacolo sul cantante.
Brian suono’ le sue canzoni solo per Linda la sua nuova compagna, ma poi non ebbe mai il coraggio di presentarle ufficialmente al gruppo. Si senti’ sempre piu’ escluso dal gruppo e continuo’ a bere all’eccesso,diventando sempre piu’ intrattabile e chiuso, e comincio’ a vedersi cattivo e dannato.
Medito’ di lasciare il gruppo ma la sua voglia di fama, libertà e ricchezza glielo impedirono momentaneamente. Divento’ dipendente dalle anfetamine che lo reso ancora piu’ paranoico.
Nel 1965 conobbe Anita Pallemberg che presto avrebbe dominato con la sua personalita’ la vita di Brian.
Fu lei che plasmo’ l’immagine del nostro vestendolo in modo bizzarro ed effeminato,fu Anita che gli trasmesse l’amore per il Marocco che divenne una metà fissa per il biondo chitarrista degli Stones, ogni qualvolta ritornava con caffettani e gioielli berberi; fu il primo maschio eterosessuale nel mondo del rock ad indossare gioielli e a truccarsi.Brian era attratto dai mercati di piazza e dai cibi sensuali mangiati con le dita, ma soprattutto dai selvaggi ritmi marocchini dei tamburi di acciaio e delle nacchere di metallo. Osservava i musicisti cercando di imprimersi in mente il loro gusto musicale. Quando vedeva un vecchio berbero suonare uno strumento di canna o legno, Brian cercava di catturare un po’ dello strumento. Il Marocco era il posto dove lui riusciva a dimenticare quello che gli stava succedendo in Inghilterra.
Nell’agosto del ‘ 65, Satisfaction degli Stones era un “hit” in tutto il mondo. Brian aveva poco a che fare con quel disco; suonava solo la chitarra ritmica. Il brano fu interamente una creazione di Mick e Keith, e il grande successo fece sentire Brian solo piu’ isolato. Si rese conto che gli Stones potevano ormai andare avanti senza di lui. Nello stesso anno la band intraprese una tournèe in America, ma Brian perse molti concerti e venne ricoverato per overdose a Chicago.
Nonostante cio’ l’anno dopo Brian diede il meglio di se stesso durante le registrazione di Aftermath.
Fu il primo album totalmente di brani originali che gli Stones scrissero.
Negli studios della RCA a Hollywood, vi erano disseminati tantissimi strumenti musicali,lasciati li, da altri musicisti nelle loro sessions. Keith disse che Brian avrebbe voluto, e ne fu capace, di imparare abbastanza da ogni strumento ,anche solo per poter suonare cio’ che voleva in ogni canzone.
E cosi’ fu, questa era il suo grande dono; si dimostro’ essere un grande polistrumentista.In Paint it Black, si cimentò al sitar rendendo quel pezzo inconfondibile e magico, impregnato di un’atmosfera esotica sorprendente. In Lady Jane , suono’ il clavicembalo e il dulcimer, dando alla ballad un sapore elisabettiano; nessun altro in Inghilterra usava il dulcimer nelle composizioni rock.
Brian suono’ le marimbas in Under My Thumb il clavicembalo in I Am Waiting ; ma uno dei suoi pezzi forti resterà l’assolo di armonica nel primo piu’ lungo blues della storia del rock in Going’ Home, che indico’ una nuova direzione agli armonicisti.Alle registrazioni di Aftermath se ne stava sdraiato,vagava per lo studio con la chitarra al collo, oppure mancava alle registrazioni per diversi giorni, poi all’improvviso esplodeva ,arrivava in studio e stendeva cose bellissime al piano e al clavicembalo.il numero di strumenti che suonava era incalcolabile per qualsiasi musicista rock, in quei tempi
Brian era diviso ,voleva far parte degli Stones, e allo stesso tempo ne era ripugnato.
L’anno dopo in Between the Buttons, del 1967,suonò il flauto e il violoncello in Ruby Tuesday, il banjo e il kazoo in Cool Calm and Collected, le marimbas e il clavicembalo in Yesterday’s Papers, e il trombone nell’ironica Something Happened To Me Yesterday.
Durante il tour colasso’ diverse volte, tutte le persone che Brian frequentava pur di star con lui lo riempivano di ogni genere di droghe, finche’ venne ricoverato ; alla stampa fu detto che aveva la polmonite. La tensione all’interno del gruppo aumentava, e gli Stones continuarono il tour senza di lui.
Fu allora che definitivamente si ruppe qualcosa, si staccò dal gruppo, e ogni cosa intorno a lui smise di avere significato. Cadere dalla posizione di leader a quella di una scintillante decorazione fu un colpo tremendo.
IN uno dei suoi viaggi in Marocco Brian perse la donna, Anita Pallemberg lo lascio’ per l’altro stone Keith Richards , che col passare degli anni era diventato il braccio destro naturale di Jagger.
Il 1967 fu un anno tremendo per gli Stones, Mick , Keith e Brian vennero arrestati diverse volte, ma se per i Glimmer Twins (Mick e Keith) fu un brutto colpo, per Brian diventò devastante: l’inizio della fine.
Nel suo appartamento la polizia trovo’, oltre alle innumerevoli medicine per curare l’asma che lo affliggeva fin da piccolo’, fiale contenenti cocaina e tavolette di hashish .
Brian si mise in cura da uno psichiatra il quale gli disse che avrebbe dovuto sostenere una terapia molto lunga e faticosa.
Brian era sempre di piu’ frustrato dal non poter realizzare le sue potenzialità musicali ed era insoddisfatto della non purezza del rhythm’n’blues degli Stones; avrebbe voluto tornare a suonare Elmore James e Muddy Waters.
Ma non arrivo’ ad una presa di posizione definitiva che poche settimane prima di morire. Lui non lasciava i Rolling Stones, perché non sopportava di essere un ex-Rolling Stone: il suo ego era troppo ferito dalla perdita di potere.
Nonostante lo stato depressivo , e a dispetto della sua rabbia e del suo dolore,lavoro’ sulla colonna sonora del film di Anita A Degree of Murder; guardava il film e scriveva la musica secondo le immagini.
Jimmy Page lo aiuto’ alla chitarra solista.Brian suonava tutti gli altri strumenti: il sitar, l’organo, il clarinetto, il piano il dulcimer e l’armonica.
L’album psichedelico del 1967 Their Satanic Majesties Request, vide ancora Brian, nelle vesti di polistrumentista suonando il Mellotron, l’arpa e il moog in diversi brani, Brian si mise a lavorare facendo strane sovraincisioni con i nastri ; ma il disco fu totalmente un disastro, gli Stones erano completamente assorti dai problemi con la giustizia e abbastanza fuori di testa.
Nello stesso anno Brian Jones,venne invitato da Lennon a suonare il sassofono in due pezzi dei Beatles: Baby You’re a Rich Man e in You Know My Name .
Il 1968 inizio’ con Beggars Banquet, che segno’ il ritorno degli Stones alle radici Blues; Brian ritorno’ alla chitarra e prevalentemente si dedico’ alle parti acustiche dell’album nei brani dalle atmosfere country-rock.
Lo stesso anno usci’ uno dei grandi hit delle Pietre Rotolanti. Jumping Jack Flash, nel video promozionale Brian appare come tutti gli altri Stones truccato mentre suona le maracas; effettivamente il brano che riporto’ gli Stones alle vette delle classifiche fu per le parti di chitarra interamente suonato da Keith Richards. Furono i suoi ultimi otto mesi con il gruppo.
Giro’ con gli Stones il film One Plus One di Jean Luc Godard dove gli Stones eseguono Sympathy for the Devil, Brian appare totalmente estraneo, al termine del film, è seduto sul pavimento nell’oscurità, strafatto con gli occhi chiusi, fumando qualcosa che assomiglia ad un joint; gli altri della band discutono della canzone.
Nella primavera del 68, Brian ando’ a Tangeri, per registrare i musicisti di Jajouka, che con la loro musica ipnotica celebravano il culto del Dio Pan.
Fu la prima rockstar che registro’ musica etnica.
Quando ritorno’ a Londra, venne ancora una volta arrestato , la sua paranoia aumento’ fino all’inverosimile, cosi’ come i suoi stati maniaco-depressivi; grazie anche all’abuso di acidi che da qualche anno Brian assumeva.
La polizia lo processo’ e venne accusato di detenzione di marijuana e multato di 2000 sterline.
Nei primi mesi del 1969 Brian acquisto ‘ una casa in campagna Cotchford Farm; la casa a era appartenuta all’autore di Winnie The Pooh, mentre secoli prima aveva ospitato Guglielmo Il Conquistatore , sembrava il posto ideale dove rilassarsi, Brian amava distendersi sull’amaca,vicino alla piscina tra il blue e il verde.
Il dottor Green che negli ultimi tempi ebbe in cura Brian, pensava che l’acquisto di quella casa fosse un altro dei tentativi di Brian per entrare nella fantasia di qualcun altro. Brian oscillava negli ultimi tempi tra il suo ruolo di “signore di campagna” di fronte al fuoco con cani e gatti ai suoi piedi e il suo ruolo doi popstar dal comportamento selvaggio e metropolitano
. Era ingrassato pieno di barbiturici e sonniferi, vestiva in modo piu’ frivolo del solito, e beveva come sempre in modo spropositato.Passava molte serate in un pub vicino alla sua casa ,giocando a biliardo con la gente del luogo. Non ostentava la sua ricchezza,nonostante i suoi pantaloni attillati di velluto e le camicie di seta.
Fu Alexis Korner che resto’ vicino a Brian negli ultimi mesi della sua vita, Brian confido’ al suo vecchio maestro, l’intezione definitiva di lasciare gli Stones e di formare un gruppo proprio, che tornasse a suonare la musica che prediligeva : il blues, mischiandola con il jazz il gospel e la musica marocchina.
Un pomeriggio Mick e Keith andarono a Cotchford per vedere se Brian volesse ricominciare le tournèes con gli Stones, ma si accorsero che ormai non era piu’ in condizione di suonare ne tantomeno di partire per qualsiasi data. Si lasciarono di comune accordo cosi’ come vuole la leggenda del rock.
Nelle ultime settimane della sua vita la casa di campagna venne invasa da adultori e personaggi ambigui , Brian sprecava tutti i suoi soldi in droghe per combattere la sua solitudine. Dal 17 giugno al 3 luglio ,visse con la modella svedese Anna Wohlin, la sua ultima ragazza, che stranamente assomigliava ad Anita ,con loro ospiti fissi un’infermiera Janet Lawson e un costruttore Frank Throgood , un personaggio nefasto.
La dinamica della sua morte è ancora avvolta, dal mistero gli amici dissero che Brian fu sempre un abile nuotatore , ma si sa che il nostro non conduceva ormai da anni, una vita sportiva.
La notte del 3 luglio mori’ annegato nella sua piscina , e nessuno lo soccorse.
Il dottor Albert Sachs,patoligista, gli fece l’autopsia.Descrisse il fegato di Brian due volte del peso normale e in uno stato avanzato di melanismo, e il suo cuore piu’ grande del normale; riscontro’ anche segni di di bronchite cronica e una forma di pleurite. Dichiarò che la morte di Jones era dovuta ad annegamento associato a ingerimento di alcool e droghe.
Parte del mito di Brian, venutosi a creare dopo la sua morte, è dovuto alle innumerevoli teorie sulla sua morte: alcune credibili altre no: fu mick Jagger che lo spinse dentro la piscina, era stata la mafia,perche’ sapeva troppo sula condizione finanziaria degli Stones… suicidio.
Solo due degli Stones parteciparono al suo funerale Charlie Wats e Bill Wyman, che si svolsero a Chelthenam, nella chiesa ,dove lui aveva fatto parte del coro.
L’ultima sua apparizione come musicista è nell’album Lei It Bleed uscito a dicembre dello stesso anno; qui Brian suona in un solo pezzo la slide.guitar in You Got The Silver.
IL 5 luglio gli Stones tennero un concerto gratuito in memoria del loro chitarrista ad Hyde Park, davanti a 300.000 persone; fu il debutto del nuovo chitarrista Mick Taylor.
Mick Jagger lascio’ andare nell’aria migliaia di farfalle e lesse una poesia di Shelley, prima di iniziare a suonare, fu il peggior concerto della band, anche se la loro gloriosa storia , si sa continua, ma l’epoca della Swinning London e del beat era finita.


“ Pace! Pace!
Non è morto e non dorme,
si è svegliato dal sogno della vita
siamo noi che persi in tempestose visioni
teniamo coi fantasmi un’inutile lotta
e in folle ipnosi affondiamo il coltello
del nostro spirito in nulla invulnerabili”.
( Shelley)


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MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 19:11
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
...Brian.Quello che suonava il sitar in "Paint it Black" e l'armonica in "Long long While".Quel ragazzo biondo che le ragazze amavano a causa del suo sguardo triste e lontano,di quello sguardo che abbiamo perso.Il folletto,il pazzo,l'immolato,il primo che ando' fino in fondo,vittima e boia delle farse del rock.Il Rolling Stone indimenticabile,biondo,biondo folletto dipinto di nero.Goodbye,Ruby Tuesday...

"...Non essere cosi' paranoico,Brian", ammoniva affettuosamente Bob Dylan,dopo che Jones si era ferito a forza di strofinare l'armonica.Chitarra,sitar,tastiere,saxofono,migliaia di percussioni:Brian suonava abilmente tutto cio'.Sprizzava scintille...

...Due degli Stones(Bill e Charlie),Suki,Linda Lawrence e Julian parteciparono al funerale di Brian, a Cheltenham, nella Chiesa dove lui aveva fatto parte del coro.Tra gli assenti c'erano Mick,Keith,e Anita(Mick era in Australia per il film Ned Kelly).Dopo il funerale, Linda venne invitata a casa dei Jones, e la signora Jones si tenne vicino Julian.Linda depose questa poesia Giapponese sulla ghirlanda di non-ti-scordar-di-me: "Ora la mia solitudine segue i Fuochi d'Artificio-Guarda!Una stella cadente!"


Il successivo destino di alcuni degli altri maggiori protagonisti di questa tragedia ci fa interrogare sull'esistenza di una "Giustizia" piu' Grande.I problemi con la droga di Keith sono stati ben documentati.Anita Pallenberg ha avuto la sua parte di sofferenze:Keith la lascio' per una donna piu' giovane,un ragazzo si suicido' a casa sua nel suo letto e il suo aspetto fisico si altero' al punto da renderla irriconoscibile.Suki Poitier e' morta negli anni '89.Linda Lawrence ha sposato Donovan Leitch,il cantautore,ed ha cresciuto tre bambini,uno dei quali e' diventato adulto e canta.Julian Lawrence,figlio di Brian e Linda, che ha accompagnato anche i Rolling nello Steel Wheels Tour.
L'eredita' di Brian Jones continua a vivere.Il Brian Jones Memorial Fan Club e' un'organizzazione internazionale che mantiene informati le migliaia di fan di Brian e il suo Spirito vivo.Attraverso questi fans, Brian Jones non morira' mai.


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MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 19:52
Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39
Bello il testo. W Brian Jones.


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MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 20:12
Avatar utenteMessaggi: 3205Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44
Grazie Andrea


Profilo WWW
MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 20:40
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
che coincidenza.....anche Shelley,( l'autore della poesia letta da Mick a Hyde Park) come Brian Jones, morì annegato giovanissimo, e anche per lui si discusse se fosse stato un incidente o un omicidio (di matrice politica...)


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MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 20:52
Avatar utenteMessaggi: 2239Località: BeneventoIscritto il: 11 settembre 2006, 22:40
brian il grande...anche se puffetto di statura era un grande e solo lui poteva avere quella bella idea di creare i rolling stones.....grazie brian per aver creato la miglior band del mondo e grazie per tutto ciò che hai fatto in vita....


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MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 21:09
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
avevo già letta sta cosa...ma grazie lo stesso! e grande Brian.... :wink:


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MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 21:42
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
Ciao Stella che brilli nel cielo. Sei sempre nel mio cuore e la tua luce risplende sempre più. Ciao Caschetto Biondo :wink:
Grazie Andrea per l'articolo.


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MessaggioInviato: 2 luglio 2008, 22:00
Avatar utenteMessaggi: 130Iscritto il: 25 marzo 2007, 3:29
Eh, già... il fan di Cannonball Adderley... un pensiero sincero e profondo per lui... come per Morrison....


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MessaggioInviato: 3 luglio 2008, 0:01
Messaggi: 1831Iscritto il: 11 febbraio 2007, 4:36
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MessaggioInviato: 3 luglio 2008, 0:57
Avatar utenteMessaggi: 4253Località: ladispoliromaitaliaeuropamondoIscritto il: 9 gennaio 2008, 22:17
grazie monkey man <) :(


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MessaggioInviato: 3 luglio 2008, 10:41
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
potete lasciare un fiore e un pensiero qui:
http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cg ... &GRid=1633


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MessaggioInviato: 3 luglio 2008, 10:54
Avatar utenteMessaggi: 2825Località: SienaIscritto il: 25 agosto 2007, 15:22
grazie delle belle parole ke avete scritto....mi commuovo(come gia sapete)quando ripenso a Brian,quella dolce creatura indifesa,incapace di comprendere il proprio genio perkè troppo insicuro e kiuso.....Brian Jones era e sarà sempre nel mio cuore un musicista unico...un ragazzo ke nei primi tempi era il migliore....il piu bravo...il piu bello...
purtroppo il destino ha voluto questo per il nostro angelo....
Ciao mio bellissimo Angelo Biondo....mi manki.... :cry:
ps:una poesia indimenticabile quella di Shelley...


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MessaggioInviato: 3 luglio 2008, 11:03
Avatar utenteMessaggi: 3205Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44
Sticky'92 ha scritto:
grazie delle belle parole ke avete scritto....mi commuovo(come gia sapete)quando ripenso a Brian,quella dolce creatura indifesa,incapace di comprendere il proprio genio perkè troppo insicuro e kiuso.....Brian Jones era e sarà sempre nel mio cuore un musicista unico...un ragazzo ke nei primi tempi era il migliore....il piu bravo...il piu bello...
purtroppo il destino ha voluto questo per il nostro angelo....
Ciao mio bellissimo Angelo Biondo....mi manki.... :cry:
ps:una poesia indimenticabile quella di Shelley...


Impazzisco all'idea che tu Bianca cosi giovane, sei cosi' dentro a questa storia di Brian, una storia cosi vecchia, ma cosi' intensa che molti di noi se la sono portata dietro x cosi' tanti anni. Penso dvvero che tu sia un caso piu' unico che raro. E' vero ci sono tanti ragazzi che si sono avvicinati agli Stones......ma
tu proprio la vivi questa cosa.


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MessaggioInviato: 3 luglio 2008, 11:11
Avatar utenteMessaggi: 2825Località: SienaIscritto il: 25 agosto 2007, 15:22
si isy....morirei senza gli stones....e ci entro proprio dentro una cosa quando mi interessa....grazie dei complimenti comunque....
ki è ke viene a fare un pellegrinaggio a Cheltenham quando compio 18 anni??? :wink:
Bye Brian Jones....

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