Salve ragazzi, stamattina rileggendo alcuni vecchi articoli sul mio pc ho ritrovato quest'articolo che mi è piaciuto e volevo condividerlo con voi spero che vi piacie, soprattutto per quel tizio che ha registrato il concerto a torino e che gli stones ne sono alla ricerca e anche l'aneddoto di keef e ron che improvvisano alcune cover nel backstage di napoli erano proprio altri tempi.
1967-2003, 36 anni di
Rolling Stones in Italia
di Andrea Prevignano (si ringraziano per la preziosa collaborazione Paolo Gallori, Gino Castaldo, Alfredo d'Agnese)
1967: le pietre rotolano in Italia
Quando nel '67 gli Stones calano in Italia accompagnati da una stampa istituzionale che di loro dice le peggiori cose (satanismo, promiscuità sessuale e comportamenti amorali assortiti), la band è già nota e stimata dai cultori del rock, ma non ancora affermata a livello planetario. Il gruppo è in un momento magico, appena reduce dalla promozione di Aftermath (1966), forse uno dei migliori album di sempre di Jagger e compagni, e di lì a poco sarebbe uscito Their Satanic Majesties Request, uno dei loro più ambiziosi.
Ci sono perquisizioni accurate sui componenti della band a Linate il 4 aprile, sulla scorta del fatto che Jagger e Richards si trovano sotto processo in quel periodo in Inghilterra per detenzione di stupefacenti. I concerti sono otto, due a Bologna al Palazzo Dello Sport (5 aprile), due a Roma al Palazzo Dello Sport dell'Eur (6 aprile), due a Milano al Palalido (8 aprile), due a Genova al Palazzo Dello Sport (9 aprile), secondo un costume che prevede doppie esibizioni, pomeridiane e serali.
A Roma aprono due artisti italiani che vengono sepolti di fischi: la romana Fiammetta e Al Bano, che espettora con piglio da tenore in erba Io di notte. Presenta la serata un imbarazzato Silvio Noto che introduce un incontenibile Jagger: il cantante tenta uno strip tease per poi vestirsi della bandiera inglese. In platea Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Gina Lollobrigida, Ursula Andress e Jane Fonda.
Alcuni piccoli scontri tra polizia e pubblico, qualche isolato atto di vandalismo a Milano, ma niente più. Le Loro Maestà Sataniche si rivelano meno pericolose di quanto previsto in un'intervista tranquilla e contenuta in Rai di Brian Jones e Mick Jagger, il loro live set è energico e i fortunati ascoltano tra le altre Ruby Tuesday, Let's Spend The Night Together, Paint It Black, 19th Nervous Breakdown. Costo del biglietto: 1000 lire.
1970: l'autunno caldo del rock
Tempo tre anni e gli Stones ritornano in Italia. Il gruppo è cresciuto, è più maturo (ha da poco pubblicato Let It Bleed) ha elaborato il lutto della morte di Brian Jones, ed è pronto ad affrontare il periodo postadolescenziale. La line-up ora comprende Jagger, Richards, Wyman, Watts, Mick Taylor alla chitarra, Ian Stewart alle tastiere, Bobby Keys e Jim Price ai fiati. Due le date: il 29 settembre a Roma al Palazzo Dello Sport, il 1° ottobre al Palalido di Milano. Si teme per la sicurezza: il 6 dicembre 1969 i Rolling Stones ad Altamont avevano reclutato come servizio d'ordine gli Hell's Angels che in un eccesso di zelo avevano ucciso un ragazzo di colore.
La scaletta è memorabile. Richards è il primo a comparire sul palco e attacca il riff micidiale di Jumping Jack Flash. Tra i brani eseguiti in entrambe le date Sympathy For The Devil, Love In Vain, Brown Sugar, Roll Over Beethoven. A Milano la band concede anche Honky Tonk Women e Street Fighting Man. ma il clima non è sereno: la polizia perde il controllo, lancia lacrimogeni e arresta 63 persone. E' appena iniziata la stagione dei concerti turbolenti e delle rivendicazioni politiche del pubblico, l' "autunno caldo" della musica rock.
1982: rock'n'goal
Bisognerà attendere dodici anni prima di rivedere i Rolling Stones in un'Italia politicamente più pacificata. Il 17 giugno 1982 a Torino il promoter Bill Graham annuncia due date, l'11 luglio e il 12 luglio allo Stadio Comunale. Non può sapere che la prima entrerà nella storia cronaca del nostro Paese. La Nazionale giocherà la finale dei Mondiali di calcio in Spagna con la Germania Ovest, vincendo 3-1 al Bernabeu di Madrid. Nella line up anche Ian Stewart al piano, Chuck Leavell alle tastiere e Gene Barge e Bobby Keys ai sax.
Jagger durante il primo concerto si avvolge nella bandiera italiana indossando la maglia azzurra di Paolo Rossi e pronostica davanti a 60 mila persone: "Vincerete". Profetico. E' il tardo pomeriggio quando il gruppo attacca con Under My Thumb e inanella una serie di hit più recenti come Going To A Go Go, She's So Cold, Miss You senza dimenticare i classici Time Is On My Side, You Can't Always Get What You Want, per poi concludere con un uno-due micidiale: Jumping Jack Flash e Satisfaction. La Rai manda in onda il primo brano al Tg1. Il giorno dopo felice replica con il pubblico impazzito di gioia che scandisce in loop lo slogan "Rossi, Tardelli e Altobelli!". Una curiosità: gli Stones sono alla caccia di un filmato bootleg di circa 20' con immagini dalle due esibizioni, realizzato sul palco da uno sconosciuto.
Il 17 luglio tocca a Napoli. Nel backstage del palco allestito al San Paolo Keith Richards e Ron Wood improvvisano per i pochi istanti un miniconcerto di cover, tra cui Hit The Road Jack di Percy Mayfield, Lonesome Whistle di Hank Williams e Will You Love Me Tomorrow di Gerry Goffin e Carole King. Nel corso della trasmissione "Sestante" vengono mostrate immagini live del tour e un'intervista a Umberto Agnelli e Gianni De Michelis. Storie dalla Prima Repubblica.
1990: suoni dalla giungla urbana
Urban Jungle Tour. Il gruppo ritorna in Italia con la tranche europea del tour a supporto di Steel Wheels (1989). I rapporti tra Jagger e Richards sono tesi e i risultati non sono esaltanti. Tre sono le date: il 25 e il 26 luglio a Roma allo Stadio Flaminio, il 28 luglio allo Stadio Delle Alpi a Torino. Su un megapalco da record la band dà fuoco alle polveri con Start Me Up e poi passa a sempreverdi come It's Only Rock'n Roll, 2000 Light Years From Home, Gimme Shelter.
La band, ampliata da Bobby Keys al sax tenore, Chuck Leavell e Matt Clifford alle tastiere, da un gruppo di coriste e dagli Uptown Horns, non è in grande forma, scoraggiata dalle non eccellenti prevendite e da un periodo di crisi interna. Un momento magico si vive nel pomeriggio prima della data di Torino, quando durante il soundcheck Jagger e Richards provano da soli Ruby Tuesday e Rock And A Hard Place. Il concerto verrà registrato in vista dell'album Flashpoint e ripreso da Julien Temple per il film musicale At The Max (1991) anche il giorno successivo, in un surreale Delle Alpi deserto.
(9 giugno 2003)
Fatemi sapere che ne pensate.