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Indice  ~  Generale  ~  25° compleanno di Talk is Cheap!

MessaggioInviato: 5 aprile 2019, 15:59
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
rosso57 ha scritto:
In parte quello che scrive questo qua, è vero. I dischi solisti di Keith come quelli di Mick, non sono mai stati dei grandi dischi, diciamocelo chiaramente. Io ho sempre ritenuto che gli Stones solisti facessero abbastanza pena e lo riconfermo. Non c'è mordente in questo disco, non ti azzanna alla gola, non spacca, non emoziona, non trascina. E' un disco che arranca dietro ad un ritmo che non raggiunge mai, ha un che di stantio, non c'è fuoco nelle chitarre e non c'è potenza nella batteria, non c'è rabbia. E' francamente abbastanza noioso. Probabilmente sarà stato anche il periodo non proprio bello che stavano attraversando tutti gli Stones ma comunque è un disco che non dice quasi nulla. Detto questo, questo qua che ha scritto sta roba e ritira in ballo il discorso dell'artrite, è uno per il quale non vale nemmeno la pena di sforzarsi a fare un commento. <)

Rosso57 <)


:shock:
una delle tante.....



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MessaggioInviato: 5 aprile 2019, 17:15
Avatar utenteMessaggi: 3179Iscritto il: 12 gennaio 2006, 1:44
rosso57 ha scritto:
In parte quello che scrive questo qua, è vero. I dischi solisti di Keith come quelli di Mick, non sono mai stati dei grandi dischi, diciamocelo chiaramente. Io ho sempre ritenuto che gli Stones solisti facessero abbastanza pena e lo riconfermo. Non c'è mordente in questo disco, non ti azzanna alla gola, non spacca, non emoziona, non trascina. E' un disco che arranca dietro ad un ritmo che non raggiunge mai, ha un che di stantio, non c'è fuoco nelle chitarre e non c'è potenza nella batteria, non c'è rabbia. E' francamente abbastanza noioso. Probabilmente sarà stato anche il periodo non proprio bello che stavano attraversando tutti gli Stones ma comunque è un disco che non dice quasi nulla. Detto questo, questo qua che ha scritto sta roba e ritira in ballo il discorso dell'artrite, è uno per il quale non vale nemmeno la pena di sforzarsi a fare un commento. <)

Rosso57 <)


Ciao Massimo, dissento totalmente dal tuo scritto qui sopra. Per me e' un grandissimo disco. Detto questo il seguente Main Offender mi ha deluso tanto, quello lo trovo un disco noioso e senza mordente


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MessaggioInviato: 5 aprile 2019, 17:21
Avatar utenteMessaggi: 1009Località: PistoiaIscritto il: 27 marzo 2014, 21:02
Pensavo che la recensione postata qualche giorno fa fosse un pesce d'aprile, data la quantità consistente di cazzate concentrata in poche righe.
Evidentemente mi sbagliavo.
Non ci sono le chitarre in TIC...non c'è la batteria?!

https://www.amplifon.com/it/


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MessaggioInviato: 5 aprile 2019, 22:21
Avatar utenteMessaggi: 4294Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
Adoro Keith e questo album non è niente male, ma neanche un capolavoro, per qualche motivo trovo gli album di Keith un po monocorda per i miei gusti, preferisco alcuni di Mick che sono un po più vari anche se a volte hanno il difetto di scadere nell'eccesso commerciale. Ma non voglio mettere in contrapposizione i due, solo questione di preferenza musicale.


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MessaggioInviato: 5 aprile 2019, 23:24
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
Questo invece è un album che a suo modo ha fatto scuola. Diverse band e solisti si ispirarono al suono che Keith e la sua crew misero insieme. Mi viene in mente il primo dei Black Crowes (con Chuck al piano tra l'altro) e solo un sordo non lo nota; penso anche a Pawnshop Guitars di Gilby Clarke (ex Guns N Roses) prodotto non a caso da Waddy Wachtel e che vi invito ad ascoltare. Deludente il secondo album di Keith invece.

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MessaggioInviato: 6 aprile 2019, 11:28
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Ragazzi, mi dispiace ma su questo album non riesco a dare un giudizio diverso. Poi, scusate, ognuno sarà libero di esprimere ciò che pensa o no? Senza bisogno che qualcuno dica che scrive cazzate o no? Io mica dico a chi considera questo un grande album, che scrive cazzate o no? Con questo Keith è sempre il grande Keith, cosa significa? È un album che non ha potenza, lo riconfermo. Arranca per arrivare alla vetta ma non ci arriva mai. Mi sono spiegato?

Rosso57

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MessaggioInviato: 6 aprile 2019, 13:48
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
E chi ti ha detto niente rosso?
Qua subito facciamo i permalosi.
Si chiacchiera non essendoci altri argomenti...

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MessaggioInviato: 6 aprile 2019, 14:51
Messaggi: 272Iscritto il: 9 marzo 2015, 18:29
Ho paura di chiederti cosa pensi delle bonus tracks, Rosso :-)
Comunque Keith non è certo il tipo da tempi forsennati, se è questo che intendi con mancanza di ritmo.

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MessaggioInviato: 6 aprile 2019, 16:19
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Quello che voglio dire è che non lo sento il Keith super rocker come è nella sua natura. Quando fa album solisti sembra diventare un altro, più melodico, sdolcinato, molle, insomma una palla!!! Perché vuole sembrare chi non è? È questo che mi fa innervosire, poi guardi Leeds 82 per dire, e lo vedi bello incazzato con la chitarra che brucia nelle mani e tu salti dalla gioia. Quello è il Keith vero che voglio sentire. !!! Riesco a farmi capire cosa intendo, amici stoniani? Quella è la sua anima, perché deve fare dischi dal suono timido, senza spina dorsale, due palle!!!! Boh, io lo vivo così, mi sembra un Keith non Keith, un'altra roba , non sincera, non autentica, qualcosa di forzato.

Rosso57

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MessaggioInviato: 6 aprile 2019, 18:28
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Cmq, sto riascoltando l'album compreso le 6 bonus che mi sembrano più interessanti. Poi ne riparliamo. Raramente rimango fisso su qualcosa.
Rosso57

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MessaggioInviato: 7 aprile 2019, 13:57
Messaggi: 422Iscritto il: 9 ottobre 2016, 23:30
con rosso non sono d'accordo con neanche una parola, e nemmeno con vasco che dice Mick ha fatto di meglio come solista, salvo solo "wandering spirit" ma per il resto è quasi "porcheria" a mio gusto e parere naturalmente...per me Keith ha fatto decisamente molto meglio di Mick come solista, il pimo album e il terzo album sono due veri capolavori mentre il secondo un po meno interessante.. <tele


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MessaggioInviato: 7 aprile 2019, 15:20
Avatar utenteMessaggi: 4294Località: leccoIscritto il: 18 luglio 2009, 23:29
...beh! Certo ognuno ha le proprie opinioni e gusti e io tendo a rispettarli a differenza di chi se non è di suo gradimento le chiama porcherie.
Ma lasciamo perdere è una battaglia persa in partenza....


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MessaggioInviato: 7 aprile 2019, 20:00
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Le 6 bonus tracks sono. di notevole livello e decisamente più interessanti dell'album che riconfermo essere non convincente. Tutto qui.

Rosso57

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MessaggioInviato: 18 aprile 2019, 9:28
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Keith Richards: “Suonare lontano dagli Stones mi ha fatto apprezzare sempre di più Mick Jagger”
Il chitarrista della leggendaria band ha parlato del suo rapporto con il frontman degli Stones


A volte stare lontane per un po’ aiuta le persone a superare le proprie incomprensioni: accade alle coppie ma può accadere anche tra colleghi. Ne è un esempio quanto accaduto tra Keith Richards e Mick Jagger ormai qualche tempo fa. Com’è noto, il chitarrista tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, ha lavorato anche a un suo progetto parallelo, in una band chiamata X-Pensive Winos.
Richards si gettò a capofitto in quel progetto perché in quel periodo i Rolling Stones si erano presi una pausa, proprio a causa di alcune tensioni tra il chitarrista e Mick Jagger. La situazione era davvero critica e i due non riuscivano a capire se sarebbero riusciti a risolverla o meno. Così Keith si dedicò ai due album usciti con gli X-Pensive Winos, dischi che furono però etichettati come suoi album solisti, ovvero Talk Is Cheap nel 1988 (recentemente ripubblicato in una nuova versione) e Main Offender nel 1992.
Quel periodo di pausa servì ai due musicisti per schiarirsi le idee e oggi Richards ha spiegato cosa accadde a lui in particolare: “La cosa che più mi rendeva felice era che potevo uscire dagli Stones e poi ritornarci facilmente – ha confessato in una nuova intervista per Rolling Stone – ma ho imparato molto nel fare il frontman. Ho imparato ad apprezzare molto di più il punto di vista di Mick su vari argomenti, in particolare sulle esibizioni live. L’esperienza di quel mio progetto parallelo ha ampliato la mia prospettiva sul ruolo che ciascun membro di una band dovrebbe ricoprire. Insomma, ho capito che dovevo avere più rispetto del frontman”.
Nel ricoprire con gli X-Pensive Winos il ruolo che Jagger ha negli Stones, Keith si è dunque reso conto che non si tratta di un compito semplice: “Ti rendi conto che ci sei dentro sempre, di continuo, non ti fermi mai – ha spiegato – io negli Stones, invece, sono nella comoda posizione di potermene andare quando mi pare, oppure di mettermi sotto con la band a pieno ritmo. Ho delle scelte, mentre il frontman non ne ha”.
Quell’esperienza, insomma, è servita a Richards per andare incontro alle esigenze di Jagger e per superare le loro incomprensioni ma in realtà lui non ha mai avuto intenzione di portare avanti quel progetto parallelo: “È iniziato solo perché con gli Stones ci eravamo presi una pausa alla fine degli anni ’80 – ha spiegato ancora Keith – e poi è andato avanti, ma forse è stato proprio quello a ispirare gli Stones a tornare insieme. Infatti abbiamo ricominciato con Steel Wheel che come album non è male direi!”.
A parte quell’episodio, nell’arco di tutta la loro carriera vissuta fianco a fianco, Keith e Mick hanno avuto sempre degli alti e bassi, come in fondo capita a chiunque, dopo tanti anni insieme. Secondo Richards, però, spesso si è voluto dare troppo peso alle loro tensioni ma in realtà dall’esterno non è possibile capire le loro dinamiche: “A questo punto io penso semplicemente che io e Mick siamo fatti così – ha concluso – tra di noi c’è sempre qualche piccola tensione, ma è proprio da quel piccolo attrito occasionale che si forma la perla nell’ostrica”. In sostanza, è normale che ogni tanto si scontrino, ma da questi scontri alla fine esce fuori sempre qualcosa di positivo.

Rosso57 <)
Si ritorna sempre all'ovile, prima o poi <)


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MessaggioInviato: 17 luglio 2019, 20:00
Messaggi: 127Iscritto il: 17 luglio 2019, 19:50
Già dal mio nick potete capire quanto adori Keith e quanto abbia passato tanti anni a studiarlo alla chitarra

ma devo essere onesto, a me il Keith romanticone, con tutte queste ballad, non mi è più piaciuto

Capisco che dal 1981 gli è cambiato anche il timbro vocale ( troppa cocaina e fumo di sigaretta) e quindi non può più scrivere per se stesso cose come 'happy'...però secondo me nei suoi dischi solisti e anche nei brani che scrive per gli stones con lui alla voce, è diventato troppo lento

Indubbiamente, Jagger, anche se con gusti musicali più discutibili, nei suoi lavori solisti quanto meno mette ancora energia e scrive roba veloce


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