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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Bob Dylan

MessaggioInviato: 14 dicembre 2014, 18:29
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=vjWeVHOspm0#t=281[/youtube]


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MessaggioInviato: 31 gennaio 2015, 15:10
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MessaggioInviato: 31 gennaio 2015, 17:01
Messaggi: 317Iscritto il: 28 gennaio 2015, 16:35
sempre grande e immenso Bob....


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MessaggioInviato: 31 gennaio 2015, 19:03
Messaggi: 1822Iscritto il: 11 febbraio 2007, 4:36
ero tutto pronto ad acquistare the complete basement tapes, che mi eccita molto più di questo, ma, perlamadonanna, costa 139 euri... :cry:

m'aspettavo un prezzo inusualmente alto, anche 50, anche 60, ma così siamo fuori budget...
sto facendo il pari e dispari se scaricare oppure no, perchè lo vorrei originale e perchè l'arte va pagata, ma al momento proprio non posso permettermelo...


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MessaggioInviato: 3 marzo 2015, 9:43
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[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=iOxy_hy22CA[/youtube]


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MessaggioInviato: 13 marzo 2015, 14:13
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Concerti, Bob Dylan torna in Italia in estate: live a Lucca con De Gregori :!:

13 mar 2015

Sempre molto attento a non scontentare il pubblico tricolore, il bardo di Duluth ha deciso di non far mancare il nostro Paese dall'itinerario del tour in supporto alla sua più recente prova in studio, "Shadows in the night", album antologico - del quale sarebbe già pronto anche un secondo volume - dedicato agli standard resi celebri da Frank Sinatra: Bob Dylan si esibirà infatti in Italia nel corso della prossima estate.

Il gigante della canzone americana sarà di scena sul palco di Piazza Napoleone, a Lucca, il primo luglio, in occasione dell'apertura del Lucca Summer Festival: per l'occasione - ci conferma Mimmo D'Alessandro, con Adolfo Galli alla guida della D'Alessandro a Galli, società organizzatrice della rassegna (e del tour tricolore di Dylan, che potrebbe non limitarsi al solo concerto a Lucca) - il set della voce di "Highway 61" verrà aperto da Francesco De Gregori, voce storica del cantautorato italiano artisticamente legata a doppio filo all'icona del songwriting a stelle e strisce. I cantautori, specificano gli organizzatori del Lucca Summer Festival, si esibiranno in due set diversi: Francesco De Gregori salirà sul palco alle ore 20, mentre il set di Bob Dylan avrà inizio alle 21.30. I biglietti per assistere alla serata saranno in vendita a partire da domani, sabato 14 marzo, sul circuito TicketOne: i prezzi vanno dai 43 euro (esclusi diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali) del posto unico ai 60 euro (+ d.p.) della platea numerata. Sono disponibili anche tagliandi per la platea gold e palchetto statua, al prezzo di 85 euro (anche in questo caso esclusi i diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali).

L'ultimo passaggio del leggendario cantautore americano sui palchi italiani risale all'autunno inoltrato del 2013, quando - a poco più di un anno dalla pubblicazione di "Tempest" - il "Never Ending Tour" fece tappa a Milano (per tre date), Roma (per due) e Padova.

http://Www.rockol.it


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MessaggioInviato: 17 marzo 2015, 14:32
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11

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MessaggioInviato: 17 marzo 2015, 16:24
Messaggi: 272Iscritto il: 9 marzo 2015, 18:29
Mi era sfuggito il corto noir postato qua sopra. Beh, la presenza ce l'ha Bob, anche troppa, ruba la scena a tutti, come si suol dire. Se non sbaglio anche i dipinti che ha realizzato ultimamente sono ispirati da film hollywoodiani d'epoca.

Ricordo la sensazione di quando gli Stones coverizzarono Like a Rolling Stone, fu come se uno di quei sogni rock impossibili si fosse avverato.


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MessaggioInviato: 20 maggio 2015, 11:23
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BOB DYLAN DA LETTERMAN DOPO 22 ANNI, COME ULTIMO OSPITE MUSICALE - VIDEO
20/05/2015

Come annunciato, l'ospite musicale dell'ultima puntata del "David Letterman Show" - trasmessa nella notte fra il 19 e il 20 maggio - è stato nientemeno che il leggendario Mr. Zimmerman, alias Bob Dylan.

Dylan è tornato nello studio del programma dopo ben 22 anni di assenza: il 30 agosto del 1993, infatti, era stato ospite della puntata inaugurale dello show, durante la quale aveva eseguito il brano "forever young". Ora, a chiudere il cerchio, ha avuto l'onore di dare il commiato a Letterman - il quale ha detto al pubblico di avere spiegato a suo figlio che ci sono due sole cose importanti da sapere, crescendo:

Devi essere gentile con le altre persone e sapere che il più grande autore di canzoni dell'età moderna è Bob Dylan.
Dylan, per salutare Letterman, ha eseguito una cover del classico di Sinatra "The night we called it a day", tratta dal suo ultimissimo album, "Shadows in the night". Alla fine del brano, mentre i titoli di coda iniziavano a scorrere, Letterman ha stretto la mano ringraziando Dylan, che - visibilmente toccato - è rimasto in silenzio.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=pUAV9VyVKzc[/youtube]

http://www.rockol.it


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MessaggioInviato: 24 maggio 2015, 13:50
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Buon compleanno Bob !!!!


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MessaggioInviato: 2 luglio 2015, 14:36
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
FRANCESCO DE GREGORI E BOB DYLAN AL LUCCA SUMMER FESTIVAL – IL REPORT DEL CONCERTO
02/07/2015

Francesco De Gregori e Bob Dylan al Lucca Summer Festival – il report del concerto
BOB DYLAN
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Zoom.in DE - Super Bowl: Bob Dylan trällert Werbesong für Chrysler on MUZU.TV
Ah, come sarebbe bello se il mondo della musica fosse ancora diviso in tribù come nel 1992, con i fan che vivono in simbiosi con i testi e le gesta dei loro beniamini. Sarebbe davvero bellissimo, e sicuramente agevolerebbe di molto il lavoro di chi vuol raccontare i concerti, i “grandi raduni”, chi sta sul palco e chi in tribuna. Ma la visione gramelliniana della musica è molto lontana dalla realtà.

Invero sarebbe stato fantastico se tra gli 8000 che hanno popolato ieri una bollente Piazza Napoleone di Lucca per l'apertura del cartellone del Radio2 Summer Festival si potesse serenamente distinguere chi era venuto per ascoltare e vedere Francesco De Gregori e chi invece fan di Bob Dylan: da un parte coppie mature che con l'età si sono ingentilite nell'animo e dall'altra signori taciturni e un po' scontrosi con la voce raschiata dal tempo che passa.
Magari i fan di De Gregori di fronte alla coda surreale e kafkiana che si era creata all'entrata per agevolare l'ingresso dai tornelli si sarebbero potuti riconoscere per un protesta ferma e civile, mentre gli altri avrebbero chinato il capo e mugugnato rumorosamente. Da una parte “l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora”, dall'altra chi aspetta che una risposta soffi nel vento.

Bob Dylan
Bob Dylan
LUG
2
Torino (TO)
Pala Alpitour
Altre date Acquista i biglietti
E invece da tempo i confini si sono abbattuti e le tribù si sono estinte. Tutto si è ibridato, sia tra i musicisti sia tra chi frequenta i concerti. Per fortuna, ci viene da dire, fuori da ironie. E non è nemmeno più proponibile, il racconto puerile del discepolo italiano e del maestro americano, come pure dell'interazione tra i due artisti sul palco, ché entrambi ormai hanno un'età per superare serenamente queste giochi. Quindi, scartando la chiave antropologica, non ci resta che raccontare i due concerti, che sono stati entrambi – almeno per chi vi parla – al di sopra delle aspettative.

Così De Gregori ha proposto una versione live concisa (il set è durato un'ora) del suo ultimo “Vivavoce”, l'ultimo disco in cui rimette le mani ai pezzi che gli sono più cari, rivoltandoli e adattandoli a sonorità più contemporanee, spesso dalle parti dell' “Americana”, cosa che peraltro Dylan fa da una vita, al punto che oggi lo applica anche alle canzoni di altri, vedi l'ultimo “Shadow in the Dark”, basato sui pezzi dal repertorio di Frank Sinatra.
Tirato nell'iniziale “Canto delle sirene” e leggerissimo in “Non c'è niente da capire” tra il country e Stefano Rosso, evita elegantemente le canzoni più di ispirazione dylaniana, e sfodera i pezzoni che tutti vogliono ascoltare e cantare insieme, dalla “Leva calcistica del 68” a “La donna cannone” fino a “Rimmel”. Band di 11 elementi – compresa una sezione fiati - perfettamente rodata e in tiro.

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Bob Dylan
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Concerti, Bob Dylan torna in Italia: live a Lucca con De Gregori (ma in set diversi)
Quello di Dylan invece è l'ennesima tappa del suo “Never ending tour” e che segna un momento felice della sua carriera. Come già nelle date di San Daniele del Friuli e delle Terme di Caracalla, il nostro pur nel suo usuale approccio ruvido e distante ha regalato un gran set di due ore, spaziando dal folk e country, al blues fino allo swing in quattro quarti, privilegiando le canzoni del suo “Tempest” ed evitando, come al solito, le autocelebrazioni.
Tuttavia Dylan sembrava sorridente (non lo possiamo dire con certezza perché gli schermi mandavano un'immagine fissa del totale palco, per volere di Dylan stesso) e quando passava dalla chitarra al piano accennava anche qualche passo di danza.

La sua voce, sebbene sempre più gracidante, era vivace, sia nei pezzi più blues (“Early roman kings”) sia in quelli da puro crooner (“Autumn Leaves” e “Full moon and empty arms”). A chiudere l'ennesima trasformazione di “Blowin in the Wind” se non fosse per il testo che Dylan cantava quasi scandendo. Come può scandire Dylan, certo.

Testi delle canzoni di:
Bob Dylan
· Red Cadillac and a Black Moustache
· The Ballad of Frankie Lee and Judas Priest
· Trust Yourself
· Bessie Smith
· Alberta #2
TUTTI I TESTI
(Michele Boroni)

SETLIST FRANCESCO DE GREGORI
Il Canto delle sirene
Ti leggo nel pensiero
Finestre rotte
Viva l'Italia
Il panorama di Betlemme
Leva calcistica del '68
La testa nel secchio
Niente da capire
Buonanotte fiorellino
Sotto le stelle del Messico
Encore:
La donna cannone
Rimmel


guarda l'intera gallery!
BOB DYLAN
Things Have Changed
She Belongs to Me
Beyond Here Lies Nothin’
Workingman’s Blues #2
Duquesne Whistle
Waiting for You
Pay in Blood
Tangled Up in Blue
Full Moon and Empty Arms
High Water (For Charley Patton)
Simple Twist of Fate
Early Roman Kings
Forgetful Heart
Spirit on the Water
Scarlet Town
Soon After Midnight
Long and Wasted Years
Autumn Leaves
Encore:
Blowin' in the wind
Love sick


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MessaggioInviato: 3 luglio 2015, 12:35
Messaggi: 220Località: BiellaIscritto il: 8 aprile 2014, 0:16
Questa è la scaletta di ieri sera a Torino.

Things Have ChangedShe Belongs To MeBeyond Here Lies Nothin'Workingman's Blues #2Duquesne Whistle Waiting For YouPay In BloodTangled Up In BlueFull Moon and Empty ArmsHigh Water (For Charley Patton)Simple Twist Of FateEarly Roman KingsForgetful HeartSpirit On The WaterScarlet TownSoon After MidnightLong And Wasted YearsAutumn LeavesBlowin' In The WindLove Sick

Lascio un commento generale sulla serata. Pala-Alpitour per 3/4 circa occupato. Con gran piacere ho visto diverse facce giovani,segno che la buona musica non muore. Alle nove puntualissimi si parte.
Inizio a dire che dopo aver letto le recensioni sulla serata alle terme di Caracalla mi aspettavo un Dylan un po giù. A mio parere invece dall'inizio alla fine è stato impeccabile. Voce come al solito unica è trascinante che non ha bisogno di commenti. Band affiatata che non sbaglia una virgola. Un mix per un'atmosfera davvero godibile. Coreografia lasciata solo a grossi riflettori messi dietro alla band che diffondevano una luce giallo/marroncino dando l'effetto simile alle vecchie fotografie. La scaletta è quella sopra,anche qui come per i nostri Stones ci sarebbe da discutere ma comunque si viaggia srmpre su pezzi bellissimi quindi quella che è va bene. Venti minuti di pausa a metà strada E chiusura alla grande con un irriconoscibile Blowin in the wind. Bellissima serata, due ore avvolto dalla poesia (e dal caldo ).

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MessaggioInviato: 9 luglio 2015, 17:06
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Bob Dylan ha deciso di allungare e terminare nel nostro Paese il suo tour portando il suo spettacolo, dopo gli stadi e le arene, in teatro; il prossimo novembre il cantautore sarà infatti nuovamente in scena in Italia con quattro appuntamenti dal vivo in programma per il 18 e 19 novembre a Bologna (Auditorium Manzoni) e per il 21 e 22 novembre a Milano (Teatro Arcimboldi). Accompagnato dalla sua band (Tony Garner, Charlie Sexton, George Recile, Don Herron e Stuart Kimball), Dylan proporrà un concerto in due tempi.

I biglietti per assistere ai concerti autunnali saranno in vendita da venerdì 10 luglio alle ore 10 sul sito www.ticketone.it. Da sabato 11 luglio, invece, saranno disponibili anche nei punti vendita autorizzati.


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MessaggioInviato: 9 luglio 2015, 21:54
Avatar utenteMessaggi: 2114Località: ItalyIscritto il: 20 dicembre 2010, 22:27
da buscadero

Bob Dylan & Band live al Lucca Summer Festival, 1/07/2015
08 luglio 2015
di Paolo Carù

Qualche mese fa quando ho intervistato Joan Baez, ad una mia specifica richiesta sul fatto che Dylan avrebbe pubblicato un disco di canzoni tratte dal repertorio di Frank Sinatra, lei mi ha risposto: “Dylan è Dylan, può fare quello che vuole”.
Niente di più vero. Dylan è Dylan e può fare quello che vuole.
E’ quello che mi ripeto ogni volta che lo vedo dal vivo, che voglio discutere il suo modo di fare musica, che voglio criticare la scaletta, che oso pensare che lui dovrebbe… Dovrebbe cosa? Dylan è Dylan e basta. Lo vuoi vedere, bene. Non vuoi, stattene a casa. Dylan è il più grande, non era, è. Per cui, ogni discussione, ogni critica, è vana. Anzi inutile.

Ogni volta che lo vedo mi chiedo come mai sceglie una scaletta come quella con cui ha percorso l’Italia agli inizi di Luglio: una scaletta discutibile (questo lo posso dire), interpretata talvolta in modo discutibile (questo…). Il problema è che, a 74 anni, non ha più la voce di una volta (non vuole? Non ha? Credo più alla seconda possibilità), quindi certe canzoni le interpreta in modo diverso. Questo vale in parte per certi arrangiamenti, ma solo in parte. Poi bisogna pensare che, dopo cinquant’anni on the road, uno si possa rompere di fare sempre le stesse canzoni e di farle allo stesso modo. Giusto cambiarle (io non sono molto d’accordo, altri lo sono). Ma poi, a conti fatti, cosa significherebbe? Che tutti potrebbero capire cosa canta e che invece, puntualmente, non accade.

A Lucca c’era una coppia di fianco a me e Anna, e la signora era felicissima per il concerto, ma aveva un rammarico: Dylan non aveva cantato la sua preferita, Blowin’ In The Wind. Gentilmente le ho detto che era la penultima, quella prima di Love Sick e la signora, molto sorpresa ci è rimasta un po’ male ma, proprio, non l’aveva riconosciuta. E questo è il fatto più grave (se posso usare il termine) riguardo ai concerti del Maestro. Ma Dylan è Dylan… Eppure questa volta Blowin’ in The Wind non era affatto male, morbida, quasi a tempo di valzer, con il violino di Herron dietro la band e lui, con quella voce rauca che tanto ricorda Tom Waits, a lanciare il suo How Many Times, How Many Roads…

Ma anche Simple Twist of Fate e la straordinaria Tangled Up in Blue avevano segnato in positivo la serata: canzoni strepitose, suonate con gusto dai dylaniati sul palco, con un cenno in particolare per il misuratissimo Charlie Sexton . Ci sono alcuni brani, considerando il repertorio del maestro, che mi sento di criticare, in quanto ce ne sono molti di migliori: parlo dei vari (uno simile all’altro, purtroppo, anche troppo simile, almeno nella versione Live) Duquesne Whistle, Pay in Blood, Early Roman Kings, Spirit on The Water, High Water, Scarlet Town. Brani rock, con influenze blues, suonati in modo quasi metallico dalla Dylan Band. Poco distinguibili, è vero, anche decisamente meno belli e affascinanti di buona parte del suo repertorio classico. Ma Dylan è Dylan… E, questo lo penso io e forse mi sbaglio, non vuole fare più Dylan, almeno quello che noi vorremmo che lui facesse. Il Dylan classico, quello che abbiamo ammirato quando a capo della band c’era, tanto per fare un nome, Larry Campbell. Il Dylan che ci regalava canzoni come Knockin’ on Heaven’s Door, Queen Jane Approximately, Desolation Row, Visions of Johanna, Girl of the North County, Mr Tambourine Man, It’s All Over Now Baby Blue, The Times They Are A Changin, Don’t Think Twice, It’s All Right e via di questo passo.

Adesso c’è una canzone, Forgetful Heart, che segna il passo e che, mi dà questa idea, mostra una voglia di cambiamento. E poi ci sono i due brani tratti dal suo recente lavoro dedicato a The Voice: Shadows in The Night. Proprio in questi due brani che, guarda caso, chiudono la prima (Full Moon and Empty Arms) e la seconda (Autumn Leaves) parte del concerto, Dylan cambia voce. Si fa riconoscere. Non si nasconde. Dylan però non è Dylan in questo caso ma un crooner, un interprete. Non fa le sue cose, ma quelle rese celebri da The Voice, cioè Frank Sinatra. Dylan che interpreta diventa di nuovo Dylan, mentre Dylan che fa sé stesso si nasconde dietro un’altra voce, un altro suono. O forse mi sbaglio?

PS: Prima di Dylan ha suonato per più di un’ora Francesco De Gregori con la sua super band: dove Francesco ha fatto De Gregori. Con gusto e passione e anche po’ di voglia di strafare. Ma, tutto sommato, un’ora godibile. La serata si è svolta in una piazza Napoleone stracolma. Mai visto tanta gente (diecimila?), un pubblico caldo, anche competente, che ha gustato appieno la serata. Una grande serata.

http://www.buscadero.com/bob-dylan-band ... -festival/


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MessaggioInviato: 25 luglio 2015, 20:18
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11

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