Salve a tutti, rileggendo l'intervista fatta a mick e keith la mattina del concerto mi viene da chiedervi, ma qualcuno l'ha visto a mick girare in giro per milano con la bandiera italiana addosso?Avete qualche foto?Sapete dirmi di più a proposito?
Qui di sotto vi riporto l'intervista.
Jagger: Brava Italia, ma
stasera niente maglia
di Giorgio Casari
Sul filo del rasoio. E' questo il motto del concerto che terranno oggi gli Stones allo stadio milanese di San Siro, dalle 21 in avanti (e preceduti dai Feeder). Ultimi scampoli di biglietti, un pugno di migliaia, venduti da stamattina, per poter dire di aver partecipato a un evento che si profila fra i più importanti dell'estate rock, non solo italiana. E ultimi preparativi che rimbalzano tra la faccia stropicciata di Keith Richards - di nuovo in sella dopo una brutta caduta da una palma di cocco - e la faccia spalancata di Mick Jagger. Le due colonne portanti sostenute da Ronnie Wood e Charlie Watts - batterista imbiancato dall'aria sempre più ecumenica - che sussurra fra un sorriso e l'altro "It's only rock'n'roll". Anche Jagger sorride e sembra impalpabile mentre si destreggia fra il nugolo di giornalisti arrivati un po' da tutta Europa per una data che inaugura il tour nel nostro continente, e finalmente risponde a domande striminzite, costrette fra un incontro e l'altro. Piccoli assaggi di una torta che stasera si preannuncia memorabile.
C'è chi giura di averla vista girare per Milano con una bandiera addosso, quella italiana.
Mick: Davvero... - (ridacchia, NdI) -? Beh sì, è successa una cosa del genere. Comunque mi congratulo con tutti voi per la vittoria. Questa volta non indosserò la maglia azzurra però (successe nel 1982, a luglio a Torino, per la vittoria mondiale della squadra di Bearzot, NdI). Mi intimorisce, credo che la meritino solo i grandi giocatori di calcio. Noi suoniamo solo rock'n'roll, in fondo.
Come sta, signor Richards?
Keith: Un gioiello (barcolla e accarezza una foto con dedica che gli ha appena dato una fan, con la scritta, "vivrai per sempre, Keith!!!", NdI). Ho dovuto "dormire" per sei settimane, dopo che mi hanno aperto la testa. Non è stata un'operazione da nulla, sa. In fondo hanno sempre giocato con il mio cervello. Magari però lo hanno migliorato (ghigno, NdI).
Questo non le ha impedito di partecipare al prossimo film della saga dei Pirati, con Johnny Depp.
Keith: Per l'esattezza al terzo episodio. In realtà dobbiamo ancora cominciare, farò il corsaro Jack Parrow da settembre, non so in quale zona del mondo.
E un disco nuovo?
Mick: Non abbiamo programmato nulla, per il momento. L'intenzione c'è ma prima dobbiamo concentrarci sulle date della tournée europea.
Una tournée diversa da quella mondiale?
Mick: Sì, almeno al cinquanta per cento. Sa, abbiamo la fortuna di poter scegliere fra tanti pezzi...
Ce n'è uno a cui siete particolarmente affezionati?
Mick: Per quello che mi riguarda, rimango sempre sorpreso quando sento intonare Jumping Jack Flash da generazioni lontanissime fra di loro. E' rimasto un inno per tutti questi anni, forse più di My Generation. Incredibile, davvero.
Avete ancora fiducia nel rock'n'roll? In fondo, se qualcuno lo censura, come è capitato a voi in Cina, vuol dire che un po' di forza eversiva gli è rimasta.
Mick: La censura è sempre una cosa stupida e, come tutte le cose stupide, esiste da sempre e non estinguerà mai. Noi abbiamo un rapporto privilegiato in materia che con gli anni non si è modificato e ne siamo abbastanza contenti. Esser ancora qui a suonare testimonia che il rock può fare bene, sia a chi lo fa, sia a chi lo ascolta.
Qualcuno sostiene che domani verrete presentati dagli azzurri.
Mick: Ah sì?
Dopo oltre quarant'anni di carriera, siete riusciti a capire cosa significa avere successo?
Mick: Non in generale. Per noi significa semplicemente essere in grado di continuare. Un risultato non da poco.
(11 luglio 2006)
Vi prego fatemi sapere.