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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Qual'è il vostro orientamento rock?

MessaggioInviato: 3 agosto 2012, 16:16
Messaggi: 209Località: AcirealeIscritto il: 3 giugno 2010, 22:53
Era da un pezzo che avevo in mente di avviare un topic del genere e solo oggi ho il tempo per rifletterci un po' e scriverlo.
Tutti noi forensi abbiamo, senza dubbio, un minimo comune denominatore nell'amore per il rock e per i Rolling Stones in particolare, ma osservo che esistono, ovviamente, diverse sfumature. C'è ad eesempio, chi adora gli Stones e tende a detestare tutto il resto, chi li ama soprattutto per quello che hanno significato (soprattutto nella loro epoca d'oro) a prescindere o quasi dalla loro musica, che li ama perché sono in qualche modo la quintessenza della migliore musica che esiste in un contesto più ampio.

Io sono tra questi ultimi: secondo me gli Stones sintetizzano magnificamente tutto quello che la musica rock ha espresso. Una fusione tra rock, blues e country che ha trovato il suo culmine i nostri hanno abbandonato il dolciastro polistrumentismo e le influenze psichedeliche del periodo 1966-67 (non che manchino perle di quel periodo, da Paint It Black a Under My Thumb a Back Street Girl, ma la media non è poi eccezionale) e hanno riabbracciato il sound delle origini, aggiungendovi atmosfere country-blues di sapore più americano.
Già da questa minianalisi, che ovviamente non pretendo sia condivisa da tutti, emergono le mie preferenze in ambito rock.
Adoro tutto ciò che ha sapore "roots" e sono meno portato per le sperimentazioni e le contaminazioni spurie (faccio alcuni esempi: adoro le canzoni in cui Lou Reed o David Bowie hanno inventato dei riff chitarrisitici sfuggiti alla fantasia di Keith Richards, da Sweet Jane a Vicious a Rebel Rebel, mentre rifuggo come la peste i vari album in cui entrambi hanno cercato di percorrere nuove strade e contaminazioni). Altri esempi: gli U2 di Rattle and Hum mi piacciono molto più di quelli degli anni precedenti e successivi; prefersico i Kinks degli esordi e di Give the people what they want a quelli di altri album più celebrati; adoro gli Who, tranne quando hanno avuto velleità di rock-opera; trovo incredibile la qualità vocale di Freddie Mercury, ma di canzoni dei Queen non me piace sul serio nemmeno una; ho amato il punk, totalmente a prescindere dal detestabile look che l'industria musicale ci ha appiccicato di contorno, semplicemente perché era una totale rottura con le divagazioni musicali che infestavano l'aria nella seconda parte degli anni settanta (dagli EL&P ai Pink Floyd più chiusi in se stessi). E potrei continuare per secoli, anche se ciò non toglie che de gustibus non disputandum est, per cui accetto che ci sia anche chi adora Rick Wakeman o il rock-jazz.
Confesso i miei limiti: forse anche perché provengo dall'embiente delle radio private, sono legato alle canzoni di tre minuti tre (solo le canzoni capolavoro possono permettersi sei minuti, per le altre dateci un taglio, please!); sono legato al concetto che la canzone strepitosa appare tale già al primo ascolto (le canzoni che si scoprono solo dopo dieci ascolti appartengono al mondo dei critici un po' snob); ritengo che la qualità e l'originalità di una composizione valga più della qualità dell'esecuzione (Ramones tutta la vita, anche se non sanno suonare).
Mi piacciono le atmosfere fumose del rock-blues di tipo southern (d'altronde sono sudista nel midollo, e tutti i sud al mondo hanno qualcosa in comune); assegno cinque palle ai Big Star di September Gurls e nemmeno una a Grace di Jeff Buckley: che bella estensione vocale, ma poi?; i Wilco mi piacevano quando erano legali all'alternative-country delle origini e non più da quando si sono voluti trasformare in una band trendy che-non-manca-mai-nelle-playlist-di-Obama. E così via.
E voi? Qual'è il vostro orientamento rock?


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MessaggioInviato: 3 agosto 2012, 18:40
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
Ciao Testa Dura,
per quanto riguarda i Rolling, io sono semplicemente un "Innamorato", con questo voglio dire che li considero quasi come persone di "famiglia" non so se mi spiego...E' un qualcosa che va al di là del semplice fatto musicale, iniziato chiaramente per quello quando all'incirca nell'80/'81 a nemmeno 14 anni con in mano i 45 giri di mio zio ora sessantottenne misi nel mangiadischi "19th Nervous Breakdown" e venni "steso" correndo dopo pochi mesi a comprare la audiocassetta di "Tattoo you"...La loro musica mi ha sempre dato una scossa, un'emozione, una scarica che mai nessun altro mi ha mai saputo dare, e qualsiasi loro disco ascolti, qualsiasi loro canzone anche quelle considerate meno "riuscite", la voce di Mick e la chitarra di Keith riescono comunque a suscitarmi un fremito, un'emozione, proprio perchè sono come dire...Nelle mie corde, come un qualcosa di insito in me, di ancestrale, un suono che mi ricorda incosciamente un altra vita già vissuta o posti visitati millenni fà...E? un po' complicato da spiegare ma spero abbia capito perlomeno il senso...Quindi io non ne faccio una questione "tecnica" o di "progredire musicale" da un certo punto in avanti, certo, ho anch'io delle preferenze durante tutta quanta la loro straordinaria storia, ma la mia visione rispetto a loro e' piu' come dire "Complessiva" e per certi versi "romantica", non riuscirei proprio a scindere delle fasi che indubbiamente ci sono state ma che proprio per il mio approccio rifiuto a priori, queste valutazioni per esempio le faccio rispetto a tutti quanti gli altri artisti che mi piacciono e che sono davvero moltissimi preferendo piu' quel tal disco e quel tal periodo piuttosto che altri...
Chiusa la parentesi Rolling, per quanto riguarda gli altri artisti e sopratutto i generi/periodi che amo ascoltare di piu', ti dirò che sono abbastanza onnivoro, ascolto di tutto, preferendo probabilmente anch'io il Rock "puro" come potrebbe essere quello degli Who e dei Faces per intenderci...Amo altresì il rock che va a fondersi col pop, col beat, col vaudeville e col Glam, sopratutto quello British, e stò parlando dei Kinks di cui ho tutti i loro dischi, degli Small faces, degli Xtc, dei Roxy Music, dei Blur, dei La's, dei Divine Comedy, dei Pugwash tanto per intenderci...Se proprio devo decidere, direi che in linea di massima prediligo il Rock Britannico a quello Americano, ma alcuni generi o sottogeneri e alcuni artisti cancellano totalmente questa mia espressione di gusto e stò parlando del Southern Rock coi Lynyrd Skynyrd, gli Allman, i Little Feat, i Black Crowes e poi ancora i suoni di New Orleans con i Neville Brothers e Dr.John, il Pisley Underground con Dream Syndicate, Green on red e Rain Parade, i Caleixico e poi lo swamp con i Creedence e Tony Joe White per andare poi alla scena West Coast anni '60 con Deads, Airplane, Quicksilver e Moby Grape...Adoro la creatività all'interno di un brano e son d'accordo quando dici che la qualità e l'originalità valgono piu' dell'esecuzione, e' quello che ti ruba l'anima e ti fa sognare...Gli Stranglers sono un esempio azzeccatissimo, i Grandissimi Kinks un altro e Tom Waits un altro ancora...Tre artisti che adoro!!!Amo anche i Doors, che sono "inclassificabili" sono solo dei "Fuoriclasse"...Per quanto riguarda il "Progressive" adoro i Pink Floyd e i Genesis fino a "Wind & Wuthering" e "Seconds out!" e gli High Tide che sono a mio parere Fenomenali...Non amo particolarmente cose tipo i Soft machine, Caravan, Colosseum, la cosiddetta scena di canterbury per intenderci e nemmeno il Jazz-Rock, massimo rispetto, ma non e' nelle mie corde...Di psichedelia ascolto molto i Gong che sono fantastici e i Tomorrow, Twink, H.P. Lovecraft, Deviants e via discorrendo.Ascolto anche molta New Wave o Post-Punk roba tipo Ultravox, Bauhaus, Cure, Sound, Echo & Bunnymen e la mia "Insana" passione si chiama Dub e chiaramente amo il reggae...Quindi Bob, Lee Scratch Perry, Bunny Wailers, Toots & Maytals, Bim Sherman, Sly & Robbie, Burning Spera, il primo degli UB 40 e i Grandissimi Almamegretta!!Ascolto anche Trip-Hop ed elettronica:Portishead, Massive Attack, Lamb, tortoise, Aphex Twin, ed ascolto anche Hard Rock:Black sabbath con Ozzy tutta la vita seguiti a ruota da Blue Oyster Cult, Ac/Dc e i primi tre dei Maiden(pensa che a 16 anni ero metallaro e ascoltavo roba tipo Venom, Mercyful fate, Exciter, Accept, Anthrax, Raven, Saxon e compagnia bella...)e naturalmente amo anche il Blues da quello dei Maestri a quello relativamente piu' recente tipo John Mayall, i Cream, Rory Gallagher, e ancor piu' recente i Low Anthem inoltre amo molto anche musica piu' "d'atmosfera" come puo' esserla quella dei Tindersticks o dei Blue Nile, piuttosto che i Penguin cafè Orchestra o i Labradford e vado matto per Brian Eno a tutto tondo...Per quanto riguarda i "periodi", direi senza però "generalizzare" che il periodo "Buono", quello cioè dove ogni 10 dischi usciti 7 erano buoni due così così e uno da buttare e' stato a mio parere quello compreso tra il 1966 e il 1975, e che molto di buono e' stato fatto fino al 1983/84, poi come d'incanto nel giro di un paio d'anni non di piu' c'e' stato un repentino "imbruttimento" e un livellamento verso il basso ineluttabile e definitivo...Con ciò non significa che da allora non e' uscito nulla più di buono, solo che bisogna fare molta piu' fatica a trovarlo!!Mi piace ascoltare anche molte cose nuove, nuove Band, nuove sonorità, cose sopratutto con personalità, originali...e devo dire che ogni tanto e neanche così di rado faccio delle piacevoli scoperte coadiuvato dal mio spacciatore di fiducia che riceve un sacco di demo e recensisce su Ondarock...Così ho fatto la conoscenza di artisti bravissimi come i Testbild, i Low anthem, i Gala drop, i Fanfarlo, Terry Emm, i Pugwash, Ween, Scott Matthews, Kip Hanrahan, Patrick watson, i Pram etc. etc.
OK, spero di essere stato "esaustivo", un saluto e...Concordo,i Big Star sono davvero Grandi, non concordo sul fatto che il periodo "Pre '68" dei Rolling sia in qualche modo "minore" anzi...Ma la musica e' bella proprio perche' come si dice:"De gustibus"!!


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MessaggioInviato: 3 agosto 2012, 21:05
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
Per quel che mi riguarda, il mio orientamento rock è due parole: ROLLING STONES. E' stata una folgorazione nel lontano settembre 1966 ascoltando Lady Jane (allora non sapevo che fosse questa canzone e che fossero loro), poi la folgorazione è diventata amore. Loro sono parte di me, della mia vita e tanti momenti sono stati scanditi dalla loro musica. Chiudo gli occhi e mi vedo fare il tragitto dal negozio a casa con Sticky Fingers sotto braccio con la cerniera in bella mostra, l'acquisto dello spartito di Con le mie lacrime, acquistato con l'intento (che rimase tale :cry: ) di imparare a suonare la chitarra, comperare Ciao 2001, Qui Giovani, Melody Maker e Rolling Stone cercando articoli che parlassero di loro, i battibecchi per difenderli e....udite udite...lo schiaffo che diedi ad una mia compagna per avermi rotto il 45 giri di Con le mie lacrime. Il pianto per la morte di Brian, per il matrimonio di Mick e le lacrime ogni volta che si conclude un concerto. Non sono un tecnico e non so cogliere sfumature di riff ecc., ma credo di essere rockamente ben orientata ;)


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MessaggioInviato: 3 agosto 2012, 22:47
Avatar utenteMessaggi: 1465Località: PalermoIscritto il: 23 gennaio 2007, 22:03
Beh, per me il rock, nel senso "perfetto" del termine, è di matrice americana ( ed ovviamente non posso che amare gli Stones ed i Faces, che tra le band della "british invasion" sono i più americani, più americani degli americani). Amo il rock influenzato come dici tu, dal roots blues, dal country (gram parsons è uno dei miei artisti preferiti di sempre), dal soul, dal gospel. Il rock'n'roll del sud, quello che nasce nei campi di cotone, nelle ballroom, nei pianoforti honky-tonk, nel whiskey.
D'accordissimo anche con la tua idea di 3minuti3, per me dovrebbe essere insegnata ad ogni ragazzo che vuole avvicinarsi al rock'n'roll. Grandi riff e canzoni da tre accordi (per me enorme esempio sono i pezzi dei Cheap Trick o di Marc Bolan)
Amo il punk, la provocazione nei testi e nel look, le New York Dolls, Johnny Thunders & Heartbreaker, Ramones, Sex Pistols (anche se era una trovata del genio di McLaren, la maglietta "I hate Pink Floyd" è uno dei simboli che hanno fatto breccia nel mio immaginario rock'n'roll), Iggy Pop & Stooges. Amo i casinari Australiani (anche loro figli bastardi degli inglesi, come gli americani d'altronde).
Insomma, amo il rock'n'roll sudato, poche parole, molti fatti, molto sangue.
Da Fats Domino a Jerry Lee, da Keith a Rod, da Johnny Thunders a Dee-Dee..questo è il mio ambiente, l'ambiente torbido dove mi sento al sicuro! :cool:


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MessaggioInviato: 3 agosto 2012, 22:53
Avatar utenteMessaggi: 1465Località: PalermoIscritto il: 23 gennaio 2007, 22:03
PS: Straconcordo sul fatto che il periodo pre '68 sia il periodo minore (io non riesco quasi ad ascoltare nulla da quel periodo, se non gli standard blues/rock'n'roll) degli Stones ;)


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MessaggioInviato: 6 agosto 2012, 8:59
Messaggi: 209Località: AcirealeIscritto il: 3 giugno 2010, 22:53
Su quest'ultimo punto vorrei essere più chiaro. Secondo me i grandi periodi del rock made in Stones sono stati il 64-65 e il 68-72, con una ripresa fulminante, ma relativamente isolata, con Some Girls.
Si tratta dei momenti in cui gli Stones sono stati più fedeli a se stessi, senza guardare più di tanto alle mode del momento. Nel 66-67 erano certo al massimo della giovinezza creativa, ma tante canzoni hanno un arrangiamento un po' esile (Under My Thumb, grandissima canzone, è molto più esplosiva dal vivo e l'intero Between the Buttons è un po' così, pur contenendo canzoni che vanno riscoperte a partire da Connection). L'influenza di Brian Jones, forte soprattuto come polistrumentista, dell'ambiente generale che virava verso l'artificio e la psichedelia più o meno drogata hanno portato in quel biennio gli Stones a essere un po' troppo easy, un po' troppo dandy, troppo poco energici. La differenza tra cose come We Love You o l'intero Satanic e le strepitose song immediatamente successive è evidente. La vena creativa mon si era comunque spenta, tant'è che molte canzoni svrebbero potuto essere eccezionali se rese più semplici e lineari (penso ad esempio a una Citadel meno sovraincisa oppure a una 2000 Man che ondeggia tra momenti di puro genio e altri insulsi).
Più in generale, mentre la sperimentazione con la psichedelia o con l'elettronica non mi sembra dare grandi risultati, è molto efficace la contaminazione tra rock (oppure punk) e il country o il folk, generi fonte di ispirazione per magnifiche canzoni che spesso chiedono solo di essere rese più energiche con un salutare bagno nel rock. Ciò è valido secondo me, sia per gli Stones che per il rock in generale.


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MessaggioInviato: 6 agosto 2012, 19:45
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
@Testadura
...Concordo con te sul fatto che i periodi "Rock" siano quelli da te citati, ma non concordo sul fatto che altri periodi, e specificatamente quello 1966/67 siano meno scintillanti e meno pregni di grandi canzoni!Secondo il mio modestissimo parere una canzone, anche se fatta dai Re del "Rock" come sono legittimamente i Nostri, per essere bella o addirittura bellissima non deve per forza avere lo status di pezzo "Rock", non deve per forza essere un Rock canonico o un Blues di 12 battute anche se questo e' probabilmente quello che la maggior parte della gente si aspetterebbe da loro e ciò che probabilmente sanno fare meglio!
Nel periodo 1966/67 ci sono due album che a me personalmente piacciono da matti:"Aftermath" e "Between the buttons" e uno piu' controverso e sperimentale "Satanic".Il primo da me citato e' tra l'altro giudicato dai maggiori critici Rock uno dei capolavori sulla lunga distanza della Band, il secondo e' addirittura il preferito di Frank Zappa(un Grandissimo!), sul terzo posso essere d'accordo con te anche se pezzi come "She's a Rainbow" sono dei Capolavori senza tempo al di là dello stile se sono piu' o meno Rock...Il punto e' proprio questo e tu lo hai centrato ottimamente col tuo topic:uno ascolta i Rolling Stones perchè e' un appassionato sopratutto del "Rock" inteso nel senso classico del termine, li ascolta per il tipo di voce del cantante, il sound delle chitarre e via discorrendo o li ascolta a 360 gradi senza pregiudizi e preferenze e coglie la bontà delle loro composizioni anche laddove non sono specificatamente "Rock"?!?
Io ad esempio sono da terza opzione...Ci sono dei brani nel periodo 1966/67 che anche non essendo dei Rock classici sono a mio parere e a mio gusto(ci mancherebbe!)dei Grandissimi pezzi se non dei Capolavori e te li elenco pure:
- Mother's little helper
- Lady Jane
- Under my thumb
- Out of time
- Take it or leave it
- Back street girl
- She smiled sweetly
- Cool calm & collected
- Who's been sleeping here
- Something happened to me yesterday
- Let's spend the night together
- Ruby Tuesday
- She's a rainbow
- 2000 light years from home
- Paint it black
- We love you
- Have you seen your mother baby...
- Sittin' on a fence
- 19th nervous breakdown
- Long,long while
- As tears go by
- Who's driving your plane
- Dandelion
Per il resto sono d'accordo che un periodo importantissimo, direi cruciale nel loro cammino e' stato quello '68/'72 ma come naturale conseguenza del periodo precedente!

P.S....E' solo una mia opinione, ci mancherebbe altro, ed e' bello discuterne e prendere spunti e riflessioni, Gran Topic comunque!

Massimiliano


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MessaggioInviato: 7 agosto 2012, 12:30
Messaggi: 209Località: AcirealeIscritto il: 3 giugno 2010, 22:53
Grazie Massimiliano per i complimenti ma, soprattutto, per la tua proficua partecipazione.
In fondo le nostre posizioni divergono solo in parte. Anche io considero Aftermath un grosso album, se non altro perché tutto fatto da composizioni dei nostri, ma secondo me non raggiunge la qualità complessiva di Out of Our Heads (UK). So bene che non è un'opinione generalmente condivisa, ma ne sono abbastanza convinto. Between the Buttons è secondo un album incompiuto, in cui ci sono molte perle compositive afflitte da arrangiamenti e esecuzioni un po' da canzoncina. Credo che se fosse stato concepito ed eseguito nel 1969 sarebbe stato un capolavoro assoluto ma di se e di ma non si campa. Quanto a Satanic mi pare che concordiamo.
Le canzoni che hai enumerato, con poche eccezioni, sono bellissime, e forse ne aggiungerei anche qualcun'altra, ma di veri capolavori ce ne sono pochi. Paint It Black, naturalmente; Under My Thumb (ma ripeto che le versioni dal vivo sono superiori), e BacK Street Girl sono le mie favorite. Altre sono così così (la stessa Ruby Tuesday mi piace più nella versione velocizzata di Flashpoint).
Ben altra cosa, se mi consenti, la tripla '64-'65 di It's All Over Now (vabbé è una cover, ma che suono!), Get off of My Cloud (la mia favorita in assoluto nella storia della musica, con un'urgenza espressiva che mi fa venire ancora i brividi dopo diecimila ascolti) e Satisfaction. Qui stiamo parlando di punte senza confronti, senza contare altre perle come I'm Free, Heart of Stone, Play of Fire (piccolo capolavoro) ecc., ecc. (e non ci metto le cover fenomenali).
In fondo il periodo 66-67 è un po' di passaggio, in cui gli Stones hanno voluto, non sempre con eccellenti risultati, sperimentare nuove strade in genere un po' soft, per poi ritornare prepotentemente al sound delle origini, reso nel frattempo più maturo e più consapevole.
In ogni caso, a scanso di equivoci, va da sé che anche la qualità media degli Stones 66-67 è superiore a quanto la stragrande maggioranza degli altri autori/complessi abbia mai relaizzato in ogni tempo!
Comunque va da sè, e qui torno all'argomento puro del topic, che le mie selezioni sono inevitabilmente influenzate dal mio orientamento rock generale, per cui colloco London Calling tra i migliori album si sempre ma molto sotto Sandinista!, oppure adoro i Drive-by Truckers e mi lasciano freddo, per esempio, gli Alabama Shakes. Mi trovo anche abbastanza con le scelte di Vicio88 (nessuna mi dispiace anche se non colloc tutti quelli citati ai vertici). Tra quelle tue mi è piaciuta parecchio la citazione del Paisley Underground (che voce Steve Wynn e che espressività). Ho un debole pure per i Replacements del primo periodo post hard-core. Un'altra mia grande debolezza, che prima non ho citato, è per l'Heartland rock americano, dall'ovvio Bruce a Willie Nile, a John Cougar a Tom Petty (anello di congiunzione col southern) al milgiore Bob Seger, a Steve Earle. Adoro anche l'alt/country di più alto livello (dagli Uncle Tupelo ai Whiskeytown) e altri gruppi/autori americani, non sempre notissimi che cito in ordine sparso: Social Distortion, Dinosaur Jr, Buffalo Tom, Warren Zevon, ma su tutti e abbiamo concordato, i grandiosi Big Star!! Ciao.


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