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mailexile
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Inviato: 29 aprile 2011, 22:51 |
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Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29 |
Grazie di cuore, Giuliano e...Continua coi tuoi preziosissimi consigli!
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pietrarotolante
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Inviato: 29 aprile 2011, 22:54 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
grazie a te Max, un abbraccio
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pietrarotolante
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Inviato: 29 aprile 2011, 23:34 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
 MAVIS STAPLES - WE'LL NEVER TURN BACK - 2007 Prodotto e suonato da Ry Cooder, insieme al figlio Joachim, Jim Keltner e Mike Elizondo, in questo meraviglioso disco Mavis Staples rilegge canzoni della tradizione americana, dei diritti civili rivendicati dalle persone di colore, spirituals, blues e gospel.  WARREN ZEVON - STAND IN THE FIRE Recorded live at the Roxy - 1980 Warren mette a fuoco il Roxy di Los Angeles, rock'n'roll, ballate solitarie solitarie al piano e un omaggio a Bo Diddley.
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wicked67
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Inviato: 30 aprile 2011, 12:29 |
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Messaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25 |
il disco postato dei Fleetwood mac è meraviglioso Peter Green in quei anni è stato un grande era considerato uno tra i migliori chitarristi ( e anche compositore ), ecco io quando leggo che i solisti sono noiosi mi girano i maroni specialmente quando si parla di gente come questa che è solo un gusto sentirli suonare....da notare che questi sono passati quasi tutti dal grande Mayall.....sono daccordo con la frase Peter Green, Jeremy Spencer su un altro pianeta!!!
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zac
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Inviato: 30 aprile 2011, 17:09 |
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Messaggi: 4404Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04 |
Consigli preziosi, Giuliano. Grazie! Peter Green anche per me è su un piedistallo
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pietrarotolante
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Inviato: 1 maggio 2011, 20:17 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
 THE BLACK KEYS - CHULAHOMA Questo duo dell'Ohio interpreta, solo con chitarra e batteria, alcune canzoni di Junior Kimbrough, bluesman del Mississippi. Disco pieno di quel blues nervoso e ipnotico che era il marchio di fabbrica di Junior. Solo 6 canzonmi ma a mio avviso ne valela pena.
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pietrarotolante
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Inviato: 1 maggio 2011, 20:24 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
 MIKE BLOOMFIELD - LIVE AT THE THE OLD WALDORF Bellissimo disco dal vivo di un artista completamente devoto al blues.
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pietrarotolante
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Inviato: 13 maggio 2011, 18:13 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
 Vorrei dare anche questa volta un parere, ma a che serve? Basta guardare la copertina...
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wicked67
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Inviato: 13 maggio 2011, 19:05 |
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Messaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25 |
appunto.....!!! gran bel disco non aggiungo altro!!!!!
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pietrarotolante
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Inviato: 14 maggio 2011, 1:17 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
 JOHN LEE HOOKER - LIVE AT THE CAFE AU GO-GO (AND SOLEDAD PRISON) Riedizione in cd di due concerti pubblicati originariamente su due Lp diversi, il primo registrato nel 1966, il secondo nel 1972. Classici shows di John Lee, dove il suo boogie teso e nervoso è più strepitoso che mai. Strepitoso sopratutto il CAFE AU GO-GO, dove troviamo Muddy Waters e Otis Spann che accompagnano John Lee.  i Canned Heat realizzano il proprio sogno: registrare con il loro maggior ispiratore, John Lee Hooker. Album doppio, nella prima parte John Lee è da solo con la sua chitarra, in un rauco brontolio interrotto da frequenti silenzi. Nella seconda parte entrano in scena i Canned Heat e il tasso elettrico aumenta, il boogie incalza e non riesci a non far battere il piede a terra.
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pietrarotolante
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Inviato: 26 maggio 2011, 16:56 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
 THE HEART OF SATURDAY NIGHT un viaggio fantastico nel mondo fumoso di Tom Waits.  ROCK'N'ROLL GUMBO fatevi un giretto nelle strade di New Orleans col Professore. ci suona anche Clarence 'Gatemouth' Brown.  WHOOPIN' Sonny Terry insieme a Willie Dixon e Johnny Winter. che ve lo racconto a fare?
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mailexile
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Inviato: 26 maggio 2011, 20:08 |
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Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29 |
Giuliano, per favore, mi daresti delle dritte per degli acquisti di "Southern Rock", mi fido ciecamente dei tuoi gusti e della tua competenza in materia e mi farebbe mooolto piacere che mi indicassi un paio di album stratosferici per ogni artista/Band che vale davvero la pena ascoltare ed avere, mi riferisco9 anche alle band "classiche" tipo i Lynyrd o i Marshall o i Little Feat...Se hai tempo ti ringrazio anticipatamente!!!!
Massimiliano
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pietrarotolante
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Inviato: 26 maggio 2011, 20:12 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
ciao Massimo, a tua disposizione. dedico volentieri il mio tempo a queste cose. spero entro stasera, al massimo nei prossimi giorni, di dirti quello che sò sui dischi si southern. resta ben inteso che sono più quelli che non ho che quelli che ho, vista la difficoltà che si ha nel trovare quelli che non hanno avuto il successo dei Lynyrd Skynyrd ma che sono prettamente southern.
Ti abbraccio
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pietrarotolante
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Inviato: 28 maggio 2011, 0:49 |
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Messaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51 |
allora Massimo, ti dico quali sono i dischi che ho e i miei preferiti di Southern, poi domani o al massimo domenica ti scriverò quelli che non ho ma che devo prendere assolutamente. Ti ringrazio per avermi definito ‘competente in materia’, hai esagerato ma comunque sono lieto di dirti la mia… Ti ribadisco che i dischi che ho non sono tantissimi, per il semplice motivo che una buonissima parte sono dischi difficili da trovare e costano non poco (alcuni non sono nemmeno stati ristampati in cd), ma prima o poi me li faccio.
i Lynyrd Skynyrd sono sicuramente i miei preferiti, e nonostante siano quelli che hanno fatto esplodere definitivamente il genere e lo hanno reso popolare sono comunque rimasti integri nel suono e sempre poco avvezzi a compromessi, come magari invece può succedere in altre storie. Per quanto riguarda la formazione storica della band, vale a dire dall’inizio fino all’incidente aereo, puoi andare sul sicuro con tutti gli album, ma se proprio devo dirti qualche titolo in ordine di preferenza allora ti dico: ‘Second Helping’ (1974), ‘Pronounced lĕh-'nérd 'skin-'nérd’ (il debutto del 1973), ‘Street Survivors’ (1977, uscito tre giorni prima dell’incidente), e poi il fantastico doppio live ‘One more from the road’ registrato al Fox Theatre di Atlanta. Ho anche ‘Nuthin Fancy’ e ‘Gimme back my bullets’, bei dischi anche questi. ‘Gimme back my bullets’ è stato pubblicato in Deluxe Edition in cui c’è anche un DVD, con uno show del 1975 all’Old Grey Whistle Test, molto bello anche se non c’è la terza chitarra di Ed King, da poco uscito dal gruppo. Poi ci sono diverse raccolte e cofanetti dove si trovano pezzi rari, alternate-takes e chicche varie della band, tra cui ‘Legend’ e ‘Collectibles’. Della nuova formazione ho solo un bel disco acustico del 1994 dal titolo ‘Endangered species’, in cui i classici del gruppo vengono riproposti in chiave acustica, ma per il resto non ho nulla perché mi sembrano suonino troppo hard. Uno dei miei prossimi acquisti sarà l’album di debutto della ‘Rossington - Collins Band’, primo tentativo di rimettersi in pista dei sopravvissuti all’incidente aereo, vale a dire Allen Collins, Gary Rossington, Billy Powell e Leon Wilkeson (solo il batterista non era della partita perché ancora non si era ripreso). Ho letto buone recensioni di questo disco e ho sentito dei pezzi su internet, io lo prendo sicuro.
I primi a dare un segno dell’avvento di un nuovo genere furono gli Allman Brothers, che a mio parere è comunque riduttivo definirli una band di Southern rock visto il lavoro che hanno svolto e l’influenza che hanno avuto su altri musicisti, ma su questa band tu ne sai sicuramente più di me….
i Little Feat, nonostante siano nati in California (e quindi fuori da quegli stati dove è nato il genere e da cui sono venute alla ribalta quasi tutte le band, e cioè Florida, North Carolina, South Carolina, Georgia, Alabama, Tennesse, Missouri…), almeno fino alla morte di Lowell George hanno saputo creare, a mio parere, uno stile molto vicino a quello delle tipiche band di Southern rock, con la loro mistura di blues, rhythm & blues e rock’n’roll, con un pizzico di quel funky tipico di New Orleans. ‘Little Feat’ (il debutto del 1971) è una chicca, più rock-blues che southern, l’album è bellissimo di per sé, ma poi si mette di mezzo Ry Cooder in un paio di pezzi ed esagera come al solito, tra cui la primissima versione di Willin’ che io addirittura preferisco a quella più famosa, che è altrettanto bella. ‘Sailin shoes’, l’album del 1972 della famosa versione di Willin’ è bellissimo, ma è tutto il disco a girare a mille. secondo me definisce lo stile della band. Poi c’è il bellissimo doppio live ‘Waiting for Columbus’, risultato di un tour in Inghilterra in cui suona anche Mick Taylor. Uno sballo. Io non ho ancora ‘Dixie Chicken’ (1973) e ‘Feats don't fail me now’ (1974), ma li ha un mio amico che la sa lunga e mi dice che sono imprescindibili. Dico sempre che li prenderò a breve (come tanti altri) ma poi finisco sempre per prendere qualcosa di blues.
la Marshall Tucker Band dei fratelli Caldwell (Toy, chitarrista solista e cantante in alcuni pezzi e Tommy, bassista) mischiano il southern rock con elementi country, country & western, blues, rhtythm’n’blues (insomma tutto quello che è nato da quelle parti). Per il momento ho solo il loro album di debutto omonimo del 1973, dove c’è ‘Can’t you see’, uno dei pezzi più bellissi del loro repertorio cantato da Toy Caldwell, ma imprescindibili sono anche ‘Where we all belong’. ‘Searching for a rainobw’, ‘A new life’ e ‘Carolina Dreams’, e comunque fino alla morte di Tommy Caldwell. A me non fanno impazzire, mi piace ascoltarli ma sono più country & western che southern rock. Comunque da avere.
Eddie Hinton è divenuto famoso dapprima per aver rifiutato la proposta di Duane Allamn di diventare la voce della Allman Brothers Band, poi per essere stato il chitarrista di casa ai Muscle Shoals Studios in Alabama, poi per aver scritto canzoni per altri artisti tra i quali Tony Joe White e Aretha Franklin, e poi per la possibilità che gli diede la Capricorn Records di registrare due o tre dischi fantastici. Il suo genere è un southern soul suonato e cantato col cuore, e proprio in questi giorni dovrebbero arrivarmi ‘Very extremely dangerous’ e ‘Cry and moan’.
Diverse volte ho visto accostare il nome ZZ Top al southern rock. Personalmente li considero una band di rock-blues grezza e tamarra, a me piacciono tanto tutti i loro dischi fino alla fine degli anni ’70 (poi dopo hanno abbracciato il rock duro e messo elementi elettronici nella loro musica), ma da un certo punto di vista il loro album d’esordio (ZZ Top’s first album) è vicino al genere, volendo forse anche il secondo ‘Rio Grande mud’.
Negli anni ’80 esplosero i Georgia Satellites di Dan Baird e Rick Richards, una band di puro e sano rock’n’roll sull’esempio dei Rolling Stones e dei Faces più sguaiati. Hanno pubblicato solo tre album in studio, io ho la raccolta ‘Let it rock: the best of The Georgia Satellites’, che penso sia una buona sintesi dei tre album. Ma comunque il primo omonimo, il secondo ‘Open all night’ e infine ‘In the land of salvation and sin’ meritano di essere acquistati.
Sempre negli anni ’80 da Atlanta vennero fuori i Black Crowes, che conosci benissimo e meglio di me. A me piace moltissimo il secondo disco ‘The southern harmony and musical companion’, ho anche ‘Amorica’ ma penso che quello che ho citato prima sia un vero capolavoro.
Passando agli anni più recenti, mi piacciono molto i Drive-by Truckers. Nel 2001 pubblicarono il doppio ‘Southern rock opera’, interamente dedicato alla saga dei Lynyrd Skynyrd, ispirato anche dalle vicende storiche del sud degli Usa, dove il razzismo non si è mai sopito del tutto. Un altro disco molto bello, forse ancora di più del precedente è ‘Brighter than cration’s dark’ del 2008, che comunque non è southern rock come quello dedicato agli Skynyrd ma è proprio genere Americana, bellissime e amare ballate rock e un paio di rock’n’roll come Dio comanda. Da segnalare pure ‘The dirty south’, ‘Decoration day’ e ‘A blessing and a curse’.
i North Mississippi Allstars dei fratelli Luther e Cody Dickinson (Luther negli ultimi anni è stato nei Black Crowes), figli di Jim Dickinson, sono un altro bel gruppo. Io ho ‘Keys to the kingdom’ uscito solo un paio di mesi addietro, il primo album pubblicato dopo la morte di Jim Dickinson ma non è per nulla triste. Esala tutti gli aromi del sud, e fanno compagnia Ry Cooder, Mavis Staples e Alvin Youngblood Hart. Da prendere assolutamente. Anche il loro debutto del 2000 ‘Shake your hands with shorty’ e ‘Live at bonnarro festival’ meritano l’acquisto, ma con quello che ho io vai tranquillo.
Un altro che mi piace è Ryan Bingham, cresciuto in Texas. Non è southern rock, è più genere Americana ma quando ascolto il disco ‘Mescalito’ non posso fare a meno di sentirmi su un treno diretto al sud.
Vorrei comunque aprire una parentesi: l’argomento è il southern rock, ok, però io quando penso al genere southern, oltre al rock mi piace considerare anche tutti quegli artisti che non fanno rock’n’roll in senso stretto, ma che venendo fuori da quei posti non fanno altro che mischiare il rock’n’roll al blues, al r’n’b’, alla classica swamp music delle paludi, magari il tutto unito ad atmosfere voodoo (insomma tutto quello che ispira la classica musica di matrice americana) dando vita a quel suono caldo e rilassato del sud (non so se mi spiego). E allora penso allo stile piuttosto pigro di JJ Cale, allo swamp rock di Tony Joe White, ad alcune cose di Steve Earle, ad un paio di dischi meravigliosi di John Hiatt (con la complicità di Ry Cooder), al ritmo festaiolo di New Orleans di Professor Longhair, alle atmosfere rock-blues e voodoo presenti in ‘Ton-ton macoute!’ di Johnny Jenkins (in cui suona Duane Allman e tutta la crema dei Muscle Shoals Studios), al ritmo svaccato e soul-gospel di un paio di dischi di Delaney and Bonnie.
Caro il mio Massimiliano, questi discorsi mi fanno sempre venire voglia di andarmi a cercare un maestro di chitarra e imparare, ma questa cazzo di vita frenetica ti mette sempre altre cose davanti…
Domani ti scriverò tutti i dischi che invece non ho ma che devo assolutamente trovare, perché se piace il southern non si possono non avere.
Ciao
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zac
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Inviato: 28 maggio 2011, 15:21 |
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Messaggi: 4404Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04 |
Ciao Giuliano, ho letto con piacere il tuo intervento. Molto interessante e anche utile, credo, come tutto questo thread con i suoi contributi.
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