Autore Messaggio

Indice  ~  Get Off Of My Cloud  ~  Jimi Hendrix

MessaggioInviato: 12 marzo 2010, 10:12
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Quella sera al Piper era una vera bolgia!
da http://jimihendrixitalia.blogspot.it/

Insieme alla fotografia, la musica da sempre è stata la mia grande passione tant’è che già nel 1965 avevo fondato un Beatles fan club che presto era diventato un punto di ritrovo per i musicisti beat della provincia.
Il club era in un piccolo locale a Gallarate e alla domenica organizzavamo concertini e festicciole.
Da mio padre che era fotografo presi la passione per la fotografia e ben presto diventai anche il fotografo ufficiale dei gruppi beat che frequentavano il club, sia nomi sconosciuti come gli Oxen Group o più noti come i “Cicisbei’70”, Thane Russel…….e altri.
Nel 1968 frequentavo abitualmente il Piper di Milano e venni a sapere che Jimi Hendrix avrebbe suonato lì.
Mi ricordo che il giorno del concerto era caldo e volevo essere tra i primi ad entrare per prendere un buon posto per fare delle foto così insieme ad un amico intorno a mezzogiorno presi il treno per Milano.
Quando arrivai al Piper il locale era ancora vuoto così mi accaparrai un posto tra il colonnato alla sinistra del palco dove Hendrix avrebbe suonato.

L’attesa per il concerto fu snervante, ricordo il caldo, la confusione, il fumo e l’incertezza.
Il tempo passava e tra i presenti la tensione stava raggiungendo un livello preoccupante, tra il pubblico qualcuno era anche molto incazzato quando dal palco si sentì annunciare “Guardate che Jimi Hendrix è qua”, poi Leo Watchwer cominciò a spiegare che per problemi doganali il concerto pomeridiano non si sarebbe potuto tenere e da parte dei gestori del locale c’era la volontà di rifondere il prezzo dei biglietti.
Jimi fece una fugace apparizione sul palco e poi se ne andò via.


Immagine


Rimasi colpito dalla sua persona, innanzitutto mi sembrava diverso da come l’avevo visto in foto, aveva i capelli più corti e poi quelle meche bionde…. Mah!
Mi lasciò spiazzato anche la sua “timidezza”, sembrava si stesse scusando per il mancato concerto…. Forse sapendo che era stato un paracadutista me lo immaginavo un duro.
Decidemmo comunque di restare per il concerto serale e andammo nei giardinetti dietro al palco, restammo lì anche quando il locale chiuse alle 19,30 per la pausa serale.
Fu un’ottima idea perché in questo modo riuscii a mantenere il mio posto.
Avevo infatti posizionato la mia attrezzatura su uno dei tavolini rotondi del Piper.


Alla sera era una vera bolgia e per posizionarmi meglio presi una sedia, la misi sul tavolino. Da lì sopra avevo una buona visuale per le mie foto.
Quando Jimi arrivò verso le dieci di sera ci fu una brevissima presentazione e iniziò subito il concerto.

Immagine


Jimi durante la sua esibizione masticava un chewing gum e con noncuranza faceva uscire dei suoni incredibili dal suo strumento.
Più che il fatto che avesse suonato con i denti o tra le gambe mi impressionò la scioltezza con cui suonava e l’affiatamento con gli altri membri della band, bastava infatti uno sguardo e il gruppo lo seguiva.
Durante il concerto feci parecchi scatti a Jimi e al gruppo usando una tecnica sperimentale simile al panning.

Successivamente andai a Londra dove ebbi occasione di fotografare altri artisti tra cui Jim Morrison e i Doors, Ray Charles, i Rolling Stones, i Jetthro Tull e altri però purtroppo non ebbi più occasione di vedere Hendrix.


Lillo Giovara


Profilo
MessaggioInviato: 12 marzo 2010, 16:56
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
L'amico Lele Fizzotti eil suo tributo a Jimi Hendrix "PSYCHEDELIC SUNRISE"
per celebrare il compleanno del grande chitarrista il 27 novembre 2009 hanno suonato al “Charlotte Street Blues Club”, uno dei più prestigiosi locali di Londra dove si esibiscono anche nomi storici del British Blues come John Mayall, Chris Jagger o gli Yardbirds e artisti di fama mondiale come Alvin Youngblood Hart o John Lee Hooker Jr.


[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GaWe0bWaW1Q&feature=player_embedded#[/youtube]

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2Tj8NYsoh4E&feature=related[/youtube]

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=fzosGSOv86c&feature=related[/youtube]


Profilo
MessaggioInviato: 25 marzo 2010, 15:24
Avatar utenteMessaggi: 4034Località: Turate (CO)Iscritto il: 15 giugno 2006, 18:11
Jimi Hendrix

Valleys Of Neptune

2010
Sony Legacy

Nicholas Matteucci

“Papà, esco... vado a comprare il nuovo disco di Jimi Hendrix!”
Quanti ragazzi hanno sempre sognato di dire questa frase? Finalmente anche per loro è arrivato il momento. Seppure gli album postumi tendano spesso ad essere accolti con poca considerazione o addirittura scetticismo, essendo visti il più delle volte come una semplice operazione commerciale con il solo scopo di rimpinguare le tasche degli eredi di un artista. Quando si tratta del signor Jimi Hendrix però il discorso cambia, i parametri di giudizio non possono essere quelli standard, poiché per quanto non sia il massimo immaginarsi Janie Hendrix, sorella di Jimi, sfregarsi le mani per gli introiti in arrivo, la tracklist proposta in Valleys Of Neptune è un concentrato di chicche in grado di soddisfare tutti.

I 12 brani contenuti in questo disco sono riconducibili al 1969, nel periodo segnato principalmente dall'avvicendamento tra la Experience (dopo la registrazione di Electric Ladyland) e la Band Of Gypsys.
Il disco non inizia esattamente con una novità, questa versione di Stone Free è molto più veloce rispetto a quella originale e più conosciuta, ma poco si differenzia dall'altra incisione dello stesso pezzo, chiamata Stone Free Again e già pubblicata nell'album Crash Landing, del 1975, quindi anch'esso già postumo. La selezione delle cover è esemplare e significativa: Sunshine Of Your Love (cavallo di battaglia dei Cream) eseguita in versione strumentale e Bleeding Heart, decisamente reinventata rispetto alla versione originale di Elmore James (il quale insieme a Robert Johnson è stato il caposaldo del genere blues e che, in questo caso si può dire davvero, se non ci fossero stati loro, molta della musica che ascoltiamo oggi, tra cui quella dell'indimenticabile Jimi, non esisterebbe). Lover Man è un take differente della già edita Here He Comes (Lover Man) contenuta nell'album South Saturn Delta, che vide la luce nel 1997. Neppure Fire e Red House sono molto diverse dalle versioni già conosciute, fumantina la prima e semplicemente blues la seconda, quel blues che quando l'ascolti ti sembra di sentire la odore di whiskey e di tabacco, così come per la traccia di chiusura, Crying Blue Rain.
Hear My Train A Comin' inizia con le fattezze di un blues vecchio stampo, molto vibrato, ma è solo una miccia che si accende e inizia a correre per poi esplodere in una serie di riff ed assoli travolgenti, nel finale ritorna blues calmo, stile quiete dopo la tempesta. Poche parole e tanti riff contraddistinguono Mr Bad Luck, che ruota principalmente attorno allo sprint dei soli e dei bridge che si avvicendano al termine di strofe pressoché identiche. Lullaby For The Summer suscita l'impressione di essere un pezzo ancora in fase embrionale, che da jam session doveva ancora trasformarsi in canzone vera e propria, allo stesso tempo questo aspetto le dona però quell'imprevedibilità che mista al genio del gigante di Seattle lo rende un inedito da brividi. La title-track Valleys Of Neptune e Ships Passing Through The Night invece sono senza dubbio le traccie più suggestive dell'album, magari non paragonabili alle pietre miliari del repertorio hendrixiano, ma quelle che più di tutte rievocano quell'era dorata nella seconda metà degli Anni 60, senza limiti, schemi e inibizioni, che ha fatto da teatro all'ascesa del chitarrista rock più importante di sempre.

Ovviamente l'idea di trovarsi di fronte a una raccolta di registrazioni inedite del dio indiscusso della chitarra emoziona e suggestiona; tra le speranze nella mente di tutti c'è l'aspettativa di trovare in questo disco ancora qualcosa di pazzesco e di incredibilmente rivoluzionario, non è esattamente così, o meglio, il sound è quello di sempre, ad ogni modo pregevole, per quanto possa risultare familiare... divinamente familiare.
La vera speranza che può portare questo disco è far sì che le case discografiche possano riprendere in considerazione questo modo di suonare, elaborare, interpretare e vivere l'arte musicale, oppure educare quella generazione di ragazzi che oggi pensa che la musica sia quella che va su Mtv o X-Factor; potrà sembrare utopia spicciola e nostalgica, ma se almeno una di queste cose dovesse accadere allora il buon Jimi avrebbe davvero compiuto un miracolo.


Profilo
MessaggioInviato: 26 marzo 2010, 18:28
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
NOT YET EXPERIENCED, BUT HAPPY TO BE THERE!
di Roberto Maresca
da http://jimihendrixitalia.blogspot.it/

A quei tempi andavo al liceo (ma spesso rimanevo fuori!)
Ho ascoltato Hendrix per la prima volta su un nastro magnetico, a casa di Eugenio Finardi -appena tornato dagli USA- il brano era "Rock Me Baby" di B.B.King (ma io non conoscevo l'originale) e mi ha sconvolto irrimediabilmente!

Impossibile pensare di non andare a quel concerto, dopo aver ascoltato qualche centinaio di volte Are You Experienced!
Ci sono andato con gli amici di Baggio (che insieme a Quarto Oggiaro sfornava talenti musicali!)
Fugace apparizione di Jimi al pomeriggio: garbato, quasi timido! Lo immaginavo più alto, ero affascinato dall'abbigliamento (oggi è più difficile trovare certi tessuti e fantasie, ma io ci riesco!) e da quelle ciocche bionde, che però lo invecchiavano un pò.

Dato che il concerto pomeridiano è saltato, abbiamo deciso (io, Ricky Belloni e altri amici) di "occupare" il Piper, invece di accettare la resa del prezzo del biglietto (anche perché al pomeriggio costava 1.500 lire, mentre alla sera 3.000!)
Ero un frequentatore del Piper e devo dire che il pubblico era da discoteca, ma preparato, anche perché i gruppi che normalmente accompagnavano i balli, fra i quali: Thane Russell (che sembrava Brian Jones e si muoveva come Mick Jagger), Bad Boys (robusto gruppo UK, di cui ricordo il grandissimo batterista scozzese Bernie Martin), Dave Anthony Moods (altro grande gruppo UK con sezione fiati e abbigliamento rigorosamente Vittoriano, che ha portato sul palco l'orgoglio gay, ben prima dei Village People; eccezionale la loro versione di My Baby -già Yardbirds e Janis Joplin-, di cui ho il 45 giri!), erano tutti di livello notevole!

Al concerto, pubblico numeroso e partecipe, atmosfera surriscaldata..ma dopo le prime note..c'ero solo io e lui!

Sicuramente ha suonato i brani di "Are you experienced", ma non mi ricordo se già c'erano quelli di "Axis: bold as love".

Non mi ricordo problemi con l'amplificazione, ma una cosa la ricordo molto bene: con un semplice distorsore e un pedale wah, ha fatto cose che non sento fare oggi con i multi-effetti più sofisticati!
La cosa che -letteralmente- mi ha colpito di più è stato il volume..a cui neanche lui sembrava abituato (quando ha cominciato a toccare le corde per intonare, la faccia si contorceva in una serie di tic), ma a parte questo..il suo modo interagire con il pubblico era sovrastante (svanita la timidezza pomeridiana -ma forse era l'imbarazzo per il contrattempo -causa solita burocrazia da repubblica delle banane-), ti guardava negli occhi e sembrava tirarti a sè; ogni tanto (anzi spesso) fissava una ragazza, e, con atteggiamento inequivocabile, accompagnava il trillo che eseguiva su una corda, con estroflessione e movimento ritmico della lingua!
Non ho cercato di contattare Jimi dopo il concerto, perché purtroppo all'epoca ero troppo timido per farmi avanti (fossi stato come adesso, avrei fatto di tutto, mi sarei intrufolato e magari l'avrei convinto ad ascoltarmi suonare per avere suggerimenti!), peccato, perché allora era più facile avvicinare le star, non c'erano truppe di bodies!

Da quel concerto, a parte tutto quello che riesco a ricordare, mi è derivata una sorta di modifica quasi fisica (qualcuno diceva "I got you under my skin")!
Tecnicamente un'altra cosa mi ha colpito: ha eseguito dal vivo anche le parti che sembravano overdubbing sul disco: per esempio in "I don't live today" faceva partire il feedback, che controllava a polso sulla leva tremolo, mentre continuava a suonare il riff regolare. L'unica facilitazione, se così si può dire, è che, usando da mancino una chitarra destra, la leva si trova in alto..il resto è lui!
E' stato emozionante rivivere nelle foto quella situazione, e rivedermi tra il pubblico (vanità di vecchio rocker); purtroppo non conosco partecipanti cha abbiano registrato l'evento..hey, se ci siete, please, condividete!!


Immagine


Profilo
MessaggioInviato: 22 aprile 2010, 19:12
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Quando vidi il capo spirituale Jimi mi emozionai

A quei tempi ero uno studente e frequentavo un corso per disegnatori tecnici
Dato che in Francia ho alcuni cugini, quando vennero a trovarmi nell'estate1967
mi portarono un 45 giri della Polydor con quattro brani : Hey Joe, Purple haze,Stone free e Higway chile
Rimasi subito affascinato dalla musica di Jimi Hendrix e quando seppi che avrebbe suonato a Roma, sebbene fossi un giovane squattrinato, decisi che per niente al mondo sarei potuto perdermi il concerto.

Il venerdì 24 andai al quartiere di Primavalle con tre amici, pochi ma buoni e insieme ci recammo nei pressi del Brancaccio…. Quel pomeriggio non riuscimmo ad entrare ma mi ricordo che la musica di Jimi si sentiva fino al Colosseo.

Fuori c’era no un'infinita' di capelloni e fricchettoni, parecchi avevano il cravattino della gente bene con guru, parei, giacchettoni e pantaloni a cavallo basso a zampa d'elefante.
Alla sera non avevamo una lira e siamo entrati a forza di spintoni.
All’interno del teatro il pubblico era numeroso, caciaroso e impaziente.

Quando vidi il capo spirituale Jimi mi emozionai, Hendrix salì sul palco e mi ricordo che indossava una camicetta rosata.
Il pubblico esplose mentre Mitch inchiodava la batteria sul palco.
Si sentivano i colpi di martello sul legno del teatro e con la sua maniacale accordatura del rullante
lo manovrava veloce e uscivano dei rulli mai sentiti, Mitch sembrava un bambino rispetto a Jimi e Noel che aveva una maglietta con dedica occhiali scuri e cappellaccio.
Iniziò il concerto, mi ricordo pezzi come Killing Floor , Hey Joe , Purple haze, Red house ,ecc.
Ti devo dire che noi all'epoca eravamo abituati a sentire la musica italiana che era piena di strumenti e quindi era piena, più melodica mentre Jimi, Mitch e Noel erano in tre , quindi questo tipo di suono sembrava tutto scatolato mi ci e' voluto del tempo ad abituarmici, sembrava una cosa da un altro mondo.

Dal punto di vista musicale e' indescrivibile, sai non solo Jimi ho visto ma anche altri gruppi e non avevano niente di speciale , nemmeno paragonabili a Jimi.
Facevano degli assoli ridicoli a parte gli Yardbyrds e gli Who.Ma se avessi sentito i Monkeys ,Lalli Scott,i Beatles, i Rolling Stones, ecc.che vennero a Roma con ZARD i loro assoli erano veramente poveri e scarni

Jimi suonava a palla e anche con la chitarra scordata sapeva solo lui che faceva.
Mi ricordo che c' era Noel sempre guardingo perche' Jimi era imprevedibile e non rispettava nemmeno la scaletta.
Un’altra cosa che ricordo e che c'era tanto di quel fumo che la sala pareva annebbiata.
Jimi che era una personalita' timida durante il concerto per vincere la timidezza era superconcentrato sulla chitarra. Di quel concerto mi sono rimasti impressi gli assoli infiniti e veloci.
Jimi fuori dal palco non l'ho visto, primo perchè sono basso di statura e poi era inavvicinabile a causa della folla che gli girava intorno.
Dopo il concerto con un mio amico di Latina abbiamo costituito il gruppo attuale del Tributo a Jimi e ancora oggi giriamo l’Italia proponendo la sua musica, devo dirti che ascolto tutti i giorni i brani di Jimi Hendrix, questo dal 1967 ad oggi 2010.
Ormai riconosco appena inizia un pezzo anche a quale concerto appartiene.

Catone Marco “Mitch”


Profilo
MessaggioInviato: 23 aprile 2010, 9:03
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Anteprima delle date del tour di Randy Hansen & Leon Hendrix si terrà il prossimo novembre/dicembre

25-11,Blackhorse.Como.

26-Naima,Forli'.

27-Crossroad,Roma.

29-Go west saloon.Taranto.

03-12Flog.Firenze.

04-La darsena.Perugia.

05-Matrioska,Modena.

06 o 10Teatro albatros.Genova.

07-Cinema xx.Piacenza.

09-New age Treviso.

11-Il peocio.Torino.

12-R&R arena Novara


Profilo
MessaggioInviato: 23 aprile 2010, 9:07
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Immagine

Il libro "JIMI HENDRIX IN ITALIA 1968" uscirà il 15 maggio e sarà venduto solo in librerie selezionate o tramite internet....
Con 20904 parole e 137 immagini è la cronistoria fedele di quell'unico ed indimenticabile evento


Profilo
MessaggioInviato: 23 aprile 2010, 9:23
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
Grande Olia e grazie a tutti quelli che hanno collaborato per questi speciali su Jimi. Jimi insieme ai Rolling è il mio n. 1 e non ci sono cazzi. UN GRANDISSIMO!!!!!!! L'anarchia fatta persona, il piu' grande chitarrista di sempre e da lui tutti hanno ancora tanto da imparare. Jimi è sempre con noi.

ROSSO57


Profilo
MessaggioInviato: 23 aprile 2010, 11:29
Avatar utenteSite AdminMessaggi: 3974Località: MilanoIscritto il: 6 gennaio 2006, 23:20
Olia ha scritto:
Il libro "JIMI HENDRIX IN ITALIA 1968" uscirà il 15 maggio

Olia volevo invitarti al mio compleanno ci sarai? :D


Profilo WWW
MessaggioInviato: 23 aprile 2010, 12:29
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Ah ah ah e 2 !!!!!


Profilo
MessaggioInviato: 24 aprile 2010, 20:12
Messaggi: 3297Iscritto il: 29 giugno 2007, 9:18
COPIO E INCOLLO

JIMI JIMI JIMI JIMI JIMI JIMI !!!!!!!!!!!!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=z0dmPKYJiB8



ROSSO57


Profilo
MessaggioInviato: 9 maggio 2010, 15:51
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Roberto Crema 09 maggio alle ore 12.01


A4. 56 pages. Full colour!!!

The Ultimate Collector's Item!

Word count: 20,924

In italiano (ok, pics in English!)...

Many new stories and tons of groovy

unseen JHE images from all six shows!!

135 illustrations in total!!

Many will blow your Jimi-socks away!

PRICES (including p&p):

* Mailed to Italy (REGISTERED):
One copy: Euro 25; two copies: Euro 40.

* Mailed to rest of Europe (AIR MAIL):
One copy: Euro 25; two copies: Euro 40.

* Mailed to rest of Europe (REGISTERED):
One copy: Euro 30; two copies: Euro 45.

* Mailed to Great Britain (AIR MAIL):
One copy: UK £25; two copies: UK £40.

* Mailed to Great Britain (REGISTERED):
One copy: UK £30; two copies: UK £45.

* Mailed to U.S.A., Canada, Japan (AIR MAIL):
One copy: U.S. $40; two copies: U.S. $60.

* Mailed to Australia, New Zealand (AIR MAIL):
One copy: Austr $65; two copies: Austr $95.


Roberto Crema 09 maggio alle ore 12.01


Profilo
MessaggioInviato: 17 maggio 2010, 19:01
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
(ANSA) - LONDRA, 17 MAG - L'appartamento dove Jimi Hendrix visse a Londra sara' aperto al pubblico in occasione delle commemorazioni per i 40 anni della sua morte.Dal 25/8 al 7/11, al n.23 di Brook street, dove Hendrix visse nel '68, si terra'la mostra Hendrix in Britain che includera' cimeli del chitarrista, tra cui vestiti e testi di sue canzoni. La casa e' rimasta chiusa finora, tranne rare eccezioni, poiche' costituisce un'unica proprieta' con la casa adiacente dove ha sede il Museo dedicato al compositore Handel.


Profilo
MessaggioInviato: 20 maggio 2010, 17:24
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
"JIMI HENDRIX VIVE!!!"

Milano, domenica 23 maggio2010
con inizio alle ore 16.00
Viale Alemagna- Parco Sempione
INSTALLAZIONE CARTACEA
del maestro ALEX SCHIAVI
Il 23 maggio 1968 il grande chitarrista Jimi Hendrix si esibiva nel suo unico show cittadino (serale) al Piper Club.
Sala pienissima e successo oltre ogni aspettativa. Jimi hendrix era ed è unico.

Il maestro ALEX SCHIAVI era tra il pubblico ed assistette al suo funambolico spettacolo: assolutamente indimenticabile, anche a distanza di oltre 40 anni.
Come tutti gli anni, Alex Schiavi commemora questa data affiggendo ben 500 manifesti con immagini Hendrixiane (e fotografie gentilmente fornite dal caro collezionista e memoria Hendrixiana che è Roberto Crema).
Tutti potranno poi ricevere in omaggio una locandina dell'avvenimento.
La partecipazione è del tutto gratuita, tutti siete invitati.
(la installazione avrà luogo anche in caso di mal tempo).
Quest'anno ricorre anche il quarantennale della sua morte (18 settembre 1970, a Londra, ed altre manifestazioni verranno realizzate per ricordarlo.


Profilo
MessaggioInviato: 21 maggio 2010, 10:00
Avatar utenteMessaggi: 3987Località: MilanoIscritto il: 23 marzo 2008, 12:49
Ciao a tutti

come saprete il libro su Jimi Hendrix in Italia è pronto e sono veramente lusingato dai commenti positivi di chi lo ha già ricevuto.

Molti mi hanno chiesto come fare per averlo visto che non sarà diffuso attraverso le librerie.

Per ricevere il libro basta fare un pagamento di 25€ - 1 copia, 40€ - 2 copie tramite Paypal al seguente indirizzo e-mail:

roberto.crema@yahoo.com

oppurel tramite postepay al seguente numero:

4023 6005 7065 0335

specificando l'indirizzo dove inviare il libro


grazie e a presto

Roberto


Profilo

Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per:

Tutti gli orari sono UTC +2 ore [ ora legale ]
Pagina 8 di 18
260 messaggi
Vai alla pagina Precedente  1 ... 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 ... 18  Prossimo
Visitano il forum: Nessuno e 22 ospiti
Cerca per:
Apri un nuovo argomento  Rispondi all’argomento
Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
cron