Le città sono in movimento,alcune più lento di altro,ma sempre in movimento.A parte per alcune cose Milano a me piace più ora di una volta. 10 anni fa non girava un turista. Ora è molto più vissuta,una vera città europea, visitata ed apprezzata non solo per la moda. A parte qualche russo chi viene,ci viene anche per vedere la Pinacoteca e l'ultima cena.
Certo anche a me dispiace che il Rolling non ci sia più o il tangram e le scimmie siano spariti ma sono nati tantissimi altri locali. Chi girava dietro porta venezia fino a 3 anni fa non ci trovava un locale. Ora si sta riempiendo di pub e vita.

i grandi interventi urbanistici non sono da demonizzare,nel bene o nel male mettono una sveglia a tutto. Barcellona prima delle olimpiade del 90 non aveva ne una spiaggia ne un collegamento serio con il museo di mirò. Hanno patito per 5 anni di lavori in città ma ora ( e da 20 anni ormai ) si ritrovano un gioiellino

Mi ricordo che 20 anni fa entrai al Rolling e ci trovai Lemmi che giocava al bigliardino di fianco alla cassa dell'ingresso....:-) Certo, forse ora non capita più di trovare queste chicche,ma io non c'ero al Just Cavalli quando c'era Ronnie quest'inverso, se fossi stato racconterei come Milano e la sua moda ora ( e da qualche anno ) attirino e creano vita a go go
A me Milano piaceva,piace e continuerà a piacermi,ed in Europa a parte Amsterdam non ha pari

"stamattina ore 5.45 sigilli alla Casa 139; una settimana fa medesima sorte per le Scimmie; Plastic idem; il Palasharp verrà abbattuto ad aprile; il Bitte ha la capienza ridotta; concerti qua e là spostati all'ultimo minuto per scalini non a norma; lo Smeraldo pure chiuso; per non parlare di Rolling Stone, Rainbow e M...usic Drome..
Milano amica della musica? Ma mi facciano il piacere!"

Milano è una città meravigliosa, smettetela di lamentarvi, voi che avete la fortuna di viverci.

Milano e' una grande citta', bella sotto tanti aspetti, spesso invivibile.......ma per quello che riguarda la musica e' un disastro se paragonata ad altre importanti metropoli europee....e questo e' innegabile, basta pensare a Londra, Amsterdam, Berlino,Barcellona , Madrid e potrei andare avanti. Quello che e' successo l'altro ieri alla Casa 139 e' soltanto il proseguimento di una strategia distruttiva cominciata gia' verso la fine dell'anno scorso con l'inibizione alla musica dal vivo per molti locali e continuata
con la chiusura delle Scimmie , punto di riferimento storico della musica milanese e non solo.

Non credo alla teoria di Isy, anzi per certi versi comincio a pensare al contrario e cioè che data la scarsa affluenza e di conseguenza meno soldi, tanti locali abbiano difficoltà ad adeguarsi economicamente alle nuove norme o semplicemente cerchino in qualche maniera di risparmiare.
Ripeto, quando gestivo locali a Milano non c'era tregua con i controlli, ma il mattino dopo ero negli uffici competenti a sistemare le cose.
PS Carla, non ci stiamo lamentando ma semplicemente appurando la realtà, che poi tu da lontano decida che Milano sia una città meravigliosa a questo punto ti assumo così mi riprendi tutti i lavori che sono svaniti in questa città che fa della cultura il suo baluardo...

Il mio è un giudizio da turista per caso, mi piace l'atmosfera internazionale che c'è, tutto qui.
Capisco i problemi di cui parlate, lo scarso riguardo per la musica è sicuramente un problema grave. Ma come mai succede ciò? Chi prende queste decisioni? Siete voi che votate il sindaco, no? Beh, la prossima volta votate meglio!

Mi intrometto anche se non vivo a Milano: il mercato offre quello che il pubblico chiede, nulla di piu’.
Stiamo attraversando un periodo storico e culturale complesso e di transizione quindi caotico e nebbioso, per tante ragioni.
Se si pensa che la chiusura di locali storici derivi da motivi bigotti e conservatori o moralistici forse siamo sulla strada errata. Il pubblico richiede altro, forse la TV delle veline ha rovinato il gusto della gente, o forse internet ha fatto transitare i bisogni e la mente delle persone su altri lidi (siti), nel particolare della musica e’ una tragedia totale.
Vi ricordate Ricordi, le Messaggerie Musicali, Feltrinelli? Ci si andava per scoprire quello che era stato pubblicato di recente e quello era un modo per conoscere altra musica e altri dischi o nuovi artisti,
Niente piu’ di tutto questo, spingi un tasto e hai tutto.
Poi i locali storici, almeno a Roma si sono trasformati per sopravvivere.
Alcuni sono divenuti “Bingo” altri invece ristoranti esotici ( ma chi ci va a mangiare in un ristorante mongolo o vietnamita , con tutto il rispetto ????) Eppure il pubblico vuole questo.
Meno alcuni irriducibili che come noi hanno avuto la fortuna di poter ascoltare la musica vera e si muovono nella citta’ alla sua ricerca,.
Samba, Mambo, Bachata, locali da ballo e discoteche assordanti, poi all’improvviso in un posto mai sentito ne’ visto ecco che trovi la buona musica……ma il pubblico e’ poco e distratto….capitato li’ per caso giusto perche’ voleva uscire o perche’ il quel posto si parcheggia facilmente..tutto qui’
Ripeto quello che ho gia’ raccontato una volta tempo fa :
Al Palazzo dello Sport all’ultimo concerto dei Pink Floyd fatto in quell’impianto, fra effetti strani e luci psichedeliche ( meravigliose) sentii alle mie spalle due ragazzette che dicevano :
“ Ahoo speramo che fanno musica allegra …………… “
E musica allegra fu’!!
Poi il resto viene da solo.
Prodigalson

Prod è sulla strada giusta, ottima descrizione del momento.
Carla che fai infierisci ??? Guarda che veniamo li !!!

Sara' anche come dite voi.......ricordate il caso di Claudio Trotta col concerto di Springsteen a Milano.....denunciatio e mi pare anche processato perche il suddetto concerto e' durato 15 minuti in piu' causa bis dell'artista? Come la vediamo questa cosa
in rapporto all'amore e all'attenzione che c'e' per la musica a Milano ? E guarda caso il magistrato che prese quell'iniziativa e' lo stesso che ha preso il provvedimento riguardo alle Scimmie e non ne sono ancora certo ma immagino anche per La Casa 139.

Lunga e tortuosa è la strada che porta alla spiegazione caro Isy !!!!
Non confondiamo i singoli casi, come la problematica S Siro o decibel in generale!!

PS Sarà Mah Boh !!!!

il problema della musica a Milano e' riscontrabile lungo tutta la fascia di importanza, bisogna un po distinguere il locale medio-basso dove fare musica e "emergere" tipo Scimmie e Casa 139, con le grandi infrastrutture per ospitare i grandi eventi. Purtroppo problemi ci sono in entrambi i casi.
Ma vogliamo parlare di quanto siano ridicole quest'ultime? In una capitale come e' Milano?

sono fiducioso per il futuro, il Palasharp e' vero che lo smantellano, ma al suo posto ne costruiscono uno VERO anziche un tendone; ricordiamoci che Milano non ha un Palazzetto dello Sport come si deve, l'unico che c'era e' stato abbandonato per un "buchino" nel tetto ormai venticinque anni fa; Il Forum e' ad Assago e solo nel 2011 e' finalmente arrivata la metropolitana; il Palalido inizia il restyling in questi giorni e diventerà il PalaArmani entro un paio d'anni; il Vigorelli uguale, e' in progetto insieme a CityLife un importante ammodernamento.
Tutte location che potranno ospitare concerti, senza andare fino ad assago o a San Siro (che ha l'acustica di un bagno!)
I teatri chiudono? ma avete idea di quanto costi andare a un concerto a teatro? All'Arcimboldi meno di 60 euro non entri nemmeno in piccionaia. I gestori anziche lamentarsi che abbassino i prezzi, mi sembra un principio elementare di economia politica domanda-offerta, non ci vuole un genio. Perche la gente ha fame di musica, quando e' di qualità i concerti sono sempre esauriti, il pubblico risponde; da Milano passano tutti, e replicano anche (vedi AC/DC e Waters)

L'unico che mi fa piangere il cuore e' il Rolling... e questo capolavoro di architettura che ho avuto a poche centinaia di metri da casa ...

gia, ci sono mille fattori, il discorso e' molto complesso, fatto sta che bisogna sbloccare questa situazione

Milano è una città italiana. Meno provinciale di tante altre, ma comunque italiana. Non credo ci sia da aggiungere altro...inoltre è grigia, cosi grigia che tutte le volte che vengo su rimpiango perfino quel poco colore che c'è a Genova...grigi i palazzi, lo smog, la gente.

In Italia si salvano Roma e Firenze, forse Napoli, il resto non saprei...

@Mandy: Napoli è il massimo unico neo il caos , quando ci vado sembra di essere in sudamerica .... a me piace tanto Napoli.

Lo Smeraldo di Milano chiude e passa ad Eataly

13 gen 2012 - Dopo tante lotte per rimanere nella storica sede di Piazza XXV Aprile, il Teatro Smeraldo di Milano chiude i battenti e cerca una nuova "casa". La trattativa tra Gianmario Longoni e Oscar Farinetti è andata in porto e, a fine stagione, prenderanno il posto di platee e palcoscenico, cibi di altissima qualità: l'edificio, infatti ospiterà Eataly. Ora, il noto teatro, che ha visto le esibizioni di numerosissimi artisti italiani e stranieri, e tanti ne vedrà nel 2012, tra i quali vale la pena menzionare Roger Daltrey con "Tommy", insieme a molte rappresentazioni teatrali degne di nota, sta cercando una nuova dimora, Farinetti ha, però, promesso che nel progetto di ristrutturazione degli spazi per l'insediamento di Eataly resterà comunque un'area dedicata ai concerti. Longoni, intanto oltre alla ricerca per dare una sede allo Smeraldo, sta pensando alla Bovisa come location del nuovo Ciack per il 2013.

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