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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Beatles

MessaggioInviato: 28 dicembre 2009, 22:05
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
I Rolling Stones per la stampa e per i perbenisti sono quelli che anche quando facevano BENE, per loro facevano MALE. I Beatles si facevano di droghe, si facevano infinocchiare dal guru, Lennon faceva la marcia della pace vestito da militare, faceva la pace nudo nel letto, ma tutto era perdonato. I nostri bastava che facessero una smorfia e subito venivano sbranati.


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MessaggioInviato: 28 dicembre 2009, 22:24
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Grazie proprio a questa immagine costruita a tavolino, il grande Oldham, cresciuto nella scuola di Epstein, ha creato il mito!!!!
Non me ne lamenterei tanto...


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MessaggioInviato: 28 dicembre 2009, 22:25
Messaggi: 1247Iscritto il: 11 giugno 2008, 19:39
Prod, un conto sono i Beatles un conto la percezione dei Beatles da parte dei fan.
Paul evitava che Lennon pubblicasse nei Beatles canzoni sulla droga (da What's the new mary Jane a Cold Turkey). Questo è stato il problema base del rapporto dei due che è esistenziale e estetico. Miti, leggende, voci, ce ne sono tantissime ma è un altro discorso.

George si è schierato fin dal 68 dalla parte di John. Per questo motivo suona nei suoi dischi anche in How do you sleep contro Paul. Nei dischi di George come di Ringo ci sono prese per il culo di Paul. Come quando Paul sul retro di Red Rose aveva messo l'invito ad aderire al suo fans club e gli altri due ex beatles avevano messo l'invito ad aderire al fans club del batterista Jim Keltner.

George nell'era della maturità (post 67) non avrebbe voluto pubblicare più di un paio di brani in un album dei Beatles. E questo perchè fin dal 68 metteva brani da parte per il suo esordio discografico. E ha fatto bene perchè George ha dimostrato di saper scrivere canzoni ottime solo con molto tempo a disposizione. Lasciati da parte i due album sperimentali Wonderwall e Electronic sounds, All Things must pass resta il suo capolavoro. Quando negli anni successivi ha pubblicato un album all'anno ha avuto una forte carenza di ispirazione. Quindi menomale che nei Beatles si conteneva in pochi brani.

Giancarla il fatto che per te occorra perdonare la marcia della pace, il bed in e le prese di posizione beh è una tua questione politica o morale che da regolamento non dovrebbe entrare in argomento. Dico bene Olia? ah ah ah La camicia militare era una cosa molto usata dagli hippy, era una parodia.


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MessaggioInviato: 28 dicembre 2009, 23:06
Avatar utenteMessaggi: 106Località: ROMAIscritto il: 17 marzo 2008, 13:24
Mah, io credo che Beatles e Stones siano le stesse facce ( insieme a molti altri ) della stessa medagla: gruppi che per meriti personali, aiuti esterni e fortuna hanno dato vita a qualcosa di unico, visto che stiamo ancora quì a parlarne.
Poi, se Mick canta meglio di Paul, se Keith suona la chitarra meglio di George, se Charlie è più bravo di Ringo, se Brian era più figo di John...a me importa poco, fin quando proverò brividi ascoltando "Jumping Jack Flash" e "Ticket To Ride", "The Last Time" e "Yesterday", "Let' Spend The Night Togheter" e "Penny Lane"...va bene così.


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MessaggioInviato: 29 dicembre 2009, 0:27
Avatar utenteMessaggi: 11Località: Maglie (Le)- RomaIscritto il: 27 dicembre 2009, 23:47
Credo che sono due grandi gruppi. Ovvio che amo moooooolto di più i Rolling e i Beatles moooooolto di meno, quasi zero. Ma il mio amore verso i Rolling è dato dai miei gusti musicali. Amo il blues e il rock è i Rolling è il mio gruppo preferito. I Beatles li trovo troppo pop, o meglio, un pop raffinato.
Ciao <tele


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MessaggioInviato: 29 dicembre 2009, 1:37
Avatar utenteMessaggi: 470Località: CORTONA (AR)Iscritto il: 26 settembre 2007, 12:37
Si può dire quello che vi pare sui Beatles ma anche loro hanno fatto la storia della musica. E sono stati i primi a scatenare i giovani come mai prima e ad accendere qualcosa che poi gli altri hanno cavalcato, magari era già nell'aria il movimento ma loro sono stati i primi.
E non ci dimentichiamo che con i nostri erano amici al di fuori della storia della loro rivalità ( ricordatevi il pezzo dato in "aiuto" I wanna be your man quando le cose per i nostri non andavano un gran che.. ).
In questi giorni sul mensile Max c'è un articolo che parla proprio dei Beatles e tra le tante curiosità ho letto che John Lennon fece installare sopra la sua macchina un megafono col quale per le vie di Londra spaventò a morte Brian Jones gridandogli: "Hey tu..sei in arresto!!"
E ultima cosa devo dire che ho sempre ammirato George Harrison per il suo stile e molti assoli e fraseggi mi piacciono un sacco (tipo taxman- drive my car- revolution etc...)

Quindi dopo aver detto tutto questo vi vorrei ricordare ancora che comunque i Rolling Stones erano,sono e saranno la più grande rock n'roll band del mondo...

Claudio


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MessaggioInviato: 30 gennaio 2010, 14:07
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
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"Il 30 gennaio 1969 il gruppo piazza gli strumenti sul tetto della sede della Apple a Londra e tiene un concerto estemporaneo solo per le telecamere. L'esibizione viene interrotta dalla polizia perché il traffico sottostante va completamente in tilt. È l'ultima esibizione del gruppo".


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Il 30 gennaio 1969 John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr con il tastierista aggiunto Billy Preston, saliti sul tetto dell'edificio che ospita gli uffici di ciò che rimane della Apple, iniziano a suonare all’aria aperta davanti a un pubblico composto dagli impiegati della loro etichetta e da nugoli di incuriositi passanti a faccia in su. Tra i brani che vengono eseguiti c’è anche Get back, una canzone che nella sua stesura originale attacca duramente le proposte di legge britanniche contro l’immigrazione il cui testo viene successivamente "ammorbidito". «Ci sono i Beatles sul tetto!»

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La voce corre di quartiere in quartiere e in breve tempo la folla a naso in su aumenta considerevolmente di numero. Tutti hanno la sensazione di assistere a un avvenimento storico, perché sono anni che il gruppo non si esibisce più dal vivo. L’unico a non sopportare quello che lui considera un “baccano infernale” è il capocontabile della vicina sede della Royal Bank of Scotland, un certo Stephen King, che, infastidito dal rumore, chiama la polizia. Dopo qualche minuto arrivano gli agenti che, tra i lazzi e i fischi del pubblico, salgono sul tetto del palazzo e obbligano i Beatles a smettere. Nessuno ancora lo sa ma è l’ultima esibizione dei Beatles in pubblico. Dall’inizio all’interruzione forzata è durata quarantadue minuti. La storia della band dei quattro ragazzi di Liverpool è vicina alla sua conclusione ufficiale che verrà sancita l’anno dopo dall’annuncio ufficiale dello scioglimento con relativi strascichi giudiziari.

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La celebre esibizione dei Beatles sul tetto della Apple è la realizzazione di un'idea concepita il 26 gennaio nel corso di una riunione. Fu la prima delle due "esibizioni" consecutive dei Beatles con Billy Preston che conclusero il progetto Get Back: la seconda si sarebbe svolta il giorno successivo nello studio del seminterrato.
L'esibizione di quel giorno è passata alla storia come l'ultima del vivo dei Beatles, anche se non fu un vero e proprio concerto. Lo show durò 42 minuti (se ne vede circa metà nel sensazionale film Let it be) e incominciò all'ora di pranzo, come un'esplosione nel vento gelido - mai saliti su un tetto a Londra in gennaio? - che paralizzò parte della capitale fino all'arrivo della polizia, che interruppe lo spettacolo.
Gran parte dei 42 minuti sul tetto fu sfruttata commercialmente, nel film Let It Be e negli album GET BACK (inedito) e LET IT BE. Quella che segue è una descrizione dettagliata del repertorio eseguito, desunta dai nastri a otto piste presenti alla EMI (tra parentesi è indicato se i vari brani furono poi usati su film o dischi).
1. Ultimi preparativi. Michael Lindsay-Hogg grida "A tutti gli operatori: vai con la prima!". Si comincia con la prova di Get Back, seguita da un applauso educato che evidentemente ricorda a Paul una partita di Cricket perchè il bassista si ravvicina al microfono e mormora qualcosa su Ted Dexter (un giocatore di allora che militava nelle file del Sussex e della nazionale). John dice: "Ci è giunta una richiesta da Martin Luther".
2. Altra versione di Get Back (nel film Let It Be c'è un riuscito montaggio di quelle due versioni). Alla fine del brano, John dice: "...arrivata richiesta per Daisy, Morris e Tommy".
3. Don't Let Me Down (film Let It Be) seguita a ruota da...
4. I've Got A Feeling (film Let It Be e LP Let It Be), al termine della quale John dice: "Oh, anima mia..." (applausi) "...è proprio dura". A parte qualche verso di I've Got A Feeling, George non canta mai, per tutta l'esibizione sul tetto.
5. The One After 909, al termine della quale John cita sarcasticamente un verso dello standard del 1913 Danny Boy (film Let It Be, LP Let It Be e Get back).
6. Dig A Pony, con una falsa partenza: "Uno, due, tre, aspetta!" (John si soffia il naso). "Uno, due tre." Al termine, John dice: "Grazie fratelli....mani troppo fredde per suonare gli accordi" (film Let It Be e LP Let It Be, anche se sull'album il produttore Phil Spector avrebbe tagliato il verso iniziale e finale "All I want Is"): Prima dell'inizio, sul nastro a otto piste c'è anche una breve prova della canzone e la voce di John che chiede il testo. Nel film si vede infatti un assistente che si inginocchia davanti a lui con il testo applicato su una cartelletta.
7. L'assistente di sala Alan Parsons cambia nastro perchè il primo è pieno. Nell'attesa i Beatles e Billy Preston cominciano a strimpellare una breve versione dell'inno nazionale britannico, God Save The Queen. Il nuovo nastro ne coglie gli ultimi secondi, mai pubblicati sull'album nè inseriti nel film.
8. I've Got A feeling, seconda versione sul tetto (assente dal disco e dal film).
9. Don't Let Me Down, seconda versione sul tetto (assente dal disco e dal film), seguita a ruota da...


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10. Get Back, terza versione sul tetto, un pò disturbata dall'arrivo della polizia che cerca di sospendere lo spettacolo. La canzone viene quasi interrotta ma riesce ad arrancare fino alla conclusione, con Paul che improvvisa: "Avete suonato un'altra volta sui tetti e lo sapete che alla mamma non piace! Ora vi farà arrestare!". Alla fine Paul rivolge un "Grazie, Mo!" alla moglie di Ringo, Maureen, per l'applauso e le acclamazioni entusiastiche; poi John si riavvicina al microfono per aggiungere, con un che di gigionesco: "Vorrei dirvi grazie a nome del gruppo e di tutti noi e spero che abbiamo passato l'audizione!" (Le parole pronunciate da Paul e John - ma non quella versione della canzone - sarebbero state inserite sull'LP inedito GET BACK. Sull'album LET IT BE, un'abile dissolvenza incrociata tra la Get Back incisa il 28 gennaio per il 45 giri e quelle parole fa sembrare che anche la canzone provenga dall'esibizione sul tetto. L'unica documentazione reale della Get Back, con il finale barcollante è dunque quella del film Let It Be, con tanto di commenti di John e Paul.
La scarna documentazione di studio dice che alcuni brani (imprecisati) furono mixati provvisoriamente in stereo da Glyn Johns tra le 19.30 e le 22 di quella stessa sera agli Olympic Sound Studios di Barnes. Fatto ciò, Johns fece trasferire di propria iniziativa i mixaggi su acetati che consegnò ai Beatles.
All'uscita del 45 giri Get Back / Don't Let Me Down, la Apple ricavò dal materiale girato da Michael Lindsay-Hogg due filmati promozionali (a colori, 16 millimetri) che distribuì alle emittenti televisive. Non furono però usate le riprese effettuate in studio il 28 gennaio durante le registrazioni del 45 giri ma altri materiali (diversi da quelli poi inseriti nel film Let It Be) sincronizzati con le versioni del disco: per Get Back furono sfruttate le immagini dell'esibizione sul tetto e per Don't Let Me Down una combinazione tra queste e i ciak di Twickenham.
In Gran Bretagna andò in onda solo Get Back: in bianco e nero in quattro diverse puntate di TopOf the Pops (BBC, giovedì 24 aprile, 8 maggio, 15 maggio e 22 maggio 1969, 19.30-20) e a colori nella prima parte di Top Of The Pops '69, trasmessa nel giorno di Natale (14.15-15). Negli Stati Uniti furono invece presentati entrambi i filmati, all'interno del programma The Glenn Campbell Goodtime Hour (CBS, mercoledì 30 aprile 1969, 19.30-20.30).


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MessaggioInviato: 30 gennaio 2010, 15:56
Avatar utenteMessaggi: 4363Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
Sono i miei beatles preferiti, grandissimi a un passo dalla fine!
Non so se rinunciare a suonare dal vivo sia stato fatale (anche se personalmente lo penso), ma indubbiamente è stato un peccato: dal 69 in avanti, con nuove tecnologie e un nuovo approccio verso la musica dal vivo sarebbe stata tutta un'altra cosa (vedi stones)


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MessaggioInviato: 17 gennaio 2011, 12:09
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Beatles, inaugurato a Buenos Aires il più grande museo a tema del mondo

Grazie alla passione del cinquantatreenne Rodolfo Vazquez, che si innamorò dei Beatles quando a dieci anni ascoltò "In my life", è stato inaugurato oggi a Buenos Aires nella centrale e turistica Avenida Corrientes un museo dedicato ai Fab Four, laddove i quattro di Liverpool non si esibirono mai. Vazquez è personaggio noto agli appassionati della materia, in quanto entrato da parecchi anni nel Guinness Book of Records: il comitato dell'ente che attribuisce i record mondiali si accorse di lui quando la sua collezione privata di oggetti, ricordi e memorabilia dei Beatles raggiunse il numero ragguardevole di 5.612 articoli. Oggi sono diventati oltre 8.500 e circa 2.200, esposti in vetrine, teche e pareti, riempiono il museo inaugurato poche ore fa. Tra i più curiosi spiccano un mattone del Cavern Club di Liverpool, una parrucca originale dei Beatles, una scatola di preservativi con gli autografi di John e Yoko, un assegno firmato da Ringo Starr per 11 sterline, un paio di bacchette firmate da Pete Best, un pezzo del pavimento dell'orfanotrofio "Strawberry Fields"... Vazquez, che ogni anno organizza una Beatles Week con cui premia la migliore cover band dell'America Latina con un viaggio a Liverpool come ospiti di un festival a tema, conta di ruotare periodicamente gli oggetti della sua collezione personale e rendere il museo una permanente e si augura che la sua iniziativa gli offra l'opportunità di incontrare di persona Paul McCartney e Ringo Starr.

(16 gen 2011)

© Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.


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MessaggioInviato: 23 marzo 2011, 18:59
Avatar utenteMessaggi: 3012Località: TORINOIscritto il: 26 luglio 2006, 0:15
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=0rolz1VasS4&feature=player_embedded[/youtube]

Mick e loro
video del 1988


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MessaggioInviato: 25 marzo 2011, 17:22
Messaggi: 3296Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Io il premio lo avrei dato a Jagger, lui oscura tutti, non ne abbiano a male i beatlesiani.........

rosso57 <) gli Stones torneranno <)


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MessaggioInviato: 25 marzo 2011, 21:09
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
bellissimo video Rita! non lo avevo mai visto....qui era ancora un gran figo anche se ultra cinquantenne credo....ormai non si può quasi più guardare... :cry:


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MessaggioInviato: 25 marzo 2011, 21:18
Messaggi: 4076Località: SALERNOIscritto il: 5 maggio 2008, 23:29
Carla, in quel video Mick era un "Giovanotto" di 44 anni...


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MessaggioInviato: 25 marzo 2011, 22:34
Avatar utenteMessaggi: 5575Località: sud MilanoIscritto il: 27 settembre 2006, 18:07
Dai Carla, è uguale ;)


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MessaggioInviato: 26 marzo 2011, 10:06
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
è vero! ho fatto male i conti.... :oops: comunque fino ai 55 circa è stato decisamente in forma! ma questo è il topic dei Beatles, quindi scusate OT :D


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