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Indice  ~  Concerti  ~  23 Settembre 2017 - Lucca, Summer Festival

MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 1:22
Messaggi: 178Iscritto il: 20 marzo 2014, 2:47
Gli Stones SONO eterni ,è così logico !

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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 1:34
Avatar utenteMessaggi: 192Iscritto il: 6 novembre 2007, 15:44
Dai video che ho visto, mi sono sembrati un po' tutti sotto tono questa sera, rispetto al concerto di Zurigo, però è una mia impressione!!!

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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 2:37
Messaggi: 94Iscritto il: 25 marzo 2014, 17:32
Mi lasciano sempre perplesso, unici...senza filtri, tanta fatica per un posto decente, ma ne è valsa la pena.

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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 8:46
Messaggi: 26Iscritto il: 15 giugno 2014, 10:51
Su dai ragazzi, non lasciatemi in questo stato. Cosa aspettate ? Raccontatemi tutto tutto tutto tutto .....

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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 8:51
Messaggi: 1577Iscritto il: 10 novembre 2012, 20:01
Da quello che ho potuto vedere nei filmati, nettamente migliori rispetto alle altre date. Mi ha fatto immenso piacere ed ho provato un po' di invidia per chi di voi era lì!!
Non ho più aggettivi da spendere per loro....sono una cosa fuori dal contesto della normalità, siamo su un altro pianeta.

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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 10:11
Messaggi: 49Iscritto il: 26 settembre 2013, 19:57
Per quanto mi riguarda inizio sotf con i primi 2 pezzi imprecisi e utili per rodare...migliorato tutto da TD in avanti...anche i suoni... spettacolari da happy in avanti...loro, suoni, energia...i classici eseguiti in modo eccezionale...le.chitarre sono splendide... 2 ore e 15 minuti


..
Peccato per il mio prato b che ho sfruttato al mrglio ma sono band da vedere da vicino per cogliere tutto..

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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 10:43
Avatar utenteMessaggi: 2745Località: ROMAIscritto il: 1 luglio 2007, 12:08
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Prodigalson


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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 11:44
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
Nell'attesa delle vostre recensioni.

Rolling Stones a Lucca, festa per 60 mila

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LUCCA – Un concerto senza filtri, no filter come recita il nome del tour. Nella loro unica tappa italiana alle Mura storiche di Lucca, di fronte a 56 mila spettatori, i Rolling Stones si lasciano andare, rivoluzionano la scaletta, sembrano spesso improvvisare il prossimo passo. Inzeppano il concerto di sorprese, di dediche di un amore sperticato per l’Italia ma anche, inevitabilmente, di passi falsi e di qualche errore. Del resto vuol essere una serata senza filtri ed è meravigliosa anche così, completamente diversa da quella, molto più compatta e controllata, del concerto visto tre anni fa al Circo Massimo di Roma.

"Ciao Lucca, ciao Italia, come state tutti? Questa è la prima volta che suoniamo in Toscana" dice in buon italiano Mick Jagger in apertura di concerto. E parlerà molto, con quel suo accento simpatico, ad un certo punto anche usando termini in dialetto fiorentino, canterà in italiano riproponendo la cover di A tears goes by, Con le mie lacrime, del 1965, e ad un certo punto racconterà (in italiano) un episodio della sua giornata fiorentina in cui ha anche avuto il tempo di visitare la Galleria dell'Accademia di Firenze e di farsi scattare una foto accanto al David di Michelangelo subito postata sul suo profilo Instagram: “Oggi ho passato una bellissima giornata a Firenze. Ho incontrato la signora May e abbiamo mangiato un gelato sul Ponte Vecchio: delizioso”.

Il concerto parte sulle note di Sympathy for the devil, un inizio folgorante con una delle canzoni più amate della band anche se il livello della chitarra di Keith Richards è assolutamente errato e sovrasta ogni cosa. Il brano resta un modo per dire che per Jagger, 74 anni, Richards, 73, Ronnie Wood, 70, e Charlie Watts, 76, il blues brucia ancora, sempre e comunque. Il pubblico entra subito in sintonia e accompagna in coro, c’è un mare di telefonini accesi accanto alle mura storiche di Lucca. Poi ecco It's only rock'n'roll (but I like it) di fronte al pubblico adorante di fan di tutte le età. Incasso per 6,5 milioni di euro per una produzione che ha superato i 2,5 milioni di euro. In platea, tra gli altri, anche il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, la schermitrice Bebe Vio, Piero Pelù, i Negrita e l'ex calciatore Javier Zanetti.

Negli anni Sessanta e Settanta gli Stones hanno incarnato la controcultura, l’insoddisfazione e la rabbia dei più giovani. Cinquant’anni dopo rappresentano ancora la quintessenza del rock. Il loro pubblico è cresciuto con loro, ma le nuove generazioni continuano a subirne il fascino, come dimostrano tanti giovanissimi. “Queste sono le quattro calzoni che avete votato, scusate non c’è Puccini” dice Jagger prima di attaccare con Let’s spend the night together.

La prima parte stenta a trovare il binario su cui lanciare il treno del rock ma quando parte prima l’assolo di Ron Wood su You can’t always get what you want poi quello di Keith Richards che dialoga ruvido e coinvolgente, spezzando il ritmo, poi raddoppiandolo, e coinvolgendo tutta la band, è in quel momento che il rock’n’roll torna a trascinare tutti, Jagger lo sente e invita tutto il pubblico a cantare insieme a lui.

Si ascoltano Thumble dice, i due blues Just your fool e Ride ’em on down dal disco di cover dello scorso anno. Poi Jagger scherza, dice “mi sento un po’ romantico” e partono le parole di Con le mie lacrime: “Il sole sta per tramontare, i bimbi corrono a giocare”. Ecco Paint it, black, Jagger che urla in italiano “C’è qualcuno di Milano, di Roma, di Firenze?”, ecco una strepitosa Honky tonk women. Dopo un paio di pezzi affidati alla voce di Richards, Happy e Slipping away, arriva Miss you che trascina il pubblico e mette in mostra la bravura della band specialmente negli assoli di Darryl Jones al basso e di Karl Denson al sax.

Jagger scherza spesso, dice “ganzissimo” in fiorentino tra Midnight trembler e Street fightin’ man e poi: “are you feeling good? che cazzo...”, prima di una travolgente Start me up. La chiusura è per Brown sugar e (I can’t get no) Satisfaction per tornare poi nei bis con Gimme Shelter caratterizzata da un duetto sul boccascena con Sacha Allen, splendida cantante e corista. La chiusura è con i fuochi di artificio su Jumping jack flash.

http://www.repubblica.it/spettacoli/mus ... /?ref=fbpr


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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 11:52
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27

Rolling Stones a Lucca: la recensione del concerto


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Sì, è stato un concerto senza filtro.
Ciò che ai tempi di “Stripped” era parsa più una dichiarazione d’intenti che un’effettiva spoliazione, nel 2017 si è trasformato in azione. E, così, i Rolling Stones hanno smontato una buona parte della sovrastruttura dei loro show degli ultimi 30 anni.

Il No Filter Tour desidera essere, per quanto possibile per un mastodonte su strada come quello governato da Jagger, Richards, Watts e Wood, una conseguenza di “Blue and lonesome”, il loro omaggio al blues che è nel dna della band. Quindi altrettanto basilare ed essenziale. Ma se in studio le sessioni rigorosamente live e improvvisate, unite alla scelta di un repertorio da conoscitori, erano riuscite immediatamente nell’intento di segnare una discontinuità rispetto alla loro tradizione consolidata, aggiungendo addirittura valore a una produzione discografica sempre più esposta al rischio della monotonia, non era altrettanto ovvio riuscire a riproporne la formula all’aperto e di fronte a 57.000 spettatori.

A Lucca, dove lo spazio letteralmente inventato da D’Alessandro & Galli si è rivelato funzionale e di grande impatto, si è assistito alla versione più intimistica dello show da stadio del gruppo che ha praticamente coniato quello che, spregiativamente, si chiama “corporate rock”. Con un suono capace di arrivare molto bene fino in fondo all’arena all’aperto creata fuori dalle mura di Lucca, un suono – nel senso migliore della metafora – quasi mono. Asciutto, sobrio, secco, con la batteria del metronomo Charlie Watts sempre ben staccata dall’impasto delle due chitarre, eppure magicamente amalgamata con loro e la voce di Mick. E’ un timbro complessivo molto nitido, grezzo come si deve, che si coglie fin dalla partenza con “Sympathy for the devil” ma che toccherà le sue vette più avanti, quando è il riff a fare la differenza, leggasi “Honky tonk women” e “Jumpin’ Jack Flash”.

La sensazione che il gruppo cerchi l’intimità con la folla, che suoni quasi per rivendicare la qualità dello stile sporco che ha fatto la leggenda degli Stones senza ricorrere alla potenza della loro immagine, resterà una costante per oltre due ore. Con un Jagger che per la prima metà dell’esibizione sceglie una modalità meno fisica e tarantolata del solito, la sfida è sfilare la magia del blues dall’atmosfera di un club fumoso a cui appartiene per definizione e riproporla outdoor a una folla oceanica. “Just your fool” e “Ride ‘em on down”, le uniche due canzoni tratte da “Blue and lonesome”, sono esattamente questo: Mick all’armonica, Keith un maestro, pezzi genuini e ruvidi, straordinariamente autentici, totalmente padroneggiati.

L’omaggio all’Italia, se si escludono alcuni intermezzi parlati (Mick: “Eccheccazzo!”, Keith: “Alla faccia di chi ci vuole male!”), arriva con “Con le mie lacrime” che, prima di ritrovare il proprio sé sfociando troppo tardi nell’originale “As tears go by”, ha solo il pregio di ricordarci quanto spesso il nostro idioma faccia a cazzotti con le melodie rock. Fortunatamente poco più tardi arriverà la perla del concerto, una “You can’t always get what you want” rivisitata in chiave di jam session e spogliata dall’orchestralità dell’originale: una gemma in cui spicca Ron Wood, che cancella con il suo assolo il notissimo coro del brano.

E’ meno show e più concerto, qui a Lucca: anche per questo la scenografia alle spalle della band – regia spettacolare, elegante e sofisticata; fotografia d’alta scuola – si concentra su quattro musicisti che ci stanno dando dentro, cercando di regalare anche a chi assiste a centinaia di metri di distanza dal pit l’alchimia che si crea sul palco, grazie a quattro monografie in audio-video che marciano parallele e si mescolano tra loro. Gli effetti speciali sono i grandi assenti del No Filter Tour, e il risultato è gradevole perché la sontuosità e la magniloquenza dei Rolling Stones sono stavolta tutte appannaggio della loro musica: comandano il suono e il repertorio - e qui, si sa, in entrambi i casi si gioca in una lega a parte…

La scaletta, come si può leggere qui, è già un classico di queste 13 date europee: pare quindi quasi inutile dilungarsi sulla grandezza di “Brown sugar” appena prima dei bis e su quella adrenalina sinistra che “Gimme shelter” ancora sparge su di noi poco prima che cali il sipario. Vale invece la pena annotare che, forse, stasera abbiamo assistito a un inedito ossimoro: il “corporate blues”.

http://www.rockol.it/news-678709/rollin ... e-concerto


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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 12:30
Avatar utenteMessaggi: 1009Località: PistoiaIscritto il: 27 marzo 2014, 21:02
Dai commenti che leggo sui social sembra che lo spazio inventato da D'alessandro e Galli sia stato tutto fuorchè "funzionale", soprattutto per chi aveva prato B.


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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 14:03
Messaggi: 94Iscritto il: 25 marzo 2014, 17:32
Vero, unica pecca proprio il posto, poi sembrava tutto così classista, noi poveri del prato b stipati come in un campo di lavoro, con quelli del prato a a passeggiare davanti. Tanto spazio vuoto inutile a distanziare ulteriormente, capannoni delle bibite proprio davanti alla balaustra centrale e trattamento pessimo dello staff. Ero uno dei primi della fila del b, e sono andato più avanti possibile, poi mi sono spostato sul l'adozione destro del palco e da li ero abbastanza vicino ma quanta sofferenza. Non si può dividere così.

Altro appunto, molta gente lasciava il concerto o si avviava all'uscita con totale indifferenza sapendo che mancava poco alla fine, altri si urtavano per chi cantava troppo o ballava, ma andate a fare in c... sono gli Stones un prato A non rende un concerto rock musica da chiesa. Ah...onore a Paolone Beltramo che si è messo in mezzo ai comuni mortali a fare lo Stone e non la fighetta.

Per il resto il palco spegne tutte le polemiche, gran concerto

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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 14:27
Avatar utenteMessaggi: 622Iscritto il: 26 marzo 2013, 11:47
<) Grazie per le vostre recensioni, ne vogliamo altre e altre ancora, e poi foto e video...per noi che eravamo lì con il cuore ma non con la presenza fisica...ho la pelle d'oca <) <) <)


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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 14:34
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
"GLORIA AGLI STONES!"

Andato a Lucca per "salutare" i "ragazzi" come faccio sempre, per incrociare lo sguardo di Mick e Keith e dirci in un solo attimo:"Hey, come va?!Tutto bene?!A casa bene?!OK divertiamoci ora e...Alla prossima!"Non avevo alcuna aspettativa riguardo lo show in se, l'aspetto musicale passava davvero in secondo piano sia per il MIO modo di concepire l'evento, sia per le basse aspettative(e qui da persona onesta intellettualmente e sincera mi cospargo pubblicamente il capo di cenere...)dopo la visione e l'ascolto dei video dei primi 2/3 show del No filter Tour invero poco soddisfacenti sia dal punto di vista "fisico" che "tecnico"...Detto questo ho assistito alla fenice che è risorta dalle sue stesse ceneri!Band in forma SMAGLIANTE, con Mick ISPIRATISSIMO, tarantolato, loquace, ballerino, maratoneta, iconico...Ronnie SUPERBO, ha guidato la Band con dei solo precisi e graffianti come nel vagabondo di mezzanotte o in Street fighting man, Keith CONCENTRATO e carismatico, grande su Honky tonk e superbo su una Slipping away più bella che mai...Charlie METRONOMO instancabile di un motore che ha girato a mille!Highlights della serata per me:"Street fighting man", "Jumpin' jack flash", "Midnight rambler","It's only rock'n roll" e "Slipping away" ma sopratutto una "freschezza" fisica da parte di tutti e una "leggerezza" mentale che ha creato sul palco una simbiosi tra tutti i membri e sopratutto tra i Glimmer twins che più volte si sono fatti gli occhi dolci, si sono abbracciati e Keef ha portato con un sorrisone l'armonica al suo fratello di sangue per "Just your fool"...I ragazzi si divertono a fare quello che fanno e...SI VEDE!
A fine concerto parlando col mio amico Andrea Pagano che li ha visti pure a Zurigo, mi ha confermato senza ombra di dubbio che nonostante abbiano suonato bene in Svizzera, A Lucca hanno letteralmente fatto i numeri suonando molto meglio proprio come verve e concentrazione...Si vede che il pubblico Italiano caloroso come sempre e la cornice stupenda delle mura di Lucca li hanno particolarmente ispirati!
Per chiudere colgo l'occasione per abbracciare virtualmente e ringraziare i miei 2+2 compagni di avventura:Franco "Sici" mio fratello maggiore...Franco ti voglio bene e lo sai!Carla...Che dire...Sei stata una compagna di viaggio favolosa!Manu e Tania arrivate nel pomeriggio simpaticissime da morire!
Un abbraccio virtuale a tutta la grande famiglia di RSI incontrata nel prato A, fuori e in pizzeria e cioè:mio fratello Isy Araf con la Signora Simona(ho un fratellone famoso io!), il grandissimo Andrea Pagano e la sua compagna Silvia(Andy poi ti ricordo quella cosa li!), Mariella, Marco Pizza(a cui sarò sempre grato per il biglietto di Hyde Park!), la mitica Giancarla nostra iconica veterana, Lucia(al suo centoquindicesimo concerto...), Sonia e sua figlia Cecilia di Roma, Daniela di Cagliari, Gloria(una degli eroi di Hyde Park, mia sorella acquisita!) e il suo compagno Fabio(con cui condivido l'amore per i Roxy music, i Kinks, gli Stranglers, Eno e non solo!), Rosso(mannaggia a te, mi fai morire!), Fabio "Jack" compagno di mille fiere del vinile e compagno di transenna nientepopodimeno che a Wiener Neustadt nel '98 e ultimo ma non ultimo Jacopo con cui ci siamo salutati in lontananza....Spero di non aver dimenticato nessuno, se così non fosse chiedo venia...Ma con tre ore di sonno e due ore di Stones nelle vene, nel sangue e nell'anima ho fatto il posibile...La notizia, il messaggio finale è:GLI STONES CE L'HANNO FATTA ANCORA UNA VOLTA FACENDO IL CULO A TUTTI E INCENDIANDO LUCCA...Se la Band è quella vista ieri sera...Beh, ne vedremo ancora delle belle!55 & Counting!!!

Massimiliano


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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 14:58
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
A proposito dimenticavo due splendide versioni di "Start me up" con un tiro mai sentito prima e di "You can't always get..." riarrangiata live e con un Ronnie strepitoso...Un elogio sperticato ai suoni, con le chitarre finalmente "sparate" e belle pregnanti...Rock'n roll!!!


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MessaggioInviato: 24 settembre 2017, 15:23
Messaggi: 94Iscritto il: 25 marzo 2014, 17:32
Versioni maestose di SFM o SMU, Brown Sugar da infarto. L'inizio con SFTD prepotente, con Mick divino e le rasoiate di chitarra che mi hanno strappato un pezzo di cuore e qualche lacrima. Anche se la versione più bella di sempre di You Can always get mi ha davvero sconvolto, dire apoteosi è poco, Ronnie, Ronnie...cose aveva preso ieri? Era mostruoso, migliore "in campo", sempre sul pezzo e "sanguigno", un inno alla vita dopo la malattia...

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