Pietrarotolante vieni alla festa RSI? Sarebbe l'occasione per disfarci delle litigate e parlare finalmente a ruota libera dei Rolling. Ci conto?

rosso57

Marianne Faithfull in un'intervista sull'ultimo Venerdì di Repubblica giudica la biografia di Keith bellissima.Dice anche che è divenatao molto più tenero che in passato,come del resto tutti loro..e come del resto tutti noi con i ricordi..

Come mai non avrà parlato del Live Aid? Forse perchè è stato un disastro?
Baci Daniela

beh,poteva citarlo..o forse era talmente andato che non si ricorda come sono andate le cose....che scena ragazzi

Mick Jagger, oggetto di varie punzecchiature sull'autobiografia di Keith Richards intitolata "Life" che è nei negozi già da alcune settimane, si è vendicato con poche ma abrasive parole. Intervistato dal "New York Times" sull'argomento, Sir Mick ha detto: "Personalmente penso che sia piuttosto tedioso stare a menarsela con il passato. Principalmente la gente lo fa solo per i soldi". Dopo aver bollato il libro di Keef, il cantante dei Rolling Stones ha riferito che le chance di poter leggere la propria autobiografia sono pari a zero. "Non ho voglia di finire come quei vecchi calciatori che trovi al pub e che continuano a parlare di come fecero quel cross alla finale di Coppa del 1964", ha detto. A metà dello scorso ottobre Richards riferì al "Times" di Londra che i due nomignoli con i quali chiama abitualmente Jagger sono sia Sua Maestà sia Brenda.
Da :
Rockol

Come si fa a non essere d'accordo con il grande Mick !!! Grande Mick !!!

L'ho finito da poco e me lo sono divorato in pochi giorni. Una storia raccontata sempre in modo molto diretto, senza tanti giri di parole. Qualche caduta di stile qua e la' comunque c'è, ad esempio quando dice "se uno dice ho ammazzato Brian Jones al massimo puoi dargli omicidio colposo".
Riguardo a Jagger, alla fine la frase "Perchè dovresti desiderare di essere qualsiasi altra cosa quando sei Mick Jagger"? è un bellissimo complimento, anche se in forma di rimprovero.

" L i f e "

Come in una specie d'urgentissimo ping-pong della memoria, avanti ed indietro negli anni, riscopro personaggi, aneddoti, sensazioni, emozioni, frammenti, aspirazioni, colori, odori, suoni, rimpianti. Tutte cose che dovrò ricollocare in nuova luce, dopo la lettura di "Life", all'interno della mia personale "cosmogonia" Stonesiana, non senza qualche inaspettata sorpresa.

Il mio mondo Stones degli albori, era una raccolta di esili ritagli di giornale in bianco e nero, custoditi da un timido ragazzino dalle idee musicali chiare, già osteggiato in questa sua'"insana" passione dal perbenismo dei "matusa", prepotentemente imperante alla fine dei sessanta.
Era il precipitare nell'ipnosi circolare dei pochi 45 giri in nostro possesso (sempre gli stessi) davvero consumati per i troppi passaggi sotto le puntine vetrate di traballanti pessime fono-valigie acquistate per corrispondenza.
Ecco dunque irrompere oggi, come a sovvertire il verso "chi potrebbe mai darti un nome ?", il volto "reale" di Ruby Tuesday. Vago sogno adolescenziale o figura femminile in carne ed ossa? Chissà, forse avrei preferito continuare solo ad immaginarla così.
Per questo ed altri mille dettagli ho dovuto subire, nel corso della lettura, la dura legge di chi voglia sentirsi raccontare a tutti i costi una bellissima storia: più ti coinvolge e più ti scuote dal profondo, sin quasi al dolore.

Riguardo al tormentato rapporto tra Keith e Mick non sono rimasto invece particolarmente sorpreso dall'atteggiamento amorevol-sferzante nel nostro. Lo svolgersi degli eventi e le testimonianze giornalitiche già note fanno apparire il racconto di Keith, a parte una certa "coloritura speziata" che ha fatto molto parlare di sè, come una conferma e non una novità.

Un vero piccolo dolore è stato invece dover rimettere in discussione, volente o nolente, la fragile figura di Brian, il meraviglioso eroe-biondo di quei lunghi pomeriggi in compagnia della malinconica melodia di un sitar dal juke-box di un lurido retrobar di periferia... I saw a red door and I wanted it painted black...
Scopro poi che Keith, in una di quelle soporifere estati senza fine, era qui in città.
Perchè non sei mai venuto a trovarci lì, al "muretto", assieme ai pochi fidi fan dagli sdruciti jeans a zampa d'elefante ?
Stupore retroattivo e rimpianto invece nel rendermi conto solo oggi che i miei zii francesi abitavano ad un tiro di schioppo dal buon ritiro Exiliano di Villa Nellcôte... it's just a shot away - vi rendete conto che occasione persa sia stata per me ?!

Emozionante, infine, il comune percorso chitarristico che ci ha portati entrambi (io nel mio piccolo, s'intende, e comunque solo grazie a lui) al caldo e trionfante mood dell'accordatura in G major.

Potrei proseguire a lungo ma non ho intenzione di tediare i pazienti lettori.
Ri - vivere/vedere/affermare il mito: prima o poi doveva accaderci anche di questo...

Giorgio (dei Milestones)

bella intervista da jimmy fallon
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=48mhT3fehaY[/youtube]

niente tour, niente disco, niente di niente pare esserci nei piani futuri dei RS

....dice così ???

Io ho letto che aspettano la soluzione dei problemi legali tra live nation e M. Chol a proposito della della ricomposizione del suo gruppo Winos. Per cui per me il tour e il disco si faranno ma aspettano a dare l'annuncio quando le cose sono a posto. Secondo me stanno già lavorando in studio ma ovviamente per ora nulla trapela. L'unico annuncio ufficiale sul quale non si possono avere dubbi verrà dalla bocca di Jagger, tutto il resto sono solo bufale giornalistiche e di turnisti che vogliono farsi pubblicità.

rosso57 gli Stones torneranno

In realtà dice "Vorrei inchiodarli ma non voglio crocifiggerli" rispondendo ad una domanda sul futuro degli Stones. Questo potrebbe significare che lui tornerebbe volentieri in studio o in tour, ma probabilmente gli altri non ne hanno molta voglia....
Nel frattempo lui, che si sente molto creativo in questo periodo, sta pensando di comporre e suonare di nuovo con gli Expensive Winos...

Rispetto ad altre apparizioni devo dire che qui (peccato che mi si continua ad impallare e non la vedo) e alla presentazione di "Pirati, ho trovato Keith in ottima forma (Patti è sempre splendida). La frase è un po' sibillina e ci vorrebbero i sottotitoli della pag, 777 di televideo per poterla comprendere nel suo vero senso. E' il solito rapporto "amore / odio"?? Sicuramente è più facile e meno oneroso mettere in pista gli Expensive che non i Rolling.

Mick è incazzatooooo !!! Certi passaggi sul libro di Keith hanno fatto incazzare Mick (mi sarei incazzato anch'io al suo posto ) .

'Life' di Keith Richards è l'audiobook dell'anno

Il sedicesimo galà annuale tenuto ieri dalla Audio Publishers Association a New York, con il quale vengono attribuiti dagli addetti ai lavori gli 'oscar' agli audiolibri (sono circa trenta le categorie in corso), ha premiato l'autobiografia 'Life' di Keith Richards con il titolo di "Audiobook of the Year". Nella versione audio originale le due voci narranti sono quelle di Joe Hurley e di Johnny Depp, amico della rockstar che ha voluto recentemente al suo fianco nel nuovo episodio della saga "Pirati dei Caraibi", alternate a interventi e racconti dello stesso chitarrista. Keith Richards, che di recente ha tenuto viva l'attenzione su di sè 'grazie' all'arresto della figlia e all'iniziativa benefica pro-Giappone, solo pochi giorni fa ha infiammato i fans ventilando una probabile e imminente riunione del suo storico progetto extra-Stones, gli X-Pensive Winos, che incise tra gli altri l'eccellente "Talk is cheap" alla fine degli anni Ottanta.

© Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l. (26 mag 2011)