Una considerazione su di una città a detta di molti al centro del mondo.
La Milano della moda del lavoro e di null'altro, una città che piano piano stà scivolando sempre più in basso.
Una città dove è difficile fare amicizia ma facilissimo comprare tutto ciò che di illegale esiste.
Una città dove si scappa al fine settimana sognando di non tornarci mai più,una città al centro del mondo dove per poter suonare è utopia, dove poter ascoltare buona musica ci si deve spostare fuori molto fuori.
La città delle discoteche e dell'indifferenza.
La città che ha perso tutto ciò che musicalmente era storia.
Non c'è più il Capolinea, l'Odissea 2001, il Prego, il Magia, il Rainbow Club il Punto Rosso, il Rolling Stone e tra poco il Plastic.
Sono rimasti forse 3 locali dove è quasi impossibile suonare e sperare di esser visti.
Milano sempre più indietro, una Milano che si è bevuta da sola.

Mauro, mi fai pensare alla mia vecchia Milano. Sono nata e cresciuta a Porta Romana (conoscete la canzone?), poi l'amore mi ha portata in campagna. Quando ci torno la vedo così cambiata. Ovvio che tutto cambia, non si può pretendere che tutto rimanga statico. Però è brutto vedere la propria città cambiata in peggio. Tu ti riferisci all'ambiente musicale perchè fa parte del tuo lavoro e del tuo tempo libero. Io mi riferisco a tutto il resto, le vie, le case, i campi giochi dove giocavo da bambina (Viale Lazio e Piazzale Libia) nell'incuria. Peccato vedere tutto sciatto ed avere paura ad uscire la sera. Forse, anzi sì, sono andata fuori topic. Per quello a cui ti riferisci credo sia anche perchè ormai ci vivono tante persone che vengono da fuori Italia e magari a loro non interessa la musica che ascoltiamo noi.

No no Giancarla, mi riferisco anche all'imbruttimento della città in sè e della gente....
Hai detto parole giuste, purtroppo!!!

parlando di Torino, Checche' ne dicano di Torino europea, capitale della movida, qua vanno solo la musica house e affini, se si puo' chiamarla musica... chi suona ha difficolta' a trovare locali adatti: la scena metal torinese, parlando di un genere spesso florido di gruppi e concerti spesso importanti, langue nella mancanza di locali adatti (il Barrumba da quando ha riaperto cambiando nome non e' stato piu' lo stesso...)

Il problema vero, è che Milano ha perso i milanesi !!!!!

JJ

io ho un debole per Milano, verrei a viverci domani...qui in provincia ci si annoia assai, lì almeno quando esci hai l'imbarazzo della scelta...teatro...concerti...

Si hai ragione, ma comunque Torino è per molti aspetti 100 volte più rock di Milano( non voglio offendere nessuno si intende) lo si vede semplicemente camminando per la strada...Milano sono i Beatles, Torino sono i Rolling Stones XD

ahahah, bellissimo Giulia.
Ho passato un paio d'anni della mia vita a Milano e sono stato benissimo.
Una grande città che purtroppo galoppa troppo velocemente, ma è figlia del nostro secolo.
Sici

Posso dire una cosa da romano, che ha avuto il grande onore di vivere e lavorare a Milano e sposarsi una milanese?
Al principio ero incuriosito della citta’, la immaginavo piena di nebbia, grigia, tetra, con la gente che pensava solo a “lavura’”. Poi tutto e diventato piu’ chiaro: e’ perfettamente uguale a Roma.
Stessi problemi, stesse persone, quasi lo stesso clima (quasi) e le stesse vetrine cittadine.
Le periferie immense, anonime, senza vetrine ma mega supermercati dove la pazzia collettiva urla e trova il suo sfogo
La metropolitana mi affascino’, sembrera’ strano, ma la Metro di Milano ha il suo fascino, piu’ di quella di Roma, e i navigli……che strani, cambiano colore e prospettiva dal giorno alla notte.
C’era qualcosa nell’aria che mi coinvolgeva mi chiamava, mi attirava.
Sono curioso di natura e giravo, cercavo la Citta’ e quello che rendeva importante e famosa, ma ci volle il mio rientro a Roma a farmelo capire.
Non se la prendano i romani come me, si stanno facendo solo due chiacchere.
Entrare alle 8 in ufficio, lavorare con felicita’, uscire alle 14………avevo commesso l’errore piu’ grande che potessi commettere: cercare rispetto per il lavoro, per ogni tipo di lavoro e considerarlo importante, amarlo.
Non ridete ma quello che mi manca di Milano e’ proprio questo, il rispetto di chi lavora di chi si guadagna da vivere.
Non e’ filosofia ne’ politica e’ solo una costatazione personale di un abitante della Citta’ Santa dei Papi, delle ambasciate, dei partiti politici e dei parlamentari.
Amo Roma sopra ogni cosa, con i suoi monumenti, la storia, i colori, la fontane, il barocco, ed anche le sue chiese, ma vorrei che ci fosse quella filosofia, quel rispetto…
Prodigalson

P.s. ci sono tornato a Milano e ci tornero’ volentieri, ma quanto e’ cambiata………

Lungi dal voler fare del qualunquismo. ma i problemi che voi ascrivete a Milano sono purtroppo comuni a tutte le citta d'Italia. Certo, ci sono molte differenze tra una città ed un'altra, ma il dato di fondo è che gli abitanti di questo paese sono diventati sempre più aridi, menefreghisti ed ignoranti.

La cosa più sconcertante è che molti italiani pensano di avere chissà cosa di speciale per il solo fatto di essere tali, quando in realtà avrebbero molto ma molto da imparare anche dagli abitanti di quei paesi considerati - chissà perchè - inferiori.

Non voglio dilungarmi perchè il discorso è troppo ampio... solo che in due parole vorrei dire che secondo me le considerazioni di Olia su Milano vanno estese a tutto il paese.

Olia non vivo a Milano, ma mi pare che tu abbia fatto il ritratto della classica metropoli occidentale, nulla più;
ciò che tu scrivi lo sento molto vero anche per napoli, città molto diversa in tanti aspetti da milano.
voglio dire, è tristemente vero quello che dici ma vale per tutte le realtà, e soprattutto per le realtà italiane.
Un paese immaturo, finto, bigotto, insomma la periferia di quella tanto bistrattata europa.
In fondo è dal rinascimento che dal nostro paese non viene fuori nulla di particolarmente rilevante.
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ecco, la penso come il mio concittadino.
non ti ho plagiato wild, semplicemente non avevo ancora letto il tuo commento.

concordo nel dire che tutta l'italia è in declno proprio per il semplice fatto che sembra che tutto ci sia dovuto...
"ma come abbiamo il mare, i musei i monumenti,perchè vanno tutti in spagna e in turchia? "
tornando a milano forse il declino è più evidente qui che non a poggio bustone,è vero olia che i nomi dei locali che hai citato riguardano tutti lo stesso locale,l'odissea poi prego e poi rainbow..smpre quello è
c'erano invece tanti anni fà qui a milano il Magia Music meeting,oltre al capolinea o le scimmie o qualche cazzo di pub...mi piaceva andarci da solo quando mia madre mi sbatteva fuori di casa,prendevo un blu (autobus che da cornaredo portava a piazzale lotto) mangiavo in un cinese (i kebab non esistevano) e andavo al magia a vedere qualcuno suonare poi se perdevo l'ultimo autobus delle 01.15 facevi l'autostop e il più delle volte ti tirava sù qualcuno del tuo paese che ti conosceva e che era andato a milano a comprare la roba o per le puttane (impossibile per tutte e 2 le cose)
a me quella milano degli anni 80 in tutta la sua decadenza piaceva un casino,potevi vedere J.Browne al parco a gratis o i Dire Straits al vigorelli con poco...
i problemi per un 14enne erano gli spostamenti,ma c'erano ancora qualche 500 in giro...

Una bella notizia:

Riapre il teatro Nazionale.

proprio l'altro ieri ho preso 2 biglietti per il musical "La bella e la bestia" che inizia dal 3 ottobre al nazionale...
abitando vicino ci passo davanti spesso e l'ho visto risorgere, alcuni mesi fa c'era solo la facciata!