a Ry Cooder avevo pensato, ma non l'ho menzionato perchè Ry ha sempre riscoperto brani tradizionali abbellendoli in modo eccezionale. il suo è sempre stato un viaggio a ritroso alla ricerca delle origini della musica stessa.
anche prima che iniziasse la sua carriera da solista, era con Taj Mahal nei Rising Sons, quindi siamo lì.
amo il suo modo di esplorare territori diversi, blues, rock, R&B, jazz, country & western, folk, tex-mex, hawaiana, cubana, africana (penso al disco stupendo insieme ad Alì Farka Tourè), anche pakistana..
un paio di giorni fa ascoltavo 'Chicken Skin Music' e 'Paradise and Lunch'. mi son sentito semplicemente bene.

Giuliano

Jorma Kaukonen l'ho visto dal vivo in un pub a Roma, mentre seduto comodamente mi scolavo pinte di birra. Devo dire che portava con se il suono della California proprio quello vero che si sente nei vinili.
Secondo me quella è una generazione a parte

Condivido tutto quello che dite. Kaukonen suonava con Janis prima degli esordi. Da sentire early performance

in anni recenti, chi ha sicuramente tentato un ritorno alle origini è stato Keb Mo'; ma anche i Drive By Truckers e Alvin "youngblood" Hart

Keb mo è meglio come chitarrista che come cantante... Non c'è il rischio che gente come lui finisca nel dimenticatoio e, per quanto brava, venga considerata manierista. Siamo proprio certi che non portare nulla di nuovo sia da artisti?