Autore Messaggio

Indice  ~  Generale  ~  è solo un gelato l'icontro tra mick e keith

MessaggioInviato: 2 febbraio 2007, 19:43
Avatar utenteMessaggi: 465Iscritto il: 23 giugno 2006, 12:00
E' solo un gelato ma mi piace!

La vera storia del primo incontro tra i " Glimmer Twins"

L'amicizia tra Jagger e Richards risale (secondo la consacrata leggenda del rock) a quando i nostri due non avevano che circa 6/7 anni, esattamente al campo giochi della Maypole Primary School, tra una lezione di storia inglese e una veloce partita a rugby.
I due ragazzi si trovarono su un treno, quando rinnovarono la loro amicizia: Jagger, quel giorno vestito con college nere, maglione a doppie trecce grigio fumo di Londra (look allora in voga tra gli studenti di belle arti) e calzoni a tubo di velluto nero, seduto su un vagone del treno Dartford-London, cercava di attirare l'attenzione di due giovani pollastrelle, esibendo con nonchalance le labbra tumide e la sua nuova collezione di album d'importazione americana di R&B della Chess Records.
Richards, che come al solito non aveva i soldi che gli bastavano per comprarsi un posto a sedere, cercava anch'esso di far colpo sulle due giovani ragazze, esibendosi in alcuni scordati giri di blues, inframmezzati da un tipo di sigaretta e da un doppio passo di danza che esaltava lo stivaletto stile Marlon Brando-uomo del borsello.
Il treno macinava miglia su miglia, ma Mary e Amy, totalmente perse ad ammirare il fisico e gli occhi grigio blu di un altro passeggero, un certo John Hardley (campione sportivo allora in voga nei college inglesi, morto recentemente per overdose di alcool e barbiturici), non cagarono assolutamente né Mick né Keith, litigarono per John, e scesero alla prima fermata.
Lasciarono così i nostri due eroi soli, frustrati, in preda ai loro sogni, costretti dal caso o come vogliono far credere dal destino a scambiarsi qualche parola per uccidere la noia del tragitto che li separava dall'arrivo a Londra.
Scoprirono così, non solo di avere qualche amico comune (Dick Taylor), lo stesso pusher, ma soprattutto che entrambi amavano la stessa musica: il blues.
Decisero di affittare una sala prove per organizzare una jam improvvisata su di giri di Berry-Diddley-Waters, e così via, tra uno scazzo e l'altro formarono i Little Boy Blue and the Blue Boys, in seguito chiamati da Brian Jones The Rolling Stones, etc.etc.
Il resto della storia la conoscete o la conoscerete meglio ancora sulle pagine del nostro sito, ma a noi, sacri adepti al culto delle pietre rotolanti nonché insigni biografi ufficiali italiani del gruppo di Mick e Keith, tutte queste storielle del treno, dei campi da gioco ci sembravano troppo farcite da luoghi comuni, facile retorica data in pasto ad un pubblico stupido o considerato tale, banale leggenda per le nostre orecchie attente!
Ci sentivamo molto felici ma tesi quel lontano 1980, mancavano pochi giorni alla consegna delle bozze, il libro (la bio-ufficiale degli Stones) doveva essere pronto, dato in pasto all'editore (sorrido ancora al pensiero) ed io e Ivano grazie ad alcuni affari andati in porto, e con l'aiuto del piccolo aiutante di mamma (Mother's Little Helper), insomma delle innocue pastigliette per dimagrire, decidemmo così su due piedi di partire per l'ennesimo pellegrinaggio.
Diretti questa volta a Dartford (paesello d'origine dei gemelli luccicanti) non solo spinti da un desiderio di fede, ma questa volta anche da un ideale di giustizia e lealtà nei confronti dei fans come noi mai sazi di notizie e verità, con l'idea fissa di svelare una volta per tutte il mistero di Fatima che avvolge l'incontro tra i nostri due Rolling Stones.
Sapevamo da fonti sicure, ce lo aveva confessato alcuni anni prima ad un party a New Orleans lo stesso Keith, che sua madre per alcuni mesi aveva lavorato in una lavanderia a Dartford gestita da una certa signora Rogers e da un simpatico pederasta alcolizzato che si faceva chiamare signor Rogers, ma che in realtà non si era mai sposato con la signora Rogers.
Keith mi raccontò di come quest'uomo passasse tutto il suo tempo alle corse dei cavalli dilapidando l'incasso del negozio, e delle sue innumerevoli e quotidiane passeggiate al parco vicino alla biblioteca di Dartford, per attirare l'attenzione e non solo dei giovanissimi passanti.
Arrivati nel primo piovigginante pomeriggio a Dartford cercammo e baciati dalla fortuna trovammo in poco tempo una lavanderia con l'insegna "Rogers is like the Waters".
Entrammo decisi nel negozio e prima ancora che quel vecchietto profumato e barcollante ci chiedesse in perfetto accento cockney "Can I help you", vinto dall'entusiasmo e dall'eccitazione, nel mio inglese scolastico lo caricai senza ritegno di mille e confuse domande. " Ma lei conosce Mick Jagger? La mamma di Keith? La signora Doris Richards?Si ricorda di loro quando erano bambini? Li ha mai visti giocare insieme?Non li ha mai incontrati alla stazione?"
Troppe domande per la mente offuscata dall'alcool e dall'età per il signor Rogers, il quale invece si rilevò di grandissimo aiuto e un abile intrattenitore svelandoci dopo che si era fatto offrire la terza pinta di birra, alcuni particolari interessanti sul primo incontro tra Mick Jagger e Keith Richards.
"Si - mi disse- mi ricordo ancora il piccolo Mick con quel sorrisetto da figlio di puttana vendere gelati nel parco, giù verso la biblioteca della città; cercai di aggraziarmi le sue simpatie comprando anche 5 o 6 gelati al giorno, era proprio carino, ma così attaccato ai soldi e così introverso che mi risultò ben presto antipatico".
La signora Rogers, che nel frattempo non si era persa neanche una virgola del nostro interrogatorio, apparve dal retro del negozio masticando del pessimo tabacco scozzese, prima ci mandò a 'fanculo, ma poi presa dai ricordi e dalla nostalgia mise una volta per tutte luce sulle origini e le cause del primo incontro tra Mick e Keith.
Cioè di quando in quel lontano 1951 lei stessa per seguire il suo giovane amante di allora (il sig.Rogers) nei suoi particolari giri pomeridiani s'imbatté nel figlio della signora Doris Richards, allora commessa nella sua tintoria, il quale cercava disperatamente di scroccare un gelato a quel ragazzino dalla testa enorme e dalle grandi labbra che vendeva gelati fatti in casa.
Ci guardò e ci disse con occhi bagnati dalle lacrime o dalla cataratta imminente: "Si ricordo bene, si sono stretti la mano e il piccolo Keith disse al gelataio (Mick, ndr): non preoccuparti, potrai sempre lavarti un paio di calzoni gratis nella tintoria di mia madre, fidati anche se questa è la prima volta che ci vediamo, dammi un gelato, domani ti porterò i soldi, vedrai amico quanti gelati ci mangeremo insieme".
Aspettò per un po' il piccolo Keith, poi se ne andò via verso casa a mani vuote ma non per questo scoraggiato.
Il giorno dopo quel bastardello dalle orecchie a sventola rubò dalla mia cassa mezzo scellino e finalmente poté soddisfare quel piccolo vizio e si comprò un fottutissimo gelato ai puffi da quell'altro intraprendente ragazzino".
Ritornammo a Milano, malgrado l'invito fattoci dalla famiglia Rogers di restare come ragazzi alla pari a Dartford, stanchi ma appagati, illuminati dalla verità, la sola: senza un gelato i Rolling Stones non sarebbero mai nati!
Nota bene: non raccontammo mai la storia precisa sul nostro libro, per svariati motivi che la prudenza e la buona educazione ci sconsigliano dall'enunciare.
E come mi disse una volta la dolce EMILY : “ Sai mio vecchio amivo .. vedi a volte i panni sporchi si devono proprio lavare in famiglia”….


Profilo
MessaggioInviato: 2 febbraio 2007, 22:15
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
grazie andrea


Profilo
MessaggioInviato: 3 febbraio 2007, 13:12
Avatar utenteMessaggi: 2279Località: TORINOIscritto il: 12 luglio 2006, 20:04
grazie, tesoro! <)


Profilo WWW
MessaggioInviato: 4 febbraio 2007, 12:09
Avatar utenteMessaggi: 1250Località: milanIscritto il: 26 luglio 2006, 11:09
..........posso dire di essere tuo amico ?????
ciao...sei un grande. :twisted:


Profilo
MessaggioInviato: 4 febbraio 2007, 13:25
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
Esisteva già il gusto puffo?


Profilo
MessaggioInviato: 4 febbraio 2007, 17:39
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
giancarla ha scritto:
Esisteva già il gusto puffo?



i gusti preferiti di mick jagger sono fragola e pistacchio


Profilo
MessaggioInviato: 5 febbraio 2007, 20:28
Messaggi: 851Località: CagliariIscritto il: 14 novembre 2006, 21:20
[quote="carla"][quote="giancarla"]Esisteva già il gusto puffo?


i gusti preferiti di mick jagger sono fragola e pistacchio

Fragola e pistacchio? Solo un inglese perverso come lui può mischiare questi due gusti orrendi!!!
Baci Daniela <)


Profilo
MessaggioInviato: 5 febbraio 2007, 20:58
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
carla ha scritto:
giancarla ha scritto:
Esisteva già il gusto puffo?



i gusti preferiti di mick jagger sono fragola e pistacchio


L'ho sempre detto che siamo fatti l'uno per l'altra.
Mick, vieni, nel mio frigo c'è quanto ti piaceeeeee


Profilo
MessaggioInviato: 5 febbraio 2007, 20:59
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
Daniela ha scritto:
carla ha scritto:
giancarla ha scritto:
Esisteva già il gusto puffo?


i gusti preferiti di mick jagger sono fragola e pistacchio

Fragola e pistacchio? Solo un inglese perverso come lui può mischiare questi due gusti orrendi!!!
Baci Daniela <)


Cara Daniela,
ora che ti ripresa, prova, magari.........
Un mega bacione


Profilo

Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per:

Tutti gli orari sono UTC +2 ore [ ora legale ]
Pagina 1 di 1
9 messaggi
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite
Cerca per:
Apri un nuovo argomento  Rispondi all’argomento
Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi