Maledetta carta di credito..stamattina avevo problemi con la password..adesso ho trovato il contratto..e non ci sono piu bligietti..ma non finirà così, lo prometto!

non c'ero in questi giorni!!! Sono diventato papà del piccolo Manuel Keith ( si lo so sono impazzito,ma quando mi ricapitava di dar il nome di uno dei nostri )

Ora,moglie permettendo mi sa che dovrò venire su senza biglietto e sperare come ad Amsterdam di trovare un anima pia che lo vende

un benvenuto al piccolo keith e tanti tanti auguri a mamma e papà !!!

Concerti, Black Crowes: due date in Italia a luglio a Vigevano e Pistoia

05 feb 2013 - E' finalmente successo quello che tutti i fan italiani della band di Chris e Rich Robinson si sono augurati lo scorso Natale, quando in mattinata venne diffusa la notizia del ritorno in attività dei Black Crowes dopo una lunga pausa - che i meno ottimisti pensavano fosse a tempo indeterminato - e del conseguente annuncio di un tour mondiale nel 2013: il gruppo, ha fatto sapere pochi minuti fa il promoter Barley Arts, ha fissato due date del proprio "Lay Down with Number 13" 2013 World Tour anche nel nostro Paese, più precisamente il 3 e 4 luglio prossimi rispettivamente al festival Dieci Giorni Suonati al Castello di Vigevano e al Pistoia Blues.

Al momento sono disponibili solo i tagliandi per la data di Vigevano, già in vendita su TicketOne al prezzo di 40 euro più diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali, mentre per quelli del Pistoia Blues (il cui prezzo, sempre al netto di diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali, è stato fissato a 30 o 35 euro a seconda degli ordini di posto) occorrerà aspettare il prossimo venerdì, quandi gli organizzatori della manifestazione diffonderanno i dettagli inerenti alle modalità di messa in commercio.

La band spedirà sui mercati il prossimo 19 marzo il live album "Wiser for the time", disponibile anche in una edizione box set in vinile da quattro dischi, per un totale di ventisei canzoni, di cui quindici in acustico e undici in versione elettrica.


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The Black Crowes Cover 'Tonight I'll Be Staying Here with You' –

Song Premiere
Bob Dylan remake is from the rockers' upcoming album 'Wiser for the Time'

http://www.rollingstone.com/music/news/ ... e-20130304

In advance of their “Lay Down With Number 13” tour, the Black Crowes have released their cover of Bob Dylan’s "Tonight I'll Be Staying Here With You."

The country-rock ballad originally appeared on Dylan’s 1969 album Nashville Skyline, and has since been covered by artists including Johnny Cash, Jeff Beck, Cher and Sugarland. Now, the hit will be featured on the Black Crowes’ Wiser for the Time (Silver Arrow/Megaforce Records), set for release on March 19th.



"The Black Crowes have always covered a lot of Bob's songs," Chris Robinson, lead vocalist and guitarist, tells Rolling Stone. "In my mind, this great tapestry of music we are involved in cannot be weaved without sharing Bob's mighty threads!"

Tickets for Lay Down With Number 13, went on sale January 11. The first 15 shows – including dates in London, Chicago, Nashville, Boston, Atlanta and New York City – sold out immediately, and the band has since promised an announcement about a second batch of dates starting in May.

....... 07/07 Vigevano, Italy @ Dieci Giorni Suonati City Festival
07/09 Bilbao, Spain @ Bilbao Rock Festival
07/11 Manchester, UK @ Academy
07/12 London, UK @ Shepherds Bush Empire
07/12 London, UK @ Shepherds Bush Empire
07/15 Lichtenvoorde, The Netherlands @ Zwarte Cross Festival
07/17 Amsterdam, The Netherlands @ Paradiso
07/18 Amsterdam, The Netherlands @ Paradiso

Academy di Manchester,Shepherds Bush Empire,Paradiso, vorrei vedere gli Stones in questi teatri!
Sici

anch'io, ma senza aprire un mutuo.....

presi per Nijmegen, dove già vidi i Rolling sotto il diluvio universale e il Paradiso dove invece mi piacerebbe vedere anche i Rolling

Quando Jimmy Page "impedisce" ai Black Crowes di salire sul palco, la Bagarotti indaga: intervista a Chris Robinson e all'ex Zep (New York, 2000)


Tutto ha avuto inizio a Londra, circa una anno fa. Un paio di show benefici a favore della rieducazione dei bambini del Brasile. Sul palco Jimmy Page e i fratelli Robinson dei Black Crowes, uno dei migliori gruppi rock degli ultimi tempi nonché ex adolescenti con sogni di gloria e seguaci del capitolo Led Zeppelin.
Jimmy Page, inutile dirlo, è uno dei migliori chitarristi al mondo, sbucato dall'Inghilterra degli anni '60 e, più tardi, dagli Yardbirds. Poi il felice approdo alla formazione della rock-metal band Led Zeppelin.
Dopo il tour americano, Page e i Black Crows sarebbero dovuti approdare in Europa (era
prevista una data milanese, il 20 novembre) ma è stata definitivamente cancellata poiché, dopo il concerto del 12 agosto ad Albuquerque, la schiena di Page ha iniziato a fare le bizze, tanto che il chitarrista è tuttora in attesa di un probabile e delicato intervento chirurgico. La tournée è stata così spostata al 2001. I Black Crowes, per solidarietà e anche per ovvia scelta (il Live At Greek, disco live prima in vendita via Internet ed ora approdato anche nei negozi, registrato da Page e dal gruppo doveva rappresentare lo spunto per il proseguimento della collaborazione live), hanno deciso di non esibirsi da soli, come si era inizialmente pensato. Hanno invece proseguito il loro tour di concerti gli Who, che dividevano con Jimmy Page e i Black Crowes lo stesso management e seguivano, in serate susseguenti che dovevano concludersi con quattro date in comune ad ottobre al Madison Square Garden di New York.
Eppure, fino all'ultimo, teoricamente, Jimmy Page e i Black Crowes sarebbero potuti rientrare nella seconda tornata dei concerti e, a schiena sistemata, non solo proseguire il tour ma recuperare ogni singola data andata perduta. Così non è stato. I fan scontenti, tuttavia, avranno di che consolarsi con il disco Live At The Greek. Ad ascoltare questa nuova fatica tutto lascia presagire ad una ripresa in grande stile. I fratelli Robinson e Page non si sottraggono comunque a qualche domanda.




Voi avete dichiarato di aver speso moltissimo tempo ad ascoltare la musica di Jimmy Page e dei Led Zeppelin. Dal momento in cui vi siete trovati a stare su un palco insieme, vi è stato difficile fare qualche osservazione mentre provavate o, ad esempio, dire la vostra opinione nei confronti di qualcosa che, magari, sentivate diversamente da lui?

«(Chris Robinson, visibilmente incazzato) Veramente, dopo quindici anni che siamo su un palcoscenico con la nostra band, abbiamo iniziato a suonare le canzoni scritte da altri solo da quando abbiamo incontrato Jimmy. Gli Zeppelin li ascoltavamo e basta. Per cui, fin dal primo momento in cui se ne è parlato, abbiamo subito chiarito il fatto che, inevitabilmente, avremmo potuto cantare e suonare quelle canzoni a partire dal nostro background di musicisti già “navigati” e che avevamo iniziato solo da un anno a suonare le canzoni di qualcun altro. E' strano, ma questo è stato il nostro caso».

E tu Jimmy, che giudizio dai dei Robinson?

«Mi sembrano molto validi. Perché quando suonano mantengono un loro carattere. Che, ad ogni modo, va benissimo per il repertorio dei Led Zeppelin. Anche se è particolare, diverso. Quello che ci accomuna, credo sia lo spirito. (Chris Robinson grugnisce annuendo)».

Jimmy, ho sentito dire che ci sono state accese discussioni sulla scelta dei brani.

«Sì, discussioni sulla scelta delle canzoni. Poi, quando stavo per surriscaldarmi perché mi trovavo in disaccordo, (Chris interrompe: “Era già surriscaldato...”) ho pensato: “Forse è inutile discuterne per ore a tavolino, è meglio salire e iniziare a suonare qualche pezzo e vedere come viene”. Così, quello che veniva da sé è stato ok».

Il risultato di “quello che veniva da sé” vi ha mai colti di sorpresa?

«(Jimmy Page) Ma no, non direi. Più che altro, mi è sembrato da subito che il risultato fosse un rinforzo. E lo era per forza, dato che mi sono reso immediatamente conto di suonare con gente maledettamente brava. E non solo per quanto riguarda i pezzi dei Led Zeppelin ma per ogni altro brano suonato».

«Dal nostro punto di vista - prosegue Chris Robinson - la sorpresa c'è stata. Non è semplice descrivere le nostre sensazioni. Diciamo che, alla fine, è stato sorprendente sentire come la musica “funzionava”. Prima c'era anche un po' di paura. Insomma, oggi come oggi ci conosciamo e possiamo anche sentirci più in confidenza tutti quanti ma, all'inizio, eravamo pur sempre un gruppo - anche se ben consolidato - che saliva su un palco per suonare insieme a Jimmy Page. Insomma, è un po' come per la domanda che ci hai rivolto prima. All'inizio, probabilmente, eravamo noi stessi, lì, a suonare col nostro stile di sempre, ma solo dopo aver rotto il ghiaccio ci siamo lasciati completamente andare».

Chris Robinson:

"Gruppi delle dimensioni dei Rolling Stones sono come Disneyland, e quelli che li vanno a vedere mi sembrano turisti del rock and roll", ha spiegato senza mezzi termini il cantante, "Mi piacerebbe molto che Mick Jagger fosse un po' più sincero, e corresse un po' meno da una parte all'altra del palco...".

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ho letto anche io l'articolo con la dichiarazione sugli Stones,l'ha riportata anche RS

http://www.rollingstonemagazine.it/musi ... o-sinceri/

al di la della provocazione, non ha considerato che l' 80% dei fans che seguono i BC sono stati prima fans degli Stones :-)

ciò non vuol dire che lui non abbia ragione nel suo commento anzi...

Olia, quindi questo biglietto lo prendo o no? Io a mezzanotte ho un impegno per il 29, quindi spero che finisca prima (teoricamente il concerto inizia alle 19!), però sono tentato di sputtanarmi un giorno di stipendio e comprarli!

E sabato.?. Dai cavolo che ci facciamo una pinta!!!!

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