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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  John Mayall

MessaggioInviato: 29 settembre 2015, 9:46
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
Apro questo topic per segnalare l'uscita del suo nuovo album in studio, ad un anno dal Special Life.
Inoltre il nostro a metà ottobre sarà in italia.

17 Oct
Bologna, IT Auditorium Manzoni - TIX On Sale Now!
18 Oct
La Spezia, IT Teatro Civico - TIX On Sale Now!
19 Oct
Milan, IT Alcatraz - TIX On Sale Now!

http://www.johnmayall.com/tour.html


John Mayall, Find A Way To Care


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di Mauro Zambellini

82 anni e 62 dischi, l’ultimo dei quali Special Life lo ha rilanciato nel mondo della discografia blues, ammesso che John Mayall abbia mai conosciuto vere e proprie crisi. Qualche momento di stanca c’è stato e d’altra parte sfido chiunque a tenere botta in oltre cinquantanni di blues suonato senza ripensamenti e cedimenti, quel blues che lo ha visto essere pioniere, innovatore, contaminatore, eretico nella tradizione. Ha creato e disfatto band, ha lanciato chitarristi prestigiosi, ha tolto la corrente al blues quando tutti alzavano i volumi, ha sperimentato connessioni col jazz e col rock, ha fatto conoscere bluesman, uno su tutti J.B Lenoir, che altrimenti non se lo sarebbe filato nessuno, insomma John Mayall è un gigante e lo è ancora di più con questo nuovo disco Find A Way To Care, un disco di una freschezza incredibile seppur improntato alla classicità del genere, un disco che si beve in un solo fiato una miriade di colleghi che rifanno la tradizione del genere senza aggiungere nulla che distingui l’uno dall’altro.

Una svolta significativa nella sua recente carriera, John Mayall l’ha avuta quando, dopo anni con il diligente ma anche un po’ noioso Buddy Whittingtton nella band, ha incontrato il chitarrista texano Rocky Athas con cui è stato amore a prima vista. Ingaggiato il bassista Greg Rzab, il quale si è portato appresso il batterista di Chicago Jay Davenport, Mayall ha riformato la band e ha proseguito dritto per quella strada che aveva imboccato cinquantadue anni fa. Con l’aiuto del tastierista Tom Canning i tre sono andati in studio e hanno registrato l’album Tough. E’ stato l’inizio di una nuova avventura che ha visto imbarcare sulla stessa scialuppa il produttore Eric Corne.

Il seguente Special Life è stato accolto in maniera entusiasta dalla critica, un pugno di cover di Jimmy McCraklin, Eddy Taylor, Albert King, Jimmie Rodgers, Sonny Landreth e tre tracce nuove di pacca, più la presenza del fisarmonicista C.J Chenier, figlio del re dello zydeco Clifton Chenier. Squadra che vince non si cambia e così Find A Way To Care, che a parere di chi scrive è anche meglio del precedente, mette in campo un John Mayall che sembra più giovane dell’ultimo Eric Clapton tanto ci mette entusiasmo, verve, voglia di fare, lavorando con l’armonica in almeno due brani, tra cui la splendida ripresa di Long Distance Call di Muddy Waters ma soprattutto facendo sentire il suo organo ed il suo pianoforte come segno distintivo di un blues caldo e lirico che è diventato uno stile, lo stile di John Mayall.

http://www.buscadero.com/john-mayall-fi ... y-to-care/


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MessaggioInviato: 2 ottobre 2015, 19:12
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
http://tela.sugarmegs.org/_asxtela/asxc ... orway.html

Questo è uno degli ultimi concerti di John Mayall con la sua nuova grande band.
Per chi fosse interessato.

JOHN MAYALL
Rockefeller Music Hall
Oslo

15th September 2015 / Tirsdag 15/09-2015

Disc One
I Want All My Money Back
Oh Pretty Woman
Dirty Water
I'm A Sucker For Love
Flooding In California
Talk To Your Daughter
Heartache

Disc Two
Nothing To Do With Love
Walking On Sunset
So Many Roads
Room To Move
Drum Solo/Unknown
Band Intro
Hideaway


Qualcuno viene a Bologna?


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MessaggioInviato: 20 ottobre 2015, 12:18
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
John Mayall, il leone del blues ruggisce ancora

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MILANO Per una volta tanto possiamo sbilanciarci coi superlativi, perché l’artista in scena stasera all’Alcatraz (ore 20:30, euro 34.50) è di quelli davvero leggendari.Parliamo di John Mayall, indomito leone del blues inglese, ancora in giro a dar lezioni di feeling ed emozioni alla ragguardevole età di 81 anni.

Una storia lunga ed esaltante, la sua, partita nei primi anni Sessanta e sublimata nella celebre formazione dei Bluesbreakers, vera e propria fucina di talenti, dove sono passati big come Mick Taylor, Mick Fleetwood, Jack Bruce ed Eric Clapton. Il concerto milanese sarà l’occasione per un ripasso del miglior blues, fra classici immortali e le novità dell’ultimo album “Find A Way To Care”, uscito a settembre. In apertura si esibiranno The Cyborgs.

Tutt’altra musica al Tunnel, dove in occasione della MTV Music Week, arriverà Mecna con il suo “Taxi Tour”. Il rapper foggiano porterà sul palco (ore 21, euro 15) le nuove canzoni dell’ultimo album “Laska”, assieme a vecchie hit e qualche chicca dal passato fra rivisitazioni elettroniche e inediti arrangiamenti. Al Fabrique, invece, ritroveremo The Vamps, gruppo britannico d’area pop, molto amato dal pubblico teen (ore 17.30, euro 10.50).

http://www.metronews.it/15/10/18/john-m ... ncora.html

Io, invece, ho ancora l'amaro in bocca per il concerto mediocre che ha tenuto a Bologna, sabato scorso. Magari scriverò qualcosa più in là.


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MessaggioInviato: 20 ottobre 2015, 15:10
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11

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MessaggioInviato: 20 ottobre 2015, 20:00
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
Grazie mille Oscar.

Eppure più che una recensione questa mi sembra una normalissima cronaca (e neppure tanto obiettiva) del concerto. Si limita solo a presentare la scaletta della serata e a fare il solito riassuntino circa i musicisti che ruotarono attorno all'orbita Mayall nel corso della sua lunghissima carriera (fatta di alti e bassi come è normale che sia).
Solite cose scontate, scritte con poco spirito critico ed una sorta di complesso di inferiorità nei confronti del Maestro.

Della qualità della esecuzione, degli inutili assoli dei singoli musicisti (in particolare quelli del bassista durante California a Milano e durante Chicago Line a Bologna, per niente paragonabili a quanto ascoltabile in Jazz Blues Fusion o nei soli di Thompson) o dello spessore qualitativo della scaletta neppure l'ombra. La scaletta: devo dire che a Milano è stata più interessante rispetto a quella eseguita a Bologna, nella quale non era presente neppure un classico se non 'Looking back' eseguita anche in maniera automatica, scolastica, con poco spirito, una pratica di lavoro.
Quasi con poca voglia sia a causa di una questione di volumi (chi diavolo era dietro la consolle?) sia di enanziosi tra gli stessi musicisti del tutto assente in certi momenti.

Probabilmente dei tre concerti, il migliore è stato quello a La Spezia, da quanto ho potuto vedere ed ascoltare da alcuni video.
Ad ogni modo, secondo me, il problema sta proprio nel gruppo. Tutti bravi tecnicamente, per carità, ma veramente con poco spirito e del tutto mediocri da questo punto di vista. Peccato, mi viene da dire, perché il nuovo album di Mayall e Co. è davvero molto godibile e ben suonato.

Ho letto su Buscadero tempo fa, proprio nella recensione del nuovo album, che Athas era finalmente il chitarrista fresco, quello vicino al giovane Eric Clapton, quello che ha tolto il posto ad un noioso Buddy Whittington (anche lui Texano), quello che avrebbe spinto Mayall a ritornare in tour dopo alcuni anni di fermo.

Ma definire Buddy Whittington noioso è un po' eccessivo. Soprattutto se si ascolta quello che combina in questo video con Mick Taylor e se si bada al suo tocco.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=9p_J9tvh8hk[/youtube]

Io dal concerto bolognese non mi aspettavo ovviamente qualcosa vicino ai concerti del 1967 o del 1969 che partorirono Turnin' Point, ma almeno un qualcosa vicino al grandioso concerto dei 70 anni di Mayall , uscito nel 2004 su cd e dvd.
Ma di quello spirito, di quel suono, di quel Blues neppure l'ombra se non in due momenti: 'Stormy Monday' (un mix tra quanto si fatto con Peter Green nel 1967 e quella degli Allman Brothers)e 'Help me' in cui l'esibizionismo ed il tecnicismo di basso e chitarra lasciarono il Teatro che scioccamente, per tutto il concerto, applaudiva.


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MessaggioInviato: 24 ottobre 2015, 22:50
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
La recensione l'ho fatta e non volevo farla.
Allego comunque due o tre foto del pre-concerto con il venditore ambulante :D

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MessaggioInviato: 7 maggio 2016, 12:53
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
E' appena uscito il volume 2 di quello che è diventato ormai un concerto storico dei Bluesbreakers del 1967 con Peter Green, John McVie, Mick Fleetwood.
Assolutamente da avere.

John Mayall: Live In 1967 Volume Two

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Tears in my eyes
Your funeral and my trial
So many roads
Bye bye bird
Please don't tell
Sweet little angel
Talk to your daughter
Bad boy
Stormy Monday
Greeny
Ridin' on the L&N
Chicago line
Double trouble

http://www.amazon.com/Live-1967-John-Ma ... words=1967


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