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Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Bob Dylan

MessaggioInviato: 21 febbraio 2011, 17:10
Avatar utenteMessaggi: 4367Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
I pochi cd che ho preso con sorrisi e canzoni sono spesso molto scarni e hanno appunto il logo della rivista.
Tra l'altro c'è da notare che la maggior parte dei dischi di Dylan, venduti in questa collana a 6,45 l'uno, sono spesso acquistabili in nice price a meno di 5 euro


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MessaggioInviato: 21 febbraio 2011, 17:14
Avatar utenteMessaggi: 2966Località: Lamezia TermeIscritto il: 16 febbraio 2007, 19:51
si hai ragione, anche su diversi siti li paghi a quel costo.
concordo anche su come siano scarni nel booklet e quanto sia fastidioso il logo del giornale, anche se il mio 'Blonde on blonde' (che proprio non ricordo con quale quotidiano lo presi) ha il booklet completo.


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MessaggioInviato: 1 marzo 2011, 10:45
Avatar utenteMessaggi: 4367Località: CelleIscritto il: 18 settembre 2006, 13:04
E' morta a 67 anni Suze Rotolo

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MessaggioInviato: 8 marzo 2011, 18:38
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=3enGDIYapkw&feature=player_embedded[/youtube]


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MessaggioInviato: 7 aprile 2011, 22:40
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Bob Dylan incanta Pechino

Vestito nero, cappellaccio da cowboy,cosi' Bob Bylan, il 70enne menestrello di Duluth, si è presentato davanti a 10.000 persone a Pechino. Nello stadio dei lavoratori il grande vecchio ha presentato la band e poi, per due ore circa, ha lasciato parlare solo la magia della sua musica. Alle classiche" It's all over now, baby blue, Highway 61 Revisited, Tangled up in blue e Ballad of a thin man, l' artista ha alternato le meno conosciute e più recenti Love sick, Spirit on the water e Tweedle Dee & Tweedle Dum. Il grande vecchio e' stato richiamato sul palco per ben due volte, accompagnato dal pubblico che ha ascoltato in piedi i superclassici Forever Yung, Like a Rolling Stone e All along the the watchtower.Roca e potente la voce di Dylan ha dato ancora un volta il meglio di sé. Replica venerdì a Shanghai

Fabrizio Biffi


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MessaggioInviato: 19 maggio 2011, 13:44
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Bob Dylan

Due libri e un concerto per celebrare i 70 anni di Bob Dylan

19/05/2011

Francesco Donadio

Il 24 maggio Bob Dylan compirà 70 anni. Un traguardo ragguardevole - e, ai tempi del celeberrimo "motorcycle incident", di fatto impensabile - per colui che è ormai considerato (quasi) all'unanimità come il padre della musica popolare moderna, un genetliaco che ciascuno di noi potrà festeggiare in vari modi: riascoltando via giradischi, lettore CD o I-pod uno dei quasi cento album che Bob ha inciso negli scorsi cinquant'anni o magari andando in libreria ad acquistare uno dei volumi biografici su Dylan pubblicati di recente in italiano, in ogni caso restando in trepida attesa dell'unico concerto che il "bardo di Duluth" ha in programma in Italia a inizio estate all'Alcatraz di Milano.

I libri, innanzitutto: è già uscito da qualche settimana Un sentiero verso le stelle. Sulla strada con Bob Dylan di Paolo Vites per i tipi di Pacini Editore, una "sorta di romanzo rock in cui l’autore racconta quasi trent’anni di concerti di Bob Dylan a cui ha assistito, oltre a incontri nel backstage con Dylan stesso, interviste esclusive con i suoi musicisti, i fan, le groupie". Ed è da poco arrivata in libreria la traduzione in italiano di The Ballad Of Bob Dylan (Arcana Editore) del poeta e biografo Daniel Mark Epstein. Un volume in cui Epstein fotografa Dylan sullo sfondo di quattro concerti epocali di cui è stato diretto testimone: Lisner Auditorium, Washington, 1963; Madison Square Garden, New York City, 1974; Tanglewood, Massachusetts, 1997; Aberdeen, Maryland, 2009. Raccontando ognuna di queste performance brano per brano, l’autore ricostruisce la vita di Dylan dalla rapida ascesa del giovane folksinger negli anni Sessanta alla riaffermazione in età adulta dei Novanta, mettendo bene in luce come lo “spirito del tempo” abbia formato la sua immagine di artista, ma prima ancora di uomo, e come poi a sua volta egli abbia influenzato intere generazioni, e definendone così il ruolo di eminenza grigia di tutto il rock moderno.

E poi, naturalmente, c'è il concerto, un appuntamento a cui tutti i veri dylanofili non vorranno mancare: la data, da segnare con un circoletto rosso sui calendari, è quella del 22 giugno 2011 all'Alcatraz di Milano (per una volta un piccolo club): i biglietti costano 60 euro più prevendita ed è consigliabile affrettarsi ad acquistarli per evitare di incorrere nel (probabile) rischio sold-out.

"Dylan at 70", insomma, è (quasi) cosa fatta, questione di giorni. Chi l'avrebbe mai detto?

(19/05/2011) - ©2002 - 2011 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati


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MessaggioInviato: 19 maggio 2011, 18:06
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
che uomo che talento che tutto e di più!!!!! Grande Bob Dylan con il suo Tour infinito c'è solo da prendere esempio da questo signore....Giù il cappello!!!!!!!!!!!


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MessaggioInviato: 24 maggio 2011, 10:24
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
70 anni !!!
AUGRI BOB !!!

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MessaggioInviato: 24 maggio 2011, 12:22
Avatar utenteMessaggi: 4750Iscritto il: 29 ottobre 2007, 20:25
Giù il Cappello!!!!!!! auguri grande genio e maestro per i tuoi 70 anni da te devono solo imparare tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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MessaggioInviato: 24 maggio 2011, 12:56
Avatar utenteMessaggi: 627Località: Brugherio (MI)Iscritto il: 5 luglio 2006, 19:30
Auguri grande Bob!!!


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MessaggioInviato: 4 settembre 2011, 14:38
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Daniel Mark Epstein

The Ballad Of Bob Dylan

2011
Arcana

Francesco Donadio

In occasione dei settant’anni di Bob Dylan, compiuti lo scorso 24 maggio, sono stati pubblicati anche in Italia diversi volumi, biografici e non. Questo è uno dei migliori.

Il segreto di The Ballad Of Bob Dylan è che non si tratta della solita biografia - ne sono uscite a centinaia e ormai, dopo le due pressoché definitive di Clinton Heylin e di Howard Sounes, su Dylan c’è ben poco da scrivere e da scoprire - né di una pedante disamina della sua opera con annessi excursus storico-sociali alla Greil Marcus. Daniel Mark Epstein utilizza una tecnica differente: prende spunto da quattro concerti (“epocali”) a cui ha assistito in momenti anche molto distanti fra loro, e ne approfitta, sì, per ripercorrere la vita dell’artista, ma anche e soprattutto per illuminare alcuni recessi dell’opera del Bardo che erano rimasti finora nascosti.
Così com’è concepito e scritto (in 4 parti), The Ballad Of Bob Dylan è un libro che si può fruire anche a pezzi, magari concentrandosi solo sulla fase della carriera di Dylan che interessa maggiormente. C’è una parte, però, che è assolutamente imperdibile: quella iniziale, in cui si racconta il prima, il durante e il dopo del concerto tenuto da un giovanissimo Bob Dylan (22 anni), da solo con la sua chitarra e l’armonica, al Lisner Auditorium di Washington D.C. il 14 dicembre 1963. E’ una lettura assolutamente obbligata se si vuole capire a fondo per quale motivo il primo Dylan, quello folk-acustico, diventò il portavoce di una generazione, e quali furono i meccanismi per cui quel menestrello magrolino e mal vestito riuscì a far fermare, riflettere e pensare tantissimi ragazzi americani cresciuti nell’ambivalenza tra il sogno americano e la greve cappa incombente della Guerra Fredda. Sono pagine splendide, quelle del concerto di Washington, descritto nei più minimi dettagli benché Epstein all’epoca avesse solo quindici anni e ci fosse potuto andare solo accompagnato dalla mamma. Ma la ragione per cui la narrazione di Epstein risulta così vivida e illuminante è che lui - ragazzino ebreo middle class della East Coast, tendenzialmente liberal, aspirante intellettuale – a quei tempi rappresentava alla perfezione il pubblico di riferimento di Dylan. La musica e il verbo dylaniano (quei versi che ammonivano e biblicamente profetizzavano, ma anche spietatamente ironizzavano) per quelli come Epstein erano vera manna dal cielo: la speranza, ma forse anche la certezza, che i Sixties sarebbero stati qualcosa di diverso (e presumibilmente di migliore) dai Fifties. Quella performance Epstein la inserisce sia nel contesto mondiale che personale di Dylan, e anche nel proprio. Meno di due mesi prima Kennedy era stato ucciso a Dallas e l’America era ancora in lutto. Dylan intanto si era dolorosamente separato dalla fidanzata Suze Rotolo finendo tra le braccia di Joan Baez. Ma anche lei sarebbe durata poco: a breve le liriche di Bob sarebbero diventate poetiche e impressionistiche e la chitarra acustica e il folk avrebbero lasciato il passo all’elettrica e al rock’n’roll. L’esibizione al Lisner Auditorium è quindi da considerare una delle ultime del Dylan cantautore folk “impegnato”, l’atto finale di un’epoca che prima d’ora non era, forse, mai stata raccontata così bene.

Da vero figlio del “folk-boom”, Epstein riversa un’intensa passione in queste prime pagine. Naturale, pertanto, che le altre tre parti (e le altre tre esibizioni a cui ha assistito) risultino un po’ meno sentite. Si ha in particolare l’impressione che il Dylan elettrico in compagnia della Band (visto al Madison Square Garden di New York il 30 gennaio 1974) non sia del tutto nelle sue corde; ma anche questo concerto, come i due successivi (il 4 agosto 1997 a Tanglewood nel Massachussets e il 24 luglio 2009 a Aberdeen nel Maryland) gli offrono più di un’occasione per rievocare, analizzare e meglio comprendere la carriera e l’opera di un’artista determinante per l’evoluzione della musica moderna popolare. Anche quando affronta l’ultima, recente versione di Dylan - il bluesman settantenne in giro per il mondo con il Never Ending Tour - Epstein riesce a non essere né banale né ripetitivo (impresa ardua quando si scrive di un soggetto già abbondantemente sviscerato) e a dare alle nuove e soprattutto alle vecchie canzoni del Bardo – che chiaramente sono quelle che più gli stanno a cuore - inserite nel moderno contesto neomillenario e obamiano, inediti significati e originali interpretazioni.

Un acquisto irrinunciabile, per chi ha voglia di capire chi è Dylan oggi. E, soprattutto, chi era ieri.







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MessaggioInviato: 10 marzo 2012, 21:24
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Bob Dylan in studio per un nuovo album

10 mar 2012 - Ottime notizie per gli estimatori del menestrello di Duluth. Bob Dylan, il cui ultimo disco di studio risaliva all'aprile 2009 (il successivo
"Christmas in the heart" è un natalizio), è in studio per dare un successore a "Together through life", album arrivato al numero uno sia negli USA sia in Gran Bretagna; in quest'ultimo Paese, peraltro, "Together" ha regalato al cantautore il primo numero 1 da "New morning" del 1970. La notizia è stata data, senza molti fronzoli, da David Hidalgo. Il 57enne musicista dei Los Lobos, che ha suonato sugli ultimi due lavori del bardo del Minnesota, ha riferito all'"Aspen Times" che sta collaborando con Dylan; i due sono all'opera a Los Angeles, presso la sala di registrazione di Jackson Browne. Cosa attendersi dal prossimo disco di Bob? E' probabilmente troppo presto per dare indicazioni. Tuttavia Hidalgo ha lasciato intendere che potrebbe esserci un nuovo cambio di direzione rispetto a "Together through life" in quanto, secondo lui, il nuovo materiale "non assomiglia assolutamente alle cose che Dylan ha fatto in passato". Stewart Oksenhorn dell'"Aspen Times" aggiunge che David ha "recentemente finito di registrare le sessioni per il nuovo album di Bob Dylan", ma non è chiaro se sia il musicista ad aver terminato il lavoro che gli era stato richiesto, o se invece sia da intendere che l'intero disco è stato completato. Tra un mese Dylan inizierà un tour sudamericano. Le date:


15 aprile, Rio de Janeiro
17 Brasilia
19 Belo Horizonte
21 e 22 San Paolo
24 Porto Alegre
26, 27 e 28 Buenos Aires
30 Santiago.

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MessaggioInviato: 17 aprile 2012, 19:59
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
ottima scelta !!! ;)

Concerti, Bob Dylan: una data a Barolo (Cuneo) il 16 luglio

17 apr 2012 - Bob Dylan si esibirà dal vivo il prossimo 16 luglio a Barolo, in provincia di Cuneo, per quella che sarà l'unica data italiana del leggendario cantautore statunitense nel corso della prossima estate: i biglietti per l'evento, che si terrà in piazza Colbert e prenderà il via alle 21 e 15 nell'ambito del "Collisioni 2012 - The Wind Festival", saranno disponibili da domani sul circuito TicketOne al prezzo di 29 euro più diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali.
Ad accompagnare l'artista ci saranno, a meno di cambiamenti dell'ultima ora, Stu Kimball alla chitarra, Donnie Herron a pedal e lap steel, Charlie Sexton alla chitarra elettrica, Tony Garnier al basso e George Receli alla batteria: "E' la migliore band che abbia mai avuto, musicista per musicista", ebbe a dire Dylan nel 2006 a proposito dei "colleghi" che lo stanno accompagnado nel suo "Never ending tour", "Questi ragazzi possono fare di tutto, e continuano a sorprendermi".

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MessaggioInviato: 2 maggio 2012, 21:21
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Bob Dylan

Già esaurita l'unica data italiana di Bob Dylan, il 16 luglio nella terra del Barolo

2/05/2012

Francesco Donadio

71 anni e non sentirli. E' il caso dell'immarcescibile Bob Dylan che, giunto a un'età in cui la maggior parte dei suoi colleghi coetanei si stanno godendo una tranquilla pensione, continua indefessamente a suonare in giro per il mondo con il suo (ormai leggendario) Never Ending Tour.

Anche quest'estate, come ormai tradizione, Dylan ripasserà per l'Italia. Verrà per una - purtroppo unica - data, il 16 luglio, nel capoluogo piemontese del vino: il paese di Barolo (Cn), in occasione del festival Collisioni, giunto alla quarta edizione. I biglietti di questo appuntamento unico, che Collisioni ha proposto ad un prezzo ridotto sono andati esauriti in soli quattro giorni: oltre 6.000 persone da tutta Italia, ma anche da Francia Svizzera e Germania hanno scelto di venire nel cuore del Piemonte più bello per celebrare una vera e propria festa della musica e della cultura.

Bob Dylan rappresenterà il clou del programma di Collisioni 2012, che si svolgerà tra il 13 e il 16 luglio: ospiti italiani e internazionali, musicisti, scrittori e attori incontreranno il pubblico di Collisioni, fatto di giovani e meno giovani, uniti in nome di una cultura popolare e diffusa. Questo è Collisioni, festival atipico capace di riunire nella scorsa edizione circa 50.000 persone in tre giorni.

Tantissimi gli ospiti che anche quest’anno parteciperanno a Collisioni: da Patti Smith per il concerto del 14 luglio, unica data in Piemonte - che aprirà il suo tour nazionale in occasione del centesimo anniversario della nascita di Woody Guthrie e del lancio del suo nuovo album Banga dedicato alla grande artista inglese prematuramente scomparsa Amy Winehouse - allo scrittore americano Don DeLillo, e poi Luis Sepulveda, Boy George, Carlo Verdone, Pupi Avati, Moni Ovadia, Philippe Daverio, Niccolò Ammaniti, Lella Costa, David Sedaris, Richard Mason, Alessandro Mannarino, Claudio Coccoluto, Michele Dalai. Da notare inoltre le ultime aggiunte al cast: i Subsonica che suoneranno venerdì 13 luglio e Luciana Littizzetto che ha confermato la sua presenza per sabato 14 luglio.

Per maggiori informazioni:
Numero verde 800978253
www.collisioni.it - organizzazione@collisioni.it



(02/05/2012) - ©2002 - 2012 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati


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MessaggioInviato: 6 maggio 2012, 9:40
Avatar utenteMessaggi: 4670Iscritto il: 8 luglio 2006, 17:02
Collisìoni è un' iniziativa straordinaria, di cui noi delle Langhe andiamo orgogliosi. Sarebbe bello se qualcuno di voi venisse !


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