Era ora!

E se ne va lo Smeraldo.....

Andato....

Teatro Smeraldo, giù il sipario

Nel 2012 arriverà Eataly

Da Torino il «tempio» commerciale del cibo e del gusto. Il patron Longoni: così non potevamo andare avanti


Il Teatro Smeraldo «ostaggio» del cantiere (Corradini)

MILANO - L'annuncio - a sorpresa - è di Ornella Vanoni, ospite della mattinata dedicata al Salone del Mobile al Piccolo Teatro. La cantante della «Mala» guarda il suo vicino di sedia, Oscar Farinetti, e cioè il papà di Eataly, bandiera del cibo italiano buono e sano. Poi, con il microfono in mano, gli sorride: «Tanto possiamo dirlo che nello Smeraldo ci entri tu. A noi toccherà esibirci da qualche altra parte, speriamo al Lirico». Colpo di scena. Mormorio in platea. Come? Chiude lo Smeraldo? Un altro caposaldo della cultura ambrosiana che ci saluta? Farinetti resta muto per un attimo. Poi, visto che ormai il danno è fatto, dice: «È vero, siamo in trattativa, potremmo aprire nel 2012». E la conferma arriva anche dal patron Gianmario Longoni, pur con un sospiro: «Così non potevamo andare avanti».

Fine di un'epoca. Ne inizia un'altra. All'insegna del 100 per cento made in Italy e dello slow food. E anche se la firma ufficiale ancora non c'è, Farinetti confessa: «Visto che siamo in piazza XXV Aprile, ci piacerebbe aprire il 25 aprile del 2012 nella città medaglia d'oro della Resistenza». Richiami storici e simbolici: «Ogni Eataly che apriamo è legato a un valore: a Milano sarà ancorato allo spettacolo. Non possiamo uccidere un luogo come lo Smeraldo, dove hanno cantato Bob Dylan e Ray Charles: per questo resterà il palco per ospitare show e concerti». Il progetto: 2500 metri quadrati in cui allestire quattro o cinque ristoranti, laboratori per la didattica e banconi per la vendita dei prodotti. Scelta ideale anche in vista dell'Expo dedicata a «nutrire il pianeta».

Il Teatro e la piazza. Entro due mesi dovrebbe essere concluso il cantiere del maxiparcheggio che per anni ha devastato l'area dello Smeraldo causandogli «danni per milioni». Longoni è sereno: «Ora l'area sarà più bella». Ma indietro non si torna: «La corsa per noi è finita due anni fa, quando ancora si poteva recuperare, ormai è tardi». Orgoglio: «Siamo l'unico teatro che non riceve contributi pubblici». Il futuro: «Faremo fruttare la struttura convertendola in qualcosa di valore come Eataly. Certo, ci sono proposte economicamente più interessanti, ma in questa zona bisogna mantenere la qualità». Trattativa in corso, Longoni cerca una nuova sede. Traslocare agli Arcimboldi? «Magari», dice. «Lo abbiamo già chiesto all'assessore Finazzer Flory». Che risponde: «Disponibile a parlarne, l'Arcimboldi è pronto a sostenere una gestione privata. E noi, in questo modo, potremmo dare più risorse ai teatri di periferia». C'è anche l'opzione Garibaldi-Repubblica. Ma resta l'amarezza: «A meno che non avvenga un miracolo - conclude Longoni - questa volta ce ne dobbiamo proprio andare».


Annachiara Sacchi

Mi dispiace moltissimo, ho grandi ricordi di quel teatro
tra i tanti ho visto Lou Reed, Buddy Guy con George Benson e John Denver

No comment !

Incredibile costruiamo palazzi mostruosi e lasciano andare un teatro così. Ho visto berry e bill. Mi mancherà sici

Rob da ciod!
Traduzione equivalente di : roba da matti.

http://notizie.virgilio.it/notizie/cron ... 06088.html

Milano, sequestrata area spettacolo del locale "Le Scimmie"
Chiuso lo spazio concerti su Naviglio. Ristorante rimane aperto

Milano, 19 feb. (TMNews) - L'area spettacolo dello storico locale "Le Scimmie" di via Ascanio Sforza 49 a Milano è stato posto sotto sequestro preventivo dalla polizia, nel corso di una serie di controlli condotti ieri sera insieme con i vigili urbani, i vigili del fuoco, tecnici della Asl e funzionari Siae, su disposizione dell'autorità giudiziaria a seguito di un procedimento penale aperto in passato.
Secondo quanto riferisce la polizia, nel celebre locale sul Naviglio sono state riscontrate irregolarità dal punto di vista della sicurezza antincendio, della capienza consentita, della licenza comunale, in materia di rispetto del diritto d'autore, oltre a carenze igienico-strutturali.
Già nel 2009 la Commissione comunale di vigilanza aveva espresso al titolare de "Le Scimmie", David I. di 43 anni (figlio dello storico proprietario), parere contrario allo svolgimento dell'attività di pubblico spettacolo sia perché non rispettava le norme antincendio, sia perché sprovvisto della licenza di agibilità.
Il provvedimento riguarda solo la parte del locale dedicata agli spettacoli mentre la sala che ospita il ristorante rimane regolarmente aperta.

Beh, non ci voleva molto a capire che sotto il profilo sicurezza era un po' pericolosetto. Ma non è certo l'unico. Pensate al locale dove abbiamo fatto la seconda festa (il Rock'n Roll ex Transilvania in Via Gluck, se non erro). Se scoppiava un incendio (e poteva succedere, visto che c'erano degli stupidi che fumavano e ti passavano vicino, nella calca, con la sigaretta in mano), facevamo una brutta fine tutti quanti.
Comunque, ribadisco, dovrebbero fare più controlli.

dopo la calca alla festa di R.S.I. si sono accorti che il locale è troppo piccolo !!

Jg

Non mi stupisco e, visto il lungo elenco di irregolarità, credo che sia giusto.
Ci vuole molta arroganza ad ignorare un procedimento penale già in atto e continuare come se niente fosse. Ben fatto, e spazio ai locali onesti.

Diciamo anche che esistono in Italia regole assurde e troppe regole a volte si fa fatica a capirle (non vuole essere una giustificazione, ma dio mio aprire un'attività in questo Paese è roba da spararsi !) Però concordo che le regole vanno rispettate.

Scrivo qui perche qui si e' parlato del caso ''Scimmie'' anche se il titolo giusto del topic dovrebbe essere ''La piccola Milano'' e non ''La grande Milano''.
Premesso che sicuramente il titolare dello storico locale milanese qualche responsabilita' piu' che altro di valutazione ce l'ha, io penso che ''Le Scimmie'' e' un'istituzione della musica jazz/rock di Milano, come la Scala lo e' per la classica ed il balletto, San Siro per il calcio, il quadrilatero della moda x la moda stessa.....tutte cose che rendono famosa nel mondo questa citta' . Alle Scimmie per esempio gravitano molti turisti e stranieri....sulle guide di mezza europa il locale viene citato come il polo della musica di Milano, dove si sono esibiti fra i piu' grandi artisti del mondo. Credo che il Comune dovrebbe invece che distruggere queste strutture, cercare di aiutarle per salvaguardare il patrimonio che rappresentano.
Noi in questi momento stiamo parlando delle Scimmie, ma questa situazione si sta verificando in tantissimi locali, molti dei quali sono stati costretti a rinunciare alla musica dal vivo. Credo che se andiamo avanti cosi' fra un po' le persone dovranno andare ad ascoltare le bands nell sale prove, ma data la volonta' chiara di queste autorita', che e' quella di distruggere questa forma d'arte e di cultura, per assurdo si potrebbe arrivare anche al divieto di suonare negli studi. Non voglio fare il nome di altri locali che si sono trovati in questa situazione (ma sono tanti) ma il punto e' che queste strutture vengono equiparate dalla legge allo stesso livello di spazi come il Forum di Assago, L'alcatraz o altri spazi enormi, senza tenere conto che non ci sono le possibilita' economiche che hanno i gestori degli spazi di cui sopra, per ottemperare a tutte le richieste delle autorita'. Il discorso sarebbe molto lungo e ci sarebbe da fare un distinguo fra le 2 categorie, ma non mi ci voglio addentrare in un post perche ' non finirebbe piu'. Fatto sta che le cose per la nostra musica vanno sempre peggio.

il problema vero è che in Italia riconoscono come musica solo quella classica o quella del Circo di San Remo.... e, nessuno si preoccupa della precarità in cui vivono quasi un milione di musicisti, come se fossero lavoratori di un Dio minore.
bisogna uscire dalle cantine, dalle sale prova umide e, andare in piazza, perché in Italia solo la piazza da visibilità.... alla Scala .... fuori da San remo, dove i soliti quattro amici ( al bar ) se la cantano e se la suonano tra di loro..... altrimenti non ti cagano.

Jg

Rimpiangeremo gli anni 60 quando i controlli non c'erano ! Oggi non si può più fare niente, controllano addirittura il volume che non deve essere troppo alto !