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Olia
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Inviato: 25 novembre 2009, 10:38 |
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Messaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49 |
25 Novembre 1974 In un assordante silenzio, se ne va Nick Drake!!  Nato a Rangoon, Birmania, dove il padre Rodney, ingegnere, si era trasferito per lavoro insieme alla moglie Molly e alla figlia maggiore Gabrielle, Drake fin da piccolo dimostra un grande interesse per la musica, passione trasmessagli dalla madre. Dal carattere schivo e riservato, a metà degli anni ‘60 inizia a suonare la chitarra con i compagni di college e ad incidere pezzi folk rock in cui emergono già le tematiche che caratterizzeranno la sua discografia: il blues, la passione per Bob Dylan, la poesia simbolista francese e il romanticismo inglese. Nel 1969 esordisce con il suo primo disco, l’album Five Leaves Left, prodotto da Joe Boyd, che però riceve un’accoglienza di pubblico e critica piuttosto tiepida. L’anno dopo incide un nuovo lavoro, Bryter Layter, più maturo e brioso, ricco di sfumature jazz e orchestrali, ma anche in questo caso l’album passa quasi inosservato. Sono gli anni in cui Drake si ammala di depressione e inizia a dipendere dai farmaci. Nel 1972, pur tra mille difficoltà legate alla sua condizione clinica, dà alla luce il suo terzo album, Pink Moon: un disco struggente, innovativo e inquieto, vero e proprio testamento musicale di un pur così giovane autore. È il momento in cui le crisi depressive si fanno sempre più forti, anche se un soggiorno in Francia sembra quietarlo. Il 25 novembre del 1974, nella sua villa (“Far Leys”) a Tanworth-in-Arden, nei pressi di Birmingham, Nick viene ritrovato morto a causa di un’eccessiva dose di Tryptizol, un antidepressivo triciclico.
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zac
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Inviato: 20 ottobre 2011, 0:53 |
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Messaggi: 4404Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04 |
Ho trovato su youtube questo testo di commento al video di "Place to Be":
All'inizio del 1972 Nick Drake incide quello che si può considerare il suo capolavoro. Esce infatti "Pink Moon"un disco estremo, con canzoni nervose che descrivono la disperazione interiore dell'artista, che, in sole due notti con il solo aiuto del tecnico John Wood darà alle stampe quello che potrà definirsi il suo testamento musicale. Ma anche questo nuovo disco passa inosservato. Sono canzoni per la maggior parte molto brevi, caratterizzate dalla chitarra acustica e dalla voce profonda e quasi implorante di Nick. "Place To Be", che vi propongo, si dipana come una ballata, con la voce che ricama sugli unici accordi di chitarra acustica del tappeto. Dopo l'uscita dell'album, Nick Drake si ritrova nella depressione più totale e decide di sottoporsi a un'altra terapia psichiatrica che si rivela un fallimento. Un viaggio a Parigi, dove vivrà per qualche tempo con alcuni amici in una chiatta sulla Senna, sembra avere il potere di scuotere il cantautore dall'apatia, tanto che, tornato a Londra, registra le basi di quattro nuove canzoni, con l'intento di riprenderle in seguito e migliorarle. Non ci fu il tempo: il 25 Novembre del 1974, la madre trovò Nick privo di vita nel suo letto. La famiglia contestò fortemente la versione del suicidio, tramite un overdose di Roipnol, come attestato dal Coroner, portando come prova proprio quel suo rinnovato entusiasmo degli ultimi tempi. Difficile dire come andarono veramente le cose, ma è fuor di dubbio che con la morte di Nick Drake abbiamo perso, tutti, nessuno escluso, un grande artista dalla sensibilità fuori del comune e dalle immense capacità lirico-musicali. Era un poeta dei nostri tempi, morto per incapacità di vivere ed aveva quel qualcosa nella voce che ti porta a piegare la testa, a chiudere gli occhi nel tentativo di scoprire se sia il soffio sottile emesso assieme alle sue note ad aprirci il petto, o solo una malinconia per un qualcosa che non ti sai spiegare bene. Scoprire la sua musica è come trovare un nuovo modo di percepire la realtà davanti alle mille prevedibilità che ci circondano. Ci vuole coraggio per affrontare questo tipo di viaggio. Un coraggio che però ripaga oltre ogni previsione. Dopo la sua morte, i dischi sono rimasti in catalogo, nelle serie economiche. Qualunque cosa troviate, compratela, senza indugi o reticenze. Ogni suo album è l'espressione della grazia, della fragilità, delle emozioni, quelle che poche persone sanno percepire, perché richiedono ascolto e partecipazione. Se siete disposti ad ascoltare, Nick saprà parlarvi con la sua musica e le sue parole.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=MwRFR5kBbek&feature=fvst[/youtube]
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vicio88
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Inviato: 20 ottobre 2011, 9:54 |
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Messaggi: 1465Località: PalermoIscritto il: 23 gennaio 2007, 22:03 |
Che grandissimo cantautore.
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pietrarotolante
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Inviato: 20 ottobre 2011, 11:11 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
è una vita che non ascolto 'Pink Moon', stasera lo riprendo. la voce di Nick è sussurrata ma forte allo stesso tempo, a me piace moltissimo quella voce.
grazie zac per le belle parole su Nick Drake.
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