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Indice  ~  Generale  ~  SE IL LEADER FOSSE STATO BRIAN JONES

MessaggioInviato: 4 dicembre 2007, 15:33
Avatar utenteMessaggi: 430Iscritto il: 17 gennaio 2006, 21:22
No. Brian non aveva le "palle". Era un figo, carismatico, precursore di mode e stili ma fragile oltre che incapace di buttar giù due note che non fossero d'altri. E poi di tossico ce n'era già uno, il migliore ... eh eh eh
ciao
'pizza


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2007, 20:03
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
eh eh eh.. :wink:


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2007, 20:06
Avatar utenteMessaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51
anche io credo che, per quello che ho letto, non avrebbe dato lo stesso apporto qualitativo alla band come gli altri due. magari avremmo avuto, viste le sue doti di musicista blues, una grandissima blues band oggi di culto, ma considerato i grandi bluesmen e le grandi blues band che ci sono state e ci sono in circolazione, e mettiamocci pure i poco conosciuti bluesmen americani relegati a suonare in bar pub e bettole, è meglio aver avuto in dono le canzoni immortali firmate Mick Jagger / Keith Richards.

Giuliano <)


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2007, 20:06
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
no non credo che ce lo meritiamo...anche noi facciamo parte di questa schifezza non ci possiamo escludere sarebbe troppo comodo.... :wink:


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2007, 22:03
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
[quote="rosso57"]<) <) <)
Bene ,io penso che la musica e’ comunicazione, la musica non ha frontiere ne’ confini; Chaplin diceva che al contrario del muto, il sonoro avrebbe chiuso il cinema nei confini della lingua che sarebbe stata usata nel film: in oriente un film sonoro sarebbe stato doppiato nella lingua del paese dove era proiettato perdendo la sua originalita’,cosi’ la musica e altre arti come la pittura , la scultura a l’architettura non hanno confini ne’ limitazioni se non quelle della lingua quando questa viene usata; Brian forse era andato oltre questo limite, ha avuto un momento di estro creativo senza precedenti e tanti capolavori dei Rolling portano l’impronta del suo genio, purtroppo il genio non ama farsi circoscrivere ne’ farsi limitare…e Brian aveva oltrepassato il limite oltre il quale c’e’ solo gelosia e solitudine (un destino comune a tante persone nel mondo dell’arte creativa) , forse era presuntuoso, forse la sua cultura era superiore a quella degli altri Rolling, la sua conoscenza musicale era un piu’ profonda degli altri, sapeva suonare piu’ strumenti degli altri, era il piu’ raffinato e sulla scena rubava l’attenzione con quel caschetto biondo ed il sorriso da bambino a cui si perdona tutto…era un mito in tutti i sensi….ma tutto questo avrebbe giovato al gruppo nel tempo? Sarebbe stata musica diversa da quella che ascoltiamo ora…io amo i Rolling ora come prima,con Brian con Taylor con Wood e’ una sorta di malattia (non penso di essere il solo ) per cui mi basta una nota di una loro canzone per farmi andare altrove(l’ho gia detto che e’ la colonna sonora della mia vita); ma comunque ripeto che Brian e’ stato un VERO MITO degli anni 60’ ma purtroppo legato a questi anni, e che hanno fatto di questi anni una sorta di paradiso musicale irripetibile,Brian lasciamolo in quel paradiso…godiamoci i nostri Stones e la loro musica intramontabile e che come dicevo in principio non ha confini, ne’ stati, ne’ lingua,ne’ bandiera,ne’ sottotitoli… ma ascoltando Ruby Tuesday all’Olimpico ho pensato a Brian (non sto inventando nulla)..ho sentito una stretta al cuore e ho pensato (illuso?) che forse l’avessero dedicata a lui, mi aspettavo una sua immagine sullo schermo, ma il mondo artistico e’ strano, macina soldi e miti…….deve andare avanti…Io invece sono quasi commosso…
Un saluto da Prodigalson


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2007, 22:16
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
brian è morto e nessuno sà come sarebbe o non sarebbe stato secondo me! poi ha lasciato la band prima di morire..anzi diciamo che mick e keith lo hanno allontanato per esser sinceri giusto o sbagliato che sia stato! anche il resto degli stones fanno parte di quei anni 60..poi hanno fatto un sacco di soldi e della buona musica che noi tutti ascoltiamo volentieri ..ma la magia dei roling era di quel tempo assieme a brian! penso che il trio brian mick e keith era mostruoso e senza togliere nulla anche a charlie :wink: e bill!


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MessaggioInviato: 5 dicembre 2007, 13:50
Avatar utenteMessaggi: 684Iscritto il: 22 marzo 2007, 16:52
Brian leader dei Rolling Stones e' stato un dato di fatto per tutto il loro esordio.All'inzio nel 63/64 di fatto il leader era lui,tanto che in america nelle prime tourne leggevi sui giornali Brian Jones&the Rolling stones.

Ma la storia ha dimostrato che non poteva reggere ne il successo e ne soprattutto l'esilio da comparsa che si era creato perse le redini del gruppo dopo che mick&keith hanno incominciato a scrivere.

Troppo debole e troppo narciso

Certo che il sitar di Paint o il pianino all'inizio di She's a Rainbow.....senza di lui non sarebbero mai esistiti.....e questo basta per farcelo amare

Brian is dead,long live Brian


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MessaggioInviato: 5 dicembre 2007, 21:04
Messaggi: 3367Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
<) <)

Lars, sei grande. Condivido parola per parola cio' che hai scritto. Sono contento che i miei topic trascinino la discussione su questa incredibile band che, speriamo, sparisca il piu' tardi possibile dalla faccia della terra. Io credo che i Rolling, abbiano qualcosa che altri non hanno che ce li fa amare cosi' tanto, ma non riesco ancora a capire cos'è dopo 36 anni che li ho nel cuore e di certo Brian fa parte di tutto cio', un personaggio misterioso che nessuno in realta' capiva, perchè, probabilmente, lui stesso non voleva farsi capire. E' esistito troppo poco per poterlo definire come uomo e come musicista. Lui si lacerava dentro per qualcosa che nessuno mai saprà fino a raggiungere la morte come meta di sollievo. Gli altri Stones hanno rimosso Brian dalle loro coscienze, questo è certo. In tutti questi anni non lo hanno ricordato come meritava perchè gli fasceva paura, soprattutto a Mick per il suo fascino e per il carisma che, indubbiamente, aveva. Per questo io non li perdonero' mai. Non si buttano via le persone cosi' in quanto fragili, sensibili, non facenti parte di dell'eletta schiera dei prepotenti e dei forti anche se, purtroppo, nel mestiere degli Stones, bisogna essere cosi' per durare 45 anni sempre in vetta al mondo. Ciao Brian, io ti ricordo.


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MessaggioInviato: 6 dicembre 2007, 22:11
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
LONDRA - La prima chitarra elettrica di Brian Jones - il componente dei Rolling Stones morto nel 1969 all'età di 27 anni - è stata finalmente ritrovata. Anzi, non era mai stata persa. La chitarra - una Harmony Stratotone utilizzata nella prima hit degli Stones, 'Come On' - sparita agli inizi degli anni Sessanta, era finita nelle mani di un dentista, Basil 'Tug' Wilson. L'uomo ricevette lo strumento da Eric Easton, che lavorava come contabile per gli Stones. Ora Robert Wilson, il figlio del dentista, ha deciso di prestare la chitarra a un museo dedicato proprio a Jones in un pub vicino a Cheltenham. (Agr)


PRODIGALSON


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MessaggioInviato: 7 dicembre 2007, 22:56
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
[quote="rosso57"]<) <) <)
Un'altra grandissima storia si va ad aggiungere alla lunghissima lista di aneddoti che circonda il mito degli Stones.
Dopo circa 50 anni rispunta la prima chitarra elettrica utilizzata da Brian Jones, colui che ha definito il suono e l'atteggiamento della band più longeva del r'n'r, acquistata dal primo manager del gruppo Dick Hattrell per 45 Euro; adesso il valore di mercato supera i 360.000 Euro ed è stata prestata a un museo dedicato a Jones.
La storia è questa: nei primi anni '60 il ragioniere degli Stones Eric Easton fa spesso visita allo studio del dentista Basil "Tug" Wilson di Londra Ovest, i due diventano amici e una volta Easton si porta dietro la Harmony Stratotone (utilizzata nel primo successo ‘Come On') come baratto.
Il dentista accetta, ringrazia e invita nuovamente il contabile a servirsi del proprio studio, cosa che avviene ma questa volta l'onorario viene saldato con una batteria.
A inizio anno il figlio di "Tug" Wilson decide di prestare la chitarra al museo: “E' in famiglia da sempre.
Siamo quattro fratelli e tutti abbiamo imparato a suonare grazie alla Harmony Stratotone”.
Per concludere degnamente l'aneddoto, il manager che acquistò lo strumento ha spiegato: “Brian era fantastico con l'acustica, ma voleva l'elettrica.
Sapevo che ne aveva bisogno per la sua carriera e così gli ho comprato questa chitarra.
Era quello che desiderava”.
La fidanzata di Jones Pat Andrews aggiunge: “E' la stessa chitarra con la quale Brian ha insegnato a Keith Richards a suonare.
Ho questa immagine di lui seduto sul nostro divano scassato con Keith ai suoi piedi.
All'epoca conosceva soltanto tre accordi”.
Fabrizio Galassi
Il fan-club di Brian Jones
UN SALUTO DA PRODIGAL


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MessaggioInviato: 7 dicembre 2007, 23:25
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
http://www.brianjonesfanclub.com/inside_out.htm

CI SONO DELLE FOTO STRAORDINARIE.
DA VISITARE SUBITO...............

VEDERE IL BASSO DI WYMAN E' PIU' GRANDE DI LUI....

UN SALUTO DA PRODIGAL


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