Faccio qualche osservazione sui Devo, un gruppo che stimo, uno di quelli di cui credo che anche qui bisognerebbe parlare di più con discussioni mirate.
Ho visto dei video di un loro live del 1972 ed erano a mio avviso acerbi e immaturi
Al contrario i due volumi di Hardcore mi sono sembrati colmi di sperimentazioni. Più il primo che il secondo. Ma il secondo è più coeso e compatto a livello di suono. Il primo è una vera e propria sequela di stramberie.
Non ho ben capito a livello concettuale cosa li distanzi dai Kraftwerk. I due gruppi vanno certamente di coppia.
I primi due album mi sembrano interessanti. Non so se la musica sia stata riregistrata per l'occasione o se Brian Eno o chi per lui abbia solo remixato i brani registrati precedentemente. Fatto sta che sotto un certo profilo sono più maturi e rotondi rispetto ai nastri di Hardcore ma per certi aspetti più contenuti e moderati.
Non riesco a capire il seguito. Dal terzo album in poi non mi sono garbati. Troppo sinth pop. Capisco l'intento parodico e capisco che l'uomo devoluto ascolti canzoni semplici e facili... Percorso simile a quello di certi gruppi industriali inglesi che rendendosi conto che la loro musica "contro" rischiava di essere di nicchia hanno usato gli stilemi della musica commerciale. Rimango abbastanza scettico sul tipo di percorso.
Non capisco la satira nei confronti dell'uomo rincoglionito dalla tecnologia come possa essere denunciata con la musica elettronica. E questo dal principio e non dal terzo album in poi.
Poi mi ha interessato anche Mongoloid years con le esibizioni dal vivo dei primi anni. Da questo disco prendo un esempio per quello che ho detto
http://www.youtube.com/watch?v=39_BE7fF ... =quicklistLa questione di Satisfaction: i Devo dicendo che il tempo andava al contrario accusavano gli Stones di avergli fregato il pezzo, visto che loro l'avevano inciso nel 1978