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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  "Consigli per gli acquisti"

MessaggioInviato: 23 agosto 2012, 18:19
Avatar utenteMessaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
John Hiatt – Mystic Pinball (2012)

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1. We’re Alright Now
2. Bite Marks
3. It All Comes Back Someday
4. Wood Chipper
5. My Business
6. I Just Don’t Know What To Say
7. I Know How To Lose You
8. You’re All The Reason I Need
9. One Of Them Damn Days
10. No Wicked Grin
11. Give It Up
12. Blues Can’t Even Find Me


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MessaggioInviato: 8 settembre 2012, 19:50
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
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James Maddock

Jimmy & Immy Live at Rockwood Music Hall


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MessaggioInviato: 8 settembre 2012, 21:53
Avatar utenteMessaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51
Mauro bello, che ne dici di sprecarti e raccontarci qualcosa del disco?
:twisted:


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MessaggioInviato: 9 settembre 2012, 9:15
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Caro mio, lo sai che devi avere una fiducia cieca riguardo i miei consigli !!!

Comunque:

James Maddock, inglese di Leicester, è un cantautore che ha trovato riscontri negli Stati Uniti. Ha uno stile semplice molto più acustico che elettrico accompagnato dalla sua voce molto simile a quella di Rod Stewart. Praticamente sempre in tour, arrivato a New York registra questo live alla Rockwood Music Hall.

Dopo 4 album tra cui un altro alla Rockwood Music Hall
con una diversa band, ci regala questo ritorno alla semplicità folk/Rock accompagnato dal chitarrista mandolinista David Immergluck dei Counting Crows.
E proprio quest'ultimo che assembla i suoni per un album davvero molto Americano.
Consigliatissimo.

1999 Songs from Stamford Hill
2010 Sunrise on Avenue C
2010 Live At Rockwood Music Hall
2011 Wake Up and Dream

2012 Jimmy & Immy Live at Rockwood Music Hall

“Straight line”
“Living a lie”
“Stars align”
“Wake up and dream”
“Never ending”
“Hollow line”
“Prettier girls”
“Whole lot to think about”
“Sunrise on avenue C”
“Old old Woodstock”
“When the sun’s out”
“Fragile”
“Knock it on the head”


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MessaggioInviato: 11 settembre 2012, 22:31
Avatar utenteMessaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
IAN HUNTER & THE RANT BAND - When I'm President - 2012

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MessaggioInviato: 22 settembre 2012, 21:38
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
FEDERICO BRUNO "A Gentleman Loser" :cool:


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MessaggioInviato: 2 ottobre 2012, 15:16
Avatar utenteMessaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
southern rock :!: :!: :!:

BLACKBERRY SMOKE - THE WHIPPOORWILL - 2012

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MessaggioInviato: 7 ottobre 2012, 12:29
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Chris Robinson Brotherhood

The Magic Door

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"Se sette canzoni vi sembran poche, è perché il disco "vero" della Chris Robinson Brotherhood si ottiene unendo questo The Magic Door con il precedente Big Moon Ritual: come nel precedente volume, anche in questo l'ex Black Crowes continua la sua esplorazione sonora alla ricerca dell'autenticità del rock. Canzoni nate on the road, con qualche concessione al recupero di vecchi classici ormai dimenticati".


Artist: Chris Robinson Brotherhood
Title Of Album: The Magic Door
Year Of Release: 2012-09-11
Label: Silver Arrow Records
Genre: Southern Rock, Blues
Quality: V0 Kbps
Total Time: 50:55 min
Total Size: 86.1 MB

Tracklist:

1. Let's Go Let's Go Let's Go (4:55)
2. Someday Past The Sunset (6:21)
3. Appaloosa (5:17)
4. Vibration & Light Suite (13:56)
5. Little Lizzie Mae (6:20)
6. Sorrows Of A Blue Eyed Liar (8:39)
7. Wheel Don't Roll (5:31)

In June 2012, following a 118-show journey, The Chris Robinson Brotherhood released their debut album Big Moon Ritual (Silver Arrow/Megaforce Records). It is a 'roots-o-licious collection of tunes with beautiful guitar tones, inventive parts, gorgeous solos, and killer vocals all around,' praised Guitar Player (June 2012), while Relix similarly raved by describing the album as 'a full immersion into Southern psychadelics, nine-minute song swoops, extended grooves and wailing vocals' (June 2012). The fruits of the band's hard-charging January 2012 recording sessions with producer Thom Monahan are heard not only on 'Big Moon Ritual' but in its companion album 'The Magic Door', set for release in September 2012.


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MessaggioInviato: 14 ottobre 2012, 19:53
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
LOS LOBOS


Kiko - live


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A quella decina di persone senza paraocchi e paraorecchie Stones con cui posso parlare di tanta altra bella musica, una grande uscita per il 20° di Kiko, una versione dell'album remasterizzata e un'altra completamente rifatta live nel 2006 all'house of the blues di San Diego.
Bene, mi riferisco a quest'ultima versione, anche dal vivo Kiko mostra i muscoli di una musica innovativa e di carattere.
Qui dentro tra jam e musica ranchera ci si immerge in frammenti psichedelici blues tra chitarre e tube, trombe e tromboni.
Un amalgama di suoni pura e unica.
Da non perdere .


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MessaggioInviato: 15 ottobre 2012, 0:48
Avatar utenteMessaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51
aggiudicato.
da mettere nello scaffale accanto a 'Kiko'.


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MessaggioInviato: 23 ottobre 2012, 21:29
Messaggi: 22Località: gallarate(va)Iscritto il: 23 ottobre 2012, 11:55
raga ma che mi dite dei north mississippi all stars io personalmente ne vado pazzo e poi, beh penso che lo conosciate siete piu esperti di me ,di LET IT ROCK della JERRY GARCIA BAND con una favolosa let's spend the nigth together tiratissima e poi cè friends of the devil che mi fa venire la pelle d'oca comunque secondo me anche il mitico jerry garcia merita oh sbaglio <skull <sg <tele <) <skull


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MessaggioInviato: 11 novembre 2012, 15:41
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
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Jamey Johnson

‘Living for a Song: A Tribute to Hank Cochran’ album review


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MessaggioInviato: 11 novembre 2012, 22:14
Avatar utenteMessaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Olia ha scritto:
Jamey Johnson

‘Living for a Song: A Tribute to Hank Cochran’ album review



JAMEY JOHNSON Living For A Song-A Tribute To Hank Cochran ( Mercury Records, 2012)

Quando il 15 Luglio del 2010, all'età di 74 anni, Hank Cochran passò a miglior vita dopo aver lottato contro un cancro al pancreas, solo poche ore prima, Jamey Johnson insieme a pochi altri amici vegliò sul suo letto di ospedale, cantando e suonando le sue canzoni, le stesse che dopo due anni decide di registrare e mettere su disco insieme ad una parata di stelle della country music americana.


Hank Cochran

Hank Cochran stesso, fu uno dei più grandi cantautori e songwriters americani di country music. Sopravvissuto ad una infanzia difficile, segnata da una precoce sfilza di malattie, dal divorzio dei genitori in giovanissima età e dall'esperienza dell'orfanotrofio che finirono per influenzare pesantemente le liriche delle sue future canzoni, spingendolo ad avvicinarsi anche alla fede. Poi, tanti piccoli e faticosi lavori fino ad incrociare la vita del suo omonimo e sfortunato collega Eddie Cochran. I due, pur non avendo nessuna relazione di parentela, formarono i Cochran Brothers che però ebbero vita brevissima; mentre Eddie cerca di contendere a Elvis lo scettro del rock'n'roll ma trovando la morte a soli 22 anni dopo un terribile incidente automobilistico, Hank aspetta il suo riscatto di vita che arriverà a 24 anni con il trasferimento a Nashville, iniziando a mettere a frutto tutti gli insegnamenti musicali appresi dallo zio, e scrivendo i primi successi country, che con il tempo diventeranno dei classici interpretati da Patsy Cline, Elvis Presley, George Strait, Ray Price, Merle Haggard e moltissimi altri, tanto da rendere impossibile il passaggio per Nashville senza incontrare il suo nome nei credits di qualche canzone."Quando inizi a parlare di songwriters, il suo nome è il primo che devi fare" dice Willie Nelson.
Oggi è arrivato il tempo del sentito omaggio.
A pensarci è Jamey Johnson, trentasettenne cantautore country dell'Alabama con all'attivo altri quattro album, l'ultimo fu The Guitar song del 2010. Tra le nuove star del genere, Johnson è forse quello che maggiormente si avvicina al songwriting classico di Cochran, tanto che tra i due, pochi anni prima della morte, nacque una intensa e profonda amicizia fatta di rispetto reciproco che fu da preambolo a questo tributo. Johnson mantiene quell'aurea da vecchio e classico country che anima quasi tutte le canzoni, mettendo a disposizione la sua profonda e baritonale voce per i duetti presenti in quindici canzoni su sedici (Would These Arms Be in Your Way è l'unica cantata in solitaria). Passa così in rassegna tutta la carriera di Cochran da I Fall To Pieces del 1960, portata al successo da Patsy Cline, e qui cantata insieme a Merle Haggard, fino alla commovente esecuzione di Living For A Song del 2003 che riunisce insieme lo stesso Hank Cochran con Willie Nelson, Kris Kristofferson e Merle Haggard. Un poker di assi.
Tra le melodie sognanti di lap steel, archi e pianoforte, riscopriamo la famosa e cullante melodia di Make The World Go Away insieme a Alison Krauss, Don't Touch Me con l'inconfondibile voce d'angelo di Emmylou Harris, la nostalgica She'll Be Back con Elvis Costello, fino al duetto con due stelle americane di prima grandezza come in Don't You Ever Get Tired Of Hurting Me con Willie Nelson e Love Makes A Fool Of Us All con Kris Kristofferson.

Ma anche up-tempo guidati dal violino come A Way To Survive con Leon Russell e Vince Gill, ballroom song come I Don't do Windows con Ray Benson and Asleep At The Wheel, e southern rock più pimpanti e chitarristici come The Eagle con George Strait.
E ancora tanti altri ospiti come il vecchio amico Ray Price, Bobby Bare, Lee Ann Womack e Ronnie Dunn.
Un disco caldo e rassicurante che trasuda sincera commozione e devozione, amplificata dal fatto che tutti i cantanti coinvolti, chi più chi meno, sono entrati in contatto direttamente con la musica di Hank Cochran. Un plauso quindi a Johnson che è riuscito a convogliare l'attenzione solamente sulle canzoni, nonostante il disco esca a suo nome e sia pieno di stars.
Nelle note conclusive del libretto, Suzi, l'ultima delle tante mogli di Cochran scrive:"Vorrei che Hank fosse ancora qui a vedere, non ci crederebbe, avrebbe pianto. Sarebbe felice. E' esattamente quello che Hank avrebbe fatto". Un buon modo per riscoprire un autore che già nel lontano 1974 a soli 39 anni entrò nella leggendaria Hall of Hame dei songwriters di Nashville.


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MessaggioInviato: 28 novembre 2012, 14:51
Avatar utenteMessaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
FRANCESCO DE GREGORI Sulla Strada

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TRACKLIST:

“Sulla strada”
“Passo d’uomo”
“Belle époque”

“Omero al Cantagiro”
“Showtime”
“La guerra”
“Guarda che non sono io”
“Ragazza del ‘95”
“Falso movimento”

un bellissimo disco con almeno tre perle, su tutte questa:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=NvpmWXIibQY[/youtube]


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MessaggioInviato: 28 dicembre 2012, 1:05
Avatar utenteMessaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51
questo non è blues. questo è sesso, sfacciato!

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se non vi viene un nodo alla gola, non avete un cuore.
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