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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  The Waines

MessaggioInviato: 2 dicembre 2009, 6:54
Avatar utenteMessaggi: 87Località: ATRI ABRUZZOIscritto il: 28 aprile 2008, 4:47
Ciao Ragazzi è da un pò che non passo da queste parti, colgo l'occasione per consigliarvi questa band italiana...
Si chiamano WAINES sono un power trio siciliano formato da 2 chitarre e batteria.
Riportano in auge il veccchio blues del delta e un certo hard dei 70's, uno stile debitore dei rolling stones di sticky fingers, zz top, allmann brothers, led zeppelin e nel contempo ispirato ai contemporanei black keys, white stripes e black crowes.
Date un ascolto al loro disco "STU" magari potrà piacervi.

http://www.myspace.com/3waines


il loro video vince il Premio italiano videoclip indipendente. Tema dell'opera, sulle note di "Let me be" dei palermitani Waines, la masturbazione

http://www.youtube.com/watch?v=_ozb1qpfnec


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2009, 19:00
Avatar utenteMessaggi: 4042Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
bravissimi bel sound e video molto bello
grazie della segnalazione


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2009, 19:39
Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39
La canzone mi piace molto. Ottimo.

Faccio però delle domande a tutti:

1) è normale che un gruppo italiano si rifaccia alla musica angloamericana
2) è normale che canti in inglese
3) è normale che ci si rifaccia ad una musica folk estera (blues o country ad esempio)
4) oppure come in questo caso ci si rifaccia ad un rock "autoriale" di una fase storica precisa ovvero i primi anni 70

Ovvero non è che dovremmo fare gli italiani e magari rifarci alle nostre tradizioni musicali (questo discorso esula logicamente dalle tribute band che sono una cosa ovviamente diversa).

E non è che essendo nel 2010 ha un pò poco senso rifarsi agli anni 70 in una maniera così smaccata

Spero che intervengano anche Zac o Vince che suonano in gruppi di materiale proprio oltre che di cover stonesiani. Vorrei capire qual è il ragionamento che sta dietro ai percorsi di chi suona musica rock.


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2009, 20:54
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
Grande Giacomo...Hai posto una serie di quesiti e di argomentazioni davvero interessanti e coerenti (come sempre del resto)...Io personalmente non saprei rispondere, ma attendo delle risposte da persone come Zac ad esempio, che suonando in una band che oltre ad occuparsi di cover, sviluppa anche un proprio processo creativo piu' o meno influenzato da questo o quell'artista, potrebbe dare la propria visione/versione della cosa, spiegandoci ad esempio quale sia l'input creativo, se parta da qualche punto di riferimento e se a sua volta cio' avviene a livello inconscio e non volutamente...Sono molto curioso di leggere le esperienze dei vari musicisti.


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2009, 22:04
Avatar utenteMessaggi: 87Località: ATRI ABRUZZOIscritto il: 28 aprile 2008, 4:47
In italia se suoni quel tipi di genere (anche cantato in italiano) non avrai mai successo, sono rarissimi i casi in cui lo si ha .. è risaputo che se vivi e suoni in italia ti conviene abbondonare da subito i "sogni di rock n roll" (sopratutto di quel tipo di rock n roll).

I waines prendono parecchio dal sound "primi 70'"s ma hanno tanta originalità nel rirpoporlo a mio avviso.


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2009, 22:52
Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39
La domanda resta: ha senso per dei ragazzi di Pescasseroli o di Ronco Bilaccio cantare in inglese una musica californiana di 40 anni fa?

Sono stato il primo a dire che sono bravi. "L'originalità nel priproporre" la vedo un po' difficile...


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2009, 23:18
Avatar utenteMessaggi: 4404Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
Premesso che siamo off topic, visto che qui si parla dei Waines, e in attesa di rispondere ai quesiti posti a me personalmente, magari in un thread apposta che si potrebbe aprire (Briano vedi se ti viene in mente un titolo appropriato):
Briano ha scritto:

1) è normale che un gruppo italiano si rifaccia alla musica angloamericana
2) è normale che canti in inglese
3) è normale che ci si rifaccia ad una musica folk estera (blues o country ad esempio)
4) oppure come in questo caso ci si rifaccia ad un rock "autoriale" di una fase storica precisa ovvero i primi anni 70

Ovvero non è che dovremmo fare gli italiani e magari rifarci alle nostre tradizioni musicali (questo discorso esula logicamente dalle tribute band che sono una cosa ovviamente diversa).
.


Il discorso è amplissimo e lo possiamo affrontare in più riprese. Iniziamo con le quattro domande.
Che poi "normale" cosa vuol dire? che è la norma? allora sì, è la norma. Che è lecito? Che è da accettare o da condannare?
1) se gruppi anglosassoni si sono rifatti al blues americano non vedo problemi, ti rispondo con un'altra domanda, è normale che un diciotenne bianco cresciuto con la lingua di shakespeare si rifaccia a negri scarsamente alfabetizzati cresciuti come braccianti?
2) all'epoca dei romani c'erano spagnoli e nordafricani che "cantavano" in latino, era la lingua dell'impero, nel rock la lingua dell'impero è l'inglese, che poi si possano ottenere buoni risultati in altre lingue è comprovato, ma la lingua dell'impero è la più invitante
l'opera lirica si poteva fare anche in tedesco, francese, ma l'italiano dominava e dava risultati apprezzatissimi
3) perché non rifarsi a musiche estere?
4) perché non rifarsi a qualcosa che ti piace e giudichi valido?


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MessaggioInviato: 2 dicembre 2009, 23:24
Avatar utenteMessaggi: 4404Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
PS in questo momento ho un sonno becco, ne riparliamo domani volentieri, però secondo me meglio appunto in un topic apposito. Briano se ti viene in mente un titolo appropriato aprilo per cortesia


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MessaggioInviato: 3 dicembre 2009, 12:28
Avatar utenteMessaggi: 1465Località: PalermoIscritto il: 23 gennaio 2007, 22:03
Allora prendo la palla al balzo, i WAINES (si scrive maiuscolo) sono tra i miei più cari amici, concittadini miei e presenti anche nel disco dei Licks ( le slide e le acustiche sono registrate da Fabio Rizzo e le batterie da Ferdinando Piccoli, il loro batterista), nonchè co-produttori di "Northbound". Il loro "STU" è nato nella nostra sala prove (e gelosamente custodisco i bootleg dei rehearsals :twisted: :D ) ed è chiarissimo che le loro influenze provengono dai '70es (i ragazzi derivano da una cover band Led Zeppelin e Allman Brothers, tra tutti) ma sono profondamente calati nel sound del 2010, molto più industriale e tirato. Basti pensare che ai loro concerti le uniche cover che fanno, a volte, sono "Breathe" dei Prodigy (che potrete trovare anche su ROlling Stone - sia l'articolo che il brano), Personal Jesus dei Depeche Mode ed una versione super blues di "Heroes" di Bowie. Capite bene che, tolto l'ultimo, i loro brani non sono per nulla convenzionali e "settantini", anzi! Tutti siamo influenzati da qualcosa, consciamente o inconsciamente, ma ciò non toglie che esse siano solo una solida base per qualcosa di nuovo. Alcuni giornali d'oltre confini li hanno definiti come l' "l'industrial blues che presto diventerà culto".

Ve lo consiglio vivamente l'album "STU" (ovviamente io l'ho a gggggratisse :D )
consiglio l'ascolto di "Northbound, baby" (il pezzo da cui è nato il disco "Northbound" dei Licks)
vi consiglio i WAINES, la macchina da suono più potente in Italia


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MessaggioInviato: 3 dicembre 2009, 13:19
Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39
Heroes come dici tu è un successo mondiale del 77, ma Personal Jesus è un successo mondiale del 1989 e Breathe del 1996...

Dato per scontato che ognuno fa quello che vuole, è vero che in confronto al hard blues da cui provengono sono scelte eccentriche ma non sono azzardi in astratto. (Tra l'altro Personal Jesus è mediata dalla rilettura di Cash)

Blues industriale? Per me quello lo ha fatto Beefheart, se volete Tom Waits. Comunque ascolto tutto il loro materiale e poi ne riparliamo. (Tra parentesi oggi l'occidente vive una fase avanzata del postindustrialismo; la fase industriale si esaurisce tra la fine dei 70 e l'inizio degli 80)

Vicio se ti va di rispondere alle questioni generali in "Tu vuò fa l'americano"?


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MessaggioInviato: 3 dicembre 2009, 14:20
Avatar utenteMessaggi: 1465Località: PalermoIscritto il: 23 gennaio 2007, 22:03
Per ora sono a lavoro e la risposta richiede un pò di tempo, pèiù tardi rispondo

cerca su youtube "Red cross store", "Server" o "Again" dei WAINES, dimmi che ne pensi


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MessaggioInviato: 3 dicembre 2009, 15:32
Avatar utenteMessaggi: 87Località: ATRI ABRUZZOIscritto il: 28 aprile 2008, 4:47
"Again" è la mia canzone preferita...un vero viaggio...!

Da te un'ascolto a STU lo merita.


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MessaggioInviato: 3 dicembre 2009, 16:16
Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39
Ho ascoltato qualche brano in più. Tutto molto piacevole e gradevole. L'elemento acdc-zeppelin è abbastanza contenuto. Certi brani hanno un elemento eccentrico che ricorda Beck o i White Stripes. Mi garbano. Da lì a dire che sono il rock'n roll dell'era industriale ce ne passa.

Consiglio a tutti l'ascolto del Beefheart "moderato" (personaggio da cui derivano il blues e il folk eccentrico di Beck e White Stripes) prima del radicalismo più completo e del mio amato Oliver (che essendo autoprodotto non ha influenzato nessuno ma che per quanto riguarda una certa effettazione del blues e del folk aveva detto molto)


Beefheart Electricity

http://www.youtube.com/watch?v=2CBDfY7z ... re=related

Oliver Trance

http://www.youtube.com/watch?v=O5SlJ-DR1Dw


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2009, 2:26
Avatar utenteMessaggi: 185Località: Paese (TV)Iscritto il: 29 gennaio 2007, 1:18
Devo dire sinceramente che non ho sempre il tempo di leggere tutti i post, e pur avendo partecipato alla discussione lanciata da Briano in un altro thread, il presente mi era sfuggito... chiedo scusa! :oops: Però sono una persona curiosa e, scoperta l'origine dell'altro dibattito, sono andato a visitare il sito dei WAINES, ed ho sia ascoltato i loro pezzi che visto il video. Beh, io non so se siano qui dentro e se siano quindi in grado di leggermi, ma COMPLIMENTI VIVISSIMI ragazzi!!! Gente così giovane e però con un tiro così la si sente raramente anche all'estero... poi possiamo star a discutere di Inglese sì, Inglese no, culture e tradizioni diverse da rispettare o da conservare, ma questi sono musicisti con attributi grossi così che hanno decisamente qualcosa da dire e che vanno quindi ascoltati con attenzione! Non voglio contrappormi a nessuno e a niente, voglio semplicemente esprimere un parere, e devo dire che mi piacciono proprio. Molto probabilmente, e spero per loro che non sia così, il loro talento sarà sprecato inutilmente nel contesto in cui siamo tutti inseriti, e i loro dischi venderanno limitatamente come il mio: ma qual è il disco che vende per davvero oggi come oggi? e allora meglio CD riservati ad una nicchia, ma fatti con grande passione ed emotività come il loro, che altri destinati ad un mercato più vasto ma inascoltabili!
Un abbraccio sentito ai WAINES
<tele <sg <tele <sg


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MessaggioInviato: 4 dicembre 2009, 13:13
Avatar utenteMessaggi: 430Iscritto il: 17 gennaio 2006, 21:22
bravissimi, sto ascoltando i brani dal loro myspace, davvero interessanti.
ritengo che il rock'n roll vada cantato e proposto in inglese, nessuno scandalo se sono italiani, anzi. con il tempo diventeranno anche più originali. ancora BRAVI!
altra considerazione: il blues proposto da artisti "bianchi". personalmente mi ha sempre lasciato perplesso che un artista o un gruppo che non abbia avuto un vissuto, permettetemi, blues, possa proporre questo genere musicale così lontano per cultura e tradizione da noi ehm visi pallidi. domanda che faccio da fan di una band, gli stones (ma potrei essere un estimatore che so di clapton, gallagher, zeppelin ecc ecc) che sono nati con questa musica e che l'hanno elevata a livelli planetari. la risposta che mi viene più immediata è che ciò sia stato possibile grazie al loro talento nel saper rileggere un genere e farlo proprio.
papa, zac ... voi che suonate blues cosa ne pensate?
ciao
m.


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