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MessaggioInviato: 2 gennaio 2011, 10:48
Messaggi: 6Iscritto il: 26 novembre 2010, 12:00

Simon & Garfunkel


Bridge Over Troubled Water


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<<When you're weary
feeling small
when tears are in your eyes
I will dry them all
I'm on your side>>

<<Quando sei giù
ti senti piccolo
quando le lacrime sono nei tuoi occhi
io le asciugherò tutte
sono dalla tua parte>>

Questi sono i primi versi di "Bridge Over Troubled Water", io credo che rappresentino esattamente l'effetto curativo di quest'album: ti tira su di morale come se fosse un vecchio amico sempre pronto a fare qualcosa per te, o almeno, per me è così...
Nel lontano gennaio 1970 uscì il quinto ed ultimo album degli incredibili Paul Simon ed Art Garfunkel.
Sono 11 tracce raccolte in appena 40 minuti, ma ragazzi, apostrofarli con il termine poesia sicuramente non è sufficiente.
Ogni testo è splendido e la melodia è a dir poco eccezionale ed emozionante, è talmente bello che quasi non ti lascia respirare.
Personalmente ho scoperto questo duo guardando un loro live, quando si erano riuniti per il venticinquesimo anniversario della Rock'n'Roll Hall Of Fame e sentire quelle note scivolare una dopo l'altra come se una fosse la conseguenza della precedente e della successiva fu da brividi... era talmente bello sentirla, nello stesso tempo assimilarla e vedere tutti i sentimenti che riusciva a tirarmi fuori, che quasi non ci riuscii a credere, fu qualcosa di assolutamente fantastico, riuscì addirittura a tirarmi su nella medesima maniera della strofa d'apertura.
Dopo quel live decisi di acquistare l'album "Bridge Over Troubled Water" e lo iniziai ad ascoltare, penso di essermi già espressa riguardo la opening-track percui passerò alla seconda traccia "El Condor Pasa (If I Could)" questa è il primo passo verso la musica etnica di Paul Simon, infatti è un traditional peruviano, che viene in qualche modo addirittura considerato un inno nazionale ed è stato da loro rivisitata la versione originale e composta nella versione inglese.
Poi ci sono i giochi ritmici di "Cecilia", canzone decisamente trascinante e "The Boxer", come dire, memorabile, sicuramente dopo averla sentita ci si ritrova spesso a canticchiarla.
Le altre due canzoni che ti rimangono maggiormente impresse sono "The Only Living Boy In New York" e "Song For The Asking", sono entrambe splendidamente belle e l'intreccio armonico tra Simon & Garfunkel è un qualcosa di meraviglioso.
Per esprimere l'immensità del capolavoro che è quest'album, sicuramente i numeri non sono sufficienti: 85 settimane nelle classifiche americane, oltre 10 milioni di copie vendute e 5 grammy vinti di cui uno come miglior disco dell'anno.
Se non si fosse venuto a conoscenza delle tensioni che ci furono tra i due artisti, potrei tranquillamente affermare che quest'album è la migliore definizione di amicizia in musica.
Vi consiglio di riascoltare "Bridges Over Troubled Water" o se per caso non lo aveste mai ascoltato, di andarlo a comprare perchè davvero ne vale la pena!
Buon Anno a tutti ed un grazie speciale a tutte le persone che mi hanno dato il benvenuto!

Sonia Cheyenne Villa


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MessaggioInviato: 2 gennaio 2011, 11:22
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
Buon Anno a te, Sonia, ed ai tuoi genitori che ti hanno trasmesso tutto questo SAPERE.


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MessaggioInviato: 2 gennaio 2011, 11:39
Avatar utenteMessaggi: 4405Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
Grazie per l'ottima recensione e buon anno


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MessaggioInviato: 18 febbraio 2011, 14:47
Messaggi: 6Iscritto il: 26 novembre 2010, 12:00
FABRIZIO DE ANDRE' VOLUME 8


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Nel febbraio del 1975 uscì forse il più bel disco del cantautore genovese, scritto a quattro mani con Francesco De Gregori.
Le tracce scorrono dolcemente, una dopo l'altra, al suono della chitarra di Fabrizio, accompagnate dalla sua voce sempre piena di sentimento.
Come quasi tutti i suoi album anche questo racconta una storia, una moltitudine di frasi e di idee messe in lirica per aprirci il cuore ed elevare la nostra mente ad un qualcosa di superiore.
L'album si apre con La Cattiva Strada , il cui testo è sicuramente di difficile interpretazione. Dice che ogni uomo dopo aver sbagliato impara ciò che è giusto e la gente viene messa di fronte all'errore in modo che ne capisca lo sbaglio; poi c'è Giugno '73 che racconta la fine di una storia d'amore da lui intrapresa dopo la separazione dalla prima moglie. Altra splendida canzone è Nancy cover del pezzo Seems So Long Ago, Nancy di Leonard Cohen che racconta del suicidio di una giovane di Montreal realmente accaduto ed infine, per concludere ad hoc, il capolavoro supremo: Amico Fragile, unico pezzo assieme a Giugno '73 firmato dal solo De Andrè. E' un pezzo autobiografico che parla della difficoltà di comunicazione ed è forse la canzone più amata dallo stesso Fabrizio che l'ha molte volte riproposta nei suoi concerti con una modifica del finale che spesso diventava "per raggiungere un posto che si chiamasse anarchia" invece dell'originale "arrivederci" .La versione live è forse ancora più emozionante di quella in studio, ma entrambe trasmettono qualcosa di indescrivibile che, a me personalmente, fa commuovere ogni singola volta.
Per potere descrivere la magnificenza e la profondità di questa canzone sicuramente le parole non sono sufficienti.
Posso assolutamente affermare che quest'album nonostante si svolga in appena 33 minuti è la massima espressione di poesia per antonomasia.
Sonia Cheyenne



1 - La cattiva strada (Testo e Musica di Fabrizio De André e Francesco De Gregori) .. 4'33"
2 - Oceano (Testo e Musica di Fabrizio De André e Francesco De Gregori).... . . . . . . . 3'11"
3 - Nancy (Testo italiano Fabrizio De André - Testo e Musica di Leonard Cohen)..... . . 3'57"
4 - Le storie di ieri (Testo e Musica di Francesco De Gregori)....... . . . . . . . . ...... . .. . 3'15"
5 - Giugno '73 (Testo e Musica di Fabrizio De André)... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3'31"
6 - Dolce Luna (Testo e Musica di Fabrizio De André e Francesco De Gregori)... ..... . .. 3'25"
7 - Canzone per l'estate (Testo e Musica di Fabrizio De André e Francesco De Gregori).5'21"
8 - Amico fragile (Testo e Musica di Fabrizio De André)5'29"

Prodotto da Roberto Danè
Arrangiamenti e direzione d'orchestra: Tony Mimms
Registrato negli studi Ricordi di Milano


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MessaggioInviato: 2 aprile 2011, 16:58
Messaggi: 6Iscritto il: 26 novembre 2010, 12:00
ragazzi mi spiace moltissimo per il mio super ritardo! non sono proprio riuscita a scrivere per il mese di marzo, ma la scuola mi ha stremato con mille verifiche e mille interrogazioni! prometto che tra due settimane sarà pronto sia l'album del mese di marzo che quello di aprile...scusatemi!


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MessaggioInviato: 28 aprile 2011, 12:30
Messaggi: 6Iscritto il: 26 novembre 2010, 12:00
IGGY POP


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THE IDIOT

Nel marzo 1977 uscì il primo album solista del vocalist della band new wave The Stooges. Venne prodotto dalla casa discografica del suo storico amico e compagno di trasgressioni David Bowie.
La prima canzone è come un pugno nello stomaco, fa comprendere come si svolgerà il disco, del resto, è stato composto in uno degli anni simbolo della rivoluzione musicale.
Sister midnight è un opening grezza, dura, protagonista una voce quasi metallica, non ti prende il cuore come può fare una ballata, ma ti coinvolge la mente.
E' come una pietra da levigare, traccia per traccia, finchè non ne ricaviamo il diamante che è The Idiot.
Il disco prosegue con Nightclubbing che ha un ritmo che sembra quasi un battito cardiaco ed è presente anche nella colonna sonora del famoso e bellisssimo film Trainspotting,. Poi arriva Baby che appare come un sottile lamento.
Segue Funtime, anche questa è stata inserita in una colonna sonora, precisaamente in quella di Miriam si sveglia a mezzanotte, film che presenta tra i personaggi del cast il grande David Bowie.
Infine c'è China Girl forse la canzone più bella di tutto l'album, trascinante e che decisamente colpisce il cuore.
The Idiot è assolutramnete una pietra miliare tra il punk e la new wave, il signor James Newell Osterberg Jr, in arte Iggy Pop, ci ha regalato un ottimo lavoro di grande spessore.



Tracce

Sister Midnight - 4:23
Nightclubbing - 4:18
Funtime - 2:53
Baby - 3:20
China Girl - 5:12
Dum Dum Boys - 7:12
Tiny Girls - 3:03
Mass Production - 8:28



Cast tecnico

Produttore - David Bowie
Arrangiatore - David Bowie
Addetto registrazione - David Bowie
Tecnico mixaggio - Tony Visconti


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MessaggioInviato: 28 aprile 2011, 12:34
Messaggi: 6Iscritto il: 26 novembre 2010, 12:00
The Clash

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The Clash

Nell'aprile 1977 uscì il primo album della british punk band "The Clash" che venne pubblicato in due versioni different: la prima inglese e la seconda americana. Sono tra loro diverse solo per la collocazione della scritta "The Clash" sulla sopertina e per come si svolge la scaletta.
Il '77 fu un anno decisivo per la svolta del punk e uno dei più grandi esponenti furono proprio il gruppo capitanato dal genio Joe Strummer. Questo album si sviluppa in poco più di mezz'ora, ma, pur non essendo così estremo, ma solo innovativo, è comunque una pietra miliare del punk rock.
Un suono grezzo, ruvido, percorre tutte le tracce, ma ciò non le rende senza un'armonia, anzi, ci fa scoprire un nuovo tipo di musicalità che ha colpito il cuore di molte persone.
La opening track è Janie Jones un pezzo a dir poco bellissimo, a parer mio la canzone più bella dell'album; poi abbiamo White Riot, il primo singolo della band punk, grezzo, ma sicuramente strong. What's My Name ha un ritmo a dir poco trascinante, ma quella che rimane sicuramente più in testa è Protex Blue forse per la maggiore orecchiabilità grazie alla voce di MIck Jones, meno acida rispetto a quella di Strummer, che con la sua parlata biascicante, però, ci regala una splendida cover: Police & Thieves L'album si conclude con Garageland . Del resto da una garage band come i Clash, da questi punk in erba, non potevamo che attenderci un'aspettativa di "terra dei garage"
Uno dei gruppi più controversi, criticati che siano mai esistiti. Prima eletti come i creatori del punk, poi come i distruttori del genere. Prima gli indipendenti, poi i venduti. Sono stati aggettivati in mille modi differenti, ma la mia personale opinione è che sono un gruppo geniale che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo della musica e non moriranno mai perchè ancora oggi se ci si mette ad ascoltarli ci si rende conto di quanto fossero un vero e proprio pugno in faccia alla società del tempo e di quanto siano ancora oggi, o forse soprattutto oggi, un gruppo innovativo e all'avanguardia.

Tracce

Janie Jones - 2:08
Remote Control - 3:03
I'm So Bored with the U.S.A. - 2:24
White Riot - 1:56
Hate & War - 2:06
What's My Name (Jones/Levene/Strummer) - 1:41
Deny - 3:06
London's Burning - 2:12
Career Opportunities - 1:54
Cheat - 2:06
Protex Blue - 1:47
Police & Thieves (Murvin/Perry) - 6:03
48 Hours - 1:36
Garageland - 3:13


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